La riforma protestante.

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Testo

La Riforma protestante

Contro la crescente corruzione del clero si erano gia' levate voci isolate
durante la lotta tra Impero e Papato. Alla fine del XIV secolo e all'inizio del
XV, Wycliff in Inghilterra e Hus in Boemia ripresero a ampliarono la protesta.
La Curia romana, tuttavia, non seppe comprendere la gravita' della situazione e
la corruzione continuo', finche' agli inizi del XVI secolo una grande
rivoluzione religiosa sorta in Germania e guidata da Martin Lutero non
distrusse l'unita' del mondo cristiano. L'occasione fu la raccolta di denaro,
in forma di vendita di indulgenze, lanciata da Leone X per la costruzione di
San Pietro, che suscito' ovunque grandi resistenze e opposizioni. Contro questa
iniziativa Lutero pubblico' le celebri 95 tesi, che contengono i cardini della
sua dottrina. Le idee di Lutero si diffusero con impensata rapidita' ed ebbero
anche ripercussioni politiche e sociali, la piu' importante delle quali fu la
rivolta dei contadini del 1524-1525. Il grande movimento luterano, tra l'altro,
porto' i principi tedeschi contro l'imperatore Carlo V, che, con la pace di
Augusta, riconosceva ufficialmente la nuova religione.
Interprete originale del pensiero di Lutero fu Calvino, che da Ginevra diede
vita a un movimento religioso, caratterizzato da una severa morale di vita,
movimento che si diffuse specialmente in Svizzera, nei Paesi Bassi, in Scozia e
in Francia. Un'altra importante rivoluzione religiosa, ispirata pero'
dall'alto, e con caratteri quasi esclusivamente politici, avvenne in
Inghilterra con Enrico VIII, che venuto in contrasto con il Papato, si nomino'
capo della nuova Chiesa inglese, detta Chiesa anglicana.


• La Controriforma

Alla riforma religiosa dilagante ormai in Europa la Chiesa cattolica oppose un
largo movimento controriformistico, che portava in se', oltre alla
contestazione dottrinaria delle idee luterane, anche gli elementi di un
profondo rinnovamento morale del clero e di una rigenerazione radicale della
stessa funzione sociale della Chiesa. Questa reazione del cattolicesimo, che
ebbe come base i risultati di un grandioso Concilio iniziato a Trento nel 1545
e durato quasi vent'anni, raggiunse purtroppo, talvolta, attraverso i processi
del tribunale d'Inquisizione, l'aspetto d'una vera persecuzione degli eretici o
presunti tali (tra cui il filosofo Giordano Bruno e Galileo Galilei), cosi'
come nei paesi protestanti venivano perseguitati o esiliati cattolici e
dissidenti. La tolleranza religiosa, che nel Cinquecento era l'aspirazione
soltanto di piccole cerchie, sara' infatti una conquista di tempi piu' vicini a
noi. La Controriforma esalto' i fini educativi e assistenziali degli ordini
religiosi esistenti e promosse la creazione di nuovi ordini: tra questi la
Compagnia di Gesu', che avra' fondamentale importanza nell'educazione e nelle
missioni.


• Le guerre di religione del '500

Con la vastita' dei suoi domini, le enormi ricchezze americane e un esercito
invincibile, la Spagna si presentava, dopo la pace di Cateau-Cambresis, come la
piu' grande potenza europea. Il centralismo politico e burocratico,
l'intolleranza religiosa e l'esoso fiscalismo del governo di Filippo II
l'avviavano tuttavia alla decadenza. Portato dalla sua profonda fede a erigersi
come protettore della Chiesa cattolica, Filippo intervenne in tutta Europa a
fianco dei cattolici contro i protestanti. Al giogo spagnolo tentarono per
prime di sottrarsi le provincie protestanti dei Paesi Bassi, che, dopo una
lunga guerra, ottennero l'indipendenza.
Anche la Francia fu agitata da violente lotte religiose, esplose tra cattolici
e calvinisti. Dopo la tragica notte di San Bartolomeo, nel 1572, e l'intervento
spagnolo, sali' sul trono l'ugonotto Enrico IV di Borbone, il primo di una
gloriosa dinastia.
Intanto diveniva regina d'Inghilterra Elisabetta I, che riusci' a portare il
suo paese a un grado di grandissimo prestigio, soprattutto incrementando la
flotta. Nello scontro con la Spagna la flotta inglese sgomino' quella spagnola,
rimanendo incontrastata padrona dei mari. Sotto il regno di Elisabetta, si ebbe
inoltre in Inghilterra un periodo di grande rinnovamento artistico e civile,
noto come "eta' elisabettiana".

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