Le invasioni germaniche nel IV secolo

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Testo

Le invasioni germaniche nel IV secolo
Quando nel IV sec. d.C. le varie nazioni germaniche cominciano ad infiltrarsi nel territorio dell'impero, non tanto obbedendo a una tendenza al nomadismo della quale, per tutta l'etа classica, non avevano mai dato prova, ma perchй spinti in oriente da altri e piщ complessi movimenti di popolazioni nomadi (e fu la costituzione del Regno degli Unni, agli inizi del V sec., ad accelerare il processo di dislocazione dei Germani a occidente, dando inizio alle "invasioni barbariche" vere e proprie), il processo d'interscambio culturale fra Romani e Germani и piщ avanzato di quanto non si pensi di solito. Insediati spesso con il consenso imperiale in zone di confine ed interne all'impero, arruolati in misura sempre crescente nell'esercito, di cui finirono per formare il nerbo, convertiti in gran maggioranza al cristianesimo (nella sua forma ariana), i Germani finirono con l'inserirsi nel tessuto civile del tardo impero abbastanza profondamente, e se mantennero ancora a lungo un'individualitа nazionale (garantita, sul piano giuridico, dal tipico costume germanico del diritto individuale, per cui i Germani stanziati nell'impero conservavano le proprie leggi tradizionali), non si puт parlare del loro rapporto con la societа dell'epoca solo nei termini di un rapporto tra distruttori ed oggetto della loro distruzione. Episodi quali il sacco di Roma (410) ad opera dei Visigoti di Alarico e le molte scorrerie successive ebbero nel complesso un'importanza relativa. Cosм i sovrani barbarici che nel V sec. assunsero direttamente il potere in quasi tutti i territori della parte occidentale dell'impero, mantenendo un rapporto di dipendenza solo formale con la sede imperiale di Costantinopoli (a partire dal 476, data tradizionale della caduta dell'Impero Romano d'Occidente), appartenevano ad una classe dirigente germanica profondamente intrisa della cultura romana, giа da tempo strettamente mescolata con le faccende politiche di Roma, Ravenna e Costantinopoli. Non per niente Odoacre, cui risale la responsabilitа di aver posto definitivamente fine alla successione imperiale, volle per sй l'antico titolo romano di "patrizio", e Teodorico (re degli Ostrogoti), che gli fu mandato contro dall'imperatore d'Oriente, era stato educato alla corte di Costantinopoli ed era un ammiratore della cultura classica, che alla sua corte godette di un ultimo periodo di fioritura. Teodorico stesso, il cui regno comprendeva la stessa Italia, con l'Urbe di Roma e la sede ex imperiale di Ravenna, fu, tra tutti i sovrani barbarici, quello che spinse piщ a fondo il tentativo di una fusione tra Latini e Germani, giungendo fino all'unione delle rispettive legislazioni sulla base del principio, tipico del giure romano, del diritto territoriale. Una tendenza opposta, di nazionalismo germanico antilatino (ed antibizantino), fu propria solo al Regno dei Vandali, sulla costa settentrionale dell'Africa e nelle grandi isole del Mediterraneo occidentale: in tutti gli altri regni occidentali vita e consuetudini culturali proprie del periodo tardoimperiale continuarono a sopravvivere. И noto che tutta una tradizione storiografica moderna, a partire dalle celebri opere di H. Pirenne, basandosi sul fatto che l'insediarsi di questi regni non aveva affatto infranto l'unitа culturale ed economica del bacino mediterraneo, ritiene piщ giusto spostare l'inizio del mondo propriamente medievale almeno al VII sec., con le conquiste degli Arabi e la conseguente definitiva frattura fra Oriente ed Occidente. In Italia una frattura forse piщ definitiva si era giа avuta, comunque, nel 568, con la conquista ad opera di una popolazione germanica molto meno "civilizzata" (in senso romano e cristiano) delle precedenti: i Longobardi. Ma le istituzioni politiche e sociali dell'Italia longobarda finirono per modellarsi su quelle degli altri regni barbarici d'Occidente.

Esempio



  


  1. Giada

    sto cercando un testo argomentativo che parli del Sacco Di Roma del 410