Boccioni e il futurismo

Materie:Appunti
Categoria:Storia Dell'arte

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Testo

Boccioni e il futurismo

Anche i pittori futuristi italiani, che individuano nella velocitа una caratteristica del modo moderno, scompongono e ricostruiscono le immagini della realtа per renderne il dinamismo, il movimento.
Osserviamo due opere di Umberto Boccioni (1882-1916).
In Visioni simultanee (1911) una donna si affaccia al balcone, ricevendo l'impatto della vorticosa attivitа umana della piazza sottostante: il movimento delle persone e dello sguardo deforma lo spazio, le verticali diventano oblique, gli oggetti si compenetrano, i piani si intersecano, realizzando una composizione il cui obiettivo non sono le cose , ma la loro dinamica.
Per Boccioni il movimento di un corpo nello spazio produce un movimento apparente, in direzione opposta, dello spazio intorno al corpo.
Questo principio viene applicato anche nella scultura, come vediamo in Forme uniche nella continuitа dello spazio (1913): il corpo in movimento и come una massa elastica, che risulta deformata in modo aerodinamico dal suo rapporto con lo spazio.
Un altro esempio significativo della rappresentazione futuristica della velocitа и l'opera di Gerardo Dottori (1884-1977), inventore dell'aeropittura. In A 300 km sulla cittа (1934) l' aereo in movimento и rappresentato non solo attraverso le tre forme angolari bianche che passano dal quasi piatto all'acuto, ma anche attraverso la deformazione dello spazio, che si incurva e prende un andamento a spirale; il moto dell'apparecchio и reso attraverso le differenti disposizioni delle case, corrispondenti alle diverse inclinazioni del raggio visivo nel corso del volo.

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