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Categoria: | Storia |
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Testo
LA SECONDA GUERRA MONDIALE
L’EUROPA E IL MONDO VERSO UN NUOVO CONFLITTO
GERMANIA, ITALIA E GIAPPONE
- In Spagna la guerra civile volgeva a favore del generale Franco, assiduamente sostenuto dal fascismo italiano e dal nazismo tedesco.
- In Oriente l’aggressione giapponese alla Cina procedeva con successo.
I successi militari e diplomatici di Germania, Italia e Giappone consolidarono i loro rapporti.
➢ Alla testa dei regimi totalitari di destra si poneva la Germania nazista che perseguiva la politica aggressiva ed espansionistica delineata da Hitler nella sua opera Mein Kampf e volta a imporre la supremazia della razza ariana sul mondo.
➢ L’adesione dell’Italia fascista alla politica hitleriana non si poteva dire pienamente convinta. Comportamento italiano nei confronti della Germania:
• A favore di una stretta alleanza italo-tedesca stavano i punti di somiglianza ideologica e politica tra nazismo e fascismo.
Volontà di Mussolini di uscire dall’isolamento e il desiderio di partecipare ai successi internazionali.
• In senso opposto agivano un radicato sentimento antitedesco, rinfocolato in Italia dal ricordo della prima guerra mondiale, il timore di restare succubi dei sistemi hitleriani, la paura di inimicarsi i governi occidentali, la convinzione della debolezza economica e militare italiana
In ogni caso Asse Roma – Berlino (ottobre 1936)
Alleanza Italia – Germania
Subordinazione Italia alla Germania
Paese economicamente Impetuoso sviluppo della potenza
in crisi e inquieto, in cui economica tedesca; Stato e
affioravano fermenti critici apparato militare e poliziesco
all’interno dello stesso terribilmente efficienti, dominati
regime fascista. dalla volontà di un gruppo di
uomini, giunti a soggiogare il popolo mediante le tecniche del potere assoluto.
➢ In Italia riaffiorarono tendenze antifasciste: intellettuali, giovani operai nelle organizzazioni comuniste clandestine, cattolici che trovavano rifugio nelle organizzazioni dell’Azione cattolica e delle parrocchie.
➢ L’estensione di provvedimenti antisemiti (esclusione degli ebrei dalle scuole e dagli uffici pubblici, proibizione dei matrimoni tra ebrei e ariani), che costarono la perdita di molte simpatie. La Chiesa prese delle distanze.
DALL’OCCUPAZIONE DELL’AUSTRIA AL PATTO RUSSO-TEDESCO
Hitler era ormai consapevole delle proprie posizioni di forza (alleanze tra Germania e nazioni a regime fascista o parafascista; debolezza dei governi occidentali nei suoi confronti, che consideravano la Germania come barriera rispetto alla Russia; isolazionismo statunitense).
Progetto di Hitler: costruzione della “Grande Germania”
• Marzo 1938: Anschluss; attuazione dell’unione dell’Austria al Terzo Reich, attraverso un aperto intervento armato.
• Hitler sollevò la questione delle popolazioni tedesche abitanti nella regione cecoslovacca dei Sudeti (richieste maggiori della sola concessione di autonomia). I governi francese e inglese accettarono di trattare con la Germania.
• Settembre 1938: conferenza di Monaco; Hitler, Mussolini, Daladier e Chamberlain decisero che la Cecoslovacchia cedesse i Sudeti al Reich e altri suoi territori alla Polonia e all’Ungheria.
• Marzo 1939: occupazione Cecoslovacchia da parte di Hitler, contro gli accordi; instaurazione di un protettorato tedesco sulla Boemia-Moravia e provocando la costituzione di uno Stato filonazista in Slovacchia.
⇨ Italia: rivendicazioni territoriali su Tunisi, Gibuti, Nizza, la Savoia e la Corsica; occupazione dell’Albania (aprile 1939).
⇨ Inghilterra e Francia: garantirono i confini polacchi, quelli della Romania e della Grecia e strinsero un accordo di mutua assistenza con la Turchia; iniziarono trattative con la Russia.
• 22 maggio 1939: Patto d’acciaio; Mussolini rinuncia a svolgere una funzione mediatrice e firma un patto con Hitler. Si trattava di reciproca assistenza in caso di guerra difensiva od offensiva.
• 23 agosto 1939: Patto Ribbentrop-Molotov; tra Germania e Russia, di non aggressione. Conteneva un protocollo aggiuntivo che dichiarava:
- la Polonia occidentale estranea agli interessi sovietici;
- la Polonia orientale, l’Estonia, la Lettonia, la Lituania, la Finlandia e la Bessarabia estranei agli interessi tedeschi.
Prefigurava perciò una vera spartizione di territori poi realizzatasi.
Da parte della Germania il patto era dettato per assicurarsi la neutralità russa.
Da parte sovietica esso rispondeva a portare il comunismo nel cuore dell’Europa. Antica aspirazione della Russia a espandersi verso l’Occidente.
Creò una grave crisi nei movimenti comunisti dei paesi europei (Fronti popolari).
LO SCOPPIO DELLA GUERRA (1939-1940)
LA RESA DELLA POLONIA E DELLA FRANCIA.
L’INTERVENTO ITALIANO, LA RESISTENZA INGLESE E IL PATTO TRIPARTITO
Inizio Seconda Guerra Mondiale: 1 settembre 1939 INVASIONE DELLA POLONIA
e annessione di Danzica al Reich
1) Falliti i tentativi di mediazione di Pio XII e del presidente Roosevelt, Inghilterra e Francia dichiararono guerra alla Germania.
2) L’Italia dichiarò lo stato di non belligeranza.
3) Hitler applicò alla Polonia i canoni della guerra lampo (Blitzkrieg).
4) Alla rapidità d’azione della macchina bellica tedesca, che debellò la Polonia, fece riscontro la totale inerzia delle truppe francesi sul fronte occidentale (linea Maginot).
5) Stalin (patto di amicizia con la Germania, 28 sett.) occupò la Polonia orientale e la Finlandia che resistette fino al marzo 1940, e impose il protettorato su Lettonia, Estonia e Lituania (poi annesse).
Aprile 1940 VERSO GLI STATI DEL NORD
1) Occupazione da parte della Germania della Danimarca e della Norvegia; qui venne formato un governo asservito ai nazisti presieduto da Quisling.
Maggio 1940 SUL FRONTE OCCIDENTALE
1) Occupazione del Lussemburgo e dell’Olanda, poi del Belgio.
2) Le armate tedesche aggirarono la linea Maginot.
3) Sfondato il fronte francese, puntarono verso la Manica.
4) Mussolini decise l’entrata in guerra dell’Italia contro la Francia e l’Inghilterra (10 giugno 1940).
5) Gli inglesi si imbarcarono a Dunkerque; il governo francese presieduto da Pétain, dopo nuove durissime battaglie sulla Somme e sull’Aisne, chiese l’armistizio (22-24 giugno).
Francia divisa in due:
⇨ Parte settentrionale e atlantica zone d’occupazione germanica
⇨ Parte meridionale con un governo collaborazionista con sede a Vichy: Pétain divenne capo dello stato e Pierre Laval nuovo capo del governo.
6) Un giovane generale francese rifugiatosi a Londra, Charles de Gaulle, annunciava che la “Francia libera” avrebbe continuato a combattere. Il suo atto fu particolarmente rilevante.
7) L’Inghilterra resistette, sotto il nuovo ministro Winston Churchill, facendo conto anche sugli aiuti del presidente americano Roosevelt.
8) Nella battaglia d’Inghilterra (ago.-sett. 1940), la macchina bellica tedesca segnò il primo insuccesso. I bombardamenti sulle città inglesi non impedirono la conseguente decimazione degli aerei tedeschi.
27 settembre 1940: Patto Tripartito (Germania-Italia-Giappone)
Il patto implicava la saldatura e il collegamento tra la guerra in Europa e quella in Asia: anticipava, in sostanza, la natura mondiale del conflitto.
Inoltre serviva per contenere l’URSS e gli USA, che, pur mantenendosi estranei alla guerra, incominciavano a preoccupare la Germania.
➢ La Romania rivestiva agli occhi di Hitler una fondamentale importanza strategica a causa dei suoi giacimenti petroliferi: fu così creato un governo filonazista presieduto dal maresciallo Antonescu.
➢ Poi Hitler procedette all’assegnazione di vasti territori romeni all’Ungheria e alla Bulgaria e all’occupazione militare del Paese.
➢ Ungheria, Slovacchia e Romania aderirono al Patto Tripartito.
DEBOLEZZA MILITARE DELL’ITALIA, nonostante qualche iniziale successo ottenuto con l’occupazione della Somalia e della Cirenaica.
Ottobre 1940: attacco alla Grecia dall’Albania
=> sanguinoso scacco: avanzata greca in territorio albanese.
• Le forze britanniche poi, dopo l’attacco aereo condotto nelle base navale di Taranto, scatenarono una duplice vittoriosa offensiva in Cirenaica (febbr. 1941) e in Somalia, Eritrea ed Etiopia.
• Con la caduta di Addis Abeba (maggio 1941) tutta l’Africa Orientale italiana cadeva sotto il controllo inglese.
GLI ANNI CRUCIALI (1941-1942): L’ATTACCO TEDESCO ALLA RUSSIA E L’INTERVENTO AMERICANO
LA GUERRA NEI BALCANI E IN AFRICA
• Marzo 1941: legge affitti e prestiti; gli Stati Uniti si impegnavano a rifornire massicciamente la Gran Bretagna.
• Agosto 1941: Carta Atlantica; tra le due potenze anglosassoni, si riprendevano molti dei 14 punti di Wilson:
- diritto all’autodecisione dei popoli;
- libertà dei mari;
- rifiuto della guerra come mezzo per la soluzione delle vertenze internazionali.
• Invio sul fronte libico di un corpo corazzato germanico al comando del generale Rommel (Afrika Korps).
• Riconquista della Cirenaica (aprile 1941).
NEI BALCANI:
* Un colpo di Stato militare rovesciò il governo collaborazionista jugoslavo; il potere andò in mano a Pietro II; patto d’alleanza con l’URSS.
* L’attacco delle potenze dell’Asse, con la Bulgaria e l’Ungheria, portò al rapido annientamento dello stato jugoslavo:
- Croazia: regno indipendente, fu affidata al principe Aimone di Savoia-Aosta e retta da un governo filonazista (Pavelic);
- Slovenia: incorporata in parte dalla Germania, in parte dall’Italia (provincia di Lubiana);
- Montenegro: protettorato italiano;
- Dalmazia: controllo italiano.
* Occupazione della Grecia e dell’isola di Creta (aprile-maggio 1941).
1941: anno della SVOLTA
L’ATTACCO ALL’URSS
22 giugno 1941 attacco tedesco all’URSS
Scopo: mettere le mani sulle immense risorse minerarie di quel Paese e togliere di mezzo un potenziale avversario.
Massiccio impiego di mezzi.
L’attacco di Hitler colse impreparato l’esercito sovietico.
Lunghissimo fronte: dal Baltico al Mar Nero (occupazione Paesi Baltici, Russia Bianca, Ucraina, Crimea); nella primavera-estate del 1942: Russia meridionale fino al Caucaso.
Agosto 1942: Battaglia di Stalingrado
Fallì il disegno di Hitler:
• fallimento attacchi tedeschi alle città russe;
• i russi adottarono la strategia della terra bruciata e della guerriglia, rendendo sempre più problematici i rifornimenti ai tedeschi.
L’ATTACCO GIAPPONESE AGLI USA
7 dicembre 1941 attacco giapponese alla flotta USA a Pearl Harbour, nelle Hawaii
La potenza giapponese dilagò in tutta l’Asia meridionale, in Indocina, in Malesia, in Birmania, nelle isole dell’Indonesia, nelle Filippine, nella Nuova Guinea e negli arcipelaghi del Pacifico, fino alle isole Salomone.
INGRESSO IN GUERRA DEGLI USA (seguiti da quasi tutti i paesi dell’America, con l’eccezione dell’Argentina).
Alleanza Inghilterra, USA e URSS.
Battaglia dell’Atlantico: sottomarini tedeschi per tagliare i rifornimenti inglesi e russi.
Nascita delle Nazioni Unite
1 gennaio 1942
voluta da Roosevelt sulla base dei principi della Carta Atlantica.
- USA
- Inghilterra
- URSS
- Cina 25 PAESI
- Dominions britannici
- Stati americani
- Governi in esilio degli Stati occupati dalle potenze dell’Asse
LA SVOLTA NELLA GUERRA
AUTUNNO-INVERNO 1942: le potenze del Patto Tripartito incominciarono a subire alcuni gravi scacchi.
➢ Maggio 1942: tedeschi (Rommel) nel cuore dell’Egitto, a El Alamein; ma il generale Montgomery portò gli inglesi alla riconquista della Cirenaica.
➢ Giugno 1942: americani riportano vittorie su giapponesi (mar dei Coralli e isole Midway).
➢ Novembre 1942: sbarco anglo-americano sulle coste marocchine e algerine; sconfitta potenze dell’Asse (caduta di Tripoli, gennaio 1943).
➢ Novembre 1942 – dicembre 1943: giapponesi sconfitti nelle isole Salomone.
➢ Gennaio 1943: vittoria di Stalingrado, accerchiamento dell’intera armata tedesca e inizio della controffensiva russa.
I MOVIMENTI DI RESISTENZA IN EUROPA, IL COLLASSO DELL’ITALIA E LA CADUTA DEL REGIME FASCISTA (1943)
LA RESISTENZA EUROPEA
1. La Germania dominava ancora su gran parte del continente europeo e il Giappone conservava intatto il suo immenso impero asiatico.
2. L’allargarsi della guerra, l’ampiezza dei territori controllati incominciavano però a giocare contro il predominio tedesco e giapponese.
3. La dittatura nazista e il controllo delle SS si erano sempre più imposti con la forza.
4. Estensione della persecuzione contro gli ebrei e contro le altre minoranze etniche; trattamento inflitto ai prigionieri di guerra e civili. Deportazioni nei campi di sterminio, organizzati da Himmler. Stragi nel ghetto di Varsavia.
5. Frattanto, sorgevano nei diversi Paesi gruppi organizzati, che cominciavano ad alimentare movimenti di resistenza, applicando la guerriglia partigiana: ribellione morale alle atrocità naziste, reazione nazionale all’occupazione tedesca, rifiuto di servire il regime, antifascismo, aspirazioni rivoluzionarie.
6. Maggio 1943: scioglimento del Comintern e alleanza tra l’URSS e le democrazie occidentali.
7. Conflitti tra i movimenti resistenziali, là dove esistevano forze collegate ai governi in esilio, più vicini agli occidentali, accanto a forze di ispirazione comunista: Polonia, Grecia e Jugoslavia (comunisti di Tito contro i monarchici di Mihajlovic).
8. In Belgio, in Norvegia e in Olanda, la lotta partigiana ebbe connotati di guerra nazionale.
9. In Francia, i rapporti tra la Francia libera di De Gaulle e i gruppi partigiani non furono buoni.
10. In Germania, i casi di aperto dissenso erano molto sporadici e subito soffocati.
Solo nel 1944 un gruppo di ex funzionari dell’impero ordinarono una congiura => fallito attentato a Hitler (20 luglio 1944).
LA CRISI DEL REGIME FASCISTA IN ITALIA
1. In Italia, i gruppi antifascisti, che operavano nella clandestinità, erano collegati con gli antifascisti in esilio, i quali avevano dato vita a tentativi di organizzazione unitaria.
2. All’indebolimento dell’antifascismo in esilio aveva corrisposto un rafforzamento di quello in patria (formazioni politiche antifasciste, dal 1941).
3. Furono i comunisti tra i primi a stringere le fila dei loro militanti; con il movimento “Giustizia e Libertà” dei fratelli Rosselli, sorse il Nuovo Partito d’Azione, di ispirazione liberalsocialista.
PARTITO SOCIALISTA di unità proletaria
Opposizione liberale PARTITO LIBERALE e DEMOCRAZIA DEL LAVORO
Incontro dei cattolici DEMOCRAZIA CRISTIANA (1943)
Tra questi gruppi politici incominciarono a intrecciarsi contatti locali che portarono alla formazione di diversi Comitati delle opposizioni, nucleo dei futuri Comitati di Liberazione Nazionale.
• Il fascismo vacillava: nel marzo 1943 si verificarono una serie di grandi scioperi.
• Molti capi del fascismo (Bottai, De Bono, Ciano, Dino Grandi) pensavano che la guerra fosse perduta e cercavano di salvare se stessi: vennero allontanati dal potere.
• Il re Vittorio Emanuele III stringeva contatti con antifascisti ed esponenti della Chiesa.
DALLA CADUTA DEL REGIME FASCISTA ALL’ARMISTIZIO DELL’8 SETTEMBRE
• Gli alleati erano chiamati a compiere alcune scelte decisive. Nella conferenza anglo-americana di Casablanca (gennaio 1943) Roosevelt e Churchill stabilirono che la guerra sarebbe proseguita fino alla resa degli stati nemici. Tale decisione fu confermata nella conferenza di Teheran (novembre 1943) tra Roosevelt, Churchill e Stalin.
• I servizi segreti degli USA erano al corrente che i tedeschi stavano raggiungendo risultati eccezionali in vari campi dell’industria bellica.
• Progetto di aprire un nuovo fronte in Europa (coadiuvare i russi e timore che il loro comunismo giungesse in occidente).
• Luglio 1943: truppe anglo-americane sbarcarono in Sicilia e aprirono il fronte italiano.
24/25-07-1943: Mussolini fu messo in minoranza al gran consiglio del fascismo; il giorno dopo fu arrestato ed il re affidò al maresciallo Badoglio l’incarico di formare un governo di militari e di tecnici.
Badoglio non voleva un regime democratico: sciolse il partito fascista, ma dichiarò che la guerra continuava a fianco della Germania, pur intrecciando trattative segrete con gli Alleati.
Caduta del fascismo per salvare le istituzioni monarchiche e operare per uno sganciamento dell’Italia dall’alleanza con Hitler e per una pace separata.
Costituzione dei Comitati di liberazione nazionale (CLN).
3 settembre 1943: firma dell’armistizio tra l’Italia e gli Alleati, a Cassibile in Sicilia.
8 settembre 1943: Badoglio proclama l’armistizio.
9 settembre 1943: truppe Alleate a Salerno e nell’Italia meridionale.
⇨ I tedeschi occupano militarmente il Paese
⇨ Il re, il suo seguito e il governo si rifugiano precipitosamente a Brindisi.
⇨ Sfacelo dell’apparato statale e militare italiano. Regime di occupazione da parte dei tedeschi.
13 settembre: Badoglio dichiara guerra alla Germania, divenendo cobelligerante degli Alleati.
Fine settembre: bloccata l’avanzata degli Alleati a nord di Napoli.
• I soldati italiani all’estero furono massacrati dai tedeschi o avviati nei campi di concentramento; in Italia molti presero parte al movimento della Resistenza in varie regioni.
• Alla fine del 1943 i gruppi partigiani erano presenti sulle montagne o nelle stesse città, in Piemonte, Lombardia, Emilia, Veneto, Toscana, Lazio, Marche; essi agivano con azioni di guerriglia, sabotaggi e scioperi.
• Sorsero:
- Brigate Garibaldi: comuniste
- Brigate di Giustizia e Libertà: Partito d’Azione
- Autonome: militari
- Fiamme Verdi: cattoliche
• I rapporti tra loro non furono facili; aumentò con il tempo il grado di coordinamento militare e politico mediante i CLN, tra i quali assunse sempre maggior peso quello dell’Alta Italia (CLNAI).
Consapevole aspirazione verso una società più giusta, verso regimi politici diversi non solo dal fascismo, ma dallo stesso stato liberale.
⇒ Repubblica sociale italiana (RSI): aveva come capitale la cittadina di Salò, era stata costituita da Mussolini dopo che un commando tedesco lo aveva avventurosamente liberato dallo stato di detenzione e trasferito in Germania. Era uno Stato illegittimo e creato grazie all’appoggio di alcuni gerarchi rimasti fedeli a Mussolini e di Hitler. Aveva poi formato milizie volontarie, le brigate nere, e una propria polizia per reprimere la Resistenza.
⇒ Condanna a morte di alcuni gerarchi fascisti traditori (25 luglio) da parte della RSI.
⇒ Conseguenze della RSI:
a) La guerra di liberazione si trasformò in guerra civile: i movimenti armati della Resistenza si trovavano di fronte anche reparti e organizzazioni militari e civili composte da italiani.
b) Rese più precaria e incerta la sorte delle popolazioni civili, dalle quali provenivano uomini della Resistenza e, sull’altro fronte, gli uomini coinvolti nelle organizzazioni e strutture della RSI.
c) Consentì al fascismo di perpetuarsi dopo il crollo del regime.
LA LIBERAZIONE DELLA FRANCIA E DELL’ITALIA. IL CROLLO DELLA GERMANIA E LA PREPARAZIONE DEL DOPOGUERRA
LA GUERRA IN ITALIA
La fine del 1943 vedeva il fronte italiano bloccato all’altezza di Cassino e la penisola divisa in due parti:
- Sud: occupato dagli Alleati, con il governo monarchico di Badoglio sebbene screditato, anche perché il CLN non volevano fornirgli la propria collaborazione. Tuttavia una parte dell’esercito italiano (Corpo di liberazione nazionale) collaborava alle operazioni militari contro i tedeschi.
- Centro-Nord: sottoposto all’occupazione tedesca, sconvolto da bombardamenti aerei, con la RSI e con un movimento di Resistenza in crescita.
Tentativi degli Alleati (inizio 1944), per riprendere l’avanzata in Italia, senza esito.
Uno sbarco nei pressi di Roma, ad Anzio e Nettuno (gennaio 1944) fu bloccato.
• Governo Badoglio e CLN: rapporti tesi.
• CLN chiese l’abdicazione del re, giudicato troppo compromesso, nel congresso di Bari.
• CLN enunciò principi di democrazia.
• Accordo: poteri in mano al figlio del re, Umberto, come luogotenente, per la liberazione di Roma (opera moderatrice del leader comunista Palmiro Togliatti).
• Svolta di Salerno: disponibilità dei comunisti, dei socialisti, degli azionisti, di collaborazione per intraprendere una guerra nazionale contro i nazifascisti. Nuovo governo Badoglio (Salerno, aprile 1944).
Roma venne liberata (giugno 1944): ministero del civile Ivanoe Bonomi.
Costui si circondò degli esponenti più in vista del CLN (De Gasperi, Togliatti, Nenni, Croce). Fu un difficile esperimento di collaborazione, date le profonde diversità tra formazioni politiche tanto difformi.
Dall’altra parte, il governo militare alleato, che si sovrapponeva al governo italiano, e l’orientamento del governo inglese, favorevole alla monarchia.
Nel movimento della Resistenza non mancavano conflitti intestini e scontri tra bande partigiane. Sotto la guida di Ferruccio Parri (Partito d’Azione), affiancato da Cadorna, il movimento raggiunse la massima efficienza. Opera di coordinamento svolta dal CLN dell’Alta Italia, presieduto dal liberale A. Pizzoni, governo clandestino.
Gli Alleati iniziarono a rifornire i partigiani con maggior impegno, anche se temevano che nella Resistenza covassero germi rivoluzionari.
Essi affiorarono nelle brevi esperienze di autogoverno nelle zone montane (Ossola, alta Val d’Aosta, Carnia, Monferrato, Appennino modenese).
Liberazione di Firenze, insorta nell’agosto 1944 all’approssimarsi degli Alleati.
Linea Gotica: apprestata dai tedeschi sull’Appennino tra Massa e la Romagna => il fronte conobbe un nuovo arresto.
DALLO SBARCO IN NORMANDIA ALLA SCONFITTA DELLA GERMANIA
Il fronte italiano era però un fronte secondario (ecco la causa dell’arresto dell’avanzata alleata).
Conferenza di Teheran (nov. 1943): Roosevelt, Churchill e Stalin volevano aprire un nuovo fronte in Europa.
OPERAZIONE OVERLORD: preparata dal generale americano Eisenhower e messa in atto il 6 giugno 1944 con uno sbarco aereo-navale dall’Inghilterra sulle coste della Normandia (4000 navi e molte migliaia di aerei). Invano i tedeschi riuscirono a resistere lungo le loro fortificazioni (Vallo Atlantico).
Molte città francesi intanto insorsero.
Liberazione di Parigi (agosto 1944): governo De Gaulle.
Liberazione Belgio e Olanda (settembre 1944)
Il fronte si stabilizza sull’alto Reno.
Contrattacco tedesco nelle Ardenne (“colpo di coda di Hitler”) che non ha però seguito.
Bombardamento di Londra con i razzi senza pilota.
Distruzione città tedesche.
Sul fronte orientale, tra la primavera del 1944 e l’inizio del 1945 sono ricacciati dagli ultimi territori russi, dai Paesi balcanici e dalla Polonia:
• ROMANIA: entrata delle truppe sovietiche e caduta del dittatore Antonescu (ago 1944); formazione di un governo di influenza comunista che dichiara guerra alla Germania.
• FINLANDIA: cede ai Russi e conclude un armistizio.
• UNGHERIA: rovesciata la dittatura di Horthy e sostituita da un governo filosovietico (ott 1944); Budapest è accerchiata e ancora in mano ai tedeschi.
• JUGOSLAVIA: liberata dal movimento partigiano di Tito, appoggiato dai russi e dagli inglesi (liberazione di Belgrado, ott 1944).
• GRECIA: dopo lo sgombero dei tedeschi (ott 1944) e la liberazione di Atene da parte degli inglesi, scoppia una sanguinosa guerra civile tra i gruppi monarchici e i partigiani comunisti (prevalgono i primi).
• POLONIA: aspro è il conflitto tra le forze partigiane collegate al governo in esilio (che hanno la meglio e organizzano l’insurrezione di Varsavia) e quelle dipendenti da un Comitato di liberazione nazionale insediato dai russi a Lublino.
Solo nel gennaio 1945 l’Armata rossa sfonda e instaura un governo filosovietico.
Nella primavera del 1945 si svolge su tutti i fronti l’attacco decisivo: la Germania è chiusa in un cerchio di ferro e si restringe.
Mentre gli anglo-americani superano la linea Gotica e penetrano nella pianura Padana, un’insurrezione simultanea delle principali città italiane porta alla loro liberazione: 24-25 aprile 1945.
Il CLN dell’Alta Italia, assunti tutti i poteri politici e militari (proclama di Milano), riesce a salvare alcuni impianti industriali, ad assicurare l’ordine e a far fronte alle prime necessità.
• I tedeschi si arrendono senza condizioni nelle mani del vescovo di Milano Schuster.
• Mussolini tenta una fuga verso la Svizzera, ma viene riconosciuto e fucilato con la sua compagna Claretta Petacci (28 aprile).
• Il 2 maggio le truppe tedesche in Italia capitolano, mentre Tito occupa Trieste.
• Inglesi, americani e francesi penetrano in Germania dal Reno (febbr 1945) avanzando fino a Torgau, dove vi è il congiungimento con le truppe sovietiche (25 apr), che conquistano Berlino.
• Un mese prima: suicidio di Hitler, seguito dai suoi fedeli (Himmler).
• Il 7 maggio tutte le forze armate tedesche firmano la resa incondizionata.
LE CONFERENZE INTERALLEATE
Ancor prima della fine della guerra le maggiori potenze avevano incominciato a delineare il futuro assetto mondiale e posto le basi per l’organizzazione delle Nazioni Unite.
⇨ CONFERENZA DI JALTA (febbraio 1945): i maggiori capi di governo si erano accordati:
- per la divisione della Germania in zone d’occupazione;
- per il controllo quadripartito di Berlino;
- per il riconoscimento del governo di Tito in Jugoslavia;
- per la formazione di un governo polacco.
Inoltre ampie concessioni erano fatte all’URSS, in cambio di una guerra contro il Giappone.
Austria divisa in zone d’occupazione.
⇨ CONFERENZA DI POTSDAM (luglio-agosto 1945): perfezionò i precedenti accordi, stabilendo le prime sistemazioni territoriali, in attesa dei veri e propri trattati di pace.
- Prussia orientale e parte della Polonia orientale vennero acquisite dall’URSS;
- la Cecoslovacchia dovette cedere all’URSS l’Ucraina subcarpatica;
- la Saar tedesca passò temporaneamente sotto l’amministrazione francese.
IL CROLLO DEL GIAPPONE
➢ Sostanziosi successi degli Alleati sul continente (riconquista della Birmania da parte degli inglesi e dei cinesi) e nel Pacifico (distruzione flotta giapponese nel golfo di Leyte nell’ottobre del 1944 da parte degli americani, che recuperarono il controllo delle Filippine).
➢ Conquista dell’isola di Okinawa.
➢ Decisione del presidente americano Truman di usare la bomba atomica: il 6 e il 9 agosto 1945 due bombe vennero sganciate su Hiroshima e Nagasaki (200 000 morti).
➢ L’URSS attaccò la Manciuria.
➢ A settembre il Giappone accettò la resa senza condizioni.
- la Cina recuperò Formosa e la Manciuria;
- l’URSS occupò l’isola di Curili e Sakhalin;
- la Corea, indipendente, era sotto l’influenza americana e russa.
Alla fine della guerra vi erano compiti e problemi immensi: non bisognava unicamente ricostruire le città, ma anche edificare un assetto mondiale stabile e inattaccabile ad altre possibili guerre.
Vi era però la minaccia di nuove politiche di potenza, di insanabili conflitti ideologici, di un uso disumano degli strumenti messi a disposizione dalla scienza.
La guerra era stata vinta da una coalizione di forze eterogenee, da un’alleanza di Stati ideologicamente contrapposti => sintomi di una futura competizione.