Lemmario

Materie:Appunti
Categoria:Storia Dell'arte
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Data:31.05.2006
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Testo

Capriata: Struttura portante di forma triangolare, originariamente di legno (oggi anche in acciaio, legno e acciaio e cemento armato), usata come sostegno nell'armatura dei tetti a falde inclinate; trasforma le spinte orizzontali e oblique in forze assiali ai muri portanti.
La c. è costituita da un insieme di elementi con una precisa funzione statica: le saette, che servono come elementi di appoggio dei puntoni, che sorreggono il tetto tramite travi; il monaco, che serve come sostegno delle saette e come elemento di giunzione dei puntoni, è posto al centro e serve a dare equilibrio alla struttura.

Travetto: Nell'orditura dei tetti, piccolo listello di legno o di altro materiale usato come supporto e fermo per le tegole o per altri tipi di manto di copertura.

Monaco: Elemento centrale verticale di una capriata che s'innesta alla sua sommità con i puntoni, inclinati secondo le falde del tetto. Può toccare l’architrave oppure no; in questo caso può esserci un pezzo di metallo che li unisce.

Travicelli: travi trasversali, poste nel verso della pendenza della falda, poggiate sulle terzere, travi longitudinali che poggiano sulle capriate poste in successione a passo costante.

Architrave: Elemento architettonico orizzontale che appoggia su corpi verticali portanti, quali pilastri o colonne, a cui trasmette i pesi delle strutture sovrastanti.

Nartece: Atrio coperto e porticato delle basiliche paleocristiane e di quelle romaniche più antiche, situato all'esterno a ridosso della facciata (esonartece) o, più raramente, all'interno (endonartece). Nelle basiliche precedute da quadriportico il nartece corrisponde al lato di questo disposto lungo la facciata. Originariamente era riservato ai penitenti e ai catecumeni.
Esonartece: Braccio porticato attaccato alla facciata della chiesa.
Endonartece: (vedi nartece) Dopo il ‘500 il q. scompare; il fonte battesimale viene spostato all’interno e ridotto di dimensione.

Quadriportico: Cortile rettangolare porticato posto dinanzi alla basilica e sistemato a giardino che accoglie al centro il fonte battesimale. Il q. è detto anche paradiso perché vi venivano sepolti i benefattori e i protettori della Chiesa.

Transetto: Specie di navata posta perpendicolarmente alle altre, alta come la navata centrale. Se è interamente occupato dal presbiterio, prende il nome di bema.

Presbiterio: Parte della chiesa circostante l’altare maggiore, spesso sopraelevata di alcuni gradini e circondata da una balaustra, riservata al clero officiante.

Cripta: Ambiente parzialmente o interamente sotterraneo, situato sotto il presbiterio e coperto generalmente da volte, che accoglie tombe o reliquie.

Abside: Costruzione semicircolare, poligonale o lobata, dotata di una volta a semicalotta (catino), posta generalmente al termine della navata maggiore, ma talvolta anche di quelle laterali o del transetto.
Navata: Ciascuno degli spazi longitudinali della basilica cristiana che vanno dalla porta principale al presbiterio. Le navate possono essere delimitate da muri, colonne o pilastri. Solitamente, la navata centrale o maggiore ha dimensioni maggiori sia in larghezza che in altezza rispetto a quelle laterali, dette anche minori o navatelle. Quando la navata presenta una copertura a volta a crociera o a vela, è determinata dalla formazione di più unità spaziali dette campate.

Campata: Spazio a pianta quadrata o rettangolare coperto da una volta a crociera.

Matroneo: Nelle chiese paleocristiane e romaniche, galleria posta sulle navate laterali e affacciata sulla navata centrale, in origine riservata alle donne.

Tiburio: Torretta solitamente ottagonale con molte finestre realizzata per illuminare maggiormente la zona dell’altare.

Arco: Elemento a linea curva che poggia su due elementi verticali e trasmette il carico che grava su di esso verso terra sulle spalle.
A. a tutto sesto: la sua curva è una semicirconferenza. È l’elemento perimetrale di una volta a crociera nello stile romanico.
A. a sesto acuto: la curva è costituita da due archi che si intersecano formando un vertice alla sommità. È l’elemento perimetrale di una volta a crociera nello stile gotico.
A. rampante: appoggia su due elementi di altezza diversa.

Volta: Struttura di copertura con superficie semplice o doppia, realizzata con una sequenza uniforme di archi.
V. a crociera: Risultante dall’incrocio di due volte a botte, è costituita da quattro archi perimetrali, due archi che si intersecano e una parte in muratura chiamata vela. Ripresa in epoca romanica, trovò la massima applicazione nell’architettura gotica. Può essere realizzata in mattoni, pietre da taglio o cemento armato, che permette la copertura di ampie superfici con vele estremamente leggere.

Vela: Ognuno dei quattro spicchi che compongono una volta a crociera. A volte le v. sono separate da un elemento che ne sottolinea la suddivisione, il costolone. La volta così realizzata prende il nome di crociera costolonata.

Costolone: Elemento che sottolinea la suddivisione tra le vele, realizzato spesso in un materiale differente.

Contrafforte: Elemento in muratura che si oppone alla spinta di un arco, una volta o di un terrapieno.

Claristorium (o clair étage): Piano a finestre che illumina la navata centrale nel gotico, sporgente al di sopra delle navate laterali.

Pinnacolo: Guglia di forma conica o piramidale, molto utilizzata nell'arte gotica per aumentare la spinta verticale.

Cuspide: Elemento architettonico triangolare o piramidale, posto a coronamento della parte superiore di un edificio, di un portale o di una finestra, molto diffuso nel periodo gotico.

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