Il Neoclassicismo

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Testo

Tra Barocco e Neoclassicismo c’è la corrente del Rococò (prima metà del 1700) che rispecchia il proprio periodo storico → arte frivola, leggera (quella dei parrucconi incipriati).

NEOCLASSICISMO: ideale estetico/etico

Secondo Lodoli è più importante la funzionalità della forma ma il periodo rispecchia il contrario. L’ideale estetico nasce con Winckelmann. Prima di lui si rifacevano all’arte classica ma la interpretavano a modo loro, secondo lui invece bisogna imitarla al 100%. Non riuscirà mai a vedere un pezzo d’arte greca originale, la vedrà solo attraverso le copie romane. La sua teoria sarà la più seguita.Secondo Mengs erano da imitare anche Raffaello e il Correggio, oltre agli artisti classici. In questo periodo erano importanti anche i sociologi utopici come Owen e Fourier.
Questo periodo non è stato apprezzato dai critici d’arte perché considerato freddo e di pura imitazione. Si verifica una rivoluzione urbanistica, molti progetti utopici vengono realizzati; Roma è la capitale del Neoclassicismo per le sue numerose opere greco-romane molto importanti, ma Parigi diventa sempre più importante (in seguito perderà la sua rilevanza e verrà proprio sostituita da Parigi).

[181] Chiesa de La Madeleine, Parigi.

Gli architetti valorizzano edifici sia pubblici sia religiosi con strutture d’origine antica. La scalinata mette in risalto maggiormente la grandiosità dell’edificio. Sembra un tempio pagano, l’estetica prevale sulla forma. Ci sono 52 colonne corinzie scanalate con scanalature smussate, il timpano ha alto/bassorilievi ed è ampio → ricco di chiaroscuri, grande gioco chiaroscurale.

Giuseppe Piermarini costruisce uno dei teatri più importanti d’Europa. E’ umbro ma lavora quasi tutta la vita a Milano, progetta il Teatro alla Scala, ha una personalità poliedrica (scienza, matematica, astronomia), si diverte a progettare strumenti = era molto creativo ed intelligente. Il Vanvitelli ha progettato la Reggia di Caserta.

[184] G. Piermarini, Teatro alla Scala, Milano.

È uno dei teatri più importanti del mondo, il prototipo per tutti quelli che verranno dopo per come verrà imitato. Il portico rappresenta un’innovazione; nascono inoltre i “ridotti” (le salette all’interno per ritrovarsi a commentare lo spettacolo fra un tempo e l’altro).
Si può dividere in tre parti: inferiore → bugnato sporgente che crea giochi di leggero chiaroscuro + portico; centrale → semicolonne, paraste e semipilastri che vengono sempre accoppiate (vicine e abbinate) dai neoclassicisti, fra le coppie ci sono finestre timpanate; superiore → la colorazione gialla fa risaltare le paraste abbinate e alternate alle finestre = ritmo regolare alternato, timpano e balaustra che conclude il tutto.

[186] G. Piermarini, Palazzo Belgioioso, Milano.

Molto elegante, prevale il chiarore e la massima luminosità, si può dividere in senso orizzontale (tre fasce con ritmo alternato e regolare di finestre. Il bugnato è diverso: sotto è sottolineato da mattoni rettangolari, sopra ci sono le fasce continue) e verticale (sempre in tre parti, timpano con 4 semicolonne appoggiate alla parete che ricordano il tempio).

Luigi Cagnola è allievo del Piermarini.

[189] Cagnola, La Rotonda, Inverigo.

Ricorda i Propilei, l’ingresso principale dell’acropoli, che si dovevano adattare al terreno sottostante ma che erano asimmetrici; questa è invece speculare. Il Cagnola quindi riprende le strutture antiche. Il bianco delle fusto delle colonne è contrapposto al giallo ocra delle pareti.

[190] Cagnola, Arco della Pace, Milano.

Ricorda gli archi di trionfo dei romani. Tre fornici, di cui due laterali e uno centrale principale. Esageratamente arricchito di sculture. Quello di Parigi [192] di Jean Chalgrin è grosso il doppio, è forse il più alto del mondo, e tutto è piccolo vicino a lui.

ANTONIO CANOVA (1757/1822)

In lui prevale l’ideale estetico (nel pittore francese David, invece, quello etico).
La sua prima formazione fondamentale la ha con le copie di arte classica da cui studia.
Prospettiva cromatica, cromatismo veneto (prospettiva che i veneziani ottenevano coi colori) e si adatta alla personalità del Canova, pur essendo egli sculture, che diventa pittoricismo. Tratta le superfici marmoree in modo particolare, dotandole di plasticità e volumetria + il cromatismo = darà una patina di cera calda a tutte le sue sculture per farle sembrare fatte di carne viva, vera.
Rappresenta l’ideale estetico del pittoricismo.

[214] Dèdalo e Icaro, 1777-79 (Venezia, Museo Corrèr).

La fa a 20 anni. Il naturalismo (pur essendo difficile da trovare giacché tende ad idealizzare tutto, spogliando i personaggi da imperfezioni) è nelle anatomie dei corpi, per il contrasto del corpo del vecchio che ha carni cadenti, da vero 55enne, con quello del giovane… ma a 28/30 anni avrebbe idealizzato anche il padre! Il figlio, invece, è rappresentato in tutta la sua gioventù (femmineo, esile, senza muscolatura). Sono lievi giochi di chiaroscuro, graduati (fanno parte del suo modo di intendere la scultura) → pittoricismo. Idealizzazione data dalla sapienza compositiva e dalla disposizione dei corpi → così abile che si parle di idealismo compositivo.

Il tema della morte e della tomba con Foscolo (vi sono passi del poeta che commentano e apprezzano Canova!) e i cimiteriali inglesi è molto importante e diffuso = monumenti funebri [215-216-217]. Canova ne realizza quattro: Clemente XIII in San Pietro a Roma, Clemente XIV nella Basilica dei Santi Apostoli a Roma, Vittorio Alfieri in Santa Croce a Firenze (piace di –), Maria Cristina d’Austria nella Chiesa degli Agostiniani a Vienna (piace di +).
In questo periodo c’è un richiamo all’arte egiziana con la struttora a forma di piramide che è presente in tutti i monumenti funebri.

[218] Napoleone Bonaparte, 1803-06 (Londra, Apsley House).

Napoleone non lo accetta perché è nudo! Ma nell’antichità, nelle statue greche, rappresentava l’eroismo antico.
Idealizzato al 100%, è bello ed atletico, non assomiglia al vero (Napoleone era basso e brutto). Pare che Canova abbia usato se stesso per le fattezze del volto. Equilibrio policleteo, movimento leggermente suggerito, sembra in movimento perché la gamba sx è indietro mentre il braccio dx è in avanti → disposizione arti + spalle (rapporto stabile fra le parti) = stabilità, equilibrio. Esiste una copia in bronzo a Brera (MI).

[219] Paolina Borghese, 1804-08 (Roma, Galleria Borghese).

Paolina è la sorella di Napoleone, e quest’immagine è nella prima pagina della guida della Galleria borghese (con la copertina rossa, molto fondamentale). Notevole la stanza con soffitti affrescati, parete in porfido rosso scuro/bordeaux → scenografica + risalto a ciò che è al centro. Impressionante il braccio di “carne vera” appoggiato che sembra affondare nel cuscino, che anch’esso pare vero come il materasso. Il panneggio di lenzuolo + materasso è incredibile e la patina fa sembrare la carne vera. Non sembrano sculture così grandi per l’equilibrio compositivo.

[222] Amore e Psiche, 1788-93 (Parigi, Louvre).

La storia di Amore e Psiche è riportata nel palazzo del Tè a Mantova (un profumo ha addormentato lei?). Canova rappresenta un dolce, morbido, sensuale abbraccio e dà armonia al tutto. Sembra un piccolo-grande gioiello (1,5m X 1,68m), è talmente equilibrata da apparire piccola, si può vedere da molteplici punti di vista con uno scorcio prospettico naturalistico e idealizzato. Contrasti chiaroscurali soprattutto per il panneggio, mentre i corpi sono levigati al max rispetto alla base più grezza, cui si poggiano i lenzuoli. Cura estrema per le ali, dettagliatissime. I visi che Canova rappresenta si somigliano tutti, sia maschili che femminili perché idealizza il tutto, e quando si idealizza spariscono queste distinzioni. Ai Romantici appare troppo fredda e studiata, ma è un capolavoro.

[225] Amore e Psiche, 1787 (Venezia, Museo Corrèr).

Il bozzetto è un capolavoro realizzato in un’ora. Specie chi critica il Canova dice che è più diretta della precedente, immediata, fresca e spontanea, si vedono chiaramente i segni del rastrello.

[223] Le Grazie,1813 (San Pietroburgo, Ermitage).

Possono essere scambiate per un’opera classica greco-romana. Prevale la perfezione, la sinuosità, l’idealizzazione, i leggeri passaggi chiaroscurali, la levigatezza, il pittoricismo.
Sono in cerchio, c’è una successione ritmica di figure femminili e la Grazia centrale non è di spalle, ma di fronte. La composizione (…teste…) è piramidale = Leonardo.

Da queste sculture si staccano solo Dedalo e Icaro e i bozzetti.

Esempio