Materie: | Appunti |
Categoria: | Sociologia |
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Data: | 13.01.2010 |
Numero di pagine: | 7 |
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Testo
Il procedimento di ricerca
La sociologia è una scienza empirica che fa uso di esperienze ed esperimenti per ottenere interpretazioni di tipo oggettivo. La sociologia deve essere in grado di svolgere due operazioni fondamentali: deve garantire l’oggettività delle sue asserzioni, deve avere la capacità di interpretare l’esperienza, trovando un riscontro delle teorie nella realtà.
Uno dei requisiti affinché un sapere possa essere definito scientifico è la sua riproducibilità, al di fuori del tempo e delle persone. La riproducibilità si riferisce all’oggettività della scienza, ovvero quando è impersonale e riproducibile dagli altri indipendentemente da noi, cioè quando è formulato secondo argomenti logicamente conseguenti e avvalorati dalle constatazioni empiriche.
Per ottenere l’oggettività scientifica è necessario argina i pregiudizi personali, vi sono 3 condizioni per la ricerca sociologica:
• La neutralizzazione dei pregiudizi, ovvero la consapevolezza dei propri pregiudizi per non esserne influenzati,
• La pubblicazione delle teorie, in modo da mettere a disposizione un dato che può essere discusso, una ricerca deve essere di dominio pubblico per essere scientifica,
• L’uso di una metodologia, che standardizza l’esperienza rendendola comune ed impersonale
L’esperienza che noi abbiamo delle cose viene influenzata ed è quindi soggettiva, perciò deve essere controllata, la sociologia ha elaborato una serie di criteri da seguire affinché il reperimento di dati empirici risulti distorto il meno possibile. Per questo motivo vi è un procedimento di ricerca, ovvero una sequenza da seguire in base ad alcune regole, e dei metodi di rilevazione, ossia gli strumenti utili per reperire i dati necessari.
Ogni ricerca nasce da un problema, sulla base del quale bisogna iniziare la progettazione della ricerca che è un insieme di fasi successive, collegate tra loro e strettamente interdipendenti l’una con l’altra.
Il disegno di ricerca
•
1. Scelta del problema
bisogna individuare la questione su cui indagare
2. Formulazione del disegno di ricerca
3. Raccolta dei dati secondo il campione
4. Traduzione dei questionari in dati
5. Interpretazione finale e pubblicazione dei dati.
- Formulazione dell’ipotesi
- Ricerca esplorativa sul campo
- Testimoni privilegiati
- Definizione della base empirica
- Fonti di informazioni reperendo documenti
- Si stabiliscono i metodi di rilevazione dati
- Campionamento
- Misurazione delle variabili
Scelta del problema
In relazione al punto di vista da cui si osserva il fenomeno indagato, muta l’esperienza che riusciamo ad avere del fenomeno, perché condizionata dalla domanda con cui lo affrontiamo.
Ogni ricerca indaga un determinato oggetto per rispondere ad una specifica curiosità.
• Formulazione dell’ipotesi
Le domande che guidano una ricerca empirica devono contenere anche una risposta e mirare alla conferma o alla smentita,un’affermazione da verificare è l’ipotesi, la prima fase del procedimento di verifica delle ipotesi consiste proprio nella loro formulazione.
• Ricerca esplorativa e testimone privilegiato
In sociologia si usa la ricerca esplorativa che ha lo scopo di “chiarire le idee” e di giungere alla formulazione di ipotesi determinate e plausibili, per arrivare a una conclusione con la ricerca bisogna partire con un patrimonio di conoscenze basilari sul fenomeno da analizzare.
Si ricorre anche ai testimoni privilegiati ovvero a quelle persone più competenti rispetto a noi perché sono in diretto contatto con il problema del quale vogliamo parlare e ci sanno quindi dare informazioni specifiche.
Formulazione del disegno di ricerca
In questa fase si stabiliscono quali dovranno essere le mosse concrete per giungere alla verifica empirica, si tratta di decidere e prevedere una serie di operazioni che andranno svolte attraverso una vera e propria pianificazione.
• Base empirica
Innanzitutto occorre definire la base empirica che serve per la verifica, essa comprende l’insieme di tutti gli oggetti di esperienza rilevanti per l’indagine, più sono definiti e minore è il rischio di errore durante l’indagine. Bisogna porre dei limiti che si ripercuotono sull’oggetto stesso della ricerca
• Fonti di informazioni
Riguarda la scelta delle fonti di informazione da utilizzare per acquisire i dati, distinguibili in: testimoni(persone) e documenti (cose)
• I metodi di rilevazione*
Per poter utilizzare ciascuna fonte è necessario impiegare degli strumenti adatti (interviste, questionari ecc…)
• Il campionamento
La quarta decisione riguarda il campionamento, ovvero la selezione di un campione o porzione all’interno dell’universo o popolazione, composto dagli individui oggetto di ricerca.
La ricerca sociale ha elaborato una serie di tecniche di campionamento con lo scopo di rendere possibile una selezione ragionata del campione; esistono due tecniche di rilevazione:
probabilistiche che rispettano le caratteristiche dell’universo e sono quindi rappresentative, per questo tipo di campionamento ci si basa sulle liste di campionamento, elenchi con i membri della popolazione.
non probabilistiche, non rappresentative e più casuali.
• La misurazione delle variabili
La variabile è l’elemento che cambia, è l’aspetto del fenomeno da considerare; in questa fase bisogna decidere quali misurare.
La raccolta dei dati
La raccolta può avvenire in svariate forme, in generale possono differire in base a due aspetti: in funzione della fonte di informazione che si è deciso di interrogare e in funzione del modo adottato per questo scopo. I dati devono essere raccolti secondo il metodo di campionamento prescelto.
La codifica e l’analisi
È la traduzione dei questionari in dati, attraverso la rielaborazione delle risposte, i dati possono poi essere incrociati tra loro, creando una correlazione tra variabili diverse; la codifica consente di smentire o meno le ipotesi di partenza.
Le informazione che vengono raccolte sono di solito troppo complesse, per questo motivo devono essere semplificate, raggruppandole sotto alcuni segni convenzionali, l’utilità della codifica aumenta con l’aumentare della complessità della ricerca.
L’incrocio dei dati appartiene alla fase dell’analisi, durante la quale si trasformano i risultati in modo che divengano utili per l’indagine che si sta conducendo.
L’interpretazione e la pubblicazione dei risultati
La fase finale ha lo scopo di confermare o smentire l’ipotesi di partenza. L’analisi dei dati fornisce solo descrizioni, in questa fase il ricercatore attraverso l’interpretazione le trasforma in spiegazioni, producendo un rapporto finale che dovrà poi essere reso pubblico, attraverso la pubblicazione di testi o saggi, in modo che i risultati possano essere discussi e/o verificati. Solitamente dall’interpretazione dei dati scaturiscono nuovi problemi e nuove curiosità che danno vita a una nuova ricerca.
*I metodi di rilevazione
I metodi di ricerca di distinguono in quantitativi e qualitativi, i primi sono quelli che quantificano in modo preciso ed oggettivo, producendo dei dati misurabili, ma che limitano il pensiero, costretto a conformarsi alle risposte, standardizzando i dati ricavati; i secondi sono più completi ma più imprecisi e meno misurabili, attuano distinzioni più fini, rilevando la soggettività. La scelta del metodo dipende dall’indagine da svolgere.
• L’intervista
È un colloquio 1 a 1, tra intervistatore ed intervistato, questo rapporto solitamente è caratteristico di questo metodo, salvo alcune eccezioni come ad esempio i focus group, le interviste a piccoli gruppi.
L’intervista va costruita scientificamente, solitamente si svolge con un colloquio faccia a faccia ma ultimamente si stanno diffondendo anche quelle telefoniche.
È distinguibile in tre tipi:
- Strutturata, nella quale l’intervistatore ha un modulo predefinito di domande,
ha quindi un ruolo limitato e presuppone che non influenzi l’intervistato.
- Semi-strutturata, predefinita solo in parte, l’intervistatore ha una traccia da seguire ma possiede la facoltà di porre altre domande per chiarire alcuni punti o per approfondire alcuni argomenti.
- Non strutturata che non si basa su nessun modulo predefinito, lasciando ampia libertà all’intervistato, l’intervistatore deve avere ben chiaro il discorso.
L’intervista implica un’interazione sociale, l’intervistatore, quindi, deve essere ben consapevole del ruolo che occupa.
• Il questionario
Consiste in una serie di domande scritte a cui si chiede di dare una risposta scritta, avviene a casa dell’intervistato o presso gli enti di ricerca, le domande possono essere:
- a risposta chiusa che prevedono una risposta polare (SI o NO), o una risposta con scelta multipla, ha come limite il fatto che spesso non si trova la risposta che si identifica con il proprio pensiero, è molto facile da codificare e l’intervistatore deve cercare di elaborare domande più chiare e meno ambigue possibile
- a risposta aperta, dà più spazio al pensiero dell’individuo ma è più difficile da codificare.
Famosi sono i questionari di Likert, sistemi di domande a risposta chiusa per raggirare le censure.
• L’inchiesta
È un’indagine che si può avvalere dei questionari o delle interviste in cui si interpellano un certo numero di persone, con lo scopo di condurre uno studio su vasta scala prendendo in considerazione una popolazione ampia. È abitualmente usata in forma di sondaggio di opinione, per cercare di capire gli orientamenti prevalenti in una certa popolazione riguardo alcune problematiche specifiche. È lo strumento principale della sociologia quantitativa. Anche per la formulazione dell’inchiesta è necessario il testimone privilegiato, in quanto ci dà delle informazioni che verranno usate come base.
• I documenti
Ha valore di documento tutto ciò che offre una traccia, una testimonianza attendibile del fatto da spiegare. Vi è una vasta serie di documenti, riguardano tutto ciò che è materiale.
Principalmente sono usati dagli storici ma anche la sociologia ne ha bisogno, in quanto permettono di entrare in contatto con persone ed avvenimenti che non si potrebbero conoscere direttamente, perché lontani nello spazio o nel tempo.
• Gli esperimenti
Consiste nel predisporre una situazione artificiale per osservare delle variabili, isolando il fenomeno e manipolandone alcune.
In sociologia non è molto usato perché questa scienza sociale ha bisogno dell’osservazione diretta nell’ambiente sociale, inoltre non potrebbe portare tutta la società in laboratorio, sia perché è troppo vasta, sia perché è dinamica.
L’esperimento, però, è molto usato nella psicologia sociale, che studia la psicologia dell’individuo nel gruppo.
Per gli esperimenti, serve sempre il gruppo sperimentale e il gruppo di controllo, ovvero quel gruppo che ha le stesse caratteristiche del primo ma non è soggetto alla variabile indipendente. Ciò che succede nel gruppo di controllo, determinando dei cambiamenti, è del tutto casuale.
Nell’esperimento sono sempre presenti due elementi: la variabile indipendente ovvero l’elemento che si manipola per studiarne gli effetti su un fenomeno, e la variabile dipendente, il fenomeno che risente gli effetti della manipolazione, in correlazione ai cambiamenti della variabile indipendente.
Secondo l’effetto placebo, il pensiero del soggetto influisce sull’oggetto. La ripetibilità dell’esperimento è garanzia di oggettività scientifica.
riassunto del ciclo metodologico della ricerca sociale Cipolla