JEAN-AUGUSTE-DOMIQUE INGRES

Materie:Appunti
Categoria:Storia Dell'arte
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Testo

JEAN-AUGUSTE-DOMINIQUE INGRES
Biografia
Nacque a Montauban nel 1780. frequentò l’accademia di Tolosa, nel 1797 si iscrive alla scula del David a parigi, dove vince vari premi. Nel 1806 si recò in Italia e si stabilì a Roma, all’accademia di Francia dove studiò i suo predecessori e dove formò il suo stile fermo, sensibile e lucido.il Volto di Luigi XIII esposto al Salon gli valse il successo e l’incarico di decorare un soffitto del Louvre. Nel 1834 assunse la direzione dell’accademia di Francia a roma. Il suo soggiorno in questa città durò fino al 1841; successivamente si trsferì a parigi per alcune commissioni e poi si ritirò nella sua villa di Meung-sur-Loire dove morì nel 1867.

La bagnante di Valpinçon olio su tela, 1808, 146x97, Parigi,museo del Louvre
• La donna, ritratta di spalle, è priva di moto, anche se non ostenta un’immobilità statuaria: si rivela allo spettatore secondo un ritmo misurato, che fa scivolare lo sguardo dell’osservatore.
• Forse ispirato da una delle Tre grazie di Canova, il nudo di Ingres risente delle influenze estetiche e formali del suo tempo e ricorda particolarmente la Venere italica del Canova, di cui è l’equivalente in campo pittorico per la tenzione tra i poli estremi di sensualità e freddezza.le carni della bagnante mostrano una morbidezza e un calore nascosti; l’astrattezza della struttura anatomica, in cui ogni spigolosità sparisce, sembra animata da tocchi di intenso realismo, come la ciocca di capelli che attraversa l’orecchio.
• La grande figura, avvolta in un’atmosfera magica.immobile e senza tempo, è come sospesa nello spazio cubico dell’ambiente, pieno di luce fredda,rarefatta. Il poco viso che si riesce a scorgere della bagnante è coperto dall’ombrache fa risaltare il drappo bianco avvolto intorno alla sua testa. Il sensuale ricadere del drappo verde metallico a sinistra trova risposta nel graduale gonfiarsi della tenda bianca sul fondo che continua nelle pieghe del lenzuolo in primo piano. I ritmi sinuosi del turbante si ritrovano nel groviglio della veste, che addolcisce l’angolo del gomito sinistro, snodandosi poi attorno alle gambe.
• L’ambiente freddo ed elegante è concepito con la stessa astrattezza del corpo della bagnante: il fatto che sia una stanza da bagno lo si intuisce solamente dal tondino giallo a testa di leone da cui sgorga un piccolo zampillo d’acqua
• L’apparato scenico è ridotto al minimo. Il movimentato gioco di superfici è definito da un’architettura morbida e leggera: i punti in cui è appeso il tendaggio sono fuoriscena.

Esempio