Dall'assolutismo illuminato alla Rivoluzione

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Testo

DALL’ASSOLUTISMO ILLUMINATO ALLA RIVOLUZIONE
2. GUERRA DI SUCCESSIONE SPAGNOLA. Carlo II, re di Spagna, nomina erede Filippo, pronipote di Luigi XIV. Le potenze europee temono un’alleanza tra Spagna e Francia, prima fra tutte l’Inghilterra. Con i trattati di Utrech e Rastadt si riconobbe legittima la successione di Filippo, ma gli si impose di rinunciare ad ogni pretesa alla corona francese.
GUERRA DI SUCCESSIONE POLACCA. ( Austria)
Augusto di Sassonia Austria si allea con Russia;Compro-
Augusto II messo(Trattato di Vienna)=Augusto
S.Leszczynski di Sassonia(III) ebbe il trono di Po-
(Francia) lonia.Stanislao ebbe il ducato di Lo-
rena, che alla sua morte sarebbe pas-
sato alla corona di Francia.
GUERRA DI SUCCESSIONE AUSTRIACA .Carlo VI prima di morire fa accettare alle grandi potenze la PRAMMATICA SANZIONE, in cui dichiarava di voler lasciare il trono alla figlia Maria Teresa. Nonostante cio’, dopo la sua morte, tanti pretendenti cercarono di strapparle qualcosa. Il sovrano di Prussia Federico II occupo’ la SLESIA. In Europa si fronteggiarono per 8 anni i Franco-Spagnoli e gli Austro-Inglesi; PACE DI AQUISGRANA: M.Teresa imperatrice d’ Austria, Prussia ebbe la Slesia, gli Asburgo rinunciarono al ducato di Parma, Emanuele di Savoia ottenne qualcosa per essersi alleato con gli Austro-Inglesi.
3.GUERRA DEI SETTE ANNI. (Prima guerra che coinvolse territori extra-europei).Austria voleva riconquistare Slesia caduta nelle mani della Prussia. Rovesciamento delle alleanze: AUSTRIA = M.Teresa +RUSSIA +POLONIA+SVIZZERA+FRANCIA; PRUSSIA= Federico +INGHILTERRA. Prime vittorie di Federico II; territori prussiani e Berlino invasi; muore zarina della Russia che si ritira; PACE di HUBERTSBURG conferma status quo; Spagna scende in guerra a fianco della Francia; PACE DI PARIGI= supremazia Inghilterra su oceani, Francia cede alla Gran Bretagna i suoi territori americani e mantiene quelli indiani rinunciando pero’ ad ulteriori espansioni territoriali.
4.SPARTIZIONI DELLA POLONIA.DECADENZA DELL’ IMPERO OTTOMANO. La POLONIA era ancora società prevalentemente agraria; regno minato all’interno da un’anarchia nobiliare; vicini molto potenti all’esterno; morte di Augusto III; Caterina II di Russia e Federico II di Prussia proposero un loro candidato: STANISLAO PONIATOWSKI .Era un seguace dei Lumi e voleva attuare numerose riforme = scontro con l’aristocrazia ed intervento delle potenze vicine, che si spartirono i territori. Stanislao promulga una COSTITUZIONE che trasformava la monarchia polacca da elettiva a ereditaria. Viene accolta ostilmente da Caterina di Russia = intervento militare = nuove spartizioni = Polonia cancellata da carta politica dell’Europa.
IMPERO OTTOMANO= minacciato dalla Russia e dall’Austria e da rivolte interne. I suoi nemici preferirono interessarsi alla Polonia e misero da parte la questione ottomana.
5.CONFLITTI COLONIALI. 1450/1640=economia gravita intorno al Mediterraneo. 1700= commerci sparsi nell’Atlantico e negli imperi asiatici. Sorsero gli imperi PORTOGHESE e SPAGNOLO e si formarono gli imperi coloniali OLANDESE, FRANCESE, INGLESE. Gestione commercio affidata a COMPAGNIE privilegiate, associazioni di mercanti che ottennero dai governi la concessione di poteri su vaste aree territoriali. Avevano il solo compito di gestire il commercio, non di fondare imperi commerciali. Queste compagnie ebbero molta fortuna nel 1600, mentre nel 1700 erano considerate inutili. Nel 1700 si delineo’ il COMMERCIO TRIANGOLARE= rotte disegnavano un grande triangolo che aveva i vertici nei porti atlantici dell’Europa, negli empori africani e negli scali americani. Inghilterra era al centro di questo traffico.
6.IMPERI DEL PORTOGALLO E DELLA SPAGNA. PORTOGALLO costituito da scali, empori, fattorie; basi collegate con la madrepatria da una serie di approdi intermedi impiantati lungo le coste africane. Così i Portoghesi monopolizzavano il commercio marittimo orientale convogliandolo verso Lisbona.
SPAGNA costituì in Messico impero vasto due volte l’Europa e ne sfrutto’ ricchezze minerarie e agrarie; manodopera formata da schiavi neri; impose la sua amministrazione, cultura e religione.
7.INGLESI IN AMERICA. Puritani inglesi si trasformarono in coltivatori e allevatori e formarono piccole comunità indipendenti dalla madrepatria da cui nasceranno gli USA.
8.FRANCESI E INGLESI IN ASIA. Decadenza Portogallo e Spagna favorì formazione imperi coloniali inglese e francese. Inghilterra e Francia installarono loro empori in India, dove si formarono 2 aree di influenza commerciale e politica(Valle Gange agli Inglesi, regione Deccan ai Francesi).Veri e propri scontri frontali in India; nel 1761 Inglesi ottennero capitolazione delle forze armate francesi operanti oltremare = INDIA DIVENTA INGLESE.

9.IDEA DELLE RIFORME. Si consolida l’idea delle riforme. Intellettuali volevano porre lo Stato a servizio della ragione, principi volevano modernizzare lo Stato e rendere più forte il governo. Alleanza tra principi e “filosofi”. Alleanza voleva limitare potere della Chiesa, ma non distruggerla: tentavano di sottomettere Chiesa, ma allo stesso tempo stabilivano trattati che riconoscevano pari dignità e sovranità. Imposero PLACET e EXEQUATUR(gradimento dell’autorità civile nei confronti delle disposizioni dell’autorità ecclesiastica); perseguitarono Gesuiti; appoggiarono Chiese indipendenti dalla Curia romana. Si ha quindi ASSOLUTISMO ILLUMINATO, guidato cioè dalla ragione. Tutto potere rimase ai vertici più elevati allargandosi a élites di consiglieri che sarebbero di sicuro diventate rivoluzionarie perché nutrite da desideri di democrazia.
10.GRANDI PRINCIPI RIFORMATORI. FEDERICO II DI PRUSSIA. Importanti riforme: promuove redazione di un nuovo codice, soppressione tribunali feudali, abolisce tortura, istruzione obbligatoria, tolleranza religiosa, libertà di stampa, promuove industria e commercio, accanto a manifatture tessili nasce produzione di lusso, in campagne resto’ immutata servitù della gleba e continuo’ ad esistere prelievo signorile, costruzione rete stradale. Politica, amministrazione, comando esercito affidati all’aristocrazia = società ancora feudale. Lascio’ alla sua morte Stato + esteso e +forte.
M.TERESA D’AUSTRIA. Non introdusse riforme, conservatrice; i suoi collaboratori imposero autorità della corte all’aristocrazia, al clero, alle forze locali. Rafforzo’ e modernizzo’ lo Stato senza mutare la basi dell’Antico Regime.
GIUSEPPE II. Figlio di M.Teresa. Abolì servitù della gleba, prelievo signorile, esenzioni fiscali della nobiltà. Voleva abolire feudalesimo dichiarando legale la piccola proprietà contadina, promulgando il diritto di libera scelta del marito e della moglie, liberalizzando accesso ai mestieri e alle professioni…Chiesa: ridusse Ordini monastici, confisco’ proprietà ecclesiastiche, cultura laicizzata. Uso del tedesco anziché latino in preghiera, precise regole per la formazione del clero, Stato provvede allo stipendio dei parroci. Politica detta GIUSEPPINISMO.
CATERINA II DI RUSSIA. Rafforzamento confini occidentali e meridionali, tentativo fallito di formare un nuovo codice che garantisse uguali diritti ad ogni persona indipendentemente dallo stato e dalla condizione. La Russia era destinata a mantenere la sue antichissime strutture: servitù contadini, ricchezza nobili e fragilità zar.(Nel 1773 Pugacev, un cosacco del Don, si mise a capo dei contadini promettendo loro le terre dei signori: fece uccidere nobili, brucio’ case, saccheggio’ città. Intervento esercito = Pugacev decapitato nelle Piazza Grande di Mosca.
11.ITALIA DOPO GUERRE DI SUCCESSIONE. Le sole trasformazioni territoriali dell’Italia dopo le guerre di successione furono il riconoscimento del ducato di Milano agli Asburgo, il passaggio del ducato di Parma e Piacenza dagli Asburgo a don Filippo.
Nuove dinastie di Milano, Firenze, Napoli e Parma si rivelarono più attive e più attente ai problemi posti dalla crisi del feudalesimo e dell’affermarsi della filosofia dei Lumi. Popolazione aumenta, condizioni igieniche migliorate, prosciugamenti di paludi, sistemazioni di argini, avanzamento cultura cereali, moltiplicazione fiere e mercati, intensificazione rapporti commerciali, varietà di gruppi sociali.
12.MILANO. Fine predominio spagnolo segna ripresa del ducato di Milano; scrittori, giuristi ed economisti, nel giornale IL CAFFE’ si pongono contro i pregiudizi e le istituzioni del passato(Cesare Beccaria, Pietro ed Alessandro Verri, Gianrinaldo Carli). Riforme introdotte da M.Teresa e Giuseppe II: anche i nobili pagavano le tasse, riduzione manomorta ecclesiastica, catasto(censimento dei beni immobili), ceto borghese contro grande proprietà fondiaria, diffusione azienda agraria capitalistica, nelle attività manifatturiere si abolirono le corporazioni di mestiere, soppressi conventi, abolita Inquisizione e censura dei libri, insegnamento nelle mani dello Stato(nuovi ideali, nuova cultura meno accademica, meno letteraria).RESISTENZE =da parte dei Gesuiti; espulsione dal ducato; loro beni usati per creazione e funzionamento scuole pubbliche.
Gli intellettuali che scrivevano sul giornale erano ben inseriti anche nelle vita politica.
13.FIRENZE. Riforme adottate dai Lorena e soprattutto dal granduca PIETRO LEOPOLDO: abolì tortura e pena di morte, soppresse istituzioni che rendevano i patrimoni familiari indivisibili e destinati ai primogeniti (FIDECOMMISSO), opere di bonifica in Maremma e Val di Chiana, vendita di piccoli lotti di terre in affitto a lunga scadenza per formare un ceto + grande di proprietà contadina. Pietro Leopoldo rappresentante di un Cattolicesimo influenzato dai Lumi: voleva una Chiesa toscana lontana dalla Curia di Roma e dal Papa; fallì perché plebi rurali ancora legate a tradizioni avverse a novità.
TOSCANA E LOMBARDIA A CAPO DEL RINNOVAMENTO ITALIANO
14.NAPOLI. Da secoli in condizioni di arretratezza. Carlo di Borbone non affronto’ il problema della terra perché era una situazione irrecuperabile: grandi latifondi incolti, malaria, brigantaggio, industrie inesistenti e mancanza di una classe borghese su cui poggiarsi. Chiesa: ridusse parrocchie, soppresse diritto di immunità legato agli edifici sacri, contrappose alle giurisdizioni feudali le GRAN CORTI CRIMINALI dipendenti dal re, istituì catasto onciario (registro in cui erano registrate le proprietà fondiarie di tutti, anche nobili ed ecclesiastici.
Carlo dovette abbandonare Napoli per diventare re di Spagna, ma la sua opera fu continuata dal ministro Tanucci.
15.GESUITI.MASSONERIA. I Gesuiti apparivano come dei pericolosi nemici sia allo Stato sia ai filosofi = loro espulsione dai Paesi cattolici. Papa Clemente XIV cerco’ di resistere alle pressioni, ma poi decise di sciogliere la Compagnia. Si rifugiarono nei Paesi protestanti. La persecuzione non duro’ a lungo in quanto la Compagnia risorse dopo la Rivoluzione perché i sovrani restaurati vedevano in tutte le forze della Chiesa in solido appoggio per il governo.
Tra le società segrete che rappresentavano una delle tante forme di associazione dal basso sorte in questo periodo ricordiamo la MASSONERIA= sorta in Inghilterra agli inizi del 1700; lotta all’ignoranza e alla superstizione, aspirazione alla fratellanza universale, realizzazione degli ideali di fraternità, uguaglianza, perfezionamento morale .Erano divisi in apprendisti, compagni, maestri. Alla fine del 1700 Weishaupt sovrappose agli originali intenti morali e culturali, un programma di riforma sociale e lotta politica.
17.RIVOLUZIONE DEI COLONI D’AMERICA. Ogni paese d’Europa aveva il monopolio esclusivo dei traffici con le proprie colonie. Ogni attività produttiva delle colonie in contrasto con le industrie inglesi era rigorosamente vietata .Nel 1765 il parlamento britannico decise di emanare la legge del bollo che imponeva per ogni contrattazione commerciale una carta bollata e questa era una forma di tassazione indiretta. I coloni si ribellarono dicendo che ogni tassa doveva essere approvata dai rappresentanti del popolo. Siccome nessuno dei loro rappresentanti sedeva in Parlamento, parve loro legittimo il rifiuto della nuova legge. La legge fu ritirata ma i diritti doganali aumentarono. Si susseguirono atti di ribellione a cui gli Inglesi risposero inviando l’esercito in America.
I coloni si prepararono alla guerra, pur essendo consapevoli della propria inferiorità. Il comando delle forze fu affidato a un piantatore della Virginia, GEORGE WASHINGTON. I coloni si dividevano in 2 parti: da un lato coloro che rivendicavano la loro libertà, ma volevano mantenere il rapporto con la madrepatria(LEALISTI); dall’altro i RADICALI o INDIPENDENTISTI che proponevano la secessione delle colonie .I Radicali prevalsero.
Il 4 luglio 1776 THOMAS JEFFERSON, giovane avvocato della Virginia, scrisse la DICHIARAZIONE D’INDIPENDENZA, approvata dai delegati delle 13 colonie in un congresso a Filadelfia. Da questa dichiarazione nacquero gli Stati Uniti d’America; in essa si rivendicavano la libertà, la vita, la ricerca della felicità.
I coloni americani, dopo una prima vittoria a Saratoga, riportarono una vittoria decisiva a Jorktown. La guerra si concluse dopo 7 anni con il trattato di Versailles, con cui il re inglese Giorgio III riconobbe l’indipendenza degli Stati Uniti.
18.COSTITUZIONE DEGLI USA. Gli Stati si dimostrarono gelosi del potere raggiunto e non volevano un governo federale unitario, che rispettasse gli interessi di tutti. Anche qui abbiamo 2 schieramenti: i FEDERALISTI, a favore di un governo centrale e gli ANTIFEDERALISTI che volevano lasciare intatti i diritti sovrani dei singoli Stati.
Di fronte al pericolo di un ritorno inglese, fu convocata a Filadelfia nel 1787 una costituente (CONVENZIONE DI FILADELFIA) in cui venne redatta una costituzione ex novo che prevedeva la libertà di ordinamenti propri all’interno di ogni singolo Stato e che riservava al governo centrale le funzioni più importanti: la politica estera, la difesa, le finanze. Il nuovo Stato si ispiro’ a Montesquieu e alla separazione dei poteri: quello legislativo fu affidato a un congresso bicamerale (costituito da una CAMERA DEI RAPPRESENTANTI e da un SENATO ), quello esecutivo a un Presidente, quello giudiziario a una Corte Suprema. Era quindi una Repubblica Presidenziale, il cui presidente era Capo dello Stato e Capo del Governo.
La Costituzione entro’ in vigore dopo l’approvazione di tutti gli Stati. E’ rimasta immutata fino a oggi, anche se sono stati apportati nuovi emendamenti. Tra questi ricordiamo THE BILL OF RIGHTS del 1791 che fisso’ le libertà del cittadino americano: di stampa, di religione, di parola, di riunione.
Primo presidente fu Washington, passato alla storia come padre della patria.

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