Assolutismo e dispotismo illuminato

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Testo

La teorizzazione del diritto divino dei re appartenne a Giacomo I stuart, ma l’assetto politico inglese non permetteva l’instaurarsi di un potere assoluto in quanto lì vigevano la Magna Carta ( nessun cittadino poteva essere portato in tribunale senza preventivo giudizio e non potevano essere chiesti aumenti fiscali senza il consenso del parlamento.) Questa ideologia contrastava con l’aspirazione del re di porre il suo potere senza alcun limite, al contrario di come avverrà invece in altri stati dell’Europa.

Assolutismo Luigi XIV
- consolidamento dell’egemonia continentale della Francia e imposizione della sua politica come modello per tutti i sovrani assoluti
- francese che si afferma come lingua parlata e scritta per tutta l’Europa centrorientale
- accentramento del potere politico nelle sue mani circondandosi di collaboratori e ministri, ma senza rinunciare al suo diretto intervento nelle principali questioni. [ Consiglio ristretto o supremo, formato dai ministri di Esteri, guerra e Finanza]. La carica + importante fu quella del controllore generale delle finanze che spettò a Colbert.
- Uso degli intendenti [commissari di nomina regia che amministravano + province], personale burocratico di origine borghese e di recente nobilitazione (nobiltà di toga)
- Limiti alla nobiltà di spada e ai parlamenti
- Persecuzioni di giansenisti (Port Royal) e ugonotti principalmente per questioni di uniformità politica
- Intervento statale in questioni religiose giustificato dalle libertà gallicane, che designavano l’autonomia da Roma del re di Francia soprattutto per quanto riguarda la nomina di vescovi e dei titolari dei beni ecclesiastici. Affermazione del gallicanesimo.
- Mercantilismo e colbertismo

Assolutismo Pietro I il Grande
- governo assoluto e autocratico senza ostacoli e opposizioni
- trasformazione della Russia in un organismo militare e statale al pari degli altri paesi europei
- mutamenti di vestiti e “look” come aspetto esteriore simbolico del cambiamento che stava avvenendo in Russia
- riforma dell’esercito, costruzione di Pietroburgo (che diventerà poi capitale dell’impero)

Assolutismo Maria Teresa d’Austria
- catasto
- istruzione primaria obbligatoria
- cacciata dei gesuiti

Assolutismo Giuseppe II
- giurisdizionalismo
- soppressione di conventi e ordini non dediti all’assistenza e all’insegnamento
- abolizione delle discriminazioni fra protestanti e greco-ortodossi
- matrimonio civile, libertà di stampa, codice penale Giuseppino (che prevedeva la drastica riduzione dei casi in cui andava applicata la pena di morte e l’abolizione dela tortura)

Assolutismo Federico II Hohenzollern
- motivazione filosofica fornita alla propria politica
- istruzione elementare obbligatoria
- riforme burocratiche e giudiziarie
- tolleranza religiosa

Assolutismo Caterina II di Russia
- libertà di stampa, tolleranza, ostilità nei confronti della servitù contadina
- società divisa per ceti definita dalla carta della nobiltà del 1785, che confermava ed estendeva i privilegi nobiliari.

Assolutismo Pietro Leopoldo nel Granducato di Toscana
- marcata propensione per interventi pratici e ostilità nei confronti delle teorizzazioni
- politica ecclesiastica con abolizione numerosi conventi
- primo paese ad accogliere le riforme di Beccaria, con abolizione sia di tortura che di pena di morte
- bonifica della Maremma e della Val di Chiana

Differenze fra assolutismo classico e assolutismo Napoleonico
- Napoleone non si considerò mai un sovrano per diritto divino (infatti non si farà
incoronare dal papa nel 1804)
- Napoleone ricercò sempre il consenso del popolo attraverso i plebisciti che erano però
una finzione in quanto condizionati dal fatto che su 27 milioni di francesi votassero solo
3-4 milioni
- Il potere di napoleone si basava sullì’ampio consenso di esercito, ricca borghesia e
nuova nobiltà

Questo nuovo esempio di assolutismo sarà il modello per ogni forma futura di Dittatura basata sul consenso delle masse, la repressione del dissenso attraverso l’impiego dell’esercito, la propaganda svolta con i plebisciti e la censura dei mezzi di comunicazione. E’ così che un regime autoritario e accentratore – del tutto antidemocratico – può essere presentato alla masse in modo rassicurante ed essere accettato, e addirittura appoggiato, da larghi strati della popolazione.
Con l’Impero si compie il passo finale che riconduce la Francia a un regime “assoluto”.

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