le crociate

Materie:Riassunto
Categoria:Storia
Download:623
Data:15.01.2007
Numero di pagine:3
Formato di file:.doc (Microsoft Word)
Download   Anteprima
crociate_15.zip (Dimensione: 5.74 Kb)
trucheck.it_le-crociate.doc     27.5 Kb
readme.txt     59 Bytes


Testo

LE CROCIATE
La prima Crociata - Il disastro della Crociata popolare di Pietro l'Eremita aveva dimostrato che la semplice fede e lo zelo religioso, da soli e senza una adeguata preparazione militare, non avrebbero mai aperto ai Cristiani la via della riconquista di Gerusalemme. I principi occidentali che risposero all'appello dei papa non caddero nello stesso errore di Pietro, ma organizzarono con gran cura la spedizione, predisponendo truppe ben addestrate e rifornimenti di viveri e di denaro per sostenere una lunga campagna militare. Nessuno, quindi, riuscì a partire dal suo feudo prima dell'agosto del 1096 e tutti si trovarono radunati con le loro truppe a Costantinopoli soltanto nella primavera dei 1097. C'erano, tra gli altri, il duca della Bassa Lorena Goffredo di Buglione, suo fratello Baldovino, conte di Fiandra, il conte di Tolosa Raimondo IV, il duca normanno di Taranto, Boemondo, con suo nipote Tancredi. La marcia dei Crociati in direzione di Gerusalemme attraverso l’Asia Minore e la Siria, fu lenta e sempre accanitamente contrastata dai Turchi. Le rivalità dei principi la ritardarono ulteriormente. Infatti alcuni tra i più abili e coraggiosi tra di loro, dopo avere per breve tempo accettato gli alti ideali religiosi che avevano ispirato l'impresa, non appena ebbero ottenuto i primi successi si resero conto che la Crociata era l'occasione buona per creare un potere feudale personale in quelle terre. Allora tornarono ad essere soprattutto dei guerrieri senza scrupoli, per i quali ogni mezzo era lecito, pur di far bottino e crearsi dei ricchi domini feudali. Così Baldovino di Fiandra abbandonò la Crociata molto prima della liberazione di Gerusalemme, dopo essersi impadronito della città di Edessa ed averla ridotta in suo personale dominio, col titolo di contea. Lo stesso fece Boemondo di Taranto, dopo la conquista della città di Antiochia, di cui divenne principe.
Nonostante le defezioni i Crociati arrivarono a Gerusalemme e, dopo un lungo assedio, presero d'assalto la città nel 1099. Anche la regione costiera della Siria e della Palestina fu conquistata dai Cristiani: con Gerusalemme essa costituì il Regno latino di Gerusalemme. Goffredo di Buglione, al quale era stato offerto il trono, non volle portare una corona regale nella città dove Cristo era stato incoronato di spine: accettò il potere, ma chiese di venir esonerato dal titolo di re: si sarebbe chiamato semplicemente « difensore del Santo Sepolcro ».
La seconda Crociata. Con la conquista di Edessa (1144) ad opera del governatore turco di Mossul e Aleppo cominciò la controffensiva musulmana e cadde il primo degli Stati cristiani sorti dopo la Crociata. L'impressione causata in Occidente dall'avvenimento fu grande e, ad opera soprattutto di San Bernardo di Chiaravalle fu predicata una nuova Crociata. Ad essa aderirono il re di Francia Luigi VII e l'imperatore di Germania Corrado III. L'unico episodio di rilievo della spedizione fu un breve e inconcludente assedio alla città di Damasco (1148). Fallito l'assedio, entrambi i re rinunciarono ad ogni tentativo ulteriore e ripresero la via dell'Europa.
La terza Crociata. La controffensiva musulmana culminò nel 1187 con la riconquista di Gerusalemme ad opera di un grande guerriero turco, il Saladino. Per una nuova impresa di liberazione dei Santo Sepolcro partirono l'imperatore di Germania Federico Barbarossa, il re di Francia Filippo II Augusto e il re d'Inghilterra Riccardo Cuor di Leone. Ma nel 1190 il Barbarossa annegò nel varcare il fiume Salef in Asia Minore; Filippo Augusto ritornò ben presto in Francia e Riccardo Cuor di Leone, dopo aver subito una sconfitta davanti a Gerusalemme, preferì stipulare col Saladino una tregua.
La quarta Crociata. Fu bandita nel 1198 dal papa Innocenzo III. I Crociati a corto di denaro per pagare il nolo delle imbarcazioni e il. prezzo del trasporto ai Veneziani, furono da questi indotti, in cambio del pagamento, a dirigersi contro Costantinopoli, che fu presa e saccheggiata nel 1204. L'imperatore bizantino si ritirò a Nicea, dall'altra parte del Bosforo, mentre in Grecia e nel territorio occupato dai Crociati si costituì un Impero Latino d'Oriente, dominato economicamente e politicamente dai Veneziani.
Le ultime Crociate. La quinta e la sesta Crociata furono entrambe guidate dall'imperatore di Germania e re di Sicilia Federico II. La quinta (1217-1221), dopo alcuni successi che portarono alla presa di Damietta in Egitto, si concluse con una disfatta che obbligò i cristiani a reimbarcarsi . La seta si svolse senza spargimento di sangue: in seguito a trattative con il Sultano d’Egitto l’imperatore ottenne la riconsegna della città. Le ultime due crociate furono condotte dal re di Francia Luigi IX ( San Luigi ) dopo che i musulmani avevano nuovamente occupato la Città Santa. Entrambe le spedizioni si conclusero miseramente: l’una con la rotta e la cattura dello stesso re in Egitto e l’altra con la sua morte di peste in Tunisia nel 1270.
Nel 1291 tornò in mano musulmana anche S. Giovanni d’Acri, ultima fortezza cristiana in Terrasanta.

Esempio