Il mondo greco: Pipistrato

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Testo

IL MONDO GRECO: PISISTRATO.

Dopo lo scadere del mandato di Solone avvennero gravi disordini ai quali seguirono un sostanziale stato d’anarchia.
In quel momento ad Atene erano presenti tre partiti politici:
1) i PEDIACI era il partito dei grandi proprietari terrieri, quindi esso rappresentava gli interessi delle antiche casate aristocratiche.
2) i PARALII era il partito dei ceti medi.
3) i DIACRI era il partito delle classi popolari.
A capo di quest’ultimo era PISISTRATO, figlio di Ippocrate, non poteva vantare nobili origini come i capi delle altre casate in lotta.
Nel 546 a.C. diventò un TIRANNO, cioè colui che andò al governo grazie ad un colpo di Stato, e ci rimase per diciotto anni, vale a dire fino alla data della sua morte.
Durante i diciotto anni in cui restò al potere migliorò molto la situazione di Atene attuando questi cambiamenti:
a)in politica interna impose la pacificazione fra i partiti in lotta.
b)in economia migliorò la situazione dei piccoli proprietari terrieri, sviluppò l’artigianato e il commercio, soprattutto quello marittimo e decise la costruzione di opere pubbliche che diedero un aspetto più moderno alla città e diedero lavoro a molti disoccupati.
c)in politica estera incominciò una politica di espansione cercando di far diventare Atene una delle principali potenze economiche della Grecia. Per sostenerla avviò la costruzione di una flotta stabile, per questo formò 48 NAUCRARIE che erano associazioni di facoltosi locali che erano tenuti garantire, con i loro mezzi, l’equipaggiamento di una nave attraverso l’imposizione di una tassa sul reddito. A capo di ciascuna naucrarìa stava un PRITANO che era scelto fra i personaggi più legati a Pisistrato.
d)Apportò delle modifiche alla costituzione di Solone.
e)Ai Polemarchi, che erano nominati dal popolo, affiancò un corpo di ufficiali superiori che divennero i comandanti effettivi dell’apparato militare, gli STRATEGHI, scelti anch’essi dal tiranno fra i suoi più fidati collaboratori.
L’autorità e la stima che si era creato nel popolo ateniese fecero in modo che alla sua morte il popolo accettò la successione in linea dinastica del figlio IPPIA. Lui era di statura politica inferiore e si trovò in crescente difficoltà: le varie leghe greche assumevano potere e si faceva avanti il regno di Persia, sempre più minaccioso, infatti, aveva già raggiunto le coste dell’Asia Minore.
Dopo l’assassinio del fratello Ipparco in una congiura organizzata da due aristocratici, Armodio e Aristogitone, Ippia perse il favore popolare.
La potente e ricca famiglia degli ALCMEONIDI, alleati con gli Spartani, riuscì a cacciare il tiranno da Atene, assediandolo sull’acropoli.
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