Stonehenge e la leggenda

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Categoria:Storia Dell'arte
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Testo

Stonehenge, senza dubbio il più famoso fra tutti i siti megalitici, è situato in posizione isolata nella piana gessosa e ondulata di Salisbury, a ovest di Amesbury, tra le trafficate A303 e A344. Al primo sguardo, questo enigmatico sito unico al mondo appare più piccolo di quanto immaginato, sebbene la sua più grande pietra si erga per 6,7 metri fuori dal terreno e altri 2,4 sottoterra.
L'elemento più esterno della struttura megalitica è il viale cerimoniale (Avenue), che scende per 530 metri da una lieve collinetta fino alla parte bassa di Stonehenge. Il viale consiste in due terrapieni paralleli distanti 12 metri uno dall'altro affiancati internamente da fossati e comincia all'ingresso del terrapieno circolare che racchiude il monumento megalitico. Qui, adiacente alla A344, si trova anche la Heel Stone, una grande pietra eretta in sarsen non lavorato. E' interessante notare che il più vicino luogo di approvvigionamento di pietre di queste dimensioni è la cava di sarsen di Marlborough Downs, circa 30 km a nord-est. Si può quindi supporre che queste pietre (la più pesante delle quali raggiunge le 45 tonnellate) siano state trasportate con un qualche tipo di slitta.
Nella loro costruzione sono stati usati due tipi di pietra: sarsen(espressione il cui significato si è perduto e che in senso stretto si applica soltanto ai menhir dello Wiltshire. La parola sarsen è stata poi estesa alla pietra arenaria a tubercoli con la quale tutti i monoliti sono stati realizzati. ) e bluestone (pietra blu). I blocchi in sarsen, di dimensioni maggiori, come quelli del circolo di pietre di Avebury provengono dalle Marlborough Downs, mentre quelli in bluestone sono di un particolare tipo di roccia che si trova nelle Preseli Hills, nel Galles sudoccidentale. Secondo la teoria più accreditata, i blocchi in bluestone vennero trasportati nella piana di Salisbury facendo il viaggio in parte via terra e in parte via acqua.
Nella sua forma completa, la formazione di pietre più esterna consisteva in un circolo di 30 blocchi in sarsen (dei quali 17 sono ancora al loro posto), ognuno del peso di circa 25 tonnellate. Le sommità di queste pietre erette erano collegate da un anello di architravi orizzontali in sarsen, di cui solo una piccola parte sono ancora al loro posto. I blocchi in sarsen di questo circolo sono accuratamente modellati e gli architravi non solo sono uniti per mezzo di semplici giunti a mortasa e tenone, ma sono anche bloccati da veri e propri incastri a coda di rondine. Le sommità sono inoltre levigate in una leggera curva che segue la linea del circolo.
La struttura in bluestone, concentrica a quella più esterna in sarsen, in origine consisteva in 60 pietre, ma molte sono cadute, rovinate o fatte a pezzi. All'interno dei due circoli c'è una formazione di pietre a ferro di cavallo, che in origine consisteva in cinque 'triliti' (dal greco 'tre pietre'), ognuno formato da due pietre erette che ne sorreggono un'altra orizzontale. Sebbene ora sia incompleta, la struttura mostra ancora l'accurata gradazione dei cinque triliti, il più alto dei quali supera i 7 metri di altezza sopra il livello del suolo. All'interno di questa imponente struttura ce n'è un'altra più piccola, sempre a ferro di cavallo, di pietre erette in bluestone.
Secondo le più recenti ricerche archeologiche, Stonehenge fu costruito e modificato in varie fasi, attraverso diversi secoli.
LE LEGGENDE Il primo accenno conosciuto di Stonehenge risale al 1135, da parte del cronista dell'epoca Geoffrey of Monmouth, il quale sosteneva che le pietre fossero state portate da una tribù di giganti dall'Africa all'Irlanda, e da qui fatte 'volare' attraverso il mare dal mago Merlino. Un'altra leggenda racconta invece che furono rubate a una donna irlandese dal Diavolo ed erette nuovamente nella piana di Salisbury da mago Merlino per Ambrosius Aurelianus, il re dei Bretoni. In una della prime opere dedicate a Re Artù, la Vita Merlini (circa 1140) di Geoffrey di Monmouth, si parla di un complesso circolare composto da enormi pietre, la Chorea Gigantum ("Danza dei giganti") che si trovava in Africa, poi era stato portato in Irlanda da un popolo di giganti. Qui era stato sistemato sul "Monte Killarus", come monumento funebre per quattrocentosessanta nobili soldati di Aurelio Ambrosius uccisi dai Sassoni. Re Uther Pendragon tentò di trasportarlo in Inghilterra, ma l'impresa era superiore alle sue forze, così dovette rivolgersi al mago Merlino. Questi, con l'aiuto degli angeli, lo trasferì nella piana di Salisbury, dove esiste tuttora con il nome di Stonehenge.

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