Materie: | Appunti |
Categoria: | Storia Dell'arte |
Voto: | 1 (2) |
Download: | 203 |
Data: | 18.04.2007 |
Numero di pagine: | 2 |
Formato di file: | .doc (Microsoft Word) |
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Testo
La Cattedrale di San Geminiano a Modena è il più espressivo esempio d’architettura romanica in territorio emiliano. La cattedrale presenta una semplice pianta basilicale, priva di transetto, tripartita in tre navate che terminano con altrettante absidi semicilindriche. Le cinque campate rettangolari della navata centrale sono delimitate da otto massicci pilastri a fascio, sui quali s’impostano le volte a crociera a sesto acuto. Ai pilastri si alternano otto colonne(quattro per ogni lato della navata) sormontate da archi in laterizio a tutto sesto che hanno la funzione di sorreggere il sovrastante matroneo, non praticabile poichiè privo di pavimento. L’affaccio del matroneo sulla navata avviene con un ripetuta serie di trifore (finestre a luci divise da due esili colonnette centrali), a loro volta inquadrate entro un arco cieco a tutto sesto. Il motivo del triforio, consistente in una galleria praticabile costituita dal succedersi di più trifore uguali, è proiettato e aritmicamente ripetuto anche all’esterno dell’edificio: lungo le pareti laterali, nella zona absidale soprattutto nella facciata. La facciata è costituita principalmente da pietra veronese, un particolare tipo di arenaria a grana compatta, presenta una paramento con inserti di pietre e marmi romani. Il portale maggiore è protetto da un protiro, con sovrastante loggia, retto da due leoni stilofori, d’epoca romana. La facciata è del tipo definito a salienti in quanto le falde del tetto risultano inclinate secondo linee oblique che risalendo lungo il bordo delle navate ne mettono in rilievo le dimensioni e la forma interne.
La Basilica di San Miniato al Monte si presenta all’interno con una pianta semplice, rettangolare a tre navate, senza transetto. Il numero dei pilastri è esiguo, ce ne sono solo quattro non c’era necessità infatti di costruirne molti, data l’assenza di volte a crociera, presenti solo nelle sette navatelle della cripta. I quattro pilastri sono collegati trasversalmente da due arconi a tutto sesto che scompartiscono la navata centrale in tre campate. Queste, intervallate da una coppia di colonne con capitelli corinzi per ciascun lato,si dilatano longitudinalmente assumendo forma rettangolare. I capitelli sono sormontati da un pulvino a gola che, nelle cinque campate della facciata e nel volume dell’abside, si prolungano in una cornice che lega i paramenti murari ai sostegni in aggetto. Una decorazione orizzontale a fasce alternate verdi e bianche corre tangente al cervello degli archi,all’altezza dei capitelli delle alte semicolonne sorreggenti gli archi trasversali. La fascia inferiore della facciata presenta una decorazione a tarsia bicroma bianca e verde di straordinario rigore geometrico con un semplice e misurato alternarsi di rettangoli e semicerchi. L’ordine superiore è decorato con motivi più complessi, comunque sempre a forte scansione geometrica ad è caratterizzato dal piegarsi dell’architrave a 90° sui capitelli delle slanciate lesene corinzieggianti. Alla sommità, infine si eleva un timpano triangolare di ispirazione classica.