Differenze di genere nelle attività del tempo libero

Materie:Tema
Categoria:Scienze Sociali

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LE DIFFERENZE DI GENERE NELLE ATTIVITA’ DEL TEMPO LIBERO

Gli italiani sono tra gli europei quelli che dispongono meno tempo libero, le done risultano più penalizzate degli uomini. Infatti, le donne tra i 20 e i 74 anni hanno a disposizione 4h08’, gli uomini esattamente un’ora in più (5h08’). Uno svantaggio che parte fin dalla più tenera età. I dati attestano, infatti, che già nella fascia d’età che va dai 3 ai 5 anni in un giorno medio settimanale le bambine dispongono di 18 minuti in meno di tempo libero rispetto ai loro coetanei (rispettivamente 5h21’ e 5h39’). Le prime differenze diventano nette, in effetti, intorno ai 10 anni quando le bambine dedicano già una piccola parte del loro tempo alle attività domestiche. E qualche minuto giornaliero in più allo studio rispetto ai loro coetanei. Gli adolescenti inoltre sono avvantaggiati rispetto alle coetanee. E’ soprattutto nella fascia d’età tra i 14 e i 19 anni che la differenza si nota: le ragazze mediamente dedicano 4h41’ al giorno ad attività di tempo libero, a fronte delle 5h28’ dei ragazzi. Questi ultimi dedicano una parte maggiore della propria giornata a tutte le attività di tempo libero: socialità, attività sportiva, giochi, ecc. In Europa, riguardo al numero di ore di tempo libero avente a disposizione, le donne si trovano al penultimo posto dopo le lituane. In età adulta le donne tra i 20 e i 64 anni dispongono di 3h28’ di tempo libero contro le 4h16’ degli uomini. Dedicano pertanto alle attività di tempo libero il 14,4% della propria giornata, contro il 17,7% degli uomini. Dati che le pongono al penultimo posto nella graduatoria europea insieme alle francesi, precedute solo dalle lituane. Di conseguenza, sulle donne ricade il maggior carico di lavoro giornaliero in casa e fuori casa: 7h21’ contro 6h15’ degli uomini. Differenza che permane anche nell’età della pensione, anzi si accentua: dopo i 65 anni, le donne dispongono di 5h04’ contro 6h26’ degli uomini. Il tempo libero non si distribuisce naturalmente in maniera uniforme neanche tra le fasce di età. In un giorno medio settimanale quasi tutti (96,5%) dedicano almeno 10 minuti della propria giornata ad un’attività di tempo libero, ma esiste una piccola percentuale (3,5%: 3% degli uomini e 4% delle donne) che non pratica hobbies, non vede la tv, non pratica attività di socializzazione. La fascia d’età più penalizzata, a causa dei maggiori carichi di lavoro, è quella tra i 35 e i 44 anni: le donne arrivano a disporre di meno di tre ore di tempo libero (2h5f3’) e gli uomini di 3h34’. Il tempo libero riprende ad espandersi nuovamente dai 45 anni in poi, fino ad arrivare alle 4h49’ tra i 55 e i 64 anni. A erodere fortemente il tempo libero delle donne è naturalmente la presenza dei figli. Ma, a differenza di quello che si potrebbe pensare, la presenza di un partner accresce ulteriormente il carico di lavoro femminile, piuttosto che diminuirlo. Infatti le madri sole possono contare su 3h21’ di tempo libero, contro le 2h57’ delle donne in coppia con figli. Tra le attività del tempo libero, primeggia la televisione, cosa comune a tutta Europa. In un giorno medio, la popolazione tra i 20 e i 64 anni dedica alla tv 1h32’ (1h54’ di domenica). Seguono le attività di vita sociale (54’), lo sport e le attività all’aperto (29’), le letture (17’), gli hobbies (13’), le attività d’impegno sociale e religioso (10’). Le donne trascorrono più tempo davanti alla televisione perché è più facile che usufruiscano del mezzo televisivo mentre svolgono altre attività, come attività domestiche o la cura dei figli. Altro dato importante è che nel tempo libero gli uomini fanno più sport e le donne leggono di più. Le attività sportive,infatti, impegnano il 13,6% del tempo libero maschile e l’11% di quello femminile. In compenso le donne leggono un po’ di più degli uomini (7,7% del loro tempo libero contro il 7,4%) degli uomini. Altra differenza, infine, è presente nella socialità che più frequentemente è praticata da donne ed ha luogo in vari contesti: casa d’altri (27,8%), casa propria (29,6%), altri luoghi al chiuso (24,1%) e luoghi all’aperto (13%). C’è differenza nel numero di ore disponibili tra giorni feriali e weekend. Da 3 h feriali si passa a circa 5h30 la domenica, anche se le donne rimangono penalizzate. Inoltre la concentrazione di maggiore dell’uso del tempo libero si ha tra le 21:30 e le 22:30.
Botta Stefano 3^T Umanistico

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