Restaurazione e il romanticismo

Materie:Appunti
Categoria:Storia

Voto:

2.5 (2)
Download:1154
Data:27.01.2006
Numero di pagine:18
Formato di file:.txt (File di testo)
Download   Anteprima
restaurazione-romanticismo_1.zip (Dimensione: 12.76 Kb)
readme.txt     59 Bytes
trucheck.it_restaurazione-e-il-romanticismo.txt     30.63 Kb


Testo

IL PERIODO DELLA RESTAURAZIONE E IL ROMANTICISMO
PERIODO: PRIMA META’ DELL’800
ITALIANO: ROMANTICISMO LETTERARIO IN ITALIA E IN EUROPA

STORIA: ETA’ DELLA RESTAURAZIONE:
MOTI DEL 1820-‘21
MOTI DEL 1830-‘31
MOTI DEL 1848
UNIFICAZIONE ITALIANA E PROBLEMI DELL’ITALIA UNITA
ED. ARTISTICA: ROMANTICISMO IN ITALIA E IN EUROPA
ED. MUSICALE: ROMANTICISMO IN ITALIA E IN EUROPA
SCIENZA E TECNICA: CORRENTE ELETTRICA
INGLESE: BIOGRAFIA DI WILLIAM WORDSWORTH
FRANCESE: L’IMPRESSIONNISME
ED. FISICA: DOPING

Il periodo della Restaurazione e il Romanticismo
Per Restaurazione, s’intende quel periodo che va dal 1815 al 1848, succedente al congresso di Vienna, che intende restaurare l’antico regime, in altre parole ripristinare le dinastie precedenti.
In Italia e in Europa, viene restaurato l’ordine precedente alla Rivoluzione Francese.
L’Italia, quindi, ritorna ad essere un mosaico di piccoli stati, sotto l’influenza diretta o indiretta dell’Austria.
La borghesia fu la classe sociale che subм maggiormente le conseguenze negative della Restaurazione, perchй con le monarchie assolute, tornarono a godere dei privilegi, il clero e la nobiltа.
A questo stato di cose, la borghesia reagм creando delle societа segrete (fra queste, la piщ famosa fu la Carboneria), con idee liberali e democratiche elaborate da uomini di cultura (come Gioberti, Balbo e Mazzini), in modo da organizzare ondate rivoluzionarie (come i moti del 1820-’21,1830-’31,1848) che miravano ad uno stato liberale, e quindi a conquistare libertа civili e politiche, con la concessione (da parte dei sovrani) di una Costituzione.
I moti del 1820-’21, come giа detto prima, sono state rivolte di carattere antiassolutistico e liberalcostituzionale, che investirono la Spagna, il Portogallo, il Regno delle Due Sicilie e il Regno di Sardegna. All’origine di questi moti, si ritrova, innanzitutto, il malessere diffuso nei quadri intermedi dell’esercito, nell’amministrazione statale e nei ceti professionisti. Sentimenti e idee rivoluzionarie, si generano anche dalla cultura di stampo democratico, nazionale e anticentralistico, che giа si era manifestata come opposizione al regime napoleonico, soprattutto in Spagna. Ed и proprio qui che nell’esercito e nelle principali cittа, politici e ufficiali in rivolta, costrinsero il re Ferdinando VII a ripristinare la Costituzione del 1812 d’impronta liberale, e ad indire le elezioni per ricostruire il Parlamento. Fu l’inizio di un governo liberaldemocratico, al quale il sovrano aderм perchй costretto dalle circostanze. Dopo la Spagna, furono i democratici di Napoli a ribellarsi al sovrano, per iniziativa di due giovani ufficiali carbonari, Michele Morelli e Giuseppe Silvati, che il 1^ luglio marciarono su Napoli, costringendo il re Ferdinando I ad accettare una Costituzione simile a quella spagnola e a convocare le elezioni per il Parlamento. In Agosto, conseguм un esito analogo la ribellione scaturita in Portogallo. Il successo della rivoluzione napoletana suscitт speranze nei liberali italiani e diede impulso alle societа segrete. Cosм mentre la rivoluzione napoletana si stava spegnendo, la ribellione scoppiт in Piemonte per iniziativa di un gruppo di membri dell’esercito e degli ambienti di corte. I ribelli, attendendo l’appoggio del principe Carlo Alberto, speravano di convincere il re a concedere una Costituzione sull’esempio spagnolo e a creare un regno sabaudo dell’Alta Italia.
La rivolta scoppiт nella notte tra il 9 e il 10 marzo 1821, e il 12, raggiunse Torino, dove venne proclamata la Costituzione. Sia in Spagna, sia nel Regno delle Due Sicilie, la rivoluzione fu contrastata dai sovrani, che si rivolsero alle potenze della Santa Alleanza, affinchй intervenissero a ripristinare l’assolutismo. Nel febbraio del 1821 un esercito austriaco scese nel Sud d’Italia e travolse le truppe fedeli alla Costituzione. In Spagna l’assolutismo fu restaurato nel 1823 con l’intervento dell’esercito francese, deciso dalla Santa Alleanza. In Italia, poi, il fallimento dei moti insurrezionali fu seguito da una serie di pesanti condanne contro i ribelli.
A distanza di dieci anni, nel 1831, in alcuni stati d’Italia e in Polonia, si manifestarono altri fermenti rivoluzionari, di carattere, perт, nazionale e costituzionale. Sia i patrioti italiani, sia quelli polacchi, agirono sull’onda del successo della rivoluzione di luglio del 1830, in Francia, sperando in un intervento, loro favore, del re Luigi Filippo d’Orlиans, la cui politica sembrava minare la soliditа della Santa Alleanza. Tuttavia, il sovrano francese, nel timore di un ribaltamento degli equilibri europei, si rifiutт di sostenere i moti. Poi, dalla sanguinosa repressione intrapresa dalla Russia contro gli insorti polacchi, in febbraio, e conclusa in settembre con la caduta di Varsavia, ne conseguм un’ulteriore limitazione dell’autonomia concessa alla nazione polacca. In Italia, invece, il fermento liberale si fece sentire in manifestazioni studentesche, che inneggiarono alla libertа della Francia. A Roma s’intensificarono gli incontri clandestini tra Luigi Napoleone Bonaparte (il futuro Napoleone III) e i capi della Carboneria. Il fulcro delle trama rivoluzionarie fu Modena, dove il patriota Ciro Menotti assunse la direzione dell’iniziativa rivoluzionaria. Nel febbraio del 1830, in diverse cittа dello Stato Pontificio e a Parma, fu innalzata la bandiera tricolore e istituito un governo provvisorio. Ma alla fine di marzo, una spedizione austriaca marciт verso le cittа ribelli, sconfiggendo le forze insurrezionali e assicurando la restaurazione dell’ordine precedente. A Modena furono stabilite diverse condanne a morte, tra cui quella di Menotti; mentre da parte di Gregorio XVI, furono imposte severe pene detentive agli insorti emiliani e romagnoli.
Verso il 1848, insurrezioni, rivolte e rivoluzioni di straordinaria intensitа, coinvolsero contemporaneamente, l’intera Europa, con l’esclusione della Gran Bretagna e della Russia. All’origine vi fu la crisi economica che aveva colpito l’Europa a partire dal 1845, ma le ragioni di fondo vanno individuate nell’intreccio tra problemi sociali, sollevati dalle organizzazioni operaie, e problemi politici, scaturiti dalle aspirazioni alla libertа e all’indipendenza. In Italia si ebbero le prime insurrezioni a Palermo e pochi giorni dopo a Napoli; la protesta, convinse il re Ferdinando II di Borbone, ad annunciare una Costituzione per il Regno delle Due Sicilie. Richieste analoghe trovarono ascolto in Piemonte, nel Granducato di Toscana e nello Stato Pontificio: il re di Sardegna Carlo Alberto, e il granduca di Toscana Leopoldo II, e il papa Pio IX, si affrettarono, a loro volta, a concedere la Costituzione, che nel Regno di Sardegna ebbe il nome di Statuto Albertino, legge fondamentale del futuro Regno d’Italia fino al 1948. Tra febbraio e marzo, la rivoluzione si estese alla Francia con l’insurrezione antimonarchica del popolo di Parigi, che portт all’abdicazione di Luigi Filippo e alla proclamazione della Seconda Repubblica. Il governo repubblicano introdusse misure di contenuto democratico e sociale: suffragio universale maschile, libertа di stampa, riduzione a dieci ore della giornata lavorativa, creazione delle fabbriche nazionali (Ateliers Nationaux), voluti dai socialisti per combattere la disoccupazione. Nel giugno, una nuova insurrezione popolare, scatenata dalla chiusura della fabbriche, fu repressa con la forza dal governo, in cui avevano preso il sopravvento i settori moderati. In primavera, a Vienna, un episodio insurrezionale costrinse l’imperatore a concedere la Costituzione e a licenziare il cancelliere Metternich, l’alfiere della Restaurazione. Sulla spinta dei fatti viennesi, insorsero gli ungheresi, i boemi, i croati, gli italiani del Regno Lombardo-Veneto, tutti chiedendo l’indipendenza da Vienna.
In Italia, le rivendicazioni indipendentistiche animarono la sollevazione di Milano, guidata da Carlo Cattaneo. Negli stessi giorni, l’insurrezione di Berlino, costrinse il re prussiano Federico Guglielmo IV, a convocare l’Assemblea Costituente, che si riunм a Francoforte. Ma a causa dell’opposizione del re prussiano, avverso ad accettare qualsiasi sovranitа proveniente da un organismo democratico, la Costituente, fallм il suo scopo. Ben presto, l’ondata rivoluzionaria si placт, e tra le forze sociali che ne erano state protagoniste, insorsero perplessitа e divisioni: si formт un’ala moderata, che finм per appoggiare le forze della reazione. La svolta partм dall’impero austriaco, dove l’imperatore abdicт in favore del nipote, Francesco Giuseppe. Nella primavera del 1849, il nuovo imperatore cominciт a contrastare le richieste dei liberali, incarcerando gli uomini che si erano battuti per la Costituzione e sciogliendo il Parlamento tedesco. Nel giugno del 1848, ordinт che Praga fosse riconquistata dall’esercito. Piщ arduo si rivelт sconfiggere la resistenza ungherese, perchй i patrioti tennero testa agli austriaci fino all’agosto del 1849. Anche in Prussia il re potй riacquistare l’assoluto controllo dei suoi territori, sciogliendo il Parlamento che si era riunito a Francoforte. Solo in Italia i moti rivoluzionari ripresero nuovo slancio tra la fine del 1848 e l’estate del 1849: in Toscana si formт un governo popolare; a Venezia fu proclamata la Repubblica di San Marco, e a Roma, quella Romana. Ma il quadro europeo non favoriva il successo dei democratici, tanto piщ che la seconda sconfitta subita dall’esercito sardo per opera degli austriaci, nella battaglia di Novara nel 1849, apriva la strada alla Restaurazione. A Roma, nel luglio, dopo l’attacco della truppe francesi inviate da Luigi Napoleone su richiesta di papa Pio IX, i volontari repubblicani comandati da Garibaldi, si arresero. A Venezia, assediata dagli austriaci, il capo dell’insurrezione, Daniele Manin, accettт l’accordo il 23 agosto 1849.
Economicamente, accanto ad un’economia di base di tipo latifondistico e mercantilistico, si era avviata, giа nella seconda metа del Settecento (in Inghilterra e nel resto d’Europa), la Prima Rivoluzione Industriale, grazie all’invenzione della macchina a vapore di James Watt (1729), con l’utilizzo del ferro e del carbone. La qual cosa, aveva iniziato ad avviare il fenomeno dell’urbanesimo e della questione sociale. Con l’industrializzazione, avviene, quindi, la progressiva diminuzione della attivitа agricola, l’incremento della attivitа industriale, la nascita di cittа sovraffollate in prossimitа delle industrie, e la nascita della classe operaia e del proletariato. Il lavoro, invece, subм un iniziale processo di trasformazione: infatti, si passa da un lavoro di tipo artigianale, (dominato dall’uomo in tutte le sue varie fasi produttive), ad un lavoro che comporta la divisione dei compiti (catena di montaggio).
Come giа detto prima, le idee che contribuirono alla formazione di una coscienza civile e patriottica, in un’Italia divisa in tanti piccoli stati, furono, successivamente, quelle della Carboneria, di Mazzini, dei teorici del liberalismo moderato, come Gioberti e Balbo, e infine quelle di Cavour. Questo, cercт di realizzare l’unificazione d’Italia, sotto i Savoia, attraverso la via della diplomazia, unita all’attivitа rivoluzionaria mazziniana e garibaldina.
Dopo un po’, l’Italia realizzт la propria unificazione attraverso referendum annessionistici, per cui, i vari stati italiani votarono automaticamente (dopo essere stati liberati dalla dominazione straniera) l’annessione al Piemonte. Quindi, il 17 marzo 1861, con una legge votata dal Primo Parlamento Italiano, si dichiarava l’unitа d’Italia sotto Vittorio Emanuele III, re d’Italia.
“Ma ora, fatta l’Italia, bisognava fare gli italiani”. Infatti, bisognava unificare le leggi, l’amministrazione e la giustizia; bisognava promuovere l’istruzione pubblica; e bisognava, anche, costruire reti stradali e ferroviarie per agevolare le comunicazioni tra la varie regioni. Lo Statuto Albertino и esteso a tutto il regno, ma lo smisurato squilibrio economico e sociale esistente tra le diverse regioni italiane, rende effettivamente difficile l’unitа d’Italia (soprattutto nel Meridione, dove dilagano la povertа, l’analfabetismo, ecc…). Per circa quindici anni furono alla guida della vita pubblica i rappresentanti della cosiddetta “Destra Storica”, i quali, basandosi sulla via percorsa da Cavour, intendono conquistare il Veneto e il Lazio, con le trattative diplomatiche. All’opposizione, и la Sinistra, in cui confluiscono mazziniani e garibaldini che intendono completare l’unificazione italiana con moti e sollevazioni popolari. Lo Stato italiano, per colmare il deficit del bilancio pubblico, ricorre ad un sistema fiscale d’imposte indirette (tipiche quelle sul sale e sul grano), che gravano sugli strati piщ poveri della popolazione. Altra legge subito adottata, и quella della coscrizione militare obbligatoria. Queste misure pubbliche, rendono impopolare il nuovo Stato, soprattutto al Sud: infatti, qui, oltre alla maggiore povertа, si sollevavano anche la lamentele e le proteste dei contadini sulla legge della coscrizione militare obbligatoria, che toglieva manodopera all’attivitа agricola, impoverendola sempre piщ. Sono questi i principali motivi del brigantaggio meridionale: bande di contadini e di renitenti alla leva, sostenute e finanziate da agenti borbonici e pontifici, conducono dal 1861 al ’66, scontri sanguinosi con le truppe regie. Essi intendono, cosм, sfogare la propria avversione al nuovo stato di cose, la propria delusione e disperazione. Il fenomeno del brigantaggio fu affrontato con la terribile legge “Pica”, che concedeva poteri eccezionali alla repressione.
Sul piano culturale, nascendo in Germania, si diffonde in tutta l’Europa Occidentale, un vasto movimento che influenzт la letteratura, le arti, la vita sociale e intellettuale: il Romanticismo.
Questo, in contrapposizione con l’Illuminismo, che attribuisce molta importanza alla ragione e alla conoscenza della realtа, rivaluta la funzione del sentimento, il senso della storia e il valore del singolo individuo, in rapporto alla moltitudine. In Italia, possono essere considerati massimi esponenti del Romanticismo, Ugo Foscolo, Giacomo Leopardi, e Alessandro Manzoni.
Esaminando le loro opere, si puт osservare che:
Foscolo incarnт il valore dell’individuo;
Leopardi, la funzione del sentimento;
E Manzoni, incarnт il senso della storia.
Comunque, sul piano letterario, vi furono due orientamenti di Romanticismo:
un Romanticismo di tipo soggettivo, rappresentato da scrittori che attingevano i contenuti della propria arte, dalle proprie sensazioni, dai sentimenti e dalle esperienze personali (Ugo Foscolo, George Byron);
- e un Romanticismo di tipo oggettivo, i cui scrittori, per la propria produzione letteraria, si
ispiravano alla storia dei popoli, che attribuivano all’opera, fantasia e mistero (i fratelli
Grimm, Walter Scott, e Alessandro Manzoni).
La parola “Romanticismo”, deriva da “romantico”. Oggi, noi, definiamo romantico, tutto ciт che ha a che fare con sentimenti teneri e struggenti, e con momenti d’evasione dalla realtа.
Ma questa parola, nel tempo, ha subito un mutamento del suo significato, che puт assumere, quindi, varie sfumature in relazione al luogo e al periodo in cui и utilizzata. Quindi, la conoscenza approfondita della parola “romantico”, serve per comprendere meglio il significato del Romanticismo.
Entrato in uso nella metа del Seicento, il termine inglese “romantic”, indicava temi e argomenti strani, assurdi (o comunque fuori dal comune), ma anche paesaggi naturali, inconsueti e pittoreschi, tali da colpire le emozioni e i sentimenti dello spettatore.
Questo, avveniva verso la fine del Settecento, quando si sviluppava, anche, una predilezione per tutto ciт che appariva fantastico o misterioso, e insieme, una profonda attenzione per i sentimenti e le esperienze interiori. Inoltre, in questo periodo, la parola francese”romantique”, incorporava altri significati, che alludevano al mondo medievale e rievocavano le civiltа neolatine.
Quindi, tutti questi significati, erano compresi nella parola”Romanticismo”, che venne utilizzata per indicare un complesso movimento culturale, di contenuto artistico e filosofico, che, come giа detto, interessт tutta l’Europa Occidentale, nella prima metа dell’Ottocento.
Il Romanticismo, si fece, anche, sostenitore di ideali civili, tra i quali, primo fra tutti, era la libertа dei popoli dall’oppressione politica, in nome del diritto, di ogni individuo, al riconoscimento della propria dignitа.
Per i romantici, l’anima puт dare sfogo alla propria malinconia, nei luoghi naturali, e i fenomeni piщ interessanti, sono proprio quelli che portano l’individuo ad evadere dalla realtа, mettendolo in contatto con una dimensione superiore, che non puт essere percepita con l’aiuto della ragione, ma solo abbandonandosi ai sensi e alla fantasia. Il “bello”, quindi, coincide col “sublime”sia esso un paesaggio sconvolto dalla furia degli elementi, o l’uomo, perseguitato da una furia inevitabile, (come nel caso di Ulisse, ”bello di fama e di sventura”, nel sonetto “A Zacinto”, di Ugo Foscolo).
Spesso, la ricerca di nuove esperienze interiori, si tradusse in un’apertura verso nuovi orizzonti spaziali e temporali. Ci si rivolgeva, con grande interesse, a culture ancora sconosciute, o si riconsideravano testimonianze ed espressioni di civiltа ormai scomparse.
La nostalgia per il Medioevo, si fuse con la malinconica consapevolezza dell’impossibilitа di recuperare un passato ormai perduto per sempre; fra gli scenari preferiti dagli scrittori romantici, ci furono allora, castelli in rovina e abbazie diroccate: sfondi ideali per ambientare storie dense di elementi misteriosi e soprannaturali.
L’interesse per il soprannaturale caratterizzт, in particolar modo, la letteratura romantica inglese.
Esso fu acuito dalla riscoperta del patrimonio folclorico della fiaba popolare, dovuta, in primo luogo, ai fratelli Grimm.
Uno dei motivi ricorrenti, nel genere fiabesco, fu quello del “doppio” o dell’”altro che и in noi”.
Gli scrittori furono particolarmente affascinati da questa nuova possibilitа di indagine sulla propria identitа.
Il manifesto del Romanticismo letterario inglese, и la Prefazione della seconda edizione delle “Ballate Liriche”(1800), dei poeti: Samuel Taylor Coleridge e William Wordsworth.
Collegamento in lingua inglese per la biografia di William Wordsworth (1770-1850):
William Wordsworth was born in the north of England, in the Lake District which he celebrated in his poems. Here, at Grassmere, he spent some years of his life in quiet and simplicity with his sister Dorothy and his great friend, the poet Coleridge. In 1798 they both published the “Lyrical Ballads” whose “Preface” was to become the manifesto of English Romanticism. Then he published “The Prelude”, an autobiographical poem,” The Excursion” and a number of odes, sonnets and lyrics collected in “Poems in two volumes”. Nature, the beauty of the countryside, the mountains, hills, moors and lakes of the North of England, become almost like living beings in his poems.
Nella letteratura francese, invece, analoga funzione di manifesto, la ebbe un’altra Prefazione, quella di Victor Hugo, al proprio dramma “Cromwell”(1827). Hugo, ebbe il merito di contestare e rifiutare uno dei canoni ritenuti, fino ad allora, fondamentali, dell’arte drammatica, la cui formulazione veniva tradizionalmente attribuita alle teorie poetiche di Aristotele.
I grandi temi romantici, quindi, circolarono in tutta Europa, costituendo un punto di riferimento essenziale per gran parte della produzione letteraria del XIX secolo.
In Italia, i primi segni di sensibilitа romantica, emersero in Vittorio Alfieri e Ugo Foscolo. Perт, si assume come anno di nascita del Romanticismo, il 1816, anno di pubblicazione, sulla rivista milanese “Biblioteca Italiana”, dell’articolo intitolato “Sulla maniera e l’utilitа delle traduzioni”, scritto da madame de Staиl.
Il rifiuto della mitologia, и uno dei temi centrali della “Lettera sul Romanticismo”(1823), di Alessandro Manzoni, per il quale, la letteratura doveva avere, come soggetto, ”il vero”, frutto di una sintesi tra valori morali, veridicitа storica e accuratezza espressiva. A questi stessi principi, sulla base della concezione manzoniana del romanzo storico, si ispirт la composizione dei “Promessi Sposi”(1827-1840-1842), una delle opere fondamentali del Romanticismo letterario italiano.
Su un altro versante, si collocт la ricerca espressiva di Giacomo Leopardi, che produsse risultati di straordinario rilievo nella lirica europea; mentre, autori come Carlo Porta, Giuseppe Gioacchino Belli, Giuseppe Giusti e Ippolito Nievo, si fecero interpreti di un Romanticismo dai toni prevalentemente realistici.
Passando dalla letteratura alla musica, si puт affermare che questa, subм l’influenza dei temi romantici dagli ultimi decenni del Settecento, al XX secolo.
In ambito musicale, il Romanticismo si pone come reazione al Classicismo di autori come Haydin o Mozart. Esso corrisponde allo sviluppo dell’orchestra, ad un ampio uso della musica a programma, e alla valorizzazione virtuosistica di uno strumento solista. I generi romantici per eccellenza sono la sinfonia e l’opera, rivisitate e ampliate secondo le nuove tendenze dell’epoca.
Come nella letteratura, la valorizzazione del singolo individuo, ebbe un peso significativo anche nella musica.
In Francia, un effetto immediato si avvertм sull’opera, i cui soggetti si ispiravano agli eventi di cui si componeva l’attualitа.
Il compositore che, in generale, meglio tradusse il nuovo spirito dei tempi, fu Beethoven, ed и soprattutto nella sua musica sinfonica che riecheggia la sua ispirazione tipicamente romantica. Le sinfonie beethoveniane portano alla formazione di una nuova forma, in cui, nei primi movimenti, la forma sonata viene forzata fino ai limiti estremi, mentre l’introduzione del coro, sembra quasi inaugurare un nuovo genere.
Oltre al mito dell’individuo, la musica dell’epoca assume anche un altro concetto romantico: quello del sublime spettacolo della natura. Infatti, sono numerose le opere romantiche in cui le forze della natura giocano un ruolo di rilievo all’interno della trama. Ad esemplificare questa affermazione, l’opera, “Il franco cacciatore”(1821), di Weber.
I maggiori temi romantici, trovarono ampia espressione grazie, anche, all’intensitа drammatica di Robert Schummann.
Eroismo romantico e virtuosismo dei singoli strumenti, sembrano fondersi nelle opere di alcuni grandi musicisti dell’epoca. Tra questi, emergono le figure di Niccolт Paganini, Franz Liszt e Fryderyk Chopin.
Il melodramma romantico, assunse forme diverse in Italia e in Francia. La disposizione di arie, duetti e cori, nelle opere di Gioacchino Rossini, divennero una vera e propria matrice per l’opera romantica italiana. Infatti, Vincenzo Bellini e Gaetano Donizetti, utilizzarono questa sorta di “codice rossiniano”, per dar vita alle loro composizioni, scrivendo soggetti sull’amore infelice. L’arte nazionale italiana si identificт, ben presto, con la lotta per l’indipendenza, e il Risorgimento, trovт il suo massimo emblema in Giuseppe Verdi.
Ma il Romanticismo, si sviluppт soprattutto nel campo artistico, in cui cercт di esprimere, attraverso l’opera, emozioni e sentimenti, attingendo ad una viva immaginazione. L’arte romantica privilegiт rappresentazioni fortemente suggestive, in cui venivano trasposte sensazioni intense e inquietudini spirituali o mistiche. Nella scelta dei soggetti, gli artisti romantici mostrarono una profonda attrazione per la natura, soprattutto per i suoi aspetti selvaggi e misteriosi; e in generale si rivolsero a soggetti esotici, malinconici o melodrammatici, atti a evocare terrore o emozioni violente e coinvolgenti. In Inghilterra, come in Germania, il genere del paesaggio, fu il piщ praticato dai romantici, anche se gli artisti inglesi si dimostrarono i piщ innovativi sia negli stili, sia nelle tecniche sperimentali. Tra i maggiori interpreti inglesi della pittura romantica, troviamo: John Constable, Joseph Turner e Claude Lorrain.
In Italia, le tendenze pittoriche che caratterizzarono il Romanticismo nordico, stentarono ad affermarsi, complice il clima di conservazione e di chiusura imposto dalla Restaurazione. Notevole sviluppo ebbe il genere della pittura di storia, che attraverso la rievocazione di fatti del lontano passato medievale, permetteva agli artisti di alludere ai contemporanei fermenti patriottici, senza incappare nella censura. Tra i maggiori interpreti, Francesco Hayez e Massimo D’Azeglio.
Ispirate dallo smarrimento davanti alla potenza della natura, la pittura di paesaggio italiana costituм, nella prima metа del secolo, un fertile terreno per la ricerca tecnica ed espressiva, sempre piщ orientata verso l’abbandono del disegno, la composizione impostata sul colore e sulla luce, lo sfaldamento della forma. I risultati piщ interessanti si dovettero a: Giacinto Gigante, famoso per le velature e le trasparenze delle tempere e degli acquerelli; e ad Antonio Fontanesi, autore di paesaggi inondati di una luce chiara e soffusa, attraversati da un inquieto e malinconico senso di infinito.
In Francia, la prima fase del Romanticismo coincise con le guerre napoleoniche (1799-1815), ed и quindi comprensibile che gli artisti romantici traessero ispirazione da questi drammatici eventi storici. Antoine-Jean Gros, fu tra i primi che approdarono a uno stile piщ vivace ed emozionale; egli diede vita a quadri mossi, dai toni violenti, perlopiщ raffiguranti sanguinose battaglie. La figura piщ rappresentativa del Romanticismo artistico francese, fu tuttavia Thиodore Gиricault, che nelle opere a soggetto bellico, spostт l’accento, dall’eroismo trionfante, alla sofferenza e alla fatica dei combattenti, e ottenne questo effetto con pennellate vigorose, con forti effetti chiaroscurali e con toni cupi. Il tema della sofferenza fu ripreso dal piщ grande degli artisti romantici francesi: Eugиne Delacroix. Egli infonde vita nella rappresentazione, attraverso un uso energico del colore; infatti, lui, utilizzava toni nuovi attraverso l’accostamento dei colori complementari stesi in lunghe pennellate nervose: ne risultano quadri di vibrante espressivitа.
Grande influenza del Romanticismo, la subм la corrente artistica sviluppatasi in Francia negli anni successivi: l’Impressionismo.
Collegamento in lingua francese per “l’Impressionisme”:
le mouvement impressioniste s’est formй а Paris entre 1860 et 1874 dans l’atelier de Gustav Nadar. Les peintre les plus importantes de ce premier group sont : Monet, Renoir, Degas, Cйzanne, Sisley, ecc…. Mais c’est а Gustave Courbet que va le mйrite d’avoir formulй un programme de rйalisme intйgrale. Il s’est placй en rapport direct avec le rйel et il a un йgal intйrкt pour n’importe quel sujet se prйsentait. L’acte le plus important a йtй celui d’abandonner la lumiиre d’atelier et d’accepter la lumiиre naturelle. Le peintre impressionniste a йtй obligй de changer sa technique et de raccourcir son temps d’exйcution. On est passe de l’idйalisme au rйalisme. Le rapport Monde – lumiиre se place au centre de la peinture impressionniste. Cela abolit dessin et perspective qui sont considиres par les impressionnistes comme йtrangers aux vibrations colorйes.
Nel campo tecnico-scientifico, invece, Alessandro Volta, interessato dalle osservazioni di Luigi Galvani, compм una lunga serie di esperimenti, che sfociarono nella costruzione del primo generatore di corrente, un apparecchio in grado di mantenere delle cariche elettriche in moto, lungo un circuito chiuso, per un tempo indefinito. La “pila di Volta”, cosм fu chiamato lo strumento che aprм le porte allo studio dei fenomeni elettrici.
Il flusso di carica elettrica in un conduttore puт essere paragonato al moto di un fluido che scorre in un tubo; sulla base di quest’analogia, si definisce l’intensitа di un flusso, in altre parole l’intensitа della corrente elettrica. L’unitа di misura dell’intensitа di corrente (intensitа di corrente=grandezza che misura quanti elettroni passano in un secondo in un conduttore) и l’Ampere, indicato con “A”.
Il moto di cariche elettriche nei solidi, и dovuto al moto di elettroni liberi che, per effetto del campo elettrico esistente fra due punti a diverso potenziale elettrico (potenziale elettrico=densitа degli elettroni, cioи il numero in eccesso di questi), si muovono all’interno del conduttore, spostandosi dal punto a potenziale minore, a quello a potenziale maggiore. La corrente fluisce dal polo positivo (cioи dai punti a potenziale maggiore).
Resistenza elettrica= grandezza che misura le difficoltа incontrate dagli elettroni nel movimento in un conduttore. La resistenza и uguale alla lunghezza del filo elettrico, diviso la sua superficie, e si misura in OHM. Legge di OHM: K*L
V
Tensione= forza che spinge gli elettroni.
La frequenza= и il numero di cicli che misura quanti elettroni passano in un secondo. La frequenza puт essere continua e alternata.
La messa a terra= и un filo di sicurezza che manda a terra le scariche elettriche, in maniera tale da non far prendere la corrente.
Il salvavita= esternamente, и una specie di scatoletta, all’interno della quale, perт, arrivano il filo elettrico della fase, sempre sotto tensione, e il filo del neutro.
Per scattare, si basa su un determinato principio: sappiamo che gli elettroni passanti nella fase e nel neutro, sono la stessa quantitа; quindi, nel momento in cui gli elettroni della fase e del neutro sono in numero disuguale (quindi alcuni elettroni si stanno scaricando a terra), l’interruttore scatta automaticamente.
I circuiti elettrici= possono essere in serie e in parallelo.

Il doping: corrisponde all’assunzione di sostanze, le quali, per dose e composizione, hanno, come effetto, l’aumento non fisiologico delle prestazioni di un atleta. Il termine deriva dall’inglese “to dope”, drogare. Il doping danneggia l’integritа psicofisica dello sportivo, e inoltre, se assunte per tempi prolungati o per grandi quantitа, le sostanze dopanti possono nuocere gravemente alla salute, recando, in alcuni casi, danni irreversibili.
Per combattere l’uso del doping, vengono effettuati dei controlli sui campioni d’urina di alcuni atleti.
Si possono distinguere cinque gruppi di sostanze proibite: gli stimolatori psicomotori; narcotici e analgesici; gli steroidi anabolizzanti; gli adrenergici beta-bloccanti; e le sostanze diuretiche.
Comunque, ci sono alcune sostanze ormonali, che aumentano l’ossigenazione sanguigna ed estendono le masse muscolari, e che hanno la particolaritа di nono poter essere intercettate attraverso le analisi delle urine. Queste sostanze, perт, sono causa di gravi problemi cardiovascolari, che, talvolta, possono provocare infarti e blocchi cardiaci.

Esempio



  


  1. azzurra arrigo

    frase di collegamento tra italiano parlando del romanticismo e in storia parlando del 1948