Barocco

Materie:Appunti
Categoria:Storia Dell'arte

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Testo

Barocco (arte e architettura)
Stile dominante dell'arte e dell'architettura europea, e di alcune colonie nelle Americhe, durante il XVII secolo, che si protrasse sino alla fine del secolo successivo. Manifestazioni del barocco sono presenti nell'arte di quasi tutte le nazioni europee, e particolarmente in Italia e in Spagna, negli insediamenti portoghesi delle Americhe e in altre colonie. Il termine si riferisce anche alla letteratura e alla musica.
Definizione
Le origini della parola "barocco" sono poco chiare. Potrebbe derivare dal portoghese barroco o dallo spagnolo barueco, che designava un genere di perla dalla forma irregolare. Verso la fine del XVIII secolo, tuttavia, il termine barocco, usato nell'accezione di "bizzarro", "stravagante" e "grottesco", era ormai entrato nel vocabolario della critica per definire lo stile artistico del Seicento. Heinrich Wölfflin fu il primo a sostenere, nel 1915, che "il barocco non rappresenta né un'ascesa né un declino del classico, ma un'arte totalmente diversa".
Il contesto e le ragioni di uno stile
Il XVII secolo segna la nascita della scienza moderna e vede la progressiva espansione dei primi imperi coloniali europei. Questi cambiamenti influenzarono non poco lo sviluppo delle arti, al pari di altri grandi eventi storici, quali la controriforma e il consolidamento degli stati nazionali attorno a grandi figure di monarchi come Luigi XIV di Francia.
Lo sfarzo, la volontà di stupire, il gusto per la sottigliezza e il paradosso convivono con esigenze di ordine, dando spesso vita a una drammatizzazione dei caratteri e dei soggetti. Il mondo è come un teatro nel quale l'individuo, consapevole che l'esistenza si fonda sulla evidenza di dimostrazioni razionali, vive tuttavia il dramma di percepire il proprio destino riposto nella imperscrutabile grazia divina.
Caratteristiche dello stile barocco
Movimento, energia e tensione sono fra le caratteristiche principali dell'arte barocca; i forti contrasti di luce e ombra aumentano l'effetto drammatico di molti dipinti e sculture. Persino gli edifici barocchi, con muri curvi e le superfici adorne di elementi decorativi, contribuiscono a dare il senso del movimento. Nei dipinti e nelle sculture barocche vi è sempre un riferimento all'infinità dello spazio ed emerge nei pittori la ricerca costante di una maggiore spazialità e di una raffigurazione più realistica della prospettiva. Il realismo è infatti un'altra caratteristica che è parte integrante dell'arte barocca; le figure ritratte non sono stereotipi, bensì individui, ognuno con la propria personalità. Gli artisti di questo periodo erano affascinati dagli intimi meccanismi della mente e tentavano di ritrarre nelle caratteristiche fisiognomiche dei loro soggetti le passioni dell'anima. Un senso di intensa spiritualità è sempre presente, soprattutto nelle scene di estasi, di martirio o nelle apparizioni miracolose, soprattutto in artisti di paesi cattolici come l'Italia, la Spagna e la Francia. L'intensità, l'immediatezza, l'individualismo e la cura per il dettaglio dell'arte barocca, osservati nella resa della trama dell'abito e della fisionomia dei personaggi, ne fanno uno degli stili più coinvolgenti dell'arte occidentale.
Architettura
Le ristrutturazioni barocche - creazione di nuovi ambienti urbani e tagli di nuovi assi vari per migliorare i collegamenti interni ad estarni alla città - diedero una diversa fisionomia a diverse città italiane. L'interesse per gli effetti scenografici, per cui alcune vie, scalinate e piazze venivano create anche come scenari per cortei principeschi, feste, processioni, sfilate militari, rispondeva appieno alle esigenze di autocelebrazione delle classi dominanti, ricollegandosi pure al grande sviluppo della musica e del teatro in questo periodo. Le brillanti soluzioni urbanistiche miravano sovente a destare nel pubblico stupore o ammirazione. Ogni Edificio, pur mantenendo la propria individualità, era coinvolto in un vasto sistema unitario, dominato e diretto dalla prospettiva: con valore di quinta architettonica, per guidare l'occhio dello spettatore verso un punto di attrazione, o di fondale, per catturarne lo sguardo.
Le vaste dimore patrizie, non più blocchi unitari come nel Rinascimento, si articolavano in diversi corpi attorno ad un nucleo centrale contenete i saloni di rappresentanza. Le ville suburbane erano inserite in parchi con scalee , terrazza, giochi d'acqua, cascate, aiuole e viali che creavano prospettive naturale; esse ci forniscono esempi di architettura aperta, integrata nella natura, dove, in un insieme pittoresco, si attenuava la distinzione fra spazio interno e spazio esterno.
Scultura
Da questo contesto era inseparabile la Scultura, elemento di raccordo fra architettura e natura, fra il perimetro dell'edificio e lo spazio aperto. Essa arricchiva, insieme alla pittura, la decorazione degli interni dove l'amore per la policromia portava spesso all'accostamento di materiali disparati: marmi di qualità diverse, bronzi, stucchi, dorature e poi grandi specchiere che moltiplicavano spazi, forme e colori. Nella scultura barocca la straordinaria fantasia e l'incredibile abiltità tecnica che poteva giungere fino al virtuosismo, cioè all'ostentazione delle proprie capacità, spingevano gli artisti a sfidare la materia, quasi a giocare con essa.
Interessante è anche, oltre alla grande statuaria, la produzione minore che consiste nelle sculture per presepi o per processioni, nelle marionette per gli spettacoli di piazza (avevano teste, mani e piedi in legno, terra cotta o cartapesta, arti snodabili e vesti in stoffa) e nelle statuette di porcellana.
Pittura
Estremamente vario e complesso ci appare il fenomeno della pittura alle soglie dell'età barocca: essa andò svolgendosi sia come logico sviluppo dell'arte cinquecentesca, sia (e ancor più) come antitesi a questa e soprattutto al Manierismo, accompagnata da accese polemiche fra i critici e da rivalità fra gli artisti.
Gia sul finire del 500 si era trovata al centro di vivaci discussioni l'opera del Caravaggio. Introducendo nei suoi quadri la realtà di tutti i giorni, egli dava pari dignità agli umili oggetti quanto all'essere umano, senza far distinzioni come nel passato fra "natura superiore" (l'uomo) e "natura inferiore" (le cose). Talvolta rimanevano solo le cose senza l'uomo, rivelate da una luce cristallina in tutta l'evidenza della loro breve vita. Anche nei quadri religiosi egli cercava la verità; le figure di Cristo, della Madonna, degli apostoli, avevano come modello persone comuni, come quelle che si incontravano allora per le strade: giovani inquieti, belle popolane, vecchi rugosi, poveracci cenciosi. Ma ciò che miracolosamente faceva di quella gente qualsiasi dei protagonisti eccezionali era la luce, l'improvviso bagliore che li evocava da un buio sfondo indeterminato e, come la grazia divina, li chiamava alla ribalta da un'oscuro passato senza significato.Non soltanto in Italia, ma anche Europa si diffuse l'influenza caravaggesca, sia direttamente, tramite i soggiorni di artisti stranieri nel nostro paese, sia indirettamente, attraverso le opere di caravaggisti italiani emigrati all'estero.
Nella grande varietà dell'arte barocca ebbero vasta diffusione accanto ai tipi già noti diversi generi di pittura, adatti ad una committenza che andava facendosi sempre più numerosa e varia per sensibilità, interessi e mezzi finanziari: fra questi la natura morta, cioè la rappresentazione di oggetti inanimati (frutta, ortaggio, fiori, cacciagione, vasellame e strumenti di ogni sorta) e la pittura di genere (scene di carattere popolare o aneddottico con bevitori ,soldati, giocatori, ciarlatani, zingari, ecc.). Grande sviluppo continuò ad avere il ritratto, sia a figura singola, sia a gruppi familiari.
Un genere che andava acquistando sempre maggiore importanza fu il paesaggio, cioè la rappresentazione di boschi e campagne con casolari, castelli o rovine di antichi edifici, di ambienti urbani, di porti e marine. Di carattere ora fantastico, ora naturalistico, ora strettamente documentario, esso non mancava di accogliere talvolta elementi della pitturadi genere oppure di accostarsi alle correnti prospettiche e scenografiche a cui faceva capo anche la grande pittura; la figura umana vi era inserita come parte del contesto descrittivo.

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