Razionalismo e architettura organica

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Testo

RAZIONALISMO E ARCHITETTURA ORGANICA
Razionalismo
Bauhaus
Le Corbusier:
"i cinque punti...."

Architettura organica
Numerose innovazioni si verificarono negli anni tra le due guerre anche nell’ambito dell’architettura e del design industriale.
In architettura si ebbe il Razionalismo, che si sviluppò soprattutto in Germania anche grazie alla scuola del Bauhaus ( il termine significa Casa del costruire ) progettata nel 1924-25 da W. Gropius (Berlino,1883 - Boston,1969) insieme a colleghi e studenti a Dessau (N.B. Venne chiusa dal regime nazista nel 1933, perché ritenuta pericolosa per gli ideali di democrazia su cui era fondata e i docenti furono costretti dalle circostanze a rifugiarsi in altri paesi, come lo stesso Gropius o Mies van der Rohe che si recarono in America ).
La scuola del Bauhaus inventò il design industriale, attese al rinnovamento di molti mestieri artigianali, della fotografia e della grafica ed elaborò un tipo di architettura funzionale.
Il corso base, in cui insegnarono grandi artisti come Klee e Kandinskij, si proponeva di sviluppare la creatività degli studenti, in un clima di collaborazione che permise di operare sperimentazioni di alto livello artistico.
L’obiettivo fondamentale del razionalismo era la ricerca della funzionalità ( l’utile ), senza rinunciare alla ricerca estetica ( il bello ).
Il termine indica quindi edifici progettati con forme e spazi perfettamente rispondenti alle esigenze per cui sono stati costruiti.
Grazie alle nuove strutture in cemento armato, inventato nel corso dell’Ottocento e diventato il principale sistema costruttivo in uso nel Novecento, i pilastri di sostegno permisero di eliminare i muri portanti e di costruire i primi edifici sospesi su pilastri, apparentemente staccati dal suolo e a pianta libera, lasciando libero spazio alla creatività degli architetti.
Questi, in contrapposizione alla moda Liberty, eliminarono ogni elemento decorativo dagli edifici ( cornici, colonne, capitelli....) e sostituirono piani e linee curve con piani orizzontali e verticali dalle forme semplici e regolari.
Gli edifici assunsero l’aspetto di solidi geometrici dagli angoli retti e dagli spigoli vivi, grazie anche all’eliminazione del tradizionale tetto a falde inclinate, sostituito dal tetto piano.
I razionalisti, nelle loro composizioni architettoniche si liberarono definitivamente dei tradizionali vincoli della simmetria, disponendo liberamente sulle varie facciate porte e finestre ed elaborando edifici risolti da tutti i punti di vista, perciò privi di una facciata principale.
La figura che più ha influenzato il corso dell’architettura del Novecento è Le Corbusier, pseudonimo di Charles-Edouard Jeanneret, morto nel 1965 dopo 60 anni di attività.
In Villa Savoye, progettata tra il 1929-’31 a Poissy, in Francia sono riassunti i “5” punti fondamentali della produzione dell’architetto ginevrino.
Essi sono :
1. i pilotis ( piloni ), per sollevare la costruzione, isolandola dal terreno ;
2. la pianta libera dai muri portanti e quindi liberamente organizzata su più livelli, a seconda delle esigenze ;
3. la facciata libera, semplice diaframma fra l’esterno e l’interno, indipendente dalla struttura per la presenza del cemento armato e dei pilastri portanti ;
4. la finestra in lunghezza, a nastro, logica conseguenza della facciata libera, che permette all’aria ed alla luce di entrare all’interno ;
5. il tetto-giardino, cioè il tetto-terrazzo con prato e piante che richiama in alto lo spazio naturale occupato dalla casa.
I suoi progetti sono sempre tesi a soddisfare al meglio le esigenze dell’uomo : le sue architetture, vere e proprie “macchine” per abitare, hanno infatti proporzioni e dimensioni ricavate dall’applicazione del Modulor, un insieme di rapporti proporzionali di sua elaborazione ricavati dallo studio del corpo umano.
Nel corso degli anni venti Le Corbusier elabora anche una serie di progetti urbanistici le cui caratteristiche di fondo si ritroveranno poi in tutti i principali progetti successivi : riordino delle funzioni, gerarchizzazione del sistema viario, ampliamento delle aree a verde e a destinazione ricreativa ( Rio de Janeiro, Algeri, Ville Radieuse).
In questo ambito sperimentale si pongono per esempio le Unità di abitazione di Marsiglia (1946),realizzate nell’immediato dopoguerra per soddisfare la domanda di case e che raggruppavano in un unico blocco tutte le abitazioni di un intero quartiere (per circa 1600 persone) e numerosi servizi quali negozi, un asilo nido, una scuola materna, una piscina, una palestra, un albergo. il tutto circondato da ampi spazi verdi.
A Le Corbusier è legato anche un esempio particolare di architettura religiosa : la Cappella di Notre-Dame du Haut a Ronchamp, progettata tra il 1950 ed il 1953.
L’edificio è molto originale sia per le sue forme caratterizzate da grandi masse plastiche sia per l’organizzazione degli spazi interni.
Ad essa, ma in forme altrettanto originali, si ispira la Chiesa di S. Giovanni Battista presso Firenze, meglio nota come la “Chiesa dell’autostrada”, di G. Michelucci ( ricordato anche per la Stazione fiorentina di Santa Maria Novella,del ‘33/’35 ).
Negli Anni Venti, a Milano, nasce il Gruppo 7 fondato da giovani laureati del Politecnico ( fra i quali ricordare G. Terragni autore nel 1932-’36 della Casa del Fascio a Como, dal nitido volume squadrato e dalle facciate tutte diverse nell’alternarsi di pieni e di vuoti e M. Piacentini della via della Conciliazione a Roma dal ’37 al ‘50 ) che propugnano l’affermazione di un’architettura moderna anche in Italia, sulla scia di quanto sta avvenendo in Francia ed in Germania.
Le tendenze dominanti nell’architettura italiana sono fondamentalmente due : una classicista di impronta retorico-celebrativa, l’altra razionalista.
Le opere più diffuse sono prevalentemente di carattere pubblico : scuole, colonie marine, stazioni, uffici postali, case del fascio.
Vi è in genere un compromesso che si esprime in quello stile di volta in volta definito con i termini “littorio”, ”fascista”, “mussoliniano”.
( N.B. La decorazione pittorica di questi edifici è in genere affidata alla grande pittura parietale, strettamente connessa in Italia alla retorica fascista e che deriva dal muralismo messicano nato negli anni 1910-20,a sua volta espressione della tradizione autoctona precolombiana e della rivoluzione contro la dittatura).
Anche in America si affermano le due tendenze,ma vi è una sensibile differenza tra il Razionalismo europeo e la sua versione americana, meglio nota come “ Architettura organica”.
Infatti, mentre il primo mirava essenzialmente ad assolvere una funzione sociale, la seconda intendeva mettere in rapporto l’architettura con la natura.
Il superamento delle tendenze classiciste, evidente soprattutto nelle opere monumentali (quali la Galleria sul Mall, il grande asse che a Washington collega il Campidoglio con il Monumento a Lincoln ), avviene ad opera di F. L. Wright che si indirizzerà verso un’architettura globale, in cui le varie parti costruite si integrano con l’ambiente, in una fusione fra edificio e contesto, e in una libera articolazione degli spazi che si ispira al principio della crescita della vita naturale.
Sono note, a questo proposito, alcune case unifamiliari, molte delle quali realizzate nei dintorni di Chicago e conosciute come “prairie houses”( v. Robie House ), che si sviluppano seguendo l’andamento del terreno, articolando attorno ad uno spazio centrale i vari ambienti della casa e, spesso, su livelli diversi.
L’integrazione della natura con il paesaggio è il motivo dominante dell’opera di Wright, presente nella Casa sulla cascata, in Pennsylvania. Come nelle prairie houses attorno ad un alto camino si aprono i diversi ambienti dell’edificio, costruito sopra uno spuntone di roccia, esattamente in corrispondenza di una cascata, con terrazze che si protendono verso la natura circostante ed in materiali naturali come la pietra e il legno..
L’interesse per le forme organiche, costante nell’opera dell’architetto, si esprime nell’ultima fase della sua attività, in piante ed elementi dall’andamento circolare, come nel Museo Guggenheim di New York, simile ad una grande conchiglia dalle volute concentriche.

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