L'intelligenza

Materie:Appunti
Categoria:Scienze Sociali

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Testo

Il concetto di intelligenza è adoperato per valutare persone,animali e a volte anche macchine.Inoltre ciascuno di noi ha le sue idee su che cosa significhi essere intelligenti,la sua teoria implicita dell’intelligenza.Negli studi di psicologia dell’intelligenza ci sono due diverse tradizioni. L’PPROCCIO PSICOMETRICO si basa su test di misura dell’intelligenza e porta avanti uno STUDIO DALL’ESTERNO in base a cui l’intelligenza è quella cosa che si manifesta nei test. Nell’APPROCCIO COGNITIVO invece interessa cogliere e ricostruire il lato interiore delle prestazioni che fa apparire un individuo più o meno intelligente. L’intelligenza quindi viene esaminata con uno STUDIO DALL’INTERNO.
LA TRADIZIONE PSICOMETRICA: I test di intelligenza si affacciano in psicologia alla fine del secolo scorso ad opera di alcuni allievi di Wundt. Tuttavia il primo lavoro di misurazione dell’intelligenza è quello di Binet e Simon sulla popolazione scolastica parigina,volto ad individuare i bambini con ritardo mentale. Binet e Simon stabilirono il loro “livello mentale” attribuendo a ciascuno di loro un’Età MENTALE e andavano a vedere se questa coincideva con l’Età CRONOLOGICA,ossia anagrafica. La SCALA BINET-SIMON si diffuse negli Stati Uniti dove i test di intelligenza cominciarono ad essere utilizzati massicciamente soprattutto per l’arruolamento dei soldati.Yerkes esaminò con l’ARMY ALPHA,test per soggetti in grado di leggere e scrivere e l’ARMY BETA, per gli analfabeti. Dopo la prima guerra mondiale i test psicometrici risultarono utili per la selezione delle persone in vari campi e sono serviti anche in programmi di recupero. Gli studi psicometrici però a causa dei risvolti ideologici ed etici della pratica di misurare l’intelligenza, sono stati ampiamente criticati trovandosi al centro di dibattiti sulla discriminazione. I risultati dell’ARMY BETA e dell’ARMY ALPHA dimostrarono che i soldati avevano un’età mentale di 13-14 anni e ci fu chi sostenne che l’intelligenza americana era stata inquinata dai neri.
LA TRADIZIONE COGNITIVA: Nella tradizione cognitiva si distinguono due periodi: quello della PSICOLOGIA DEL PENSIERO, dominante nella prima metà del secolo e quello della PSICOLOGIA COGNITIVA, che fa la sua comparsa verso gli anni ’70. I primi lavori hanno avuto una IMPOSTAZIONE ANALITICA, tesa a scoprire i meccanismi cognitivi delle prestazioni dei test. Successivamente gli studi hanno seguito una IMPOSTAZIONE SINTETICA volta all’elaborazione di teorie riassuntive basate sulle informazioni di funzionamento della mente.
UNA O Più INTELLIGENZE: Ci si è chiesti se l’intelligenza sia unica o meno. Nella tradizione psicometria si è tentato di capire se è unica o multipla servendosi dell’ANALISI FATTORIALE. Sottoponendo ad un campione di persone una prova di comprensione di testo e una di vocabolario(individuare i sinonimi di una parola).Se notiamo che c’è una correlazione tra i risultati che i soggetti ottengono in entrambe i test, si può supporre che nello svolgimento di questi compiti sia implicato uno stesso fattore. Estendendo l’indagine possiamo scoprire che aree diverse che fanno capo ciascuna al medesimo fattore. La TEORIA GERARCHICA sostiene che anche se l’intelligenza è multiforme alla radice c’è un’intelligenza generale chiamata FATTORE G,da cui dipendono le specifiche abilità. Secondo la TEORIA MULTIFATTORIALE di Thurstone, sono individuabili 8 fattori(comprensione verbale, capacità di ragionamento induttivo ecc..) ma non c’era alcun fattore rilevante in tutte le prove. Nonostante i differenti studi non si è riusciti a risolvere la questione poiché si è sostenuto che i fautori della teoria gerarchica e quelli della teoria multifattoriale hanno lavorato su campioni diversi. I primi infatti erano stati condotti sui bambini,gli altri invece su adulti.
BASI COGNITIVE DELL’INTELLIGENZA:Sono state riscontrate alcune differenze tra gli individui nell’elaborazione di informazione che influiscano le risposte dei test.
VELOCITà DI ELABORAZIONE: I soggetti più rapidi ottengono punteggi superiori. Le prestazioni dipendono dalla velocità di estrazione delle informazioni linguistiche,degli imput verbali da parte del soggetto.
FUZIONALITà DELLA MEMORIA:I risulatati dei test sono legati alla capacità della memoria a breve termine e al lavoro delle informazioni verbali.
FLESSIBILITà DI ELABORAZIONE: L’importanza della flessibilità nella soluzione dei problemi e nell’intelligenza. Non bisogna adoperare infatti la meccanicità(la tendenza a ad adottare le medesime strategie)e la fissità funzionale(l’incapacità di cogliere possibilità di impiego inconsuete di oggetti e concetti).
METACOGNIZIONE E AUTOCONTROLLO:la metacognizione è la consapevolezza dei processi di esecuzione delle strategie che si adottano.Con la metacognizione si possono attivare le strategie più adatte al compito e gestire l’attenzione nel modo più effciente.

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