Materie: | Altro |
Categoria: | Storia |
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Data: | 08.03.2007 |
Numero di pagine: | 3 |
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Testo
Riassunto capi del PCUS
Lenin (1917-1924):
• Nep:
• economia: minore controllo statale, parziale liberalizzazione dei commerci e della proprietà privata;
• industriale: industrie sottoposte alle regole del capitalismo, sebbene sotto il controllo dello stato;
• culturale: lotta all’analfabetismo;
• igienico-sanitario: miglioramento delle condizioni di vita della popolazione;
• religioso: lotta contro ogni forma di espressione religiosa (completo ateismo);
• istruzione: nessuna libertà di insegnamento, la scuola è atea e marxista;
• politico:
• 1922: nasce una federazione di repubbliche (Urss);
• 1924: varo della costituzione; potere legislativo: Soviet supremo dell’unione; potere esecutivo: Consiglio dei commissari del popolo.
• 1919: nasce il Comintern.
Stalin (1924-1953):
• abbandona la Nep;
• sposta i capitali dal settore agricolo verso quello industriale;
• nazionalizzazione forzata media proprietà terriera→ annientamento dei kulaki (1928-1933) e formazione di organismi collettivi di gestione della terra (kolchoz e sovchoz);
• vara piani quinquennali;
• ritorno al comunismo di guerra (gulag e grandi purghe del 1936-1938) e regime dittatoriale;
• 1934: Urss entra nella Società delle Nazioni;
• 1939: patto Molotov-Ribbentrop;
• 1941: operazione Barbarossa;
• 1949: Occidente si coalizza nella Nato;
• 1947: nasce il Cominform;
• 1949: nasce il Comecon;
• 1948: piano quinquennale per potenziare l’industria pesante
Chruščëv (1953-1964):
• 1955: “più burro e meno cannoni”;
• coesistenza pacifica:
• destalinizzazione;
• maggior moderazione in politica estera;
• 1954: conferenza per il disarmo a Ginevra;
• riconciliazione con Tito;
• 1956: scioglimento del Cominform;
• Molotov non più ministro degli esteri.
• economia:
• raggruppamento di industrie;
• potenziare i consumi interni→ sposta i capitali dall’industria militare a quella civile;
• maggiore autonomia e indipendenza nell’utilizzo degli utili delle aziende;
• espansione autonoma delle aziende sul mercato.
• 1961: guerra fredda: tentativo fallito di trasformare Cuba in una base missilistica;
• 1963: rottura con la Cina.
Brežnev (1964-1982):
• sviluppo dell’industria leggera;
• incremento dei consumi;
• rilancio dell’agricoltura;
• maggiore apertura all’Occidente:
• 1977: seconda guerra fredda;
• nuova fase espansionistica in Angola, Mozambico e Etiopia;
• guerra in Afghanistan.
Gorbačëv (1985-1991):
• glasnost e perestrojka;
• elezioni pluripartitiche per il Congresso dei delegati del popolo (Parlamento);
• repubblica federale con presidente eletto dal popolo;
• apertura verso l’Occidente
• riduzione dei missili;
• 1986: ritiro delle truppe dall’Afghanistan;
• 1989: riapertura dei rapporti diplomatici con la Cina;
• 1989: lancia l’idea di una “casa comune europea”;
• 1989: incontro in Vaticano tra Gorbačëv e papa Giovanni Paolo II;
• 1991: trattato Start 1;
• economia:
• “socialismo aperto”
• leggi sul lavoro individuale;
• discussioni sulla definizione della proprietà privata;
• secessione di Estonia, Lettonia, Lituania, Georgia, Armenia, Ucraina, Bielorussia;
• 25.12.1991: rassegna le dimissioni→ fine dell’Urss.
Eltsin (1991-1999):
• libero mercato e privatizzazione→ inflazione e povertà;
• 1993: scontro con Parlamento;
• 1994: secessione Cecenia;
• 1998: Usa tagliano finanziamenti a Urss;
• 1999: si dimette e nomina suo successore Putin