I danni del fumo

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Testo

I DANNI DEL FUMO

L'apparato RESPIRATORIO è il più danneggiato dagli svariati inquinanti ambientali, atmosferici e altri come il fumo di tabacco. La spiegazione la si ha facilmente se si tengono presenti alcune nozioni fondamentali di anatomofisiopatologia respiratoria.
Ognuno di noi ogni giorno inspira ed espira 15-20 volte al minuto e cioè 21.000-28.000 volte in un giorno, pari a circa 7,5-10 milioni di volte in un anno e a oltre mezzo miliardo di volte nella vita.
Ogni giorno inspiriamo ed espiriamo 15.000 litri d'aria (circa 5 milioni e mezzo in 1 anno) che viene filtrata da una superficie alveolare di 70-100 m2. Con l'inspirazione nelle 24 ore vengono convogliati negli alveoli 3.000 litri di O2, mentre con l'espirazione portiamo via dagli alveoli 6.000 litri di anidride carbonica (CO2).
E' quindi inevitabile che l'integrità dell'apparato ventilo-respiratorio possa venire attaccata da eventuali fattori nocivi presenti nell'aria che si respira.
In ogni boccata di fumo sono contenute almeno 1015 (10 seguito da 15 zeri, numero impronunciabile) di sostanze ossidanti e irritanti che sono i principali responsabili di danni all'apparato respiratorio.
Il fumo contiene migliaia di componenti dannosi (circa 4000), ecco alcuni esempi :
Nicotina
Dipendenza
Aumento della frequenza cardiaca
Difficoltà circolatorie
Monossido di Carbonio
Minor nutrimento per i tessuti
Sangue meno ossigenato
Ingiallimento della pelle
Caduta dei capelli
Invecchiamento precoce
Ridotta capacità respiratoria
Sostanze irritanti
Accumulo di muco nei bronchi
Bronchite cronica
Enfisema
Benzopirene e altre sostanze cancerogene
Aumentato rischio di cancro
La nicotina è uno degli ingredienti fondamentali del tabacco. Quando fumiamo la maggior parte della nicotina sfugge nell'aria, nei polmoni ne arriva circa un quinto, una fumata di pipa produce leggermente più nicotina di un sigaro. Più vivo è il fuoco della superficie che brucia, più nicotina entra nell'organismo, quindi più si fuma rapidamente più nicotina si aspira. E più il mozzicone si accorcia più cresce la nicotina. La nicotina pura è un potente veleno, una sua goccia lasciata cadere sulla pelle di un coniglio, causa uno choc immediato. Se si fuma un pacchetto di 20 sigarette al giorno, si aspirano circa 400 mg di nicotina la settimana, dose che, in una sola iniezione ucciderebe come una fucilata.
Ecco alcuni esempi di danni causati dal fumo di sigaretta :
apparato respiratorio: le sostanze che causano danni a questo apparato sono molteplici: sostanze irritanti come acido cianidrico, acroleina, formaldeide, ammoniaca. Bisogna sapere che affinché nel polmone giunga aria sana, nonostante l'inquinamento a cui siamo sottoposti, il nostro sistema respiratorio è dotato di un "sistema di pulizia", formato da molte cellule che oppongono una barriera all'entrata di polveri, germi e sostanze tossiche nel polmone. Le sostanze irritanti del fumo di sigaretta sono in grado di danneggiare velocemente questo sistema di pulizia e quindi a facilitare il passaggio di sostanze dannose nel polmone. Fumando, non solo si danneggieranno i polmoni, si è maggiormente esposti allo smog e allle sostanze inquinanti, non più trattenute dal sistema di pulizia. La classica tosse e catarro del fumatore, sono sintomo di mancata efficienza del sistema di pulizia del polmone, causando eccessiva produzione di muco, bronchite cronica, enfisema. Tra le sostanze che si depositano all'interno del polmone ve ne sono molte in grado di aumentare il rischio di tumore polmonare, causato per l'85-90% dal fumo di sigaretta. Il fumo è causa anche di altri tipi di tumore delle vie respiratorie: cavità orale, faringe, laringe.
Sistema circolatorio e cuore : le sostanze dannose reponsabili dei danni all'apparato circolatorio sono soprattutto l'OSSIDO DI CARBONIO e la NICOTINA. L'ossido di carbonio riduce la quantità di ossigeno disponibile per l'organismo: cuore, cervello, muscoli, etc. ricevono meno ossigeno.Insieme alla nicotina, l'ossido di carbonio accelera la formazione delle placche aterosclerotiche nei vasi sanguigni, elevando il rischio di INFARTO DEL MIOCARDIO e ICTUS.
Altri danni, ecco alcuni esempi : rischio di numerosi altri tumori oltre a quello del polmone e delle vie respiratorie: vescica, esofago, rene, pancreas, collo e corpo dell'utero, etc. Caduta dei capelli, alito cattivo, macchie della cute e dei denti, danni alla cute.
Il fumo riduce notevolmente le prestazioni atletiche.
Gli atleti professionisti, soprattutto in quei sport che richiedono il 100% delle prestazioni (atletica leggera, sci di fondo, ciclismo, ecc.) sono TUTTI non fumatori.
Nel 1986 che l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) dichiara: che l'uso di dipendenza ; che "la sigaretta è uno strumento di morte verso cui la neutralità non è possibile".
Il 90% circa dei fumatori conosce le conseguenze fatali del fumo, altri vedono nel consumo di sigarette un fattore di rischio per la salute e altri minimizzano l'entità per il timore di doversi privare di un piacere.
La vera pericolosità del fumo è ignorata da molti, anche perché i rischi reali spesso sono velati dalla falsa verità che la pericolosità effettiva del fumo non sia ancora scientificamente dimostrata. Questo non è vero, infatti alcune statistiche affermano che muoiono per fumo più persone di quante ne muoiano ogni anno per incidenti stradali, per eroina, AIDS, omicidi e suicidi.
Gli effetti del fumo sono stati sottovalutati fino agli anni 90, ma oggi dopo lunghi studi si può affermare che è il maggior pericolo per la nostra vita e che uccide più vite umane di qualunque altra malattia.
Il 50% dei fumatori muore a causa dei danni procurati dal fumo, 1/4 nella fascia d'età compresa tra i 35 e 65 anni e un altro quarto del totale in età più avanzata. Migliaia di morti per cancro sono dovute al fumo di tabacco: infatti nel tabagista il carcinoma polmonare ha una frequenza di 20 volte superiore che non tra i non fumatori e circa il 90% di tutte le patologie cancerose polmonari riguarda i fumatori di sigarette.
Le probabilità di ammalarsi di questa patologia aumentano di 10/15 volte fumando 20 sigarette al giorno e di 5 volte già con 10 sigarette. Il rischio in definitiva aumenta in rapporto ad un consumo maggiore. Oggi si è notato un aumento anche dei tumori della cavità orale, della vescica, dello stomaco e del colon. Il fumo contribuisce ad una morte su tre per patologie cardiache a causa degli effetti sui vasi coronarici, infatti si stima che sia responsabile del 60% delle malattie cardiache con decorso infausto.
E' certo che il fumo abbrevia la vita dei fumatori di circa 8,3 anni secondo alcuni studi, altri parlano di un accorciamento della vita di 12 anni, ma tutti sono concordi nel dire che i fumatori muoiono precocemente sacrificando una buona parte della loro vita al piacere del fumo.
Uno dei primi effetti dannosi del fumo si manifesta sulla pressione sanguigna che registra un aumento di 30 mmHg già 10 minuti dopo la sua inalazione.
Il fumo è considerato il fattore di rischio dell'insorgenza dell'arteriosclerosi, patologia questa causata dal restringimento delle arterie che, quando diventa eccessivo, comporta gravi conseguenze per l'organismo, come patologie importanti dei vasi coronarici, angina pectoris, infarto e arresto cardiaco per la carente e insufficiente circolazione, debolezza cardiaca, restringimento delle arterie renali con ipertensione e insufficienza renale, restringimento dei vasi delle gambe e di quelli che forniscono sangue al cervello con conseguenti disturbi dell'udito, vertigini, ictus ed emiparalisi. Il fumo favorisce la calcificazione dei vasi sanguigni, perciò spesso i fumatori soffrono di disturbi circolatori alle gambe e sviluppa quella condizione morbosa nota con il nome di "gambe del fumatore": questo patologia consiste nel restringimento e nell'occlusione di arterie delle gambe, con conseguente manifestazione dolorosa durante la deambulazione, perché il fabbisogno di ossigeno nel muscolo aumenta, ma questo non può essere soddisfatto a causa della diminuita capacità dei vasi sanguigni. Il dolore che compare all'improvviso mentre si cammina, segnale questo della deficienza di ossigeno, costringe la persona a fermarsi per alcuni minuti, poi riprende a camminare per fermarsi nuovamente alla successiva manifestazione dolorosa.
Il fumo non danneggia un solo organo ,ma nuoce a più sistemi organici importanti per la vita, alterando cosi' le funzioni e aprendo la via a molte patologie. Il tabagista soffre frequentemente di ulcere gastriche e intestinali, perché il fumo influisce sulla produzione degli acidi gastrici e inibisce la guarigione delle ulcere, ostacolando il successo del trattamento medico. Le sostanze cancerogene del tabacco vengono eliminate attraverso i reni e la vescica, così tra i fumatori si nota una elevata frequenza di tumori a carico di questi organi, ma specialmente alla vescica, probabilmente a causa della ritenzione prolungata di urina al suo interno. Immediatamente esposte al fumo e ai suoi effetti sono le vie respiratorie, specialmente il naso, la faringe, la trachea e i bronchi , perché sono questi gli organi deputati al trasporto dell'aria inspirata fino ai polmoni., che sono gli organi deputati allo scambio gassoso con il sangue. Un danno alle strutture polmonari, cioè gli alveoli, che intervengono in questi processi di scambio pregiudica notevolmente la respirazione e porta a una situazione patologica anche grave.
Un altro danno correlato al fumo è l'impotenza nell'uomo secondo un inchiesta condotta in America che dimostra che questa è più frequente del 50% tra i fumatori che non tra coloro che non fumano. L'alta incidenza di disturbi sessuali è da mettere in relazione con i problemi circolatori causati dal fumo.
Le ossa non sono esenti dai danni del tabagismo, in fatti il fumatore spesso soffre di dolori alla schiena a causa dell'effetto che la nicotina ha sulla circolazione del sangue. I dischi intervertebrali non ricevono una quantità di sangue e di nutrimento sufficienti, degenerano e diventano lentamente più sottili.
La bocca del fumatore è sovente colpita da gengivite, che s'insinua gradualmente nei tessuti più profondi del parodonto, causandone anche l'infiammazione che può con il tempo determinare la caduta dei denti.
E' ormai certo che i carcinomi della cavità orale vengono favoriti da queste diverse modalità di consumo del tabacco e il rischio di contrarre la malattia aumenta soprattutto nelle parti in cui viene posto. Il fumo di sigaretta, soprattutto se associato all'alcol, rappresenta nel mondo occidentale un rilevante fattore di rischio nei confronti del carcinoma esofageo; inoltre aumenta il rischio di sviluppare adenomi del colon, e tumori del fegato. La nicotina contrae le vene, l'alcool le dilata : quando beviamo e fumiamo assieme, è come se ci spronassimo con un pungolo per procurarci uno stimolo e contemporaneamente ci dessimo una bastonata sulla testa per neutralizzarlo.
RELAZIONI CON LA CALVIZIE
Spesso i visitatori mi chiedeno se fumare possa danneggiare il capello o peggiorare una calvizie.
Io rispondo sempre di si, perchè il fumo è un veleno e crea una quantità elevatissima di radicali liberi.
Ora uno studio effettuato alla Harvard School of Public Health, mostra che il fumo incrementa quasi tutti i maggiori ormoni androgeni, inclusi DHEA, androstenedione, testosterone ed di-idro-testosterone (DHT), l'ormone maggiormente responsabile della calvizie androgenetica.
Lo studio interessa 1241 uomini di mezza età, comparando i livelli ormonali di fumatori e non fumatori.
Lo studio mostra come il DHEA è più alto del 18% nei fumatori, il DHEAS è più altro del 13%, l'androstenedione più alto del 33%, il testosterone più alto del 9% e il DHT più alto del 13%.
E' ben conosciuto che livelli più alti di testosterone e DHT sono associati a livelli più alti nella caduta dei capelli.
Fumare non farà cadere i capelli a chi non è predisposto geneticamente ma smettere di fumare, aiuterà a prevenire la caduta in chi è predisposto. Fumare inoltre può peggiorare una calvizie androgenetica già in atto.
EFFETTI SULLA PELLE
Il melanoma (tumore della pelle) non è l’unico danno provocato dalla sigaretta alla pelle. I fumatori accaniti vanno incontro anche ad altri, gravi rischi cutanei. Sebbene una relazione fra fumo e cute fosse stata ipotizzata fin dal 1856, la certezza che esso sia causa dell’invecchiamento precoce del viso si deve a Ippen e Ippen, i primi, nel 1965, a identificare le nefaste modificazioni nel volto del 79% delle fumatrici abituali contro il 19% delle non fumatrici ed a coniare il termine di "smoker’s face" (faccia da fumatore). Nel 1969 lo studio del dottor Harry Daniell, in doppio cieco, dimostrò che i fumatori, fra 40 e 49 anni, avevano la stessa intensità di rughe dei non fumatori di vent’anni più vecchi. E, addirittura che, l’esposizione del volto al sole creerebbe meno danni per l’invecchiamento della pelle di quanti ne procuri il fumo. E la loro analisi è stata spietata: la faccia da fumo, ovvero il tipico aspetto del fumatore, oltre a manifestare solchi e rughe marcate, disposte in forma radiale soprattutto attorno alle labbra e agli angoli degli occhi, presenta un aspetto scarno con forte prominenza del contorno osseo e talvolta anche un lieve afflosciamento delle guance. Fenske e Smith poi, hanno citato nel loro articolo un’altra visibile trasformazione dovuta al fumo: la decolorazione accentuata delle unghie delle dita che sorreggono la sigaretta, tanto evidente che, se s’interrompe immediatamente di fumare, si sviluppa una distinta linea di demarcazione sulle unghie macchiate. Se assorbiti in via sistemica, i circa 4mila componenti tossici del fumo possono comportare preoccupanti danni al tessuto epidermico e modificazioni vascolari. Infine l’assorbimento del fumo implica anche un’alterazione delle fibre elastiche localizzate in parti della pelle più profonda, alterazione sicuramente più netta rispetto a quella provocata dall’elastosi solare. Ennesimo male, presente quasi esclusivamente nei fumatori, è quello che gli americani chiamano Trench Mouth, una forma di gengivite necrotizzante ulcerativa (ANUG) che include appunto ulcerazione, dolore, sanguinamento e un cattivo odore nella bocca.
PARTICOLARI EFFETTI SULLA DONNA
L'aumento del tabagismo tra le donne porta ad un incremento della patologia tumorale del polmone (+5,5% nel periodo 1975 - 1993).
Sembra che il tabagismo diminuisca la fecondità: un vasto studio ha dimostrato che, mentre solo il 5% delle non fumatrici non ha concepito nei 5 anni seguenti l'interruzione della contraccezione, la percentuale arriva all'11% nelle forti fumatrici. Le fumatrici presentano un rischio due volte più grande di gravidanze extrauterine; sono maggiormente esposte alla dismenorrea, al cancro del collo dell'utero ed entrano in menopausa due anni prima; l'osteoporosi è più precoce. Anche il feto è esposto ad una serie di rischi importanti e l'aborto spontaneo è più frequente. Il monossido di carbonio e la nicotina provocano un aumento della frequenza cardiaca, dei parti prematuri, delle nascite di bambini ipotrofici con un peso ridotto di circa 200 gr. ed un incremento dei decessi perinatali. Le fumatrici che allattano fanno assumere nicotina ai figli. Per i bambini di genitori fumatori, attraverso il fumo passivo, il rischio di ammalare di bronchite o broncopolmonite ed otite nel corso del 1° anno di vita è doppio. E così pure l'incidenza di crisi asmatiche, la cui gravità è sicuramente aumentata. Tra le fumatrici che assumono contraccettivi orali, il rischio di crisi cardiache, ictus, flebotrombosi ed embolie è più elevato, particolarmente dopo i 40 anni. A carico della cute si osservano segni di precoce invecchiamento, per distrofia, perdita di elasticità e discromia. All'azione della nicotina si aggiunge l'azione della potente carica di radicali ossidanti che vengono inalati tra le oltre 4.000 sostanze chimiche prodotte dalla combustione della sigaretta.
Stephen Hecht, studioso del University of Minnesota Cancer Center, ha dimostrato la presenza di NNK (nitrosamine 4-(methylnitrosamino)-1-(3- pyridyl)-1-butanone), uno dei piu' pericolosi cancerogeni presenti nel fumo di sigaretta (metabolita della nicotina), nella prima urina di neonati da madri che avevano continuato a fumare durante la gravidanza.
EFFETTI SULL'APPARATO DIGERENTE
Tutti i fumatori hanno notato che una sigaretta sembra calmare i morsi della fame, almeno temporaneamente. La sensazione di fame è causata dalle contrazioni delle pareti dello stomaco e il fumo può sopprimere tali contrazioni. Il fumo può causare gastrite, favorendo l'accumulo di secrezioni acide e provocando bruciore di stomaco, creando le condizioni favorevoli per lo sviluppo di un'ulcera
La dipendenza
Solo recentemente la nicotina è stata dichiarata ufficialmente una droga a tutti gli effetti, nonostante i dati sul suo elevato potere di indurre dipendenza fossero noti da decenni ai ricercatori dell’industria del tabacco. In un recente raffronto tra le proprietà delle differenti droghe maggiori, la nicotina detiene il maggior potere nell’indurre dipendenza rispetto a droghe maggiori, come eroina, cocaina ed alcol. La dipendenza indotta da una sostanza viene definita in base alla difficoltà di smetterne l’uso, alla frequenza delle recidive, alla percentuale di persone che ne diventano dipendenti, ed al ‘valore’ che essa detiene presso chi ne fa uso, nonostante tutta l’evidenza dei danni che essa è in grado di provocare.
Accanto alla dipendenza farmacologica da nicotina, un ruolo decisivo che determina il legame tra fumatore e sigaretta è giocato dalla dipendenza psicologica. I suoi determinanti sono soprattutto legati a fattori sociali e culturali, alla gestualità ed all’effetto di tipo anfetaminico che la nicotina comporta, in grado di creare aspettative di miglior performance nell’affrontare la fatica, il lavoro, lo stress in genere. Dipendenza farmacologica e psicologica coesistono nello stesso individuo, ma in proporzioni diverse da soggetto a soggetto. Il fumo quindi dà effettiva dipendenza e schiavitù psicologica e fisica.
Di 1.000 maschi adulti che fumano :
1 morirà di morte violenta
6 moriranno per incidente stradale
250 saranno uccisi dal tabacco per patologie ad esso correlate.
CENNI STORICI
Come è venuto in mente alla gente di bruciare le foglie di tabacco così decorative per aspirarne il fumo?
Dal giornale di bordo della Pinta di Cristoforo Colombo :
"Il 6 novembre 1492 sbarcarono sul continente Rodrigo de Xeres e Luigi de Torres. Essi incontrarono per la strada molte persone che tornavano al proprio villaggio e sia gli uomini che le donne tenevano in mano un carbone acceso e delle erbe per gustarne il profumo così come era loro usanza. Erano delle erbe secche racchiuse in una certa foglia egualmente secca e dalla forma di quei moschetti di cui si servono i ragazzi il giorno di Pentecoste. Essi erano accesi ad una estremità e dall'altra la gente li succhiava e li assorbiva. E bevendo interiormente il fumo per aspirazione, questo fumo li addormentava e li inebriava per così dire per le narici. In questo modo essi non sentivano più la fatica. Questa specie di moschetti, come noi li chiamavamo, venivano detti nella loro lingua tabaccos."
Principali eventi legati al tabacco :
• 12 Ottobre 1942 Cristoforo Colombo scopre l'America (patata, pomodoro e tabacco compresi).
• 1565 - Walter Raleigh, scopritore della Virginia, venne decapitato a Londra per avere portato un carico di tabacco e pipe e un indiano come "istruttore" .
• 1570 - La pianta del tabacco venne importata in Italia da Nicolò Tornabuoni.
• 1604 - Giacomo I di Inghilterra smentì pubblicamente le proprietà terapeutiche della sostanza.
• 1611 - Nell'Impero ottomano i fumatori venivano trascinati alla gogna per le vie della città.
• 1628 - In Iran ad alcuni mercanti di tabacco vennero pubblicamente tagliati il naso e le orecchie.
• 1634 - In Russia i fumatori venivano scudisciati e condannati a morte se recidivi.
• 1638 - In Cina a chi fumava veniva tagliata la testa.
• 1642 - Papa Urbano VIII scomunicò tutti i fumatori.
• 1660 - L'Inghilterra sottopose a tassazione il tabacco.
• 1674 - La Francia istituì il monopolio di stato per il tabacchi.
• 1689 - Pietro il Grande, fumatore di pipa, liberalizzò l'uso del tabacco in Russia.
• XVIII sec.- Nacque la sigaretta .
• 1880 - Il 14 settembre James Bonsak presentò un brevetto per una macchina che sfornava 100000 sigarette al giorno. Fu una rivoluzione: crollarono i prezzi delle sigarette e si andò verso la produzione ed il consumo di massa. Negli USA 15 Stati misero fuori legge l'uso del tabacco.
• Il provvedimento venne ritirato nel 1927. La grande diffusione del fumo è avvenuta a cavallo delle due guerre mondiali.
SMETTERE DI FUMARE
Si fuma e si vorrebbe smettere ? Chiudere definitivamente con il tabacco può non essere facile, ma è sempre possibile, guadagnandoci in salute e in quattrini! Si è davanti ad una esperienza meravigliosa : liberarsi della schiavitù e riscoprire di essere i padroni di sè stessi.
• Già dopo due ore dall'ultima sigaretta la nicotina inizia ad essere eliminata dal corpo, tramite l'urina.
• Dopo 12 ore, il monossido di carbonio scompare dall'organismo e, quindi, il sangue è in grado di trasportare più efficacemente l'ossigeno ai tessuti.
• Dopo una settimana, tutti i sensi, in particolare il gusto, si acuiscono. L'alito migliora, sono più puliti denti e capelli. Anche la pelle ha un colorito più roseo. Scompaiono i sintomi d'astinenza.
• Dopo un mese, l'epitelio cigliato delle vie respiratorie, distrutto dal fumo, si ricostruisce e il muco è rimosso dai bronchi. La tosse elimina sostanze dannose. Cala il rischio d'infezioni respiratorie.
• Dopo un anno, il rischio di patologia cardiovascolare, cioè infarto o ictus, cala significativamente. Questo perchè la nicotina agiva come vasocostrittore sulle arterie, restringendole.
• Dopo 6/7 anni, il rischio di sviluppare un tumore ai polmoni smette di crescere e dopo alcuni anni può ritornare all'incirca pari a quello di una persona che non ha mai fumato.
Solo chi non ha mai avuto il vizio di fumare può pensare che per chiudere con il tabacco sia sufficiente la forza di volontà. I fatti dimostrano che il tabacco è assimilabile ad una droga e quindi comporta una vera e propria dipendenza. Una volta che l'organismo comincia ad avere bisogno della nicotina non si riesce più a fumare "quando si vuole". Per molti anni spesso il fumatore non si pone nessun problema, poi un bel giorno si prende coscienza che il fumo comporta rischi. Si dice a se stessi che si vorrebbe smettere ma non subito. Poi arriva il giorno in cui ci si rende conto che il fumo è un pericolo reale e si passa all'azione. E arriva il giorno in cui si spegne l'ultima sigaretta. Il problema è dopo questo momento resistere. Da questo momento in poi arriva la fase veramente difficile. Stime affermano che il 55-60% ricade nel vizio del fumo entro 3 mesi e il 75% in sei mesi. Ciò è dovuto in gran parte ai sintomi di astinenza da mancanza di nicotina. In media si smette 4-5 volte prima di smettere del tutto. Ma è da capire che ogni tentativo è un passo fatto nella direzione verso la vincita contro il fumo! Per rafforzare la propria motivazione è utile continuare ad informarsi sui danni che provoca il fumo e i benefici che apporta invece smettere. Di solito è preferibile smettere di colpo. Sostegni utili possono essere vedersi con un medico e frequentare un centro antifumo.
Consigli per combattere i sintomi dell'astinenza possono essere : nel momento che si ha voglia di fumare dedicarsi ad un'altra attività, bere un bicchiere d'acqua o mangiare una caramella, lavarsi i denti; se ci si sente nervosi farsi una passeggiata, una doccia, fare sport; per il senso di depressione parlare con una persona o qualche attività manuale, evitare alcool e caffè, evitare cibi troppo calorici.
Il fumo provoca poco piacere perchè non si contrae il vizio al punto che l'organismo sopporti il gusto acre, il senso di bruciore e di secchezza di gola, pur di avere il modesto effetto narcotico del tabacco.
Se si riuscisse a non fumare per 24 ore e poi si riaccendesse una sigaretta, ci si accorgerebbe quanto sgradevole e nauseabondo sia il realtà il fumo. Si pensi al giorno in cui si fumò la prima sigaretta. Che sapore aveva ? Gassoso, forte, pungente, vero ? Eppure è proprio a questo trattamento che si sottopone l'organismo tutte le volte che si fuma.
Ma il tabacco soddisfa veramente ? Così come un buon pasto quando si ha fame o indossare un indumento pesante quando si ha freddo ? Si sa bene che non è così. Mentre si fuma si sa che presto se ne vorrà un'altra. Perchè ? Dopo avere fugacemente stimolato, il fumo deprime per un periodo molto più lungo, ovvero rallenta artificialmente l'attività normale dell'organismo. E' così si sente il bisogno di fumare perchè l'organismo si è abituato a subire con una certa frequenza questo effetto deprimente.
Quando si smette di fumare il cibo ha un sapore migliore, si comincerà a sentire nuovamente l'odore del mondo che ci circonda, ci si sentirà molto meno nervosi dopo un primo periodo di adattamento (circa una settimana) e ci si stupirà di vedere quante difficoltà si possono affrontare e superare senza aver bisogno di una sigaretta.
Ci si sentirà più calmi, più padroni di se stessi e sembrerà che la giornata abbia un maggior numero di ore, ci si sentirà di avere molta più energia.
Una volta smesso, non ci si conceda di tanto in tanto una sigaretta : questo manterrà vivo il desiderio di fumare.
Quando tra sei mesi o tra sei anni qualcuno vi offrirà una sigaretta, la rifiuterete, ma non in tono difensivo. Direte : grazie...prima fumavo, ma ho smesso. E gli altri guarderanno con invidia, come una matricola guarda un laureando che ha superato tutti gli esami.
Oltre a tutti gli altri piaceri fisici che il non fumare procura, vi accorgerete che mezza giornata e poi un giorno e poi due giorni senza fumare vi daranno un improvviso senso di libertà, d'indipendenza.
Liberatevi di questo subdolo assassino, non dimenticatevene volontariamente.
Colui che fuma sigarette deve, come qualsiasi altro individuo, valutare il rischio che corre rispetto al piacere mentale che trae dal fumo e fare la sua scelta, sapendo con certezza che il rischio è alto e ci sono vari altri modi per trarre piacere, anche in quei momenti in cui si decide di accenderne una.

Esempio



  


  1. Demi

    Gran bella tsina ma un po lunga

  2. Demi

    Gran bella tsina ma un po lunga