Cronologia del nazismo e del fascismo

Materie:Appunti
Categoria:Storia

Voto:

2 (2)
Download:443
Data:19.11.2001
Numero di pagine:11
Formato di file:.doc (Microsoft Word)
Download   Anteprima
cronologia-nazismo-fascismo_1.zip (Dimensione: 13.23 Kb)
trucheck.it_cronologia-del-nazismo-e-del-fascismo.doc     52.5 Kb
readme.txt     59 Bytes


Testo

Cronologia del fascismo e del nazismo

L’Italia del dopoguerra il fascismo al potere.

1919= Le nazioni vinte e quelle vincitrici non hanno capito la vera causa della 1 guerra mondiale e continuano con la loro politica nazionalista.
Si inasprisce il contrasto tra le classi sociali.
Nella Conferenza di Parigi l’Italia viene umiliata dagli alleati che annettono la Dalmazia e Fiume alla Iugoslavia.
Gli ex combattenti confidano nella distribuzione delle terre come ricompensa, essa però non viene effettuata. Essi, allora, insorgono sostenuti dalle Leghe Rosse e dalle Leghe Bianche occupano le campagne incolte della pianura Padana, e di altre zone.
Tra gli ufficiali e i sottufficiali regna il malcontento perché le persone che ora detengono il potere non sono andate in guerra.
C’è una grave crisi economica perché la lira ha perso tantissimo valore e la produzione agricola è calata.
Nel triangolo industriale gli operai danno vita al biennio rosso, una lunga serie di scioperi e di agitazioni.
Luigi Sturzo fonda il Partito Popolare che da ai cattolici un valido strumento d’azione politica e fa in modo che le elezioni di novembre si svolgano senza imbrogli.
Tra i socialisti e i liberali c’è un aspro conflitto culturale e ideologico.
Benito Mussolini, un ex socialista rivoluzionario, fonda i fasci di combattimento. Il programma è innovatore: i fascisti vogliono la repubblica, sono nazionalisti e anticlericali, si dichiarano a favore del proletariato. Le cause della salita al potere del fascismo sono:
- Le perdite umane dovute alla guerra;
- Le perdite di cibo;
- Il malessere della medio-bassa popolazione dovuto alle incertezze del governo nell’affrontare le difficoltà del dopoguerra.
- La crisi economica che colpisce l’Europa nel dopoguerra.
Nascita della società delle nazioni.
1920= I liberali fanno tornare al governo Giovanni Giolitti con lo scopo di risolvere la crisi.
Giolitti non ferma le famigerate squadre fasciste.
1921= Tre importanti avvenimenti:
- Il Partito Socialista si frantuma e si fondano il Partito Comunista Italiano e il Partito Socialista Unitario.
- Giolitti indice nuove elezioni: i liberali perdono qualche posizione.
- Benito Mussolini trasforma i Fasci di Combattimento nel Partito Nazionale Fascista e le squadre armate nella Milizia, un piccolo esercito ben armato.
Mussolini vuole la salita al potere della media borghesia distruggendo l’alta borghesia e i socialisti e cambiando in parte il suo programma: infatti resta nazionalista, ma diventa monarchico togliendosi così il problema dell’opposizione del re.
Un ristretto gruppo di persone compreso re Vittorio Emanuele 3° sceglie di usare il fascismo per mantenere il potere.
La classe dirigente liberale non ha capito la vera natura totalitaria e antidemocratica del fascismo e spiana a Mussolini la strada per la conquista del potere.
1922= Giolitti si dimette.
Il 27 ottobre partono da Perugina 26.000 fascisti che danno inizio alla marcia su Roma per conquistare con la forza il potere. Mussolini è pronto a fuggire in Svizzera.
Il re non firma lo stato d’assedio ma affida l’incarico di formare un nuovo governo proprio a Mussolini.
Il 30 ottobre Mussolini diventa primo ministro di un governo di coalizione, cioè composto da fascisti e da esponenti di altri partiti.
Mussolini crea il Gran Consiglio del Fascismo, che controlla lo Stato.
Il partito rivoluzionario si avvia ad avere un potere più grande di quello dello Stato.
1924= Mussolini impone la censura di stampa e indice nuove elezioni. Ci sono brogli violenze e intimidazioni.
Giacomo Matteotti, capo dei socialisti riformatori, denuncia con forza in Parlamento questa situazione. I fascisti lo rapiscono e lo uccidono.
I deputati dei partiti dell’opposizione si ritirano sull’Aventino.
Il fascismo non crolla sotto i colpi di una rivolta popolare e ha la meglio.
1925= Benito Mussolini, al Parlamento si assume la responsabilità politica, morale e storica del delitto Matteotti.
Si inaugura così l’era fascista.

Il fascismo: gli anni del consenso. L’antifascismo.

Mussolini deve riconquistare la fiducia dell’opinione pubblica: espelle poi gli estremisti e stronca l’opposizione con gli organi dello stato.
Mussolini affida il ministero degli interni a un monarchico nazionalista, Luigi Federzoni.
Così tranquillizza i ceti reazionari.
1926= Mussolini dichiara decaduti i deputati aventiniani, abolisce il sistema parlamentare e instaura un regime dittatoriale.
Vengono eliminate le autonomie locali: il sindaco è sostituito da un podestà nominato dal governo, rientra la pena di morte e la stampa è sottoposta a una censura rigidissima.
Questi provvedimenti vengono chiamati leggi fascistissime e con queste Benito Mussolini instaura la sua dittatura personale.
La lira perde notevolmente terreno sulla sterlina inglese.
Nell’estate del 1926 Mussolini lancia la battaglia per la quota novanta.
La lira riprende così terreno sulla sterlina e grande è il successo per Mussolini, che ora si fa chiamare duce.
La Confindustria è fascistizzata.
Nell’aprile 1926 vengono aboliti i diritti di sciopero e di serrata e viene istituita la Magistratura del lavoro.
1927= Viene approvata la Carta del lavoro in cui sono sanciti i diritti della libera iniziativa, della proprietà privata e della tutela del lavoro da parte dello Stato.
Ci sono ferie pagate per i lavoratori.
Lo Stato fascista diventa controllore dell’economia e della pace sociale.
Molte terre paludose e incolte vengono bonificate e vengono migliorate le colture aumentando la produzione.
Il fascismo deve ora confrontarsi con la Chiesa Cattolica
1929= Dopo lunghe trattative l’11 febbraio il cardinale Gasparri e Mussolini firmano i PATTI LATERANENSI che pongono fine alla questione romana.
Nel marzo 1929 Mussolini indice un plebiscito e ottiene quasi la totalità dei consensi.
C’è una crisi economica CAUSATA dal crollo dell’economia statunitense che aveva investito con i suoi effetti devastanti tutto il mondo.
I salari e il tenore di vita si abbassano mentre si innalza il numero dei disoccupati.
In Italia la crisi è meno forte che altrove grazie alla politica del corporativismo che è una via di mezzo tra capitalismo e comunismo.
Il corporativismo impone allo Stato di essere controllore e imprenditore: impone la collaborazione tra imprenditori e sindacati per risolvere le controversie sociali ed economiche, promuove grandi lavori pubblici.
(1936= L’Italia esce dalla crisi economica e si consolida il regime.)
1935= Mussolini si lancia alla conquista dell’Etiopia per i seguenti motivi:
- aiutare la soluzione della crisi economica;
- conferire all’Italia il ruolo di grande potenza;
- permettere al popolo italiano di svolgere la sua azione civilizzatrice.
Il tre ottobre 1935 le truppe italiane varcano i confini dell’Etiopia.
La Società delle Nazioni condanna l’Italia e impone nei suoi confronti delle sanzioni economiche.
1936= In pochi mesi l’Etiopia è conquistata. Due mesi dopo la Società delle Nazioni vota all’unanimità l’annullamento delle sanzioni contro l’Italia. Questa conquista fu tanto importante perché offre un esempio di aggressività impunita ad Hitler e fa capire che la società delle nazioni ha poteri debolissimi.
1929-1936= Anni del consenso: gli italiani sono fascisti, chi per amore, chi per forza, chi per convinzione e chi per opportunismo, ma tutti sono fascisti.
ANTIFASCISMO: Fino al 1924 solo alcuni socialisti avevano compreso il carattere il libertario del fascismo.
Dal 1924 al 1935 i comunisti non partecipano ad alcun fronte comune contro il fascismo, ma svolgono la loro lotta autonomamente.
Il fascismo aveva preso potere solo per la mancanza di una forte coscienza democratica. Questo lo fa capire giustizia e libertà, un movimento creato da alcuni giovani fascisti.

L’Europa del dopoguerra. Gli Stati Uniti d’America.

Le perdite dovute alla prima guerra mondiale sono:
- giovani ragazzi;
- scarsità di merci e di prodotti alimentari;
- aumento dei prezzi.
La Conferenza di Parigi che si apre nel gennaio del 1919 stipula una pace umiliante e ingiusta.
In base al principio di nazionalità i quattro imperi vengono smembrati. Questi stati danno vita a feroci conflitti.
Dopo lotte aspre e cruente la vera pace torna in Europa solo nel 1924.
I rapporti tra gli Stati devono essere fondati sul diritto, perciò si crea un’associazione tra le nazioni con lo scopo di dare reciproche garanzie di indipendenza e integrità territoriale.
1919= Il 28 aprile nasce la Società delle Nazioni. Gli Stati aderenti proclamano di non usare più la guerra per risolvere le controversie.
La Società delle Nazioni, però, ha potere minore degli Stati perciò è debole.
Molti Stati continueranno ad entrare ed uscire dalla Società secondo il loro volere mentre gli Stati Uniti non ci entreranno mai mantenendo così una certa autonomia.
La Gran Bretagna stabilisce che tutte le colonie a Statuto Speciale sono comunità autonome e sovrane in seno all’impero e da vita al COMMONWEALTH.
USA= L’agricoltura viene meccanizzata in modo capillare ed efficiente.
Questo accade grazie a una rigida divisione del lavoro.
L’industria può sfornare merci prodotte in catena di montaggio.
C’è anche una netta distinzione in classi: colletti bianchi e tute blu. Gli operai hanno buoni salari.
Dopo due anni di grandi guadagni la borsa di Wall Street crolla. Il crollo è causato da una tipica crisi di sovrapproduzione.
Le fabbriche chiudono e milioni di disoccupati si aggirano nella vana ricerca di lavoro; vengono distrutti anche i prodotti alimentari perché nessuno ha i soldi per comprarli.
La crisi degli USA si ripercuote su tutta Europa e gli Stati adottano provvedimenti simili a quelli americani: viene introdotta una politica di controllo dell’economia.
Il nuovo presidente degli USA, Roosevelt, dà inizio al NEW DEAL, ossia la politica del NUOVO CORSO.
Roosevelt svaluta il dollaro, promuove colossali lavori pubblici, alza i prezzi dei prodotti agricoli, aumenta i salari e fa pagare le tasse anche ai benestanti e promulga leggi per tutelare i diritti dei lavoratori.
Roosevelt è rieletto ben 4 volte, gli Usa operano in un regime quasi democratico.

Il nazionalsocialismo: verso una nuova guerra.

GERMANIA= Dopo la prima guerra mondiale i vincitori vogliono un’esemplare punizione della Germaniche è costretta a rinunciare a parte del suo territorio, a pagare forti tasse ecc……
La Germania cade in un baratro economico, sociale e politico e in alcune sue zone scoppia una guerra civile.
A Weimar l’Assemblea Costituente proclama la Repubblica Federale Tedesca.
L’esasperazione popolare è acuta anche a causa della miseria.
La repubblica di Weimar, malgrado le difficoltà, prosegue sulla via della democraziaL’economia tedesca è così disastrosa da costringere il governo di Weimar a chiedere di trattare un rinvio dei pagamenti.
La Francia non accetta e occupa militarmente la Ruhr.
In questa occasione esce per la prima volta allo scoperto il Partito Nazional Socialista guidato da Adolf Hitler che tenta un colpo di Stato a Monaco che però fallisce.
La Repubblica di Weimar decreta la resistenza passiva della popolazione che abita la Ruhr.
Così i francesi sono costretti a lasciare la Ruhr e a sedersi al tavolo delle trattative per il rinvio dei debiti della Germania.
1925= Patti di Locarno: stabiliscono in modo definitivo le frontiere della Germania.
1926= La Germania riconquista la fiducia internazionale e nel 1926 viene ammessa a far parte della Società delle Nazioni.
1929= Con l’aiuto degli Stati Uniti d’America vengono cancellati tutti i debiti di guerra.
1930= La Repubblica federale di weimar riacquista la piena sovranità su tutta la Renania.
La vita democratica della Repubblica di Weimar è minacciata dalla perdurante grave crisi economica.
Hidenburg, il presidente della Repubblica, è monarchico e autoritario e la sua azione è improtata al dispotismo.
Hitler vince le elezioni del 1933 ed è nominato da Hidenburg cancelliere della Repubblica di Weimar.
La nascita e la salita al potere del nazismo furono determinate da:
- I forti debiti di guerra;
- La crisi economica;
- La povertà;
- La forte mentalità nazionalista;
- La disoccupazione;
- Il governo instabile.
Hitler scioglie quasi subito il parlamento e fa ricadere la colpa dell’accaduto ai comunisti.
Nel marzo del 1933 Hitler assume pieni poteri.
L’Europa diventa la patria dei totalitarismi.
C’è un unico partito, quello nazista, che prende il controllo di tutte le attività dello Stato.
Anche la Germania cade in preda al totalitarismo dittatoriale.
Hitler:
- Scioglie tutti i partiti;
- Toglie ogni autonomia ai landers;
- Sopprime i sindacati sostituendoli con il Fronte del Lavoro.
- Risolve il problema della disoccupazione;
- Irreggimenta i giovani e eccita le folle;
- Crea il ministero della propaganda;
- Esercita il terrore sui suoi oppositori impiegando il gruppo della Gestapo.
Il nazismo esalta il sangue e la razza.
Per Hitler la razza Ariana deve soggiogare le altre, soprattutto gli ebrei che devono essere fisicamente distrutti.
Hitler priva gli ebrei dei diritti politici e civili, proibisce i matrimoni misti e realizza grandi campi di concentramento in cui sterminare un intero popolo.
Vuole poi uccidere i cattolici perché considera l’amore una deleteria espressione dello spirito ebraico.
Il 30 giugno 1934 c’è la Purga di Monaco con la quale Hitler annienta nel sangue i suoi avversari.
Il 2 agosto 1934 muore Hindenburg e Hitler riunisce nelle sue mani tutto il potere e si autoproclama Fuhrer. Un plebiscito manifesta l’unanime consenso del popolo tedesco al nuovo dittatore.
Il 7 giugno 1933 Mussolini induce Hitler a firmare il patto a quattro, un accordo per il mantenimento della pace in Europa che è sottoscritto dalle quattro maggiori potenze.
Francia e Italia firmano gli accordi di Roma (gennaio 1935) in cui si dichiara che i due Paesi si oppongono al riarmo della Germania e alle mire di Hitler sull’Austria. Questi accordi sono ribaditi dal patto di Stresa che è stipulato tra Italia, Francia e Gran Bretagna.
La Gran Bretagna firma con Hitler il trattato navale anglo-tedesco (luglio 1935).
Mussolini si sente spiazzato e non può più avere l’Etiopia, attua perciò la politica del peso determinante: favorisce ora i tedeschi, ora gli anglo-francesi.
SPAGNA= Dal 1931 c’è la Repubblica.
Il generale Francisco Franco insorge contro il legittimo governo repubblicano. Scoppia così la guerra civile spagnola, in cui si affrontano i democratici e i regimi totalitari.
In aiuto a Franco si schierano Hitler e Mussolini.
In Spagna non vi è una vera unità tra gli antifascisti italiani.
1939= Si conclude la guerra Spagnola con una sconfitta degli antifascisti e con la vittoria di Francisco Franco che instaura una dittatura.

1936= Mussolini e Hitler danno vita all’asse Roma-Berlino, un trattato che mira a dare all’Europa un nuovo assetto politico.
Ma Hitler nel marzo 1938 non tiene fede ai patti e annette l’Austria alla Germania.
Nell’aprile 1938, Mussolini firma l’accordo anglo-italiano con cui l’Inghilterra riconosce anche l’Impero italiano in Africa orientale.
Hitler rivendica i Sudati e minaccia di conquistarlo con le armi.
L’Europa è sull’orlo della guerra, quando Mussolini convince Hitler a trattare: nella Conferenza di Monaco (29-30 settembre 1938) i leader dei vari Stati cedono i Sudati a Hitler in cambio della pace.
Il duce si illude di aver vinto, ma chi ha vinto è Hitler al cui carro Mussolini si accoderà.
Il mondo intero è a un passo dalla seconda guerra mondiale.

La seconda guerra mondiale.

La seconda guerra mondiale scoppia perché Hitler vuole conquistare la Polonia e la invade.
Mussolini si allea con Hitler nel 1940.
Hitler si allea anche con la Russia, ma quando i rapporti precipitano la invade ma non riesce nel suo tentativo di conquista.
Dopo un po’ di tempo e varie alleanze nel 1943 gli Anglo-Americani conquistano la Sicilia; il Gran Consiglio del fascismo chiede al re di ristabilire lo Statuto Albertino.
Viene resa nota la firma dell’armistizio e i tedeschi occupano militarmente l’Italia.
Il Fascismo è finito, ma Mussolini non si da per vinto e fonda a Salò la Repubblica Sociale Italiana.
Nascono la resistenza e il comitato di liberazione nazionale (CLN) e Napoli è liberata dagli italiani insorti.
1944= Gli anglo-Americani liberano Roma e Firenze.
L’attentato a Hitler fallisce.
Parigi è liberata e la flotta giapponese è annientata da quella americana.
In Italia scoppia la guerra civile e nascono il primo e secondo governo di unità nazionale.
1945= Il Nord Italia insorge e l’Italia viene liberata dagli alleati e Hitler si suicida.
La Germania firma la resa incondizionata e la guerra ha fine in Europa.
Bomba atomica su Hiroshima e Nagasaki lanciata dagli americani.
La seconda guerra mondiale è finita.

L’Italia dopo il fascismo.

Nasce la Resistenza, un movimento che mira alla liberazione della nazione.
Ferruccio Parri è alla guida del governo, che viene però considerato troppo debole e viene sostituito con un altro guidato da Alcide De Gasperi.
Alle elezioni del 2 giugno 1946 la Repubblica vince con il 53% dei voti.
Enrico De Nicola è nominato capo provvisorio dello Stato.
Viene varata così la costituzione che è democratica in quanto:
- Riconosce la sovranità del popolo;
- Riconosce i diritti dei cittadini.
Nonostante il fascismo sia caduto gli Stati vincitori progettano una pace punitiva per l’Italia.
De Gasperi partecipa alle trattative di pace ma le condizioni restano molto dure per l’Italia sancite nel trattato di pace del luglio 1947.
De Gasperi si dichiara a favore della democrazia e stringe i rapporti con gli USA.
18 aprile 1948= Primo parlamento della Repubblica; la DC trionfa e ottiene la maggioranza dei seggi.
De Gasperi muore nel 1954.
Con il notevole contributo offerto dal Piano Marshall in Italia si ha un vero e proprio boom economico, la produzione industriale cresce e nel 1950 viene fondata la Cassa per il mezzogiorno e viene varata una grande riforma agraria.
Cresce però il divario tra Nord e Sud e molti emigrano al Nord e nelle città; le donne entrano nel mondo del lavoro in misura sempre maggiore.
*******************************************************************************************

1945-1955= Guerra Fredda tra URSS e USA: una guerra non combattuta con le armi ma sul piano politico e economico.

1949= Nascono, a Est la repubblica Democratica tedesca e a ovest la repubblica federale tedesca.
Il cancelliere di quest’ultima è Adenauer che persegue tre obiettivi:
- la ricostruzione;
- La riunificazione;
- L’unione politico-economica dell’Europa.
I padri fondatori della Comunità Europea sono Adenauer Schumann e De Gasperi che danno vita nel 1951 alla CECA.

Esempio