Materie: | Appunti |
Categoria: | Storia |
Voto: | 2.5 (2) |
Download: | 207 |
Data: | 12.02.2009 |
Numero di pagine: | 2 |
Formato di file: | .doc (Microsoft Word) |
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Testo
Il più grande sucidio di massa della storia
18 Novembre 1978 – Jonestown - Il più grande suicidio di massa nella storia
Non è il primo caso di suicidio di massa. E la storia ci insegna che anche in seguito ne sono avvenuti altri. Ma questo è sicuramente il caso più eclatante per numero di morti. Sono, infatti, circa 900 i morti quel giorno a Jonestown. (numero esatto difficile a dirsi: più o meno 909 ma ci arriva a anche a 912-913).
Si tratta del suicidio dei seguaci della setta Tempio del popolo (Peoples Temple) capeggiata da Jim Jones.
Jim Jones (il vero nome è James Warren Jones) nasce a Lynn nel 1931. Ha un’infanzia difficile in cui si mostrano segni di squilibrio e di violenza forse i primi segni della psicosi che lo colpirà in seguito. Fonda in seguito il tempio del popolo, un movimento laicale dei Discepoli di Cristo che propugna un orientamento socialista.
Tutto procede per il meglio. Jim Jones è considerato benevolmente anche da molte autorità per i progetti che porta avanti. Ma ad un tratto, quasi d’improvviso inizia a dare segni di squilibrio mentale. Iniziano le manie di persecuzione. Prende accordi con il governo della Guyana ed ottieni alcuni lotti di terreno spersi tra la vegetazione della giungla dove si trasferirà con circa 1000 seguaci e costruirà una colonia, una vera e propria cittadina, Jonestown appunto. Ma i segni di squilibrio mentale di Jim Jones peggiorano. Una volta trasferitosi a Jonestown la condizione psicologica di Jim peggiora. Inizia a fare abuso di alcol e di psicofarmaci. Intrattiene relazioni sessuali con molti membri della comunità sia donne che uomini. Vieta alle coppie di vivere sotto lo stesso tetto e divide i bambini dalle loro famiglie. Chi non sottosta alle sue regole viene minacciato di morte e viene punito pubblicamente. Insomma, vige il terrore. Le famiglie di alcuni seguaci cominciano ad insospettirsi. Chiedono che si indaghi su Jim Jones. Il deputato Leo Ryan va a Jonestown per accertarsi della situazione e viene ucciso da alcuni seguaci di Jim Jones.
Da qui inizia quel fatico giorno, la tragedia. Jim Jones si sente braccato in modo irrimediabile. Riunisce tutti i seguaci ed afferma che è avvenuto il momento del “suicidio rivoluzionario”. Qualcuno tenta di opporsi, ma vanamente. Tutto è ormai pronto. Un cocktail letale di cianuro, dolcificante e sedativi. Si inizia dai bambini. Poi è la volta degli adulti. Jim Jones beve lo stesso cocktail ma si uccide con un colpo di pistola. C’è chi sostiene che non sia stao lui ad uccidersi, che forse qualcun altro gli avrebbe sparato. Non ci è dato saperlo. Questo resterà sempre un mistero. Questo come molti altri elementi strani di questa vicenda. Non si è ancora arrivati ad una visione chiara della vicenda.