la simmetria nell'arte

Materie:Altro
Categoria:Storia Dell'arte

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Testo

Fin dall’inizio del percorso nel mondo della storia dell’arte abbiamo incontrato vari esempi di simmetria, nella scultura, nell’architettura, nel vasellame… Proverò a ripercorrere in modo sintetico questo cammino.
I primi modelli di simmetria bilaterale li troviamo fin dal paleolitico superiore, periodo compreso fra il 30.000 e il 25.000 a.C. , con la Venere di Willendorf. Le veneri erano piccole figure femminili realizzate con materiali diversi, dette genericamente "Venere" con riferimento alla dea della fertilità, sono state scoperte in varie parti d'Europa. Il tema scultoreo doveva essere quindi molto diffuso, e basato su alcuni tratti ricorrenti: il capo sommariamente definito, ad esempio, e i caratteri femminili molto enfatizzati, come si osserva in questa figura calcarea che ha il ventre, i fianchi e i seni molto pronunciati, a simboleggiare il magico potere della donna come datrice di vita. La scultura è conservata al Museo di storia naturale, Vienna.
Molto tempo dopo la simmetria la troviamo nelle statuette numeriche di sacerdoti e divinità.
Anche nell’antico Egitto la simmetria bilaterale era molto diffusa e usata non solo nell’architettura, nella scultura e ma anche nella rappresentazione di persone su papiri. Riporto solo un esempio che è il tempio funerario della regina egizia Hatshepsut che fu costruito durante il XV secolo a.C. nei pressi di Tebe. Scavato nella roccia, è disposto su vari livelli, collegati da rampe di accesso. Le facciate sono arricchite da imponenti colonnati. Durante il regno di Hatshepsut, e per molti anni dopo, l'edificio era circondato da vasti giardini.
Anche nelle civiltà dell’Egeo (civiltà micenea-minoica) la simmetria bilaterale è utilizzata moltissimo, come ad esempio nella statuetta della dea dei serpenti si vede con chiarezza la presenza della simmetria. La celeberrima maschera di Agamennone, grazie a Heinrich Schliemann, che nel 1876 ritrovò in un sepolcro di Micene
Il Periodo di formazione (XII-VII secolo a.C.) è caratterizzato dallo sviluppo di un arte molto geometrica, che la troviamo su vasi, anfore e crateri decorati con svastiche, greche e meandri. Questi ornamenti utilizzano la simmetria traslatoria.
La scultura arcaica (VII-VI secolo a.C.) è caratterizzata anch’essa dall’uso di simmetria perché l’arte greca è ancora influenzata da quella egiziana. Un esempio può essere il Kouros di Melo.
Tipici della scultura greca del periodo arcaico, i kouroi rappresentano giovani uomini nudi a figura intera, possenti e fieri, in posizione frontale eretta e con una gamba generalmente avanzata rispetto all'altra. La ieraticità che li caratterizza e i tratti stilizzati ricordano lo stile figurativo delle statue e delle pitture egizie. Il Kouros di Melo, qui fotografato, risale al VI secolo a.C. Si trova oggi al Museo archeologico di Atene.
Lo stile caratteristico della pittura vascolare greca, tra il VII e VI secolo a.C. , è quello a figure nere; la tecnica, originaria di Corinto, consisteva nel dipingere figure in vernice nera sul fondo rosso del vaso, rifinendo poi i particolari con incisioni o pochi tocchi di colore rosso e bianco. La popolarità delle ceramiche di questo periodo, soprattutto ateniesi, era dovuta alla qualità raffinata delle manifatture, alle proporzioni armoniose e alle vivaci scene narrative delle decorazioni che riguardavano le più disparate attività, compresa la lotta.

Alessandro Defendi
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