Materie: | Altro |
Categoria: | Storia |
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Data: | 09.03.2006 |
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Testo
Secondo gli studiosi la Terra si forma dalla solidificazione e dal raffreddamento progressivo di una massa di gas ad altissima temperatura (circa 5 miliardi di anni fa). Getti di vapore si sprigionano dal nucleo in fusione, si condensano in nubi e si scaricano in pioggia formando i mari. La superficie del pianeta è la parte emergente di enormi blocchi (zolle) ke, inizialmente uniti, si separano galleggiando sugli strati liquidi più profondi e formando gli attuali continenti (deriva dei continenti). La formazione degli esseri viventi viene descritta cm un lunghissimo processo evolutivo durante il quale le diverse specie di organismi si adeguano all’ambiente attraverso una selezione naturale, ke favorisce la sopravvivenza degli individui dotati di caratteristike funzionali all’habitat naturale e porta all’estinzione dei meno adatti. L’uomo compare sulla Terra circa 2 milioni di anni fa e si trasforma durante un lunghissimo processo evolutivo ke lo rende capace di creare, circa 3.500 anni fa, le prime civiltà. L’uomo si evolve dalle scimmie antropomorfe, ke si riproducono meno frequentemente delle altre specie, sn dotate di mani prensili e predisposte all’andatura eretta. Tuttavia nn è esatto sire ke l’uomo discende direttamente dalla scimmia, infatti uomini e scimmie derivano entrambi, seguendo linee evolutive diverse e parallele, da antenati comuni, i primati. Lo stesso principio vale x i diversi ominidi ke hanno preceduto l’Homo Sapiens. Gli scavi e le ricerke condotte sui fossili indicano ke il primo ominide, l’Homo Habilis, capace di costruire semplici utensili in pietra e di sottrarre cibo agli animali predatori , compare in Africa circa 2 milioni di anni fa, popolando poi gradualmente gli altri continenti in lunghissime migrazioni. L’Homo erectus è il primo ominide capace di cacciare in gruppo cn armi in pietra, di parlare in modo rudimentale, di elaborare rituali magico-religiosi. Dopo le grandi glaciazioni appare il diretto progenitore dell’uomo: l’Homo sapiens, dotato di un cranio + grande e capace e + abile nel lavorare la pietra. L’Homo sapiens sapiens, fisicamente uguale a noi, compare 40.000 anni fa. I suoi resti si ritrovano accompagnati da utensili elaborati, realizzati anke in legno od osso, in caverne sulle cui pareti si vedono grandi pitture rupestri dal significato magico-religioso. L’Homo sapiens sapiens è un bipede ke cammina eretto, capace di distinguere i colori e di vedere in profondità, dotato di mani particolarmente abili, grazie al pollice opponibile, e della capacità di articolare la voce in un linguaggio. Inoltre è in grado di controllare i comportamenti istintivi, possiede una memoria e il senso del tempo, è capace di ragionare in termini astratti, di formare comunità organizzate, di sviluppare capacità tecnike.
Le prime civiltà si sviluppano nelle regioni attraversate da grandi fiumi, fondamentali x comunicazioni, pesca e irrigazione. L’agricoltura stanziale nasce infatti nella mezzaluna fertile (mesopotamia, Medio Oriente, Egitto), dove, probabilmente, sn stati scoperti la ruota e l’aratro e, tra IV e III millennio a.C., sn sorte le prime città. Molte testimonianze su queste civiltà vengono da tavolette d’argilla su cui gli scribi riportavano la contabilità delle merci e le cronake dei principali eventi. I Sumeri migrano nella pianura del Tigri e dell’Eufrate verso il 4000 a.C. e perfezionano le tecnike agricole grazie alle opere di ingegneria idraulica; coltivano grano, orzo, palma da datteri e allevano bestiame e pesci. Cn lo sviluppo la popolazione si riunisce in città-stato. La storia sumera è segnata da periodi di predominio di una città sulle altre: all’iniziale egemonia di Kish, popolata da Semiti, nn Sumeri, seguono, in un periodo di lotte tra re e sacerdoti, le dinastie della città di Lagash e poi il breve dominio di Umma. Nel 2350 a.C. un popolo semitico, gli Accadi, giudati dal re Sargon e cn un esercito dotato di armi da lancio, invade rapidamente la Mesopotamia e crea, cn capitale Akkad, un impero unitario, legittimato da un’ideologia religiosa. Questo impero dura 2 secoli, fino all’invasione dei Gutei, un popolo nomade ke domina la regione ma, x la proprio arretratezza, nn lascia testimonianze di civiltà ed è scacciato verso il 2050 a.C. dalla restaurazione numerica. Nella civiltà numerica il re è all’inizio un uomo autorevole scelto cm arbitro delle contese. In seguito, la sua funzione di tutore dell’ordine e della prosperità divenne permanente ed è legittimata dall’investitura divina. I Sumeri sn i primi a creare una burocrazia ke, attraverso norme, uffici e funzionari consente al potere politico di controllare attività e beni dei sudditi. Oltre ai nobili, proprietari terrieri ed esenti dalle imposte, la società è composta da dipendenti, lavoratori soggetti a obblighi ma protetti e compensati cn distribuzioni di cibo, e schiavi: prigionieri di guerra, debitori insolventi, o figli di schiavi, impiegati in lavori agricoli o domestici. Nelle città su mere le case, kiuse e addossate tra loro x proteggere dal caldo, sn di argilla cotta al sole. Gli edifici principali sn il tempio del dio protettore, ke svolge anke la funzione di mercato (inizialmente costruito su un alto basamento, si evolve poi nelle celebri ziqquarat, templi a gradoni) e il palazzo del re, alto e abbellito da giardini pensili. Significativa è la produzione letteraria, ke comprende poemi epici e inni religiosi. L’opera + celebre è l’Epopea di Gilgamesh, mitico re alla ricerca dell’immortalità. Gli dei sumeri sn personificazioni antropomorfe delle forze naturali generatrici del cosmo, adorati x ottenere il favore e placarne l’ira.
All’inizio del II millennio a.C. la città di Babilonia, fondata dagli Amorrei di origine semita, assume il predominio sulle città della Mesopotamia. Hammurabi sottomette le città sumere e fonda un regno ordinato, unificato dal culto del dio Marduk e dall’obbedienza a un unico codice di leggi, e ke dura fino all’inizio del secolo XVI a.C., quando la regione è occupata dai Cassiti. L’impero babilonese si regge sulla legittimazione religiosa del sovrano, la cui figura è divinizzata, ma anke su un sistema amministrativo capillare ke divide il territorio in province e lo controlla attraverso migliaia di funzionari. Oltre alle fondamentali attività agricole, è importante il commercio: notevole il volume degli scambi, anke grazie all’uso di tecnike finanziarie evolute (prestiti, depositi, ecc). su alcuni settori vitali x la società (cereali, metalli) il sovrano esercita un monopolio. Le merci, importate da carovane o da navi fenicie, sn distribuite all’interno tramite i fiumi e una rete di canali. Il culto del dio Marduk rinnova la tradizione religiosa sumera: esso diviene la figura centrale, di cui le altre divinità sn aspetti diversi. Diffuso è anke il culto dei demoni, spiriti buoni o malvagi da influenzare cn la magia. Gli Assiri, Semiti degli altipiani del Tigri, dediti al commercio, divengono indipendenti ed espandono i loro traffici in età babilonese (Antico Impero 1950-1365 a.C.). Durante il Medio Impero (1365-932 a.C.), grazie alla creazione di un esercito dotato di reparti specializzati, conquistano vasti territori, acquisendo così terre fertili e risorse preziose x gli scambi. Il ricchissimo impero assiro raccoglie alcune eredità della civiltà sumera e babilonese: i culti religiosi, la struttura dei tempi e l’investitura religiosa del re. Centrale nella religione è la figura di Assur, dio della guerra, ke impone al suo popolo di diffondere il proprio culto cn le armi. Perciò gli Assiri instaurano sui popoli assoggettati un dominio spietato, ke nn concede autonomia e sfrutta i paesi conquistati imponendo obbedienza cn torture, stermini, deportazioni. Questi caratteri si accentuano durante la grande espansione del Nuovo Impero (932-612 a.C.): gli Assiri dominano un territorio esteso dal Golfo Persico al Mediterraneo, da cui affluiscono tributi e merci verso la nuova capitale Calah. Tra i sovrani assiri ricordiamo Assurbanipal o Sardanapalo (669-626 a.C.), il quale porta l’impero alla massima espansione e fa dell’antica Ninive una grande capitale cn meravigliosi monumenti e una grande biblioteca. L’impero assiro crolla alla fine del secolo VII a.C. x le ribellioni di Medi e Caldei, popoli sottomessi ke distruggono le capitali Ninive e Assur. I Caldei rifondano il regno babilonese, ke ritorna all’antico splendore x estensione territoriale, volume dei traffici e magnificenza delle città, specie Babilonia, cn Nabucodonosor (604-562 a.C.), artefice della biblica deportazione degli Ebrei. La civiltà babilonese si conclude cn l’invasione del re persiano Ciro, ke nel 539 a.C. occupa facilmente la Mesopotamia e la governa cn tolleranza.
L’Egitto, isolato tra due deserti e stretto intorno al Nilo, ke cn le alluvioni annuali copre di limo e rende fertili le terre vicine, è un caso eccezionale nella storia antica di continuità etnica e politica: uno stesso popolo governato x 3000 anni da un potere politico relativamente stabile. Lungo il fiume, nascono nel IV millennio a.C. i due regni dell’Alto e del Basso Egitto, unificati intorno al 3200 a.C. (Regno Antico) dal faraone Menes ke creò un potere centrale cn sede a Menfi. Verso il 2400 a.C. i funzionari delle province (nomarci) si rendono autonomi da faraone e mettono in crisi l’organizzazione delle opere idraulike x il controllo del fiume, determinando gravi carestie. Il Regno Medio (2160-1660 a.C.) è segnato dal ritorno all’accentramento politico, dall’imposizione dell’egemonia egizia su Palestina e Siria, dalla costruzione di grandi fortificazioni e opere pubblike. Il periodo di prosperità è interrotto (1700 circa a.C.) dall’invasione degli Hyksos, nomadi indoeuropei ke occupano il Basso Egitto ma della cui civiltà, dopo la cacciata a opera dei principi di Tebe (1580 a.C.), gli Egizi cancellano ogni traccia. Tebe è capitale egizia nel Regno Nuovo (1580-1085 a.C.), epoca di grandi faraoni cm Tutmosi III (1450 circa a.C.), artefice di grandi espansioni e sua madre Hatshepsut, unica donna-faraone della storia, Amenofi IV (1350 a.C.) ke provocò grandi lotte religiose, Ramses II (1298-1235 a.C.) ke risolse un momento di grave crisi politico-militare e mantenne l’unità del regno respingendo l’invasione degli Hittiti, e Ramses III (1200 a.C.) ke si oppose all’invasione dei misteriosi Popoli del Mare. Il regno egizio si avvia poi al declino, esponendosi alla conquista degli Assiri (667 a.C.), dei Persiani (525 a.C.) e infine di Alessandro Magno. La società egizia è ordinata gerarkicamente e ha al vertice il faraone, figura divinizzata, kiave dell’unità del regno, la cui maestà è rappresentata dalla grandezza delle piramidi e da cui dipendono funzionari (il Visir o primo ministro, i nomarci, e gli scribi, contabili) e i sacerdoti. Il faraone esercita uno stretto controllo sulla società attraverso la burocrazia, ke organizza il lavoro di contadini, artigiani e mercanti in vista della realizzazione delle opere idraulike x l’agricoltura e dei grandi monumenti, ma anke della fabbricazione del necessario x la vita di corte e le pratike religiose. Oltre ai cereali e all’allevamento, in questo sistema rivestono un ruolo importante il vino, il papiro da cui si ricavano i rotoli su cui scrivere e l’oro della Nubia, impiegato cm mezzo di pagamento e nell’oreficeria. Il ruolo delle divinità egizie è definito dai miti della tradizione. Centrale è Aton, il Sole, detto anke Amon o Ra. Fondamentale x il culto dei morti e le pratike di mummificazione è la leggenda di Iside e Osiride, in cui vita e morte si alternano ciclicamente. Il ricco panorama letterario di testi in scrittura geroglifica (una scrittura ideografica i cui segni col tempo assumono valore fonetico) comprende opere di poesia e narrativa di vario genere tra cui il Libro dei Morti, contenente le formule necessarie all’anima x il viaggio nell’aldilà.