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Categoria: | Scienze |
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Data: | 18.02.2008 |
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LO STOMACO E LE SUE FUNZIONI
Sostantivo maschile dal greco stomachos. Il primo tratto dell’intestino addominale, che segue all’esofago e sfocia nel duodeno.
Nell’uomo lo stomaco è una vasta sacca, la cui forma viene comunemente paragonata a quella di una cornamusa; è situato nella regione epigastrica, sotto la pelle, il sottocutaneo e lo strato muscolare, alla destra ha il fegato, a sinistra la milza, in alto il diaframma, in basso il colon traverso, indietro il pancreas. E’ connesso a questi organi mediante pieghe peritoneali.
Vi si distinguono: una parete anteriore e una parete posteriore; due margini, destro e sinistro, chiamati piccola e grande curvatura; due orifizi, uno superiore, il cardia, che segna la divisione fra esofago e stomaco, e uno inferiore, il piloro, reso evidente all’esterno da un restringimento circolare, il solco pilorico, che divide lo stomaco dal duodeno.
Nello stomaco si osservano tre parti che, dall’alto verso il basso sono: il fondo, il corpo e la parte pilorica.
Il fondo, posto a sinistra e al di sopra del cardia è la parte più rigonfia dello stomaco; ben evidente nei radiogrammi per il suo contenuto gassoso, viene perciò indicato con il nome di vescicola-aerea.
Il corpo ha forma pressoché cilindrica e il suo volume va diminuendo via via che si avvicina alla parte pilorica.
La parte pilorica, disposta quasi orizzontalmente ha la forma di imbuto il cui apice corrisponde al solco pilorico.
La forma dello stomaco varia da soggetto a soggetto: negli individui longilinei in stazione eretta è cilindroide e quasi verticale con un’angolazione acuta nel settore pilorico (stomaco a uncino), mentre nei brevilinei è disposto più obliquamente con il fondo spostato verso sinistra e l’angolo meno accentuato, in ogni caso, in posizione supina o prona, l’uncino si appiattisce e la forma dello stomaco diventa quasi ovoidale.
Lo stomaco, al pari di tutti i visceri cavi addominali, presenta la stratificazione caratteristica delle quattro tuniche, che, dall’esterno all’interno sono la sierosa, costituita dal peritoneo, la muscolare (meno sviluppata) la sottomucosa e la mucosa.
La tunica muscolare, nettamente più spessa che negli altri visceri addominali, è costituita da tre strati di fibre muscolari lisce: uno esterno longitudinale, uno medio circolare e uno interno obliquo. A livello pilorico le fibre hanno una tipica disposizione sfinterica, meno accentuata al cardia. Uno strato sottomucoso separa lo strato muscolare dalla tunica mucosa, che presenta una superficie epiteliale di tipo cilindrico, calceiforme, segnata da depressioni o cripte. Sul fondo di queste cripte si aprono le ghiandole, che sono di tipo differente, a seconda della regione gastrica in cui si trovano: ghiandole del fondo e del corpo, che sono le più numerose, nei tre quarti superiori; ghiandole di tipo pilorico, nella regione pilorica e risalenti più o meno in alto, lungo la piccola curvatura.
L’azione digestiva dello stomaco è essenzialmente motoria e secretoria consistendo nel mescolamento del chimo onde potenziare l’azione del succo gastrico su di esso .L’attività motoria dello stomaco, provocata dallo stimolo meccanico esercitato dal bolo alimentare, consiste in una serie ritmica di onde di contrazione che rimescolano il chimo sino ad acidificarlo completamente. Quando l’azione del succo gastrico è terminata, il piloro, si apre e il chimo si versa a fiotti nel duodeno.
La digestione gastrica ha durata variabile tra le quattro e le cinque ore in relazione alla consistenza e al tipo di alimenti. La digestione gastrica è un atto di grande complessità dovuto alla stimolazione di una vasta zona e agli eccitamenti collegati alla masticazione, alla deglutizione, alla secrezione salivare, a percezioni olfattive e gustative e a processi psichici.
Numerose sono le malattie che possono colpire lo stomaco. Lo stomaco può essere dilatato in seguito a difetti del potere di contrazione.