Il medioevo ellenico e l'età arcaia

Materie:Riassunto
Categoria:Storia

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Testo

Capitolo 6 Il medioevo ellenico e l’età arcaica

Paragrafo 6.1 Medioevo ellenico (secc. XII-IX a.C.)

• I Dori penetrarono in Grecia nello stesso periodo in cui la civiltà micenea entrava in crisi. L’invasione determinò un enorme movimento migratorio verso le coste dell’Asia Minore.
• I Dori costruirono dei tempi seguendo il modello dei micenei, ma quello più importante è che introdussero la siderurgia e nell’800 a.C. adottarono l’alfabeto fenicio.
• Il potere dei re scomparve a vantaggio della nobiltà che conquista un primato economico e militare. Nascono così le Repubbliche Aristocratiche in cui il potere è tutto in mano ai nobili. La vita pubblica è dominata dal ghéne, ovvero le famiglie aristocratiche che si tramandano oralmente le consuetudini destinate a regolare l’attività giudiziaria. Ma queste consuetudini, non essendo scritte, possono essere interpretate a proprio piacimento.
• Scompare la piccola proprietà agricola e il popolo rimane composto di soli braccianti e operai.

Paragrafo 6.2 Età Arcaica (secc. VIII-VI a.C.)

• Le repubbliche aristocratiche sono tormentate da contrasti sociali e maggiormente quando la ripresa dell’attività colonizzatrice dà un nuovo impulso ai commerci. Questa seconda colonizzazione ha una differenza: che è diretta verso la Sicilia e l’Italia meridionale che la chiamarono con il nome di Magna Grecia. La seconda colonizzazione oltre che dalla Grecia, parte anche dalle città della Ionia.
• Il moto migratorio era dovuto per la necessità di trovare mezzi di sussistenza, per motivi politici, o per trovare nuove materie prime e sbocchi commerciali. L’iniziativa spettava a dei gruppi di cittadini privati che partono per una propria volontà e che non rimangono in rapporti di dipendenza con la madrepatria.
• VI secolo a.C. finisce il movimento migratorio.

Paragrafo 6.3 Conseguenze della seconda colonizzazione

• I Greci s’insediarono solamente sulle coste, ma nonostante questo i latino ne derivarono l’alfabeto e tutta la cultura in generale.
• All’inizio i coloni importavano dalla madrepatria tutti i prodotti abituali che utilizzavano nella vita precedente. Poi divennero autonomi e producevano più del fabbisogno locale ed esportavano le eccedenze.
• I mercanti stabilivano commerci anche con le popolazioni indigene stimolando le attività economiche di tutto il mondo ellenico.
• La produttività dell’agricoltura aumentò a tal punto che fu possibile trasferire all’artigianato e all’industria parte della manodopera che prima era impegnata nell’agricoltura. VII secolo le navi a vela soppiantano le vecchie navi a 50 remi. È chiaro che in questo periodo l’artigianato, il commercio e l’industria assunsero un’importanza crescente
• Venne abbandonato il baratto e si scelse di adottare la moneta, ovvero un nuovo tipo di ricchezza mobiliare.
• Così dal demo (insieme di tutto il popolo), emerge la borghesia, formata da tutti quelli che posseggono una ricchezza tale da affermarsi come protagonisti della vita politica e per battersi contro i privilegi della nobiltà.
• Aumenta anche il numero degli opliti (uomini armati), grazie alle armi più leggere. In questa maniera i nobili non furono più l’elemento decisivo negli scontri armati, sostituiti dalla borghesia oplitica.

Paragrafo 6.4 Fine delle repubbliche aristocratiche

• Lo stato aristocratico poteva funzionare solamente in piccole città dove gli abitanti si conoscevano di persona; ma il dominio aristocratico risulta inadeguato anche per l’efficienza tecnica. Quindi diviene urgente una codificazione scritta del diritto, che possa limitare l’arbitraggio delle interpretazioni. Divampano quindi in tutto il mondo ellenico le lotte di classe. I ghene non sono il naturale centro della società e occorrono nuove soluzioni.
• In alcune città i borghesi lottano contro la nobiltà e danno il potere a un magistrato straordinario, che abbatte lo stato aristocratico e cerca di soddisfare le esigenze del demo.
• In altre città le stesse funzioni sono svolte dai tiranni che sono dei nobili passati dalla parte del popolo e che spesso ricorrono a dei metodi di repressione odiosi, ma svolgono anche delle funzioni positive.

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