1968

Materie:Appunti
Categoria:Storia

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Testo

Il 1968 è passato alla storia come un periodo di violente rivoluzioni, manifestatesi in grandi movimenti di massa che hanno coinvolto gli studenti, gli operai e le donne.
Un motivo di ribellione era la comprensione del sistema, un sistema che genera le classi sociali, lo sfruttamento dei paesi meno sviluppati da parte di quelli più avanzati, la segregazione razziale, la democrazia più formale che reale, il prelevare il principio dell’ autorità su quello della razionalità, la guerra per l’ accaparramento dei mercati e il materialismo grossolano della società consumistica.
COSTUMI E MODE: i giovani volevano essere diversi dai loro genitori. Questi nuovi usi, queste nuove mode, suscitavano un principio di ostilità nei confronti della società amante dell’ ordine e della forma. Oltre all’ abbigliamento c’erano anche gli ornamenti e i gioielli, che servivano a dare una migliore immagine di se stessi.

NE’ LAVORO NE’ OZIO: i giovani hanno tolto le distinzioni tra maschile e femminile e hanno voluto anche annullare la distinzione tra lavoro e ozio. In tal modo i lavori più gravosi o monotoni, vengono distribuiti tra tutti i membri della comunità, alternando continuamente lavoro e riposo.

LA RIVOLUZIONE SESSUALE: i rapporti sessuali prematrimoniali sono diventati comuni, non solo tra fidanzati, ma tra coloro che si vogliono bene e basta. La libertà sessuale si è quindi convertita in un’ alternativa, per molti giovani, al matrimonio tradizionale. Inoltre, il tendere alla gioia immediata, sostituisce nei giovani quella che nei padri fu una promessa di eterna fedeltà.
MUSICA E DROGA: Sia la musica che la droga toccarono la sfera della sensibilità e dell’ immaginazione. Il rock e i suoi derivati, la musica folkloristica, eseguiti quasi sempre da giovani che utilizzavano la chitarra, hanno dato vita a un mondo musicale caratteristico, di enorme successo, grazie all’ entusiasmo di giovani e adolescenti, per non parlare dell’ industria discografica.
La droga, come la musica, non era una contestazione in senso stretto della società alienante: essa era un modo di allargare i propri orizzonti mentali, rappresentava un viaggio fantastico nel mondo sconosciuto della propria interiorità. Era il loro atteggiamento contestatario, la loro volontaria emarginazione.

IL TEPPISMO: fu con la comparsa del rock’n’roll che i giovani si presentarono con una forza senza precedenti. Alcuni intendevano avere il “paradiso promesso”. Essi si scatenarono alla ricerca del piacere ma trovandosi di fronte ad una società per nulla disposta a mutare il suo ordine e a fare concessioni, l’ entusiasmo si trasformò in violenza. Il teppismo è il risultato del divario fra le proposte formali della società e ciò che essa concretamente autorizza ad operare.

GLI STUDENTI: Essi combattevano soprattutto contro la riforma della scuola e l’ arretratezza del metodo d’ insegnamento nelle università. L’ esigenza di fondo era stabilire un contatto tra l’ università e la realtà sociale. Poi volevano che fosse la scuola stessa a svolgere una funzione di critica e non fosse più solo una fabbrica di specialisti. Infatti secondo loro la specializzazione impedisce di prender coscienza delle autentiche necessità del contesto sociale e finisce per frenare il progresso. La separazione fra cultura e società, favorita dalle minoranze dominanti nel sistema, ha all’ origine delle lotte studentesche, insieme con altri problemi, come lo sfruttamento del lavoro, sia manuale che intellettuale, la mancanza di libertà. Sebbene, almeno in apparenza, gli studenti si differenziano da ogni altro movimento giovanile perché facevano riferimento alla razionalità e alla critica.

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