Rapporto tra individuo e vita collettiva

Materie:Tema
Categoria:Scienze Sociali

Voto:

1.5 (2)
Download:325
Data:06.06.2008
Numero di pagine:2
Formato di file:.doc (Microsoft Word)
Download   Anteprima
rapporto-individuo-vita-collettiva_1.zip (Dimensione: 3.15 Kb)
trucheck.it_rapporto-tra-individuo-e-vita-collettiva.doc     23 Kb
readme.txt     59 Bytes


Testo

Produrre una riflessione sul concetto del rapporto tra individuo e vita collettiva in relazione
alle difficoltà della democrazia

L’individuo regola il suo rapporto con gli altri seguendo un protocollo standard che la società ci da come modello e che è mutevole nella storia.
Il rapporto tra uomo e società è da sempre alla base di ogni speculazione filosofica e religiosa.
L'individuo ha bisogno della società come la società ha bisogno dello stato.
Aristotele parlava dell'uomo come animale politico volendo sottolineare la tendenza a riunirsi in comunità per soddisfare la naturale propensione a vivere ed operare in società.
Anche la dottrina illuministica e quelle successive che vedevano l'uomo non come singolo,ma come massa(marxismo) od a considerare lo stato fonte unica di eticità (fascismo) non hanno a mio parere valutato il rapporto uomo-stato che deve essere sempre equilibrato ad un reciproco rispetto.
Quindi bisognerebbe migliorare ogni giorno il rapporto individuo-istituzione preservando l'autonomia del singolo nel rispetto però delle leggi che devono essere alla base della civile convivenza.
Lo stato, infatti è una realtà legislativa ed istituzionale originato da un patto fra uomini che ne scrivono le leggi in modo che esse garantiscano la libertà ed uguaglianza degli individui.
I nostro governo dicesi essere un governo democratico.
Laddove ci sia democrazia ci dovrebbero essere elezioni "libere".le elezioni e le votazioni a maggioranza non sono però l essenza della democrazia ma soltanto un mezzo per giungere alle decisioni.
La democrazia è il potere del popolo inteso non come massa ma somma di individui, perchè il potere è di ciascuno.
Ma per costruire la democrazia occorre costruire i cittadini. Un'attività delicata, perché se riesce conferisce veramente il potere al popolo e mina alle radici qualunque oligarchia o tirannide.
Il leader che osasse formare i suoi seguaci come cittadini potrebbe conservare il suo ruolo soltanto ottenendo il loro libero, informato e critico consenso. Non potrebbe essere un imbonitore né un profeta, dovrebbe essere un maestro.
Ma ogni individuo se inserito in una società sviluppa un proprio comportamento unico e diverso da tutti gli altri; per cui facili e frequenti sono gli scontri le incomprensioni che si riflettono parallelamente anche nelle decisioni politiche.

Esempio