Materie: | Appunti |
Categoria: | Storia Dell'arte |
Voto: | 2.5 (2) |
Download: | 115 |
Data: | 05.11.2001 |
Numero di pagine: | 2 |
Formato di file: | .doc (Microsoft Word) |
Download
Anteprima
leon-battista-alberti_3.zip (Dimensione: 3.02 Kb)
readme.txt 59 Bytes
trucheck.it_leon-battista-alberti.doc 21 Kb
Testo
ALBERTI, LEON BATTISTA
Alberti, Leon Battista, architetto, letterato e poeta (Genova 1404 - Roma 1472). Studiò a Padova e a Bologna, dove nel 1428 ottenne la laurea in diritto canonico. Dopo essere stato a Firenze, a Bologna e a Ferrara, ottenne nel 1432 l’ufficio di abbreviatore apostolico a Roma.L’interesse per l’antichità classica lo portò alla Descriptio urbis Romae (1434), il primo sistematico tentativo di messa a punto dell’aspetto di Roma antica, dove l’architettura è concepita come progettazione, arte liberale e non arte meccanica. Questo rigore di pensiero gli consentì, arrivando a Firenze nel 1434, di comprendere il rinnovamento dell’arte fiorentina di cui riconobbe i massimi esponenti in F. Brunelleschi, Donatello e Masaccio. Descrisse per la prima volta il metodo prospettico nel suo De pictura (1435), dedicato al Brunelleschi, spiegando la costruzione geometrica della piramide visiva costruita con punto centrico e punto di distanza. La sua cultura lo rese ricercato presso le corti del Quattrocento: a Ferrara progettò l’Arco del Cavallo (su cui poggia la statua equestre di Nicolò III d’Este) e il campanile della cattedrale. Di nuovo a Roma con Nicolò V, fu incaricato del riordino urbanistico della città e del restauro di S. Maria Maggiore, S. Stefano Rotondo, S. Teodoro. A Roma scrisse il trattato in 10 libri De re aedificatoria (1452), in cui si occupa dell’aspetto urbanistico della città del Quattrocento, dei suoi edifici e della loro tipologia e distribuzione, degli ordini e dei materiali da costruzione. Nel frattempo (1450) per Sigismondo Malatesta progettò il rivestimento con nuove strutture della chiesa gotica di S. Francesco a Rimini, che divenne il Tempio Malatestiano, in cui la facciata riprende il motivo dell’arco trionfale romano a tre fornici. Ricevette incarichi importanti dalla famiglia fiorentina dei Rucellai: il completamento della facciata di S. Maria Novella e il palazzo Rucellai, con facciata a ordini sovrapposti. Dal 1459 la sua attività si svolse soprattutto a Mantova, con la chiesa a pianta centrale di S. Sebastiano (iniz. 1460) e quella a pianta longitudinale di S. Andrea (iniz. 1470).