Il '700. Rococò e Neoclassicismo

Materie:Appunti
Categoria:Storia Dell'arte

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Testo

Il ‘700 si divide in due periodi: Il rococò e il neoclassicismo.

Il Rococò

Il XVIII secolo appare come il secolo della svolta a causa di cambiamenti radicali avvenuti nella società; è il secolo delle espansioni e dei commerci, del declino di alcuni Stati e del rafforzarsi di altri, come la Francia, l’Inghilterra e l’Olanda. È un secolo di fervore culturale, con molti stili in continua variazione.
All’inizio del secolo si ha il rococò, uno stile molto sfarzoso, uno stile architettonico ornamentale. Nasce come una reazione al barocco, ritenuto troppo solenne. Nasce in Francia, impostosi per volontà di Luigi XIV, e da lì si diffonde.
Deriva etimologicamente da “rocailles”, = rocce artificiali a forma di conchiglia poste sul fondo di laghetti, che creavano degli effetti luminosi nell’acqua.  per estensione indica i motivi ornamentali tratti dalla natura.
Tra il 1730 ed il 1740, questi motivi iniziano ad apparire negli arredi dei palazzi. Vi è un gusto particolare per l’eccesso di naturalistico e per l’imitazione della natura spinta all’estremo e svelata come un capriccio.

In pittura:
• orientamento tra il sensuale ed il malizioso
• ricerca di raffinati effetti atmosferici
• gusto per colori morbidi e accesi
In scultura:
• intento di creare un’illusione a discapito del realismo
• statue molto tortuose
• soffitti abbondanti

In Italia…
Sotto il profilo storico, l’Italia gioca un ruolo marginale, ma in campo artistico è ancora importante (Roma, Bologna, Napoli e, soprattutto, Venezia). Gli artisti italiani lavorano e sono molto richiesti all’estero. Si effettuano i “grand tours” = viaggi fatti in Italia dai rampolli delle famiglie ricche per formarsi culturalmente. I loro souvenirs erano le “vedute” (= piccoli quadri con paesaggi)
I giardini:
l’arte dei giardini si trasforma durante questo periodo. Si passa dal giardino rinascimentale (detto anche “all’italiana”) a quello rococò.

I giardini:

ALL’ITALIANA
ROCOCÒ
Pochi tipi di piante, rigorosamente geometriche
Grandissima varietà di piante. Irregolare, esotico, selvaggio. Non c’è distinzione tra giardino (coltivato dall’uomo) ed il parco
Stabilisce percorsi rettilinei o ben tracciati
Casualità dei percorsi
Statue classiche tra la vegetazione
Spesso ci sono delle rovine (preesistenti o costruite ex novo) o delle pagode cinesi.
Spesso, si trova vicino al palazzo il giardino all’italiana, e più distante, il giardino rococò.

È un movimento europeo che coincide con l’Illuminismo, nato in un’epoca di fermenti culturali, dove vi è molta fiducia nelle capacità dell’uomo. Nell’arte, vi è un ritorno alla classicità. Vi sono molti scavi archeologici. Roma è il centro culturale di tutto. Il neoclassicismo è una reazione al barocco ed al rococò. L’arte educava al bello ed alla virtù grazie alle immagini di azioni eroiche e di sentimenti nobili.

Il neoclassicismo

Lo stile:
rappresentazioni chiare, semplici ed essenziali
figure ben scandite, pose di grande impatto emotivo
arte educativa
ispirazione: LA CLASSICITÀ
proseguono i “grand tours”: in Francia, l’Accadémie offriva, come premio, un viaggio a Roma.
NEOCLASSICISMO: termine coniato nell’800 dai Romantici, con valenza negativa (era solo imitazione)

Johan Joachim Winckelmann: pone le basi del classicismo. Vive a Roma, ed è un acceso sostenitore della superiorità dell’arte greca su quella romana. È il primo a studiare l’arte greca nelle sue diverse fasi. Elabora un ideale di bellezza basato sulle statue greche:
• le immagini non devono mostrare azioni violente o scomposte
• ricercare la semplicità che per i greci era una qualità morale ed estetica (statue)
• temperare la passionalità
• moderazione nei gesti e nei colori
• bisogna rappresentare l’ideale

Anton Raphael Mengs:
è un pittore boemo. Secondo lui, vi era un filo conduttore di purezza che legava le opere degli antichi a quelle di Raffaello, quelle dei classicisti del ‘600 a quelle dei contemporanei. Nella Villa del Cardinale Albani (mecenate dell’epoca) incontra Winckelmann. I due artisti si completeranno a vicenda.
Il Parnaso:
opera dedicata a Winckelmann, manifesto degli ideali neoclassici. I personaggi sono scanditi con chiarezza. Si evita la confusione grazie ad una netta simmetria, con Apollo che funge da asse. Gli alberi alti sono al centro, poi vi è un vuoto nel paesaggio dove vi sono le Muse. I volti sono armonici e sereni.

Giovanni Battista Piranesi:
è di origini venete. Si trasferì in segiuto a Roma. Appassionato dell’arte romana, a differenza di Winckelmann e di Mengs egli sostiene l’autonomia dell’arte romana rispetto a quella greca. Piranesi scrive diversi trattati, che illustra con delle incisioni poco realistiche, dove la scala dei monumenti è completamente errata

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