Materie: | Appunti |
Categoria: | Storia Dell'arte |
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Data: | 12.01.2006 |
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Testo
LO STILE GOTICO
(XIII – XIV secolo)
“Gotico” è una parola di stile rinascimentale che significa “barbaro”, selvaggio, distruttore della tradizione classica. È una parola spregiativa con la quale il Rinascimento intende contrapporre se stesso al Medioevo.
Durante questo periodo:
➢ Si costituirono delle monarchie nazionali che organizzano solidamente e burocraticamente lo stato alleandosi alla borghesia cittadina, il cui potere economico è utile all’affermarsi del potere sovrano;
➢ Rimane il sistema feudale: ducati, marchesati, contee affidati al governo di un “signore” che accentra in sé il potere
➢ Importanza delle comunità religiose, i cui monasteri sono cittadelle autosufficienti e fortificate, rette dall’abate o dal priore. Durante il periodo gotico l’Europa era di religione cattolica e il luogo più importante per la popolazione era la chiesa.
Il gotico è dunque l’arte dei monarchi, dei signori, dei monasteri e della borghesia ricca, non del “popolo minuto” fondatore del comune e si sviluppa in ogni ramo: dall’architettura alla scultura, dalla pittura alla miniatura, all’oreficeria, alla tappezzeria e all’arredamento, ma soprattutto all’architettura delle cattedrali e delle chiese dei grandi ordini monastici, dei palazzi sede del potere, delle mura e delle fortezze che difendono la città.
La costruzione degli edifici religiosi è molto lunga, in media 50anni, ma può durare anche per dei secoli e risentire di nuovi stili.
In epoca gotica non c’è più il timore di idolatria: non differenziare realtà e rappresentazioni: si riprende il tuttotondo
CARATTERISTICHE
Le caratteristiche dello stile gotico sono:
* Verticalismo, sensazione di altezza provata a causa dell’effetto ottico verso strutture come la differenza fra le misure delle navate laterali e quelle della navata centrale, i piloni (fasci di pilastri) e i costoloncini salienti.
* Inoltre viene a crearsi anche un ideale punto di fuga per cui si ha un effetto ottico di lunghissima distanza dall’abside. Questo è dovuto all’abbassamento graduale degli archi a partire dall’entrata.
* Luminosità, per dimostrare la presenza divina
* Altezza. Generalmente sono edifici alti in media 100m, per catturare più luce e per il verticalismo
* Esternamente il gotico è ricco e complicato, con nicchie, statue, guglie e pinnacoli (specie di guglie) e Archi rampanti : strutture esterne all’edificio con lo scopo di puntellare e mantenere eretti i muri per evitare il pericolo di caduta causata dall’altezza. Rampante: si arrampica
* Per l’interno sono molto importanti le Vetrate, che servono ad illuminare la navata centrale. Sono di grandi dimensioni e quantità, al punto che la chiesa poteva essere paragonata ad uno scheletro nel quale fra un osso e un altro (sarebbero i muri, sottilissimi appunto per la loro presenza) veniva applicata la vetrata. Inoltre, erano coloratissime perché fatte in pasta vitrea pigmentata. Vetrata:
* Italia: trattata come un muro derivante dal bisogno di ingannare l’occhio
* Oltralpe: qualcosa da guardare oltre
* Pilastro polistilo, struttura portante simile alla colonna, ma di base quadrangolare e con, appoggiate su ogni lato, delle semicolonne. Queste hanno due funzioni: decorare e ampliare lo spazio di appoggio. Si può dire che la base di un pilastro è quadrilobata
* Arco a sesto acuto o Arco a ogiva. È simile all’arco a tutto sesto. La funzione della sua struttura può essere paragonata ai castelli di carta, in quanto i muri sono sottilissimi e altissimi e ci si serve dell’arco a sesto acuto perché c’è un punto dove si incontrano i pesi di entrambi i muri e per opposizione di direzione si sostengono a vicenda
* Le differenze tra un arco a tutto sesto ed uno a sesto acuto sono: il primo è la metà perfetta di un cerchio, mentre il secondo tende a formare una punta; il primo ha la funzione di sostenere il soffitto, mentre il secondo deve sostenere i muri.
* Rosone: vetrata circolare con funzione di inondare di luce la navata centrale
I matronei sono solo elementi decorativi.
IL GOTICO IN FRANCIA
Il gotico nasce nella regione parigina, in Francia grazie all’abate Suger che nel 1140 inizia la costruzione del coro della sua chiesa (la prima opera gotica).
L’abate ebbe una nuova intuizione unì l’attività mondana e quella architettonica come mezzo per raggiungere Dio: da Dio nascono tutte le cose e attraverso esse, la manipolazione tecnica l’uso dell’intelletto si trasforma la materia per risalire a Dio. Afferma inoltre la monarchi francese con la ricchezza delle strutture.
L’ABAZIA DI SAINT-DENIS
Qui si nota lo sviluppo verticale dovuta alle due alte torri che affiancano la facciata, le numerose volte a crociera la prevalenza di linee sulla massa e il vuoto sul pieno. Un’altra caratteristica gotica della chiesa è l’arco a sesto acuto.
CATTEDRALE DI NOTRE DAME
Esempio caratteristico del gotico francese, presenta il verticalismo, il punto di fuga, illuminazione e fasci di archi rampanti e decorazione all’esterno. La chiesa tende a stringersi man mano che cresce l’altezza (schema triangolare) per sostenere la spinta laterale delle crociere. È inoltre ricoperta di immense vetrate colorate i cui settori vetrari sono racchiusi nella filettatura di piombo, vari a seconda dei colori.
I rosoni sono più di uno e sono nella facciata frontale ed ai lati del transetto (lati corti).
IL GOTICO IN GERMANIA
L’architettura tedesca risente subito delle novità francesi
CATTEDRALE DI COLONIA
I lavori iniziarono nel 1248 e proseguirono lentamente fino all’inaugurazione del 1880.
Rispetta i canoni fondamentali del gotico, nella parte absidale ( volta a oriente, secondo la simbologia cristiana), nella facciata (stretta fra due torri piene di cuspidi traforate) nella proporzione tra larghezza e altezza nei pilastri nelle navate e nell’illuminazione, ma presenta anche freddezza e monotonia causa l’intervento ottocentesco.
IL GOTICO IN ITALIA
Il gotico fu uno stile d’oltralpe, infatti, in Italia, si trovano pochissimi esempi perché questa è sempre stata luogo in cui l’arte è considerata come simbolo di bellezza e maestosità e non barbara, come veniva definita l’arte gotica. In Italia non piacevano soprattutto le tecniche di costruzione ed era, sin dal classicismo, uso decorare gli edifici con dipinti sui muri e non era accettata la vetrata come altra tecnica di decorazione.
Era quindi espressione di una società comunale che prese spunto dal gotico d’oltralpe tramite la diffusione delle abbazie dell’ordine dei Benedettini.
CARATTERISTICHE
➢ Priva di archi rampanti e grandi vetrate
➢ Verticalismo, anche se più limitato
➢ Facciata con rosone ma anche preceduta da un portico (classicità)
➢ Portale centrale di forma leggermente archiacuto e sormontato da un timpano
➢ Interno semplice ed essenziale
Gli edifici relativamente gotici in Italia sono:
• Duomo di Milano
• San Petronio (Bologna)
• San Francesco (Assisi)
LA BASILICA DI SAN FRANCESCO D’ASSISI
Quando San Francesco morì i Francescani costruirono la “Basilica Inferiore” attorno alla sua tomba, poi affluirono talmente tanti pellegrini che costruirono anche la “Basilica Superiore” in “stile gotico”. Si può parlare di stile gotico perché c’è il rosone, l’ingresso presenta un arco a sesto acuto e ci sono anche poche vetrate (troppo costose per un ordine religioso).
Le 2 basiliche sono collegate da una sola scala a chiocciola, ora inaccessibile
Gli manca una facciata perché appoggiata ad una collina e l’ingresso è laterale.
Basilica Inferiore
La pianta della basilica inferiore è uguale a quella della basilica superiore, molto basse (meno di 5m) con navata larga ma priva di luce e molto spoglia. Ciò dava un senso lugubre, tetro, buio e ,non a caso, tombale.
Si può classificare come basilica ancora romanica perché:
* Priva di elevazione
* Le crociere sono larghe
* I costoloni hanno una sezione quadrangolare
* I pilastri sono basi e grossi, per sostenere il grave peso della chiesa superiore
anche se presenta strutture goriche:
* Lo stacco dei costoloni dalle vele, per far risaltare l’ossatura dell’edificio
Vi si sono aggiunte:
➢ le cappelle laterali
➢ ha una sola navata a croce commissa: il braccio corto non incrocia quello lungo: T
➢ abside semicircolare sporgente
➢ assenza delle navate laterali
➢ una navato con 4 campate quadrate.
Basilica Superiore
Alta e luminosa, adatta ad ospitare i pellegrini per le parole dei predicatori
C’è una navata, definita da 5 campate illuminate da vetrate (o meglio, grandi finestre).
Il resto delle pareti dipinto da Giotto che appartengono al CICLO DI AFFRESCHI più famoso del mondo.
A circa 2m cominciano 2m di affreschi, poi ci sono 4,5m di vetrate con volte a botte
Le caratteristiche gotiche sono:
* il rosone
* portale composto da due porte gemelle
La torre bassa e squadrata è invece un esempio di arte romanica.
IL DUOMO DI MILANO
Il gotico di Milano è ricco, frastagliato, dagli spazi indefiniti e illimitati, che simboleggia il prestigio del sovrano e della classe dirigente che lo circonda
È il più grande in Italia ed è il migliore esempio del gotico italiano.
La costruzione cominciò nel 1386 e si concluse nell’800.
Gli aspetti romanici del duomo sono:
* Altezza bassa (56m)
* Inscritto in un quadrato con spioventi a capanna
Gli aspetti gotici sono:
* Pilastri
* Archi rampanti
* Guglie
* Forma triangolare, nella cui punta è collocata la statua della Vergine
* Pareti rivestite di vetrate. Milano era potente,ricca e a cavallo con l’oltralpe perciò si permettevano tante e grandi vetrate
* Archi acuti ed a tutto sesto alternati
* Divisa in cinque navate
Non ci sono pareti a cui si possono appendere grandi dipinti così, quando decisero di portare i quadri su S.Carlo Borromeo, li dovettero appendere a dei tubi innocenti fra un pilastro e l’altro della navata centrale.
SAN PIETRO ROMA
La chiesa è stata finita nel XIX sec. E poi rasa al suolo durante le seconda guerra mondiale e ricostruita identica grazie a persone in grado di costruire con stili vecchi.
È la chiesa più alta d’Europa.
GIOTTO
Giotto di Bondone visse a Firenze dal 1266 al 1337 circa.
Fece l’apprendistato di pittore presso Cimabue e con questo sarebbe andato ad Assisi collaborando agli affreschi del transetto e dell’abside della Basilica Superiore (il ciclo di affreschi)
➢ Significato volumetrico di uomini e cose
➢ Riportò gli inganni ottici classici nella pittura dopo secoli di piattezza
➢ LE MADONNE DI GIOTTO SEMBRANO DONNE DEL POPOLO
Non usava dei modelli
➢ Preannuncia problematiche ( prospettiva) che verranno risolte in futuro. Ricerca il modo per ingannare l’occhio
➢ In quel periodo era difficile trovare classicità pittorica, era invece più facile studiare quella scultorea
➢
CICLO DI AFFRESCHI
Parla delle vicende di San Francesco in 28 pannelli dipinti sul muro di 2,5 x 2,5m
IL DONO DEL MANTELLO
In un pannello è rappresentato “ Il dono del mantello”, uno dei primi dipinti di Giotto. Questo perché:
• Le figure poste in primo piano non si appoggiano al terreno come se non ci fosse profondità
• I corpi non hanno ancora acquistato il volume
• Il risalto delle pieghe del mantello è dovuto da tinte di chiaroscuro e dorate.
Le caratteristiche giottesche sono:
• Scenario costituito da montagne nude e rocciose
• Vita civile e spirituale separate
• Le linee oblique si incontrano dietro la testa di San Francesco
• Utilizzo di linguabbio
LA RINUNCIA AI BENI TERRENI
Altro pannello in cui sono rappresentati due gruppi:
• I religiosi, a destra,dietro a San Francesco che si è tolto i vestiti per restituirli al padre e congiunge le mani chiamando Dio che gli tende la mano (in alto)
• I borghesi, a sinistra, preceduti dal padre del santo che regge i vestiti e si getta verso il figlio ma è trattenuto
Alcuni caratteristiche da notare sono:
• Lo spazio tra i due gruppi è evidenziato dalle case retrostanti
• Lo spazio di vuoto è interrotto dalle mani del santo e da una spalla del padre
IL MIRACOLO DELLA FONTE
• Le montagne sono costituite da rocce scheggiate
• Gli alberelli sono esili per rappresentare l’aridità del luogo e mostrare che la preghiera può far piovere
• Le linee orizzontali delle montagne sono vicine e parallele alle mani di San Francesco, la figura più alta
• Qui si rivelano 3 gruppi: San Francesco, i frati ignari di ciò che accade e l’affamato
LA PREDICA DEGLI UCCELLI
Qui la scena è molto più allegra e vivace.
• Gli alberi sono fioriti
• La linea ideale è il tragitto dello sguardo del santo (al centro) verso le sue mani che lo riversano sugli uccelli
• Sulla sinistra c’è un frate che copre parte di un albero
• si vede la giornata intorno alle mani
GIORNATA: è l’arco di tempo che serve al pittore per dipingere una zona (es. un particolare) dell’affresco. Visivamente corrisponde ad un area del dipinto ben delineata. Il passare del tempo terremoti ecc. ha evidenziato le giornate. (compaiono i primi orologi)
CAPPELLA SCROVEGNI, PADOVA
• Piccolo e semplice edificio
• Vi sono finestre sulla facciata e sul lato destro
• Gli affreschi trattano la “Storia di Cristo”in 3 fasce:
Il fondo delle pareti è monocromo
Dipinti sui vizi e sulle virtù
La parete interna della facciata è ricoperta dal Giudizio Universale
• Concezione dello spazio libera e articolata
• Forza volumetrica ottenuta dalla solidità delle figure e dai passaggi cromatici
IL RITIRO DI GIOACCHINO FRA I PASTORI
• Grande massa del corpo del santo data dalla linea curva delle spalle e della testa, dal serrarsi delle braccia e dall’incedere lento, per esprimere il dolore
• La montagna sullo sfondo da rilievo alle figure e si alza sopra il tetto dell’ovile, per rappresentare il luogo della meditazione di Gioacchino
• Gli animali scappano. Il cane è parte dell’unica scena allegra del dipinto ed assume forme geometriche
• Il colore aiuta nel generare volume. Sono presenti: azzurro, bruno, rosa, violaceo, marrone e bianco.
IL BACIO DI GIUDA
• Spazio retrostante occupato dai soldati armati di aste, bastoni, fiaccole ed un corno d’avorio.
• I personaggi principali sono:
Il sacerdote che ordina l’arresto di Gesù
Giuda che abbraccia Cristo per tradirlo
Pietro che taglia l’orecchio del servo del sommo sacerdote
Un uomo di spalle che afferra il mantello di Pietro
• Il nucleo focale è costituito dall’incontro di Giuda con Gesù
• Fine educativo
COMPIANTO SUL CRISTO MORTO
• Tema della Pietà, amore della madre. Tema che sarà ricorrente nei secoli successivi
• Per rendere più efficace la scena Giotto curò molto le espressioni facciali (effetto teatro)
• Non utilizza solo le espressioni facciali ma anche le figure volumetriche ( le due donne di spalle rendono pesantezza).
• la profondità è rappresentata dalla SOVRAPPOSIZIONE (tecnica conosciuta fin dagli egizi), effetto ottico in quanto non è dimostrato che i soggetti sono uno davanti all’altro ma è il nostro occhio che è abituato ad interpretarla così
• Giovanni più che sofferente sembra in disaccordo con la violenza riversata su Cristo ( presa di coscienza)
• Il corpo pesante del Cristo morto
• La Madonna inchinata verso il corpo del figlio, dolorante e piena di fede
• Anche gli angeli sono letteralmente disperati disordine) e il cielo sembra un collage: ogni angelo fa parte di uno spicchio che corrisponde alla giornata.
• Nel Medioevo veniva spesso rappresentato il Cristo piangente in sculture di legno a grandezza naturale
LA MADONNA DI OGNISSANTI
• Squadrato: doveva avere una cornice
• Giotto cerca di inserire in uno spazio tutte le immagini possibili e facendoli più reali possibili.
• La madonna è una persona col suo peso e il suo volume in una nicchia con uno sfondo dietro
• TECNICA PSEUDO- PROSPETTICA: tentativo di rappresentare la prospettiva. In questo caso ne è l’esempio la Madonna che è leggermente di profilo
• Trono rialzato affiancato da angeli
• Deve usare il fondo oro per rappresentare la divinità
• Dove appoggiano i piedi i santi?
SOLUZIONE PROSPETTICA NON COERENTE o i santi dietro sono rialzati
Ha usato al sovrapposizione per far vedere tutti i santi: ci da senso di profondità: difficile causa l’oro
• Giotto cerca di dare un senso prospettico all’affresco ma sono troppo in contrasto la sovrapposizione e la parziale profondità (svolgimento spaziale)
• C’è molto chiaroscuro
• Colori naturali
• Narrazione biblica in versione umana
• È un affresco che rappresenta spiritualità e realtà allo stesso tempo
AFFRESCO: dipingere su un intonaco ancora fresco:
1. si martella il muro per rendere la parete ruvida
2. sinopia: traccia sul muro di poche e semplici linee di base per il disegno e definisce anche le aree sulle quali applicare l’intonaco
3. intonaco: acqua gesso colla
4. si dipinge con colori particolari assorbiti dall’intonaco
5. intonaco e colori si asciugano insieme
per fare un affresco si lavorava in equipe in cui ciascuno, in base alla conoscenza, alle capacità, ecc…, compiva il proprio compito
un vantaggio dell’affresco è che è più duraturo nel tempo, infatti era usato anche per la decorazione esterna dei muri ( es. case in montagna)
14.3 pag 300
la Madonna ha appena partorito ed è stesa sul letto affiancata da donne. Ha un panneggio simile ai romani
Nicola pisano ( di Pisa, di origine romana) fu il primo a catturare la bravura classica
Differenza tra 11.16 pag 212 e 14.3 pag 300: 150 anni di distacco
Annunciazione, nascita, adorazione dei pastori: spazio unico: Nicola non ha la capacità di disporre singolarmente più eventi in un unico spazio
Ci vuole classicità per dare alla scultura armoni a e bellezza