Colonizzazione Greca nel Mediterraneo

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Categoria:Storia

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Testo

La colonizzazione greca nell'Italia meridionale non fu un movimento organizzato quanto piuttosto una migrazione verso lidi piщ ospitali. Gli insediamenti fondati non erano propaggini della madre patria, bensм nuove cittа autonome con legami pressochй inesistenti con la cittа d'origine.
Ci sono varie tesi riguardo alle origini di questo movimento. Una prima ipotesi и di tipo commerciale, infatti lo sviluppo della metallurgia del ferro rese necessario il controllo di regioni ricche di quel minerale e la popolazione in continua crescita necessitava di un maggior quantitativo di cereali.
I resoconti di fondazioni perт spiegano la partenza dei coloni con una crisi interna della polis causata dall'accaparramento delle terre da parte dei piщ potenti che portт a gravi difficoltа di sussistenza e alla stenochoria, ovvero la mancanza di terre. A favore di questa tesi и l'accertata esistenza dell'ecista (oikistйs) ovvero il comandante della spedizione: a lui era attribuito il ruolo di distributore delle terre conquistate.
La cittа greca presuppone sin dalla nascita l'esistenza di un territorio rurale diviso tra i membri della comunitа cittadina (chora) La colonizzazione quindi era un mezzo per attribuire delle terre a coloro che ne erano privi in madre patria. Nella scelta del sito venivano seguite esigenze di tipo diverso, tra le quali la necessitа di rifornirsi di metalli, di legno, o di controllare passaggi strategici.
L'espansione greca nel Mediterraneo si divide in due fasi: la prima riguarda l'insediamento in Italia meridionale e in Sicilia, la seconda и caratterizzata dall'estensione e dalla diversificazione dei siti colonizzati.
CARATTERI DELLA COLONIZZAZIONE
- cittа indipendenti che non erano propaggini delle rispettive metropoli
- spedizioni che riunivano gente di diversa provenienza
- ecista : comandante della spedizione, fondatore investito del compito di vegliare sulla organizzazione della nuova cittа, sulla distribuzione delle terre conquistate, sulla fondazione di santuari, sulla creazione di istituzioni spesso opposte a quelle della madre patria
- distribuzione delle terre tramite sorteggio di lotti uguali
Per quanto riguarda le popolazioni indigene che i Greci trovarono, vengono ricordate nelle fonti quasi esclusivamente quando grossi conflitti misero colonie indigene e i coloni gli uni di fronte agli altri, o inversamente, quando il sovrano indigeno accolse i Greci con favore concedendo addirittura terre o privilegi. In determinati luoghi l'insediamento dei Greci si accompagnт all'asservimento di popolazioni indigene (ad esempio i Cilliri a Siracusa) come dimostra l'esistenza di popolazioni contadine dipendenti.
In Sicilia sembra che le relazioni tra indigeni e coloni delle cittа calcidesi fossero particolarmente pacifiche (ne sono dimostrazione le necropoli, dove tombe greche e tombe indigene si trovano le une accanto alle altre), mentre sembra fossero difficili sul territorio di Gela o di Siracusa (in queste zone i siti indigeni sono scomparsi e vi и la presenza di insediamenti militari greci).
Di certo le popolazioni italiche hanno esercitato una grossa influenza sui Greci, soprattutto considerando che questi erano costretti a vivere in mezzo a loro e a procurarsi spesso delle donne. Infatti anche se alcune tradizioni accennano a partenze con donne e bambini, piщ spesso si pensa che le spedizioni fossero composte di soli uomini.
CONSEGUENZE
- diffusione dell'ellenismo: i coloni portavano con sй dei, credenze, pratiche sociali e la struttura della polis che era per loro il simbolo stesso della civiltа
- tecniche militari, alfabeto e lingua
- frattura con strutture sociali e politiche della polis
- sviluppo degli scambi nel Mediterraneo (testimonianze di vasi e monete)

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