Giorgione

Materie:Riassunto
Categoria:Storia Dell'arte
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Testo

VENEZIA: all’inizio del 500 la repubb d venezia è 1 stato d notevole importanza internazionale. Anke dal pto d vista culturale la città e il suo territ presentano 1 situaz decisam dinamica e aperta al rinnovamento ke, nell’ambito artistico, viene portato anke da artisti provenienti dal nord europa, cm Dùrer.
GIORGIONE: il primo artista locale a produrre 1 svolta signif verso la maniera moderna nella pittura veneziana è G (1478-1510). Le notizie su vita d G. , il cui vero nome fu prob Giorgio Barbarelli, sn poke e imprecise; pare cmq ke certo ke avesse stud nella bottega del Giambellino. dotato musicista, colto poeta e raffinato pittore G. intrattenne stretti rapp cn i filos dello Studio Padovano e cn i circoli umanist d Venezia. A diff di maggior parte d artisti veneti ke lavorav su commiss di kiesa e d autorità pubbl,G. prestò la sua opera preval a pvt. G elabora 1 pers visione d maniera mod fondata nn sul disegno ma su costruzione di forme attrav il colore, grazie a 1 tecnica innovativa (pittura tonale)ke diverrà tipica dei pittori veneziani. Le composiz d G presentano spesso 1 tema tipico: 1 fig o 1 gruppo ristretto d fig vengono ritratti in un paesaggio ke s allunga molto in profondità. Distaccandosi dagli es della tradiz paesaggist cui poteva rifarsi, G adotta nelle sue tele un uso nuovo della luce, altamente lirico: diffusa, velata. Per conferire al colore maggiore vita e rilievo, l’artista evitava deliberatamente il disegno preparatorio e dipingeva direttam sulla tela.
LA VENERE DORMIENTE: viene dipinta da G cn la collab d T, cui s devono parte dello sfondo e il risalto cromatico del drappo rosso. Distesa in 1 sereno paesaggio stratificato in fasce orizzontali ke riprendono l’andamento del suo corpo, la dea dell’amore dorme offendo inconsciamente il suo bellissimo sembiante allo spettatore esterno, cui è concesso d ammirarla e d compiacersi della sua sensuale nudità. (orig nel dipinto compariva anke cupido quindi G ha preso spunto dalle gemme romane). È prob ke G abbia dipinto la venere x Girolamo Marcello. Venere rappr qui la forza generativa d Amore nel quadro della fecondità della natura ma il dipinto soddisfa pure l’esigenza d evocare in Venere la progenitrice della gens Iulia. (natura idealizzata).
PALA DI CASTELFRANCO: (unica commissione devozionale pubblica) opera dai dataz incerta (1500 o 1505) ke segna l’approdo d G a maniera mod. Nella pala G imposta 1 sacra conversaz tra la vergine in trono cn il bimbo in grembo e i santi Liberale e Francesco, collocati ai suoi piedi in assorta meditaz. La grande novità è costituita dall’ambientaz di sacra convers in 1 luogo aperto conosciuto x amalgam essere divino cn quello umano (no in arkitet classic). Mentre i 2 santi s trovano in 1 sorta d cortile dominato da strutt centrale d trono, la vergine e il figlio si stagliano contro un disteso paesaggio in cui s armonizzano elem naturali in 1 fusione ke conferisce risalto al gruppo assiso, fortem sottolineato dalla presenza del manto rosso ke stacca il campo super da quello inferire e riprende il colore di spalliera d velluto ke delimita il cortile. È inoltre presente una neoplatonica ricerca di un’armonia tra uomo e natura, perseguita anke attrav il colore. Nonost utilizza anch il modello di Messina e Bellini, è kiaro ke la pala costituisce il super d tale skema, nn sl in quanto armonizza figura e natura ma x il fatto d utilizz 1 inedito pv rialzato e d costruire il trono cm 1 improb sovrapposiz d volumi. Inoltre è 1 composiz piramidale. Nella pala G restituisce il frutto d studi e riflessioni condotti su pittura d Leonardo, d antica e di nordica: infatti si nota il bagliore freddo e prezioso del trono, la consistenza vellutata dei tappeti e di spalliera, e studio attentiss d rifrazioni della luce sulla corazza d san Liberale. Tt viene cmq avvolto in 1 diffusa luminosità dorata ke armonizza i contrasti creando 1 effetto modernam uniforme.
I TRE FILOSOFI: (1500-05) il dipinto leggerm decurtato in epoca remota, presenta 3 fig maskili molto caratterizzate (d incerta identità): 1 vekkio barbuto ke reca 1 pergamena cn calcoli astronomici, 1 orientale cn il turbante e 1 giovane seduto ke da lr le spalle, intento a guardare verso grotta, mentre esegue calcoli cn squadra e compasso. La natura costituisce la nota dominante del quadro, ke presenta a dx fila alberi, a centro apertura paesistica e luminosa, a sx erta mole di 1 roccia scavata da ombra d un antro, dal quale sgorga 1 sorgente e d fronte al quale crescono rami d fico e edera. Uso d un sottile gioco intellettuale ke occulta gli elem + riconoscibili x rendere difficile l’interpretazione (x es schiarisce pelle di orientale x nascondere ke fossero i 3 magi). È inoltre visibile la conosc d G degli artisti contemporanei: il sentim d natura, atmosf e avvolgente (da leonardo); il verdissimo paesaggio e la caratterizzaz del re + anziano ( da Dùrer); e la figura del moro ke rimanda all’oriente (da Bellini). 1 attento gioco luministico e una grande precisione cromatica nella resa della natura costituisce il frutto della rivoluz visione artistica d G, ke conferisce inoltre ai suoi 3 personag un autorev monumentalità pienam moderna.

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