Materie: | Appunti |
Categoria: | Scienze |
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Data: | 31.01.2006 |
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Eclisse o Eclissi
L’eclisse è un Occultamento parziale o totale del disco visibile di un astro prodotto dall'alternrsi di un oggetto celeste fra l'osservatore terrestre e l'astro o sul cammino dei raggi solari che illuminano quest'ultimo.
Eclisse di Luna
Illuminata dal Sole, la Terra proietta in direzione opposta un cono d'ombra di vertice a interno a un secondo cono fcb; qualunque punto interno al primo cono si trova quindi nell'oscurità. Quando la Luna vi penetra, il suo disco visibile rimane oscurato parzialmente o completamente: si avrà cioè un'eclisse parziale o totale. All'interno del secondo cono fcb (cono di penombra), l'intensità della luce ricevuta dalla superficie lunare non è nulla, ma soltanto ridotta: si ha, in tal caso, penombra o eclisse di penombra.
Se la Luna ruotasse intorno alla Terra nel piano dell'eclittica, a ogni opposizione (plenilunio) si verificherebbe un'eclisse totale, perché la larghezza del cono d'ombra è nettamente superiore al diametro lunare. L'orbita del nostro satellite, però, è inclinata sul piano dell'eclittica cosicché la Luna passa talvolta sopra, talaltra sotto il centro della zona d'ombra, a seconda della sua latitudine: se lo scostamento è ridotto, inferiore al raggio dell'ombra, il disco lunare penetrerà in parte nel cono e si verificherà allora un'eclisse parziale.
Nel corso di un'eclisse totale (durata massima inferiore a due ore), la Luna può essere scorta come un disco leggermente rossastro: infatti i raggi solari che sfiorano il globo terrestre vengono rifratti dall'atmosfera e, penetrando nel cono d'ombra, pervengono a illuminare debolmente la Luna. L'eclisse di Luna è visibile simultaneamente da tutti i punti dello stesso emisfero terrestre.
Storia ed Etnologia, Etnografia
Molti popoli antichi e allo stato di natura attuali attribuiscono all'eclisse un significato misterioso e spesso magico; sovente il fenomeno viene interpretato come un combattimento tra l'astro e una potenza malefica. L'abitudine di elevare grida affinché i mostri spaventati lasciassero la preda, facendo così cessare l'eclisse, risale a una data molto antica ed è sopravvissuta fino al medioevo. In un mito indiano, il demone Rahu, avendo bevuto di nascosto il vino dell'immortalità, è accusato dal Sole e dalla Luna; Visnu taglia la testa del demone, che si vendica facendo inseguire dalla testa mozza i due astri accusatori per divorarli; la stessa spiegazione è data dai Mongoli, presso i quali il demone è chiamato Arakho. Nell'antica Mesopotamia, in ogni città di particolare importanza vi era un astrologo o un collegio di astrologi che studiavano la frequenza e periodicità delle eclissi al fine, soprattutto, di ricavarne presagi: il mese, il giorno e l'ora delle eclissi, il loro aspetto particolare, lo stato del cielo e la posizione dei pianeti venivano interpretati secondo regole ben determinate. In linea generale le eclissi di Luna erano presagi di morte per il sovrano del paese in cui erano osservate, o di disfatte dell'esercito o di fame o di epidemie, ecc. I popoli scandinavi vedono nell'eclisse la lotta di due lupi: uno, Moongarm, alla fine dei tempi riuscirà a divorare la Luna mentre l'altro, Fenrir, divorerà un giorno il Sole.
Più di una volta, nella storia, eserciti in battaglia furono in preda al panico e al terrore di fronte a un'eclisse. Si racconta che Cristoforo Colombo, mentre si trovava a Giamaica senza viveri, essendo a conoscenza dell'approssimarsi di un'eclisse, minacciò gli indigeni di privarli della Luna, se non avessero fornito ciò di cui aveva bisogno: dopo il verificarsi del fenomeno, gli indigeni spaventati fecero tutto quanto era stato loro domandato.
Tali miti e superstizioni derivano dal fatto che talvolta, soprattutto in concomitanza con le eclissi di Sole, si verificano alcuni fenomeni collaterali: abbassamento improvviso della temperatura, alterazione dei colori, aspetto spettrale delle persone, irrequietezza degli animali, chiusura dei fiori.