Letteratura su Alessandro Magno

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Testo

LA LETTERATURA SU ALESSANDRO MAGNO

Leggenda e storia di A. si mescolano giа nelle opere dei suoi contemporanei. Le piщ attendibili in
periodo alessandrino furono le biografie di Tolomeo Soter e di Aristobulo di Cassandria. In gran
parte improntate alla leggenda furono le storie successive: di Clitarco di Colofone (fine sec. IV),
Tolomeo Lago, Nearco, Pompeo Trogo (in latino, fine del periodo augusteo), Curzio Rufo (
Historiae Alexandri Magni, prima metа del sec. I d. C., che costituisce una delle fonti piщ diffuse),
Giustino (sec. II d. C.), Diodoro Siculo (nella Biblioteca storica, in greco, sec. I a. C.), Arriano (
Anabasi di Alessandro, sec. II d. C., in greco, che и reputata la fonte piщ attendibile). Egualmente
romanzata e idealizzata и la biografia di Plutarco. Molta fortuna ebbe fra tutte l'opera attribuita a
Callistene (storiografo di corte di A.), ma si tratta di una biografia deformata e celebrativa, redatta
forse nel sec. III d. C. da un egiziano ellenizzato; venne piщ volte ampliata e fu tradotta in latino
da Giulio Valerio (sec. III) e da Leone di Napoli (sec. X, con accentuazione del carattere militare).
Anche nella cultura orientale si formт fin dall'antichitа una tradizione leggendaria di A., rifacentesi
in gran parte a una traduzione siriaca (forse del sec. VI) dello pseudo-Callistene; si hanno cosм
presenze del mito di A. nella cultura araba (nel Corano, nel Libro dei Re di Firdusi del sec. X), e
nei poeti persiani Nizami (sec. XII) e Giami (sec. XV). Elementi della tradizione si ritrovano anche
nelle culture armena, copta, turca, indiana, malese, ebraica.
Nella cultura occidentale del Medioevo la fortuna delle gesta di A. si impose notevolmente, tanto
da ispirare varie canzoni e diversi poemi che sono fra i primi documenti delle lingue romanze
(sec. XII); notevole и in questo periodo l'Alessandreide di Gautier de Chвtillon, dove и accentuato
il carattere epico e cavalleresco introdotto dall'opera di Albйric de Brianзon che costituisce una
prima stesura del Romanzo di Alessandro. La versione cavalleresca ebbe notevole fortuna in
Francia, ma si ritrova anche in Spagna (Libro di Alessandro, prima metа del sec. XIII), in
Germania (Alexanderlied di Lamberto Prete, ca. 1150), in Italia (Chierico Simon, sec. XIV; i
maggiori poeti sino a Dante; i Nobili fatti di Alessandro Magno, del sec. XIV). Il mito di A. nella
letteratura tedesca assume varie caratterizzazioni. Lo si trova nel romanzo cavalleresco
Alexander (1230-40) di Rodolfo di Ems, nell'anonimo poemetto burlesco Alessandro e Antiloie (in
tedesco medievale, ca. 1260-70) e nell'Alessandro (ca. 1352) di un certo Seifrid. L'Alexandreis и
invece la piщ antica e importante testimonianza dell'epica ceca profana; и una vasta
composizione in versi, scritta tra il sec. XIII e il XIV, e si basa sull'analogo poema latino di
Gautier de Chвtillon e su quello tedesco di Ulrico di Eschenbach, ma l'ignoto autore ceco tratta
l'argomento in maniera originale, attualizzando il contenuto e presentando con freschezza il
mondo della nobiltа ceca medievale e l'immagine del sovranoideale. La leggenda cedette alla
storiografia forse per la prima volta in Italia con la breve biografia introdotta dal Petrarca nel suo
De viris illustribus. Nella produzione teatrale si hanno in Francia le tragedie di Jean de La Taille
(1573), di Alexandre Hardy (ca. 1570-1632) e, soprattutto, di Racine (Alexandre le Grand, 1665, in
cui A. и perfetto cavaliere e amante), in Inghilterra la commedia di John Lyly Alessandro e
Campaspe (1584); in Italia spicca il fortunato dramma del Metastasio Alessandro nelle Indie
(1727) che costituм il libretto di ca. 50 partiture musicate, fra gli altri, da G. F. Haendel, Ch. Gluck,
N. Jommelli, N. A. Porpora, G. Paisiello, D. Cimarosa, L. Cherubini. IconografiaI ritrattisti ufficiali di A. furono Lisippo, Apelle e Pirgotele. A originali di Lisippo risalgono il ritratto
di A. noto come Erma Azara e il bronzetto raffigurante Alessandro con la lancia, entrambi al
Louvre. Alla pittura di Apelle, in cui A. era identificato con Zeus, puт forse ascendere un cammeo
dell'Ermitage di San Pietroburgo. Gli echi delle incisioni di Pirgotele si possono cogliere nelle
monete. Tra le immagini che possediamo, le piщ belle sono: il mosaico della Casa del Fauno di
Pompei (Napoli, Museo Nazionale), raffigurante la Battaglia di Isso che riproduce un dipinto di
Filosseno; i ritratti da Alessandria (Stoccarda, Museo), da Coo (Istanbul, Museo) e quelli del
British Museum di Londra; la statua detta Alessandro Rondanini (Monaco, Gliptoteca); il bronzetto
di A. a cavallo da Ercolano (Napoli, Museo Nazionale) . Sono anche da ricordare le pitture di
Raffaello (Stanze Vaticane), di Sodoma (Roma, La Farnesina), di Perin del Vaga e di Pellegrino
Tibaldi (Sala Paolina di Castel Sant'Angelo a Roma). L'iconografia di A., nel tipo del monarca
divinizzato, ha influenzato fortemente la ritrattistica di principi e imperatori dell'etа posteriore.BibliografiaR. Andreotti, Il problema politico di Alessandro Magno, Parma, 1933; G. Radet, Alessandro il

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