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Data:20.07.2000
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L’EVOLUZIONE DEL COMPUTER
INDICE:
Itroduzione
CAPITOLO 1:
LE ORIGINI.
• Come e’ nato,
• Che cosa e’ il computer,
• Lo scopo del computer,
• Lo sviluppo dell’informatica.
CAPITOLO 2:
LA STORIA DEL COMPUTER.
• L’evoluzione dal passato al presente,
• Le difficoltà e l’introduzione del computer nelle imprese,
• Lo sviluppo del settore terziario,
• La rivoluzione informatica.
CAPITOLO 3:
IL MERCATO DEL COMPUTER.
• La politica dei prezzi,
• La politica di vendita,
• Il computer ha dato una svolta al lavoro
CAPITOLO 4:
IL FUTURO DEL COMPUTER
• Le reti di computer,
• La rete internet,
• Il commercio elettronico,
Conclusione
Bibliografia
COME E’ NATO
Nel 1930 negli Stati Uniti fu creata una macchina in grado di calcolare le equazioni
Differenziali, infatti, essa fu la base di partenza per lo sviluppo dei calcolatori che vennero
Introdotti circa negli anni quaranta per usi militari.
Dopo parecchi anni nel 1946 fu costruito l’ENIAC (Electronic Numerical Integrator and
Computer ) e fu considerato il computer della prima generazione.
Nel dopoguerra fu attivata una ricerca sui computer, che rimase legata all’ambiente militare,
soltanto negli anni cinquanta fu applicato ad usi civili. Da allora vi fu una lunga serie di innovazioni, sia nelle componenti del computer sia nelle istruzioni, che migliorarono le prestazioni.
Tra tutte queste innovazioni ci fu l’introduzione nel corso degli anni cinquanta dei transistor, mille volte più piccolo di una valvola termoionica, i calcolatori divennero molto affidabili, economici e di minori dimensioni, mentre negli anni sessanta circa furono introdotti i circuiti integrati, esso è un dispositivo formato da una piccola piastra di silicio su cui sono raggruppate le componenti elettroniche diverse come condensatori, resistenze e transistor, permisero di ridurre la dimensione e di aumentare sostanzialmente la potenza delle macchine.
Inoltre grazie alla tecnologia VLSI sono stati realizzati i microprocessori, cioè chip su cui sono state raggruppate tutte le componenti essenziali della CPU.
Il computer è nato grazie alle idee di molti scienziati e studiosi per riuscire a svolgere le operazioni, all’inizio questi elaboratori avevano dimensioni piuttosto grandi, occupavano una stanza intera, a differenza di oggi, le macchine che nascono hanno dimensioni più ridotte e non occupano intere stanze ma un piccolo spazio sul tavolo.
CHE COSA E’ IL COMPUTER
Si può affermare che il computer e’ un calcolatore, una macchina, e in passato non comprendeva né il video né la tastiera, Pero’ alla macchina si facevano leggere delle schede perforate ed essa rielaborava i dati e poi si stampavano.
La scheda perforata è stata il principale dispositivo di input, è un cartoncino rettangolare suddiviso generalmente in righe e colonne, ogni colonna può essere perforata in 2- 3- 4 righe, la combinazione dei fori rappresenta la codifica di un carattere. Le schede possono essere perforate in modo manuale o in modo automatico, nel primo caso si utilizzano macchine dette perforatrici datate di una tastiera mentre nel secondo caso si effettuano mediante dei dispositivi automatici detti lettori di schede che generano degli impulsi elettrici in presenza di fori.
Con il passare degli anni la tecnologia avanzava e anche l’uso di questa macchina cambiava, arrivando fino ai giorni nostri dove il computer ha una tecnologia all’avanguardia, ed essa è sempre in evoluzione con un consumo energetico molto basso.
La tecnologia in seguito consentì di ottimizzare interi cicli produttivi e di riorganizzare complessivamente la circolazione delle informazioni a livello planetario.
Il calcolatore cioè la nostra macchina è entrata non solo in luoghi di lavoro, dove si progetta, ma si scambiano informazioni oppure si forniscono servizi, e si occupano anche degli spazi privati e domestici, infatti, il computer ha cambiato in profondità il modo di pensare di interagire con gli altri.
Il nostro computer si compone di due principali tipi di unità:
L’Unità Centrale,
L’Unità Periferica.
L’unità centrale è costituita da una principale unità di lavoro, contiene dei dispositivi elettrici ed elettronici che effettuano l’elaborazione dei dati e presenta il vero e proprio sistema di elaborazione che corrisponde al box dello schema funzionale.
Invece le unità periferiche sono costituite da dispositivi che consentono di immettere dati nell’unità centrale e di ottenere dati dall’unità centrale. Abbiamo il video che è un unità di output, visualizza i dati immagazzinati nell’unità. La tastiera è un unità di input consente di immettere dati e comandi nell’unità centrale. Il mouse è un unità di input consente di immettere comandi attraverso un sistema di puntamento. Il disco è un unita di memorizzazione di tipo permanente cioè dati memorizzati e si mantengono finché non sono espressamente cancellati, ci sono due tipi di disco:
Floppy disk che è il comune dischetto è un disco rimovibile e facilmente rimosso è utilizzato per l’archiviazione.
Hard disk invece è il disco di lavoro principale e tutti i programmi che sono utilizzati devono essere pre- caricati per poterli utilizzare.
La stampante produce stampa cartacea dei dati ma può essere di tipo seriale che stampa un carattere alla volta, di tipo parallele che contemporaneamente stampa caratteri uguali di una riga o di una pagina, a impatto che il carattere è stampato per contatto, non impatto che il carattere è impresso con metodi elettronici o laser.
Il computer è composto di memoria RAM e memoria ROM, la prima significa memoria di accesso casuale, la memoria RAM è una memoria molto limitata, anche nello svolgimento di un numero di programmi su un determinato sistema multiprogrammato è limitato dalle dimensioni della memoria, e viene appunto creata su disco fisso una memoria virtuale perché il disco fisso costa poco è molto capiente e quindi sposto i programmi che non uso sulla memoria virtuale.
Un altro elemento importante è la C.U.P. “Central Procensing Unity” che significa unità centrale di processo, la CPU consente lo svolgimento del processo di elaborazione è, infatti, l’unità che esegue i comandi impartiti nel sistema, essa a sua volta è costituita da un’unità aritmetico logica (ALU) in grado di eseguire operazioni aritmetiche e logiche.
LO SCOPO DEL COMPUTER
I calcolatori, in passato come oggi avevano ed hanno il compito di elaborare dei dati, inoltre esso ci permette di svolgere delle operazioni, di creare dei grafici e dei programmi.
Innanzi tutto il computer non serve solo per le operazioni, per l’archiviazione, per le aziende e’ importante per l’inserimento degli ordini per poi essere inviati, e’ possibile mantenere la contabilità’ ed altri lavori.
Il computer e’ usato da qualsiasi persona con lo scopo di approfondire le nostre conoscenze e la nostra cultura.
Oggi il computer ha lo scopo di essere usato da qualsiasi persona sia ragazzo che adulto, il computer oggi si insegna anche agli studenti delle scuole Superiori.
Il computer è usato per qualsiasi compito, può essere usato per navigare in Internet per la ricerca di argomenti che ci servono per fare delle ricerche o documentarci, non solo possiamo anche inviare messaggi attraverso la posta elettronica, ed è anche possibile creare delle pagine Web con il linguaggio HTML.
I programmi che ci offre il computer sono programmi che oggi sono abbastanza richiesti e il suo obiettivo è quello di instradare noi giovani a imparare e a sfruttare le possibilità che ci offre per poi un giorno andare a lavorare e sapere come funziona un computer e come si utilizza.
LO SVILUPPO DELL’ INFORMATICA
Grazie alle applicazioni delle macchine elettroniche al trattamento e all’elaborazione dei dati, risalgono agli anni della seconda Guerra Mondiale, fu proprio allora, in risposta alle esigenze belliche degli Usa, alcuni scienziati crearono i primi calcolatori, macchine in grado di immagazzinare grandi masse di informazioni numerica e di compiere in tempo dei calcoli rapidi. Negli anni successivi, diversi studiosi definirono la parola informatica, progressivamente la legge relativa all’elaborazione e alla trasmissione di informazioni, il termine stesso deriva da informazione e matematica, indicando il trattamento matematico dei dati.
Per quanto riguardano gli anni ‘50-’60 sono stati prodotti computer sempre più’ potenti e soprattutto maneggevoli, pur continuando a essere impiegato nel settore bellico, il computer venne sempre più utilizzato negli apparati amministrativi delle grandi aziende come strumento per la contabilità e per l’archiviazione di massa.
Attorno alla metà degli anni settanta, per iniziativa di alcuni scienziati e alcuni giovani tecnici, furono sperimentati e poi immessi sul mercato calcolatori decisamente innovativi, si trattava di macchine a potenza limitata, concepite per servire un solo utente o un piccolo gruppo, non un grande apparato, si parlava, infatti, di Personal Computer.
Queste macchine utilizzavano un linguaggio, cioè un sistema di regole per la comunicazione tra l’utente e la macchina, di facile comprensione anche per utenti non specializzati. Il potenziale di elaborazione dei dati proprio del computer era adibito non solo al calcolo, ma anche alla scrittura e alla grafica.
Per i primi anni le nuove macchine vennero accolte con scetticismo, esse dimostrarono l’esistenza di un mercato nuovo, formato da professionisti, intellettuali, studenti e anche da lavoratori
Nel 1981, grazie all’IBM la maggiore azienda del settore comincio’ a produrre altri Personal Computer, contribuendo allo sviluppo mondiale su scala dell’informatica.
L’EVOLUZIONE DAL PASSATO AL PRESENTE
Con l’invenzione dei calcolatori si comincio’ nel 1642 con Pascal era un filosofo matematico che costruì “pascalina”, la prima calcolatrice meccanica automatica. Nel ‘700 ancora un matematico Poleni introdusse nuovi miglioramenti alla macchina di Pascal.
Durante tutto il 18 secolo ci fu un grosso interesse per le macchine calcolatrici automatiche che continuarono a crescere, non solo fra i matematici, ma anche nell’ambiente commerciale e bancario, e nel 1804 Jacquard, perfezionò il sistema, cercando di adattarlo alla produzione di ogni genere.
Il programma di lavoro era scritto su strisce di carta con una figura fatta di tanti fori, era letta automaticamente dall’organo di comando.
La carta perforata era in forma embrionale, era un inizio di scheda perforata che fu presto sfruttata per costruire due specie di macchine diverse fra loro.
Babbage nel 1812 propose di costruire una macchina calcolatrice molto potente rispetto alle sue contemporanee, per calcolare e stampare tavole aritmetiche, in particolare le tavole dei logaritmi utilizzando il metodo delle differenze finite, con il passare degli anni si cercava di perfezionare queste macchine ma si dimostrarono irrealizzabili.
Nel 1882 Hollerith sviluppò una scheda sulla quale tutte le informazione relative potevano essere rappresentate da una combinazione di fori, essa poteva contenere un massimo di 240 fori, un decennio più tardi si ridisegnò una nuova scheda perforata di 80 colonne e sarebbe diventata standard.
Il primo calcolatore elettromeccanico, chiamato Z3 fu costruito in Germania nel 1941 grazie Zuse; questo calcolatore utilizzava un programma registrato su nastro perforato e lavorava con il sistema di numerazione binaria.
Il sistema binario è uno dei sistemi più usati ed è molto importante comprende le cifre che vanno da 0-1, esso si utilizza con la codifica dei dati numerici e alfanumerici.
Per codificare i dati numerici basta rappresentali in memoria, devono essere codificati in binario ed ogni cella contiene 8 bit, un bit è un circuito elettrico, può assumere due valori allo stato OFF aperto si associa il valore 0 e allo stato ON chiuso si associa il valore 1.
A differenza di questa la codifica dei dati alfanumerici avviene tramite il codice ASCII (American Standard Code Information Interchange ) è codificato tramite bit e in una cella di memoria.
Diversi anni più tardi nasce la prima generazione, il cui elemento è la valvola termoionica oppure tubo a vuoto.
I primi ad utilizzarla come strumento di elaborazione di dati furono gli inglesi, che a causa del segreto militare, i primi che passarono alla storia come costruttori furono gli americani con l’Eniac che cominciò a funzionare nel 1943, la missione di questo progetto fu assegnata al dipartimento responsabile delle munizioni dell’esercito americano con lo scopo di compilare più velocemente le tabelle.
Nel frattempo all’università di Hardwar si progettava un altro calcolatore elettromeccanico che fu ultimato nel 1944 che prese il nome di Mark 1 capace di eseguire 300 operazione in mille secondi.
Il primo computer costruito secondo la teoria di Neumam che diceva di trattare dati e istruzioni allo stesso modo, esprimendoli in forma binaria; esso si chiama EDSAC (Electronic Delay –Storage automatic Computer), inizierà a funzionare nel 1949, essa fu anche una macchina a fare uso intensivo delle subroutine, cioè particolari “giri di calcolo”, consiste nel ripetere più volte le risoluzioni del problema.
L’EDVAC (Electronic Discrete Variable Computer), nasce con gli stessi obiettivi dell’Edsac però quest’ultimo prima di essere fatto funzionare nel 1952 ebbe grossi miglioramenti e perfezionamenti, inoltre esso contiene solo un sesto delle valvole che aveva Eniac è proprio qui che s’iniziarono a ridurre le dimensioni degli elaboratori.
Un nuovo computer denominato UNIVAC-1 (Universal Automatic Computer ), fu il primo ad essere costruito in serie per essere commercializzato.
Esso era un elaboratore a programma memorizzato contenente diversi tubi a vuoto e capace di fare addizioni, moltiplicazioni in pochissimo tempo.
Tra il 1950-’55 un altro gigante settore incomincia a produrre macchine per venderle sul mercato.
Inoltre nel 1953 nasce il primo IBM/701; alle origini di esso stavano le esigenze di calcolo del pentagono, impiegato nella guerra di Corea, infatti, il /701 fu definito Defence calculator.
Il /701 è dotato di una stampante, di un lettore di schede e le memorie sono assicurate da nastri e tamburi magnetici.
Nel 1954 nasce IBM/650 è un computer più lento e meno mastodontico dei precedenti.
Nel 1955 con l’installazione dell’IBM/704 si compie un passo in avanti, infatti, con l’IBM la progettazione di un linguaggio di programmazione in grado di “produrre” le formule matematiche per farle comprendere all’unità della macchina.
Il linguaggio si chiamerà FORmula TRANslator, abbreviato FORTRAN.
Con la seconda generazione abbiamo il transistor e il suo funzionamento dipende dalla materie alla stato solido, per migliorare l’affidabilità e a renderli sempre più piccoli.
Nel 1959 sul mercato si presentò un calcolatore elettronico interamente transistorizzato e chiamato ELEA 9003 che sta per elaboratore elettronico aritmetico, seguirà ELEA 6001 è una versione ridotta prodotta in due modelli, uno commerciale e uno scientifico.
Nel 1963 è la volta di ELEA 4001, una macchina di dimensioni medio piccole ricca di soluzioni tecnologiche molto avanzate.
Nel 1960 composero due nuovi IBM il 1620 dedicato al calcolo scientifico e il 1401 dedicato all’impiego commerciale.
Per quanto riguarda la terza generazione il mercato non poteva più accettare la separazione fra macchine scientifiche e meccaniche gestionali perché il computer doveva essere in grado di svolgere elaborazioni di ogni genere (testi, formule matematiche ecc.), purtroppo a rendere le cose ancora più complesse s’introdusse l’elaborazione di tipo Batch (cioè Alotti), non consentiva la comunicazione diretta con il computer, cosicché qualsiasi errore nella scrittura di un programma o nell’elencazione dei dati era rilevato soltanto alla fine dell’immissione e obbligava l’operatore a scrivere tutto.
Successivamente fu introdotto il principio del Time-Sharing che si può tradurre con “quanto di tempo”, consente a diversi utenti di usare un solo computer contemporaneamente e l’illusione degli operatori che le macchine stiano lavorando solo sul loro problema.
Il BASIC nonostante le critiche ricevute rimane un linguaggio di programmazione più semplice e pratico per una persona che comincia ad usare il computer.
Di fatto, nel 1961 la NASA aveva affidato la progettazione di un computer potente e affidabile che doveva consumare pochissima energia ed occupare poco spazio.
Le macchine della terza generazione sono più potenti, la memoria principale si è sdoppiata e accanto all’unità principale ha fatto comparsa la memoria più piccola, ma veloce, molto costosa ma con la presenza di circuiti microelettronici più avanzati e si chiama cache, in esso si conservano dati e informazioni.
Con la quarta generazione si determina la nascita dei calcolatori personali, si usufruisce dei microprocessori, esso integra in un quadratino di silicio di dimensioni quasi microscopiche.
Purtroppo ci sono ancora dei problemi e si vedono con la nascita del primo Personal Computer che non dispone di nessun tipo di Software e può essere programmato soltanto con un linguaggio macchine.
Solo nel 1976 si può assistere alla comparsa del sistema operativo per i microcalcolatori cioè dotati di un minimo di software sufficiente per far partire l’elaboratore.
Un anno dopo nasce il primo vero e proprio Personal Computer con unità centrale incorporata alla tastiera al video, un unità di memoria e dischetti.
La quinta ed ultima generazione non si sa bene cosa si vuole sviluppare.
A differenza dei primi calcolatori che sono nati per soddisfare le necessità militari, la seconda per scopi commerciali, la terza come conseguenza allo sviluppo dell’elettronica, la quarta al microprocessore.
Il progetto di questa quinta generazione si cominciò a parlare negli anni ’80 per sviluppare sul piano HARDWARE che SOFTWARE.
Si vogliono introdurre macchine basate sull’informazione, sulle conoscenze facendo intervenire le tecniche dell’intelligenza ma non trovarono soluzioni adatte.
Nell’anno 1983 compaiono i primi personal computer e l’informatica prende sempre più vantaggio perché questa macchina ha un sistema di elaborazione autonoma che contiene le proprie applicazioni e i propri programmi. Il primo fu il DOS che è un sistema monoprogrammato monoutente, inizialmente i personal computer venivano installati con una configurazione Stand Alone che significa funzionante da solo. I vantaggi che offre è la semplicità di gestione del sistema, i costi sono bassi da sostenere, lo svantaggio è che non c’è nessuna possibilità di scambio con un'altra macchina se non via dischetto.
Negli anni ’90 abbiamo Windows 95- 98 che rivoluziona il concetto di sistema operativo perché fino a che non arrivasse Windows il sistema operativo era essenzialmente un gestore di risorse in un sistema di comunicazione.
LO SVILUPPO DEL SETTORE TERZIARIO
Per diverse ragioni è mutata la struttura sociale dei paesi sviluppati che si trovano in un’avanzata fase di terziarizzazione, con una crescita assoluta e una percentuale dei ceti medi, costituiti da intellettuali, tecnici, operai specializzati, professionisti, ricercatori, addetti al tempo libero. Parallelamente alla riduzione, della percentuale, della classe operaia, nuove forme di solidarietà sociale nel campo del lavoro hanno fatto fatica ad affermarsi per la segmentazione crescente dei processi lavorativi della società terziaria, altamente tecnologizzata.
Le conseguenze furono traumatiche nei paesi economicamente avanzati, perché il prodotto lordo nazionale fu importante per il risultato di un’attività di trasformazione industriale, gli incrementi di produttività furono facilmente realizzabili.
Però con la terziarizzazione, tassi di sviluppo di queste dimensioni sembrano tutt’oggi irraggiungibili, perché il sistema non è in grado di generare una crescita annua della ricchezza altrettanto elevata.
In realtà il lavoro nel terziario in genere è stato rivoluzionato nei suoi contenuti e nella sua organizzazione da tutte le macchine che servono ad archiviare dati, ad aggiornare situazioni finanziarie, a realizzare certificati al pubblico, a comprare e manipolare testi ed è facile prevedere ulteriori sviluppi.
Il computer, dunque, tende progressivamente a sostituire l’uomo non solo nei lavori faticosi, come era accaduto nel passato con la meccanizzazione, ma anche in quelli “intelligenti”, producendo un eccesso senza precedenti di forza lavoro, non solo manuale ma anche intellettuale.
Il settore terziario, inoltre si caratterizza per il continuo sviluppo di innovazioni, non fanno parte tutte quelle attività non comprese nel primario e nel secondario, per quanto riguarda questo settore è enormemente cresciuto negli ultimi decenni, e nella maggior parte delle società sviluppate.
In particolare negli anni recente, si stanno sviluppando velocemente i servizi del terziario ed esso comprende quei servizi maggiormente strategici, avanzati, innovativi soprattutto dal punto di vista tecnologico.
Questo settore si sviluppa grazie anche alla continua evoluzione della tecnologia dell’informatica dove si possono svolgere ricerche scientifiche attraverso i laboratori, la gestione aziendale, le
telecomunicazioni che sviluppa le reti telematiche e i satelliti, esso è il settore più innovativo rispetto al primario e al secondario e quest’ultimo è in continua evoluzione.
LA RIVOLUZIONE INFORMATICA
Dopo i fenomeni di crisi e disoccupazione, se ne sviluppò un’altra di nuovo tipo, diventata costante, strutturale e non congiunturale, alla sua determinazione concorsero, però, non solo i fenomeni appena analizzati, ma soprattutto l’innovazione tecnologica, che costituì l’altro fattore utilizzato per rilanciare lo sviluppo.
Infatti, come è sempre accaduto in tutte le storie dell’industrializzazione, questa volta è partita una fase di intensa innovazione delle tecniche applicate alla produzione e alla destinazione delle merci e soprattutto la nuova ricerca per la scoperta di organi di calcolo e di memoria, il calcolatore Bull “Gomma” nel 1952 che usava linee di ritardo come organi di memoria, diodi a cristallo e resistenti.
Le prime applicazioni pratiche dell’elettronica e dei nuovi concetti di calcolo commerciale.
Nel 1955 apparivano i calcolatori e si usavano i transistor come organi di calcolo, tamburi magnetici come memorie.
La fabbricazione dei calcolatori ed elaboratori si va orientando verso l’utilizzazione generale dei transistor e quindi si arriva ai primi circuiti integrati, circuiti micrologici e sostituiscono i circuiti a transistor normali.
Altri calcolatori nascono, troviamo anche ENIAC e poi seguirà Selective Sequence Electronic Calculator costruito dall’IBM nel 1948, ci sarà anche EDSAC costruito all’università di Cambrige nel 1949, seguirà Hanchester Electronic Computer (con memoria a tamburo magnetico).
Nascerà UNIVAC costruito dalla Remington Rond (memoria a mercurio), inoltre compariranno gli elaboratori “701” (con memoria a tubi catodici) e il “704” (con memoria a tubi magnetici)costruiti dal 1953 al 1955 dall’IBM, ci saranno altre due macchine “402 e la 405” costruite da Elliot.
In questo periodo l’IBM/360 ha una memoria che contiene circa 8192 a 2097152 byte.
Innanzi tutto la rivoluzione informatica, sorta circa 40 anni fa dai laboratori e maturata per circa un decennio nelle applicazioni scientifiche, industriali, amministrative, e tutto ciò esplode con l’avvento del microprocessore, della telematica, della robotica e dell’intelligenza artificiale.
Da qui l’innovazione si è dispiegata su tutti i processi produttivi, nello sforzo non solo di risparmiare energia, ma di ridurre i costi di produzione e di individuare nuovi spazi di mercato.
L’informatica è diventata a sua volta un vastissimo settore produttivo, concentrato soprattutto negli Stati Uniti e in Giappone, ma presente anche in Europa, e ha trainato la ripresa economica, perché la domanda dei prodotti informatici è cresciuta, per tutti gli anni ottanta, a ritmi vertiginosi, superiori a quelli di qualunque altro prodotto industriale.
I caratteri di questa nuova tecnologia sono stati talmente innovativi e pervasivi di tutta la struttura economica e sociale che molti studiosi non hanno esitato a definire questa trasformazione una vera e propria rivoluzione.
Infatti, il calcolatore e entrato non solo nei luoghi dove si lavora e si progetta, dove si scambiano informazioni e si forniscono servizi (banche, università), ma anche in spazi privati e domestici.
Nella loro normale e non breve storia gli elaboratori sono passati dalle mastodontiche dimensioni d’origine (il primo calcolatore elettronico, costituito nel 1946, aveva 18000 valvole e 6000 interruttori occupava grandi spazi), all’attuale generazione di microelaboratori, la quarta dopo quella delle valvole, dei transistor e dei circuiti integrati.
Quando cominciò a entrare nei processi produttivi l’informatica dette a volte risultati spettacolari, come è avvenuto nella robotica. Il caso più noto è quello della costruzione di automobili, dove braccia meccaniche impugnano e usano utensili sostituendo l’uomo nelle fasi di lavoro, di fatto nelle industrie le fasi dell’esecuzione, ma anche quelle di progettazione vengono già affidate agli elaboratori.
In passato l’uomo voleva ampliare la propria capacità fisica, mentre oggi con l’informatica l’uomo vuole ampliare le capacità mentali.
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LE DIFFICOLTA’ E L’INTRODUZIONE DEL COMPUTER NELLE IMPRESE
Per quanto riguarda il sistema informatico di un’azienda può essere considerato come l’insieme delle informazioni e delle correlazioni che possono servire per lo svolgimento di un attività aziendale, infatti, in questo sistema si può considerare l’insieme dei dati, dei procedimenti di elaborazione dei dati, l’insieme degli strumenti utilizzati.
Le informazioni possono servirci a livelli diversi dove il livello inferiore riguarda l’uso operativo delle informazioni per svolgere un’attività normale, invece i livelli più alti richiedono la correlazione delle informazioni per prendere delle decisioni e definire delle strategie.
La correlazione può essere suddivisa tra i suoi elementi ed un sistema informativo, e possono essere indipendenti, integrato o modulare.
Il primo è suddiviso in sottosistemi che operano in modo autonomo, qualsiasi parte funziona in modo indipendente e deve avere a disposizione i dati necessari o delle azioni.
A differenza del primo il secondo è un sistema dove esiste correlazione fra tutte le componenti e ogni informazione può essere ottenuta in un solo modo, con questo sistema non ci può essere la duplicazione dei dati, il sistema automaticamente risulta complesso e poco flessibile, i sistemi modulari offrono dei vantaggi cercando di eliminare i difetti.
Il funzionamento modulare può essere modificato senza nessuna conseguenza e poi i moduli possono essere suddivisi in sottomoduli creando un sistema modulare con una struttura gerarchica, e il sistema informativo è gestito con metodi automatici di elaborazione con l’utilizzo di calcolatori elettronici.
L’insieme di tutte le apparecchiature, programmi che si possono usare all’interno dell’azienda costituisce il centro Elaborazione Dati (CED) è un settore aziendale ed ha il compito di coordinare tutta l’attività informatica, quelle elaborative, l’attività analitica per consultare le informazioni necessarie, inoltre il CED deve coordinare e gestire gli elaboratori tradizionali e lo sviluppo delle procedure utilizzabili.
Il CED si divide in settori il primo è analisi si occupa dello studio di fattibilità per la soluzione dei problemi aziendali preposti dagli utenti.
Il settore di sviluppo o programmazione deve provvedere alla realizzazione delle procedure e della loro manutenzione.
Per quanto riguarda il settore operativo deve utilizzare i comandi del sistema operativo per garantire il corretto funzionamento del centro sapere come comportarsi in certe situazioni.
L’installazione di un CED in un azienda serve per stabilire gli obiettivi che essa si vuole predisporre.
In passato l’ufficio non era così organizzato ma disponeva di oggetti come la macchina da scrivere, la calcolatrice, il telefono ecc., il buon funzionamento dell’ufficio era in gran parte lavoro manuale.
A differenza di un ufficio moderno dove sono presenti i nuovi prodotti dell’informatica, ad esempio i video terminali, tastiere, stampanti essi hanno semplificato il lavoro dell’uomo.
All’inizio per chi usava i computer ebbe grosse difficoltà perché non conoscevano i programmi e dovevano effettuare dei corsi per adattarsi e a sua volta dovevano eseguire il loro lavoro.
LA POLITICA DEI PREZZI
L’attuale successo dell’informatica e dell’utilizzo del personal computer ormai ovunque è da attribuirsi ad una lunga serie di motivi. Immediatamente risulta ovvio pensare che da un po’ di tempo a questa parte un numero sempre più consistente di persone si interessano allo sviluppo dei più disparati tipi di software: da quello che ci permette di inviare fax usando direttamente i dati dei clienti della ditta dal database aziendale, a quelli di vario genere per preparare relazioni e presentazioni od ancora quelli che ci permettono di navigare in Internet.
Fonti recentissime vedono, ad esempio, un incremento impensato, e sempre crescente, dell’utenza della rete delle reti: sembra che, a livello mondiale, ci si avvicini un utente ogni 4 secondi!
In America, dove tutti hanno fatto un po’ da promotori per il resto del mondo, si prevede a breve la presenza di un pc in almeno la meta delle famiglie.
E’, infatti, dagli anni ’80 che stiamo assistendo ad uno sviluppo esponenziale di questo mercato-tecnologico che sembra non conoscere limiti.
Tutti i meriti non vanno però attribuiti solo a coloro che si sono occupati solo degli aspetti prettamente informatici, ma tantissimi settori hanno contribuito parallelamente a questo grande sviluppo.
Ad esempio un ’argomento alla moda è l’eCommerce, o commercio elettronico, e uno dei problemi che più ne impediscono l ’ attuazione è proprio quello giuridico della sicurezza. Da un lato bisogna studiare leggi a tutela dell ’ acquirente e del venditore e dall’altro si devono escogitare metodi sicuri per le transazioni delle informazioni relative ai pagamenti. Attualmente Intel ha inserito un codice seriale all ‘ interno del suo ultimo processore per identificare univocamente l ’ utente durante un pagamento, con conseguenze sul mantenimento della privacy di ognuno; sarebbe infatti possibile da parte di un hacker di monitorare continuamente gli spostamenti di un navigante!. I prossimi processori sicuramente integreranno meccanismi hardware per la generazione di numeri casuali ad alta sicurezza per gestire, ad esempio, chiavi di accesso.
Seguendo poi questo mondo si sono sempre visti vicino tanti limiti di varie branchie delle più note materie scientifiche come l’elettronica e le scienze che studiano i materiali.
Ci vengono offerti personal computer dotati di processori sempre più veloci, capaci di effettuare incalcolabili quantità di operazioni nell’unità di tempo; tutto questo è stato grazie ad una sempre più elevata capacità di integrazione dei componenti elettronici utilizzata nei processi produttivi.
Quando la rete Internet è passata da un uso strettamente militare ad uno poco più ampio si è sicuramente vista un ‘ espansione, anche se, confronto a quelle dei nostri giorni, di modeste dimensioni. In quegli anni, anche se solo in ambito universitario e di ricerca scientifica, si riusciva ad utilizzare questa rete per permettere la comunicazione tra “computer” da diverse parti del mondo, ma sarebbe stato impossibile farlo al livello domestico attuale.
Solamente negli anni 70, in corrispondenza al passaggio dai normali processi produttivi basati sui transistor a quelli VLSI (very large scale integration) cioè a larga scala di integrazione, si è constatato un tangibile aumento di potenzialità che sono state prontamente sfruttate. L’ integrazione elettronica consiste infatti nella miniaturizzazione dei componenti (transistor) per realizzare i cosiddetti circuiti integrati. Basti pensare che una banalissima calcolatrice tascabile offre prestazioni superiori ad un elaboratore a valvole che nella preistoria dell’ informatica occupava magari un’intera parete. E’ infatti solamente riducendo le dimensioni dei componenti base che diventa così possibile introdurre tutta una serie di migliorie: con componenti di dimensioni inferiori si ha un minore assorbimento di potenza elettrica con conseguente risparmio ma soprattutto una minore dispersione di calore; infine grazie ad una minore dispersione di calore è possibile aumentare le frequenze di funzionamento dei processori dedicati ai calcoli matematici, innalzandone conseguentemente le prestazioni. Attualmente non si può rimanere indifferenti sapendo che i processori delle ultime generazioni progettati per i pc casalinghi ospitano al loro interno qualcosa come dieci milioni di transistor è più le cui dimensioni sono nell’ordine dei decimi di micron(0,25).
Si tratta insomma di un settore in continua e rapida evoluzione che grazie al suo successo sta offrendo a tutti tante opportunità. Parallelamente a queste innovazioni avviene anche sempre più una produzione su larga scala grazie alla quale questo potentissimo strumento si diffonderà sempre più velocemente col passare del tempo.
LA POLITICA DI VENDITA
Il mercato dell’informatica ai nostri giorni è diventato un vero e proprio business. Si tratta di una sempre più fiorente attività intorno alla quale ruotano sempre più interessi.
Sempre più famiglie si stanno abituando, forse per modernizzarsi o semplicemente per curiosità, ad un uso domestico del calcolatore. Se da sempre questo strumento “di calcolo” ha affascinato studenti di informatica e pochi altri a cui era strettamente necessario, ora sembra che si stia sempre più diffondendo. La sua diffusione è sempre stata rallentata dalle innumerevoli osticità incontrate inevitabilmente dai neofiti. E’ appunto dalle origini di tutto ciò che lo si può vedere sicuramente non predisposto, a almeno non inseribile, a meno di radicali accorgimenti, a qualsiasi tipo di ambiente. Chiunque abbia usato anche un moderno pc solo per poco tempo può testimoniare di essersi incappato in qualche problema dovuto al sistema operativo, a qualche software applicativo o a qualche periferica nuova appena installata. Forse è proprio per questo enorme panorama che gira attorno a questa scatola, fortunatamente il più delle volte non nera, che rende difficile un’effettiva compatibilità. Esistono infatti tantissimi tipi di software che il più delle volte, o per una cattiva programmazione o per qualche conflitto nell’ambito del computer in cui sono stati installati, si rifiutano di funzionare correttamente a meno di alcuni compromessi.
Dunque chi voleva fare fiorire questo business doveva venire incontro proprio a quella parte di pubblico più scettico di fronte a questa innovazione quella cioè che si arrestava di fronte alle prime, seppur non banali per la maggior parte, difficoltà. Chi ha fatto da primogenito alla famiglia, o meglio ai predecessori degli attuali personal computer, si può dire a posteriori sia stata l’IBM.
Grazie a lei è stato introdotto uno strumento che, grazie ad innumerevoli fortune magari anche non pienamente meritate, si è confermato come standard “de facto” nell’attuale panorama mondiale.
Come è stato precedentemente spiegato il computer come noi lo vediamo è un insieme di hardware e di software ed è proprio grazie a quest’ultimo che l’uomo più ricco del mondo a puntato i suoi interessi per arrivare allo scopo di cui sopra si parlava: realizzare un sistema sempre più alla portata di tutti. Se fosse infatti stato solo per i processori sempre più potenti supportati inizialmente dall’IBM e successivamente dai IBM-compatibili, costruiti dall’Intel, non si sarebbe arrivati a sfruttare quello che ai nostri giorni siamo abituati a vedere come norma. Grazie all’introduzione di interfacce grafiche sempre più intuitive e semplici da usare sta infatti diventando sempre più alla portata di tutti l’utilizzo di un personal computer. Ci sono infatti tante persone a digiuno “dell’informatica vera e propria“ che tutto ad un tratto si divertono a consultare enciclopedia multimediali e a cercare informazioni collegandosi da casa ad Internet. E’ vero che oggi si sta evolvendo uno standard introdotto dall’IBM, ma i veri colossi che si impegnano nelle principali parti hardware e software sono Intel e Microsoft, ormai veri monopolizzatori di questo mercato. Quello che hanno in poco tempo introdotto e che non si propongono certamente di rallentare è stata una vera e propria rivoluzione. Un personaggio ormai a tutti noto, Bill Gates, padrone della Microsoft e ideatore dei sistemi operativi Windows, ha cercato proprio un’evoluzione di questo mercato in modo di allargarlo ad un numero sempre maggiori di utenti e soprattutto ad un insieme disomogeneo.
Anche i media contribuiscono ad avvicinarci a questo mondo per il senso che ci aggrada di più.
Si può parlare infatti di un’evoluzione alla moda; parallelamente all’esplosione di internet sono stati introdotti processori con giusto qualche istruzione in più per ottimizzarne l’utilizzo; ora che è stato introdotto il DVD con l’intenzione si sostituire col passare del tempo la videocassetta, si vedono già in commercio lettori DVD per pc economici e ad alte prestazioni. Insomma, sembra che basti comprarlo poi qualche interesse sarà lui a suscitarlo!
IL COMPUTER HA DATO UNA SVOLTA AL LAVORO
Dopo la rivoluzione informatica alcuni studiosi hanno ritenuto che nella nostra società, accanto al rapporto capitale/lavoro si manifesterà oggi un altro fattore produttivo che è l’informazione. Dove maggior volume, maggior velocità, migliore gestione di informazioni significano oggi più produttività, più capacità di concorrenza. La circolazione delle informazioni è diventata progressivamente il principio di organizzazione del lavoro nelle fabbriche e negli uffici. Per quanto riguarda la vecchia organizzazione del lavoro di stampo, il possesso delle informazioni era centralizzato nel management, mentre i lavoratori erano semplici appendici del sistema delle macchine e il lavoratore aveva bisogno di poche informazioni. Parecchi anni fa non si poteva svolgere così velocemente il lavoro negli uffici, ma esso prima era piuttosto lento.
Con l’introduzione dell’informatica si arriva ad un alto livello di circolazione delle informazioni, su cui si è modellata una nuova organizzazione del lavoro, che tende alla ricomposizione delle mansioni, alla responsabilità dei singoli lavoratori, che operano in piccoli gruppi autonomi, a cui è affidata non solo il controllo di qualità del prodotto ma anche l’esecuzione di diversi compiti.
Da un lato, l’informatica consente di fare sempre di più meno lavoro umano, aprendo una voragine nell’occupazione che non si riesce a sanare, ad esempio i disoccupati. Invece dall’altra parte l’informatica consente di lavorare meglio, di ridurre la fatica e l’alienazione del lavoro di fabbrica, aumentando l’autonomia e la partecipazione dei lavoratori, e soprattutto rendendo possibile una generalizzata riduzione del tempo di lavoro, con la realizzazione di elevati tassi di produttività in tempi assai ridotti.
Oggi nelle aziende l’informatica è molto importante perché il lavoro delle segretarie e degli impiegati diminuisce e si semplifica rispetto ad anni fa. Oggigiorno è comodo avere un Personal computer in casa perché si possono svolgere veramente tanti lavori.
LE RETI DI COMPUTER
Si può parlare di elaborazione in rete solo quando ci sono più computer collegati tra loro e che trasmettono dati attraverso una rete di comunicazione.
Gli elementi fondamentali di una rete sono:
- i terminali che rappresentano l’interfaccia tra utente e la rete;
- gli ospiti, il computer trasmette e riceve elaborando le informazioni;
- i nodi di comunicazione cioè i computer sono usati come commutatori;
- i collegamenti e le linee di comunicazione, essi uniscono vari elementi per formare la rete.
Le reti di computer si distinguono in due nodi: la rete locale e la rete geografica. La prima si svolge all’interno di uno stesso edificio e trasmettono un segnale digitale binario, la rete locale è costituita da più unità di elaborazione con una trasmissione a breve distanza (LAN). Le principali topologie presenti in una rete locale sono: a stella, a bus e ad anello.
La topologia a stella consiste in un modo centrale a cui sono collegati tutti gli altri.
In modo particolare controlla le comunicazione tra i vari nodi.
Quella ad anello consiste che ogni nodo è collegato con altri due in una disposizione circolare.
Infatti se si vuole passare dal nodo che trasmette al nodo che riceve un messaggio deve passare per tutti i nodi intermedi.
Se dovesse guastarsi qualsiasi nodo s’interrompe tutto il funzionamento dell’intera rete.
La topologia a bus invece riguarda ogni stazione che è collegata ad un'unica linea.
La tipologia di una rete locale prende in esame la struttura di questa rete e le componenti Hardware e Software. Le principali sono:
• la rete Peer to Peer
• reti Client Server.
La prima rete significa punto, punto sono stazioni logicamente collegate ad altre stazioni potendo utilizzare le risorse messe a disposizione dalle altre macchine. Per risorse intendiamo il Disco fisso, le stampanti, cd- ROM, modem/fax, scanner. I vantaggi di questa rete è economica visto che è già presente in Windows’95- ’98, gli svantaggi invece è la mancanza di prestazioni, la mancanza del controllo di accesso ed è possibile usarla solo quando poche stazioni sono collegate. La seconda rete ha una presenza di prestazioni più elevate ha a disposizione le proprie risorse, le stazioni si collegano al server letteralmente significa servente colui che serve gli altri. Il server deve controllare l’accesso, ogni stazione per poter entrare deve inserire un codice ed una password, esso controlla la validità dei codici e se non fosse coretto non ti fa entrare.
Le reti geografiche non hanno lo stesso edificio, ma comunicano con linee esterne a distanza intercontinentale, e queste si collocano in punti precisi in zone geografiche diverse e non rispettano una posizione particolare, e per poter usare questa rete devo usare la linea telefonica, qui i segnali binari devono essere trasformati ad un segnale vicino a quello vocale e così facendo devo usare il modem.
La rete geografica è una rete disposta sul territorio, le varie unità di elaborazione vengono collegate attraverso linee telefoniche, il modem e l’utilizzo della trasmissione analogica del segnale. Queste reti si sono diffuse all’incirca negli anni 60 come reti private e gestite attraverso un gestore:
• ITAPAC, è una rete che esiste ancora oggi è gestita dalla SEAT (Telecom)
• NAZIONALI (Minitel)
Le reti private invece sono:
• Reti IBM,
• Reti DIGITAL.
Si può parlare anche di rete aperta quando ci si può collegare a qualsiasi punto geografico attraverso mezzi di comunicazione, essi sono stati definiti Standard per cercare di risolvere il problema delle grandi differenti esistenti tra sistemi di elaborazione diversi.
Sono presenti anche reti Europee, ad esempio può essere Euronet-Diane che collega alcuni paesi europei e costituisce la rete di trasmissione delle informazioni per la comunità economica europea.
Un'altra rete importante e l’ESANENET dell’Esrin.
LA RETE INTERNET
Per quanto riguarda la rete Internet nasce nel 1973 come Arpanet dal dipartimento della difesa americana, con l’obiettivo di sviluppare una rete che costituisse lo scambio di dati anche in caso di attacchi bellici.
Di fatto Internet nasce in ambienti militari, infatti, si voleva costruire una rete che potesse resistere ad attacchi bellici, è per questo motivo che la rete Internet presenta un architettura flessibile che consente ad un nodo della rete di collegarsi anche se una linea di collegamento è interrotta.
Qualsiasi dato da ricevere o da inviare, viene diviso in tanti pacchetti, ognuno dei quali è numerato, nei quali ha un indirizzo di destinatario, infatti i pacchetti li mando sulla rete e può seguire la strada migliore per giungere al destinatario.
Internet- net letteralmente significa collegamento di reti, è infatti una rete di reti, un insieme di tante reti locali, ognuna delle quali è dislocata sul territorio.
Diversi anni dopo nel 1990 le reti collegate ad Internet sono circa mille soprattutto in ambiente militare ed universitari.
Solo quattro anni più tardi le reti collegate sono diventate un milione in tutto il mondo, arriva anche in Italia solo perché sono ammessi i provider.
La rete si compone di computer chiamati nodi di rete o server di rete collegati tra di loro con linee telefoniche dedicate.
Il nodo di rete o il server sono dei computer che svolgono due principali funzioni:
1. consentono il collegamento degli utenti,
2. erogano dei servizi di rete.
I principali nodi e i più importanti sono:
- Server
- Station
Il server è un elaboratore che mette a disposizione degli utenti dei servizi di rete però i servizi sono due.
Invece il nodo station è anch’esso un elaboratore però utilizza i servizi, ogni stazione può collegarsi a qualsiasi server.
I due nodi sono stati raggruppati in domini cioè gruppi di computer che rappresentano delle affinità di tipo geografico o seriale, quello geografico ad esempio risiede in una stessa nazione mentre il seriale, fa parte della stessa categoria.
Inoltre l’utente può collegarsi utilizzando la normale linea telefonica che si chiama linea commutata utilizzando il modem che è posto all’interno del computer.
Internet è importante per la sua struttura, l’IP- address consente ad ogni computer di collegarsi ad Internet o al server consiste in una sorta di numero telefonico della rete composto da una quaterna di numeri, ad esempio(194.20.8.4), l’IP- address individua ogni computer collegato alla rete, si digita il numero nella barra di un navigatore e si chiama verso quel server. Il dominio è costituito da un gruppo di computer che risiedono in una stessa nazione o con qualche affinità, ogni dominio si divide in sottodomini creando una scala gerarchica.
Sottodomini americani Resto del Mondo

.It. .Fr . CH
.Com .Gov .Edu .Mil .Net
società enti educazione militari vari tipi di enti
commerciale governativi commerciali
Il servizio più importante è quello di navigazione che si basa sul concetto di Ipertesto è un testo che contiene elementi aggiuntivi, immagini, grafici, suoni, filmati, è possibile anche passare da un ipertesto all’altro dando origine ad una ragnatela di collegamenti Word, Wait, Web, gli ipertesti vengono scritti con un linguaggio che si chiama HTML.
IL COMMERCIO ELETTRONICO
Il commercio elettronico è un insieme di transizioni commerciali tra produttore e consumatore finale, realizzato con l’utilizzo di computer e reti telematiche, finalizzate allo scambio d’informazione direttamente correlate alla vendita di beni e servizi.
Il C.E. identifica l’acquisto, la vendita, l’ordine e il pagamento in forma elettronica di prodotti, utilizzando un infrastruttura di rete.
Questo tipo di transizione è usato per gli scambi commerciali tra aziende ed uno scambio di informazioni testuali, utilizzando la tecnologia detta E D I (Electronic Date Inerchange).
Il commercio elettronico si effettua grazie ad Internet.
Esso infatti ha trasformato lo scambio di semplici dati tra imprese e negozi virtuali, annullando la distanza tra l’azienda produttrice ed il consumatore finale.
Gli scopi che esso ha sono la commercializzazione di beni e servizi, compravendita di azioni, trasferimento di fondi ecc.
Con la diffusione del commercio elettronico si crea un nuovo rapporto tra offerta e domanda di beni e servizi, infatti con l’avvento di Internet e della posta elettronica il produttore può diffondere il proprio messaggio.
Qualsiasi persona che riceve il messaggio può prenderlo in considerazione o meno, di fatto il consumatore può ordinare prodotti, o qualsiasi genere, che nei negozi abitualmente non trovi.
Nei paesi diffusi il commercio elettronico sta cambiando il business per le imprese e per l’acquisti che svolgono i consumatori.
Per far si che il pagamento vada a buon fine dopo aver acquistato un bene è necessario proteggere i dati inviati e garantire all’acquirente che il bene gli giunga a destinazione.
Il pagamento si effettua elettronicamente infatti per garantire l’autenticità delle parti è disponibile il sistema Telepay basato sul protocollo SSL (che garantisce la riservatezza dei dati personali).
Al sistema telepay gli è assegnato un certificato e un codice associato alla carta di credito del cliente ed effettuerà il pagamento con essa del bene che ha acquistato.
Purtroppo gli indici sono in rialzo, perché in Italia le incertezze che questo Commercio Elettronico funzioni sono elevate, per il semplice fatto che molte persone non hanno una giusta conoscenza informatica e si potrebbero verificare grossi problemi.
INTRODUZIONE
Ho deciso di trattare l’evoluzione dei computer, per scoprire come essi si sono evoluti e come è cambiata la tecnologia e le loro dimensioni. Infatti sono partita dalle origini quando il computer era agli inizi non si sapeva bene a cosa servisse se non per svolgere soltanto delle operazioni, poi vedere di cosa esso è formato infatti in questo paragrafo ho specificato che il computer ha due unità importanti: l’unità centrale serve per gestire la principale unità di lavoro ed è costituita da una memoria, essa è in grado di immagazzinare dati; l’unità periferiche riguardano solo le unità di input/output.
Ho parlato dello scopo del computer, a cosa esso serve e come può essere utile mentre si compiono determinati lavori. Importante è stato lo sviluppo del computer come dei matematici hanno potuto inventare delle macchine così potenti e veloci.
Nel secondo paragrafo ho trattato la storia del computer, l’evoluzione dal passato al presente, prima i computer si chiamavano calcolatori, macchine che nacquero nel 1600, circa dove si presentavano diverse imprecisioni e con il passare del tempo queste imprecisioni tendevano a scomparire; importanti furono gli anni collocati nel periodo della seconda guerra mondiale perché i computer servirono alla NASA per volare sullo spazio e anche per prevedere le mosse e gli attacchi che avvenivano in guerra. Anche i successivi anni furono importanti fino ad arrivare agli anni novanta con l’arrivo di Windows 95 e poi il 98 macchine importanti, perché costituisce un 80% circa delle procedure per gestire le interfaccie e le videate che vengono utilizzate per comunicare con l’utente.
Ho trattato le difficoltà che si sono presentate all’interno dell’azienda con l’introduzione dei Personal Computer e come si sono adeguati.
Si può parlare anche di sviluppo del settore terziario, questo è un settore decisamente importante per la tecnologia e le nuove invenzioni perché raggruppa le evoluzioni che ci sono state e che ci saranno in un futuro.
Per quanto riguarda la rivoluzione dell’informatica è rappresentata dall’innovazione tecnologica che ha portato la crisi, dalla tecniche applicate e dai diversi elaboratori che nascono, e come occupano il posto dell’uomo nelle industrie.
Nel terzo capitolo ho parlato del mercato, dove ho trattato la politica dei prezzi intesa come crescita cioè come il mercato si è ampliato con il continuo rialzo delle richieste dei computer, poi ho parlato della politica delle vendite e per finire la svolta che ha dato il computer nel lavoro, ha velocizzato il lavoro dell’uomo, si impiega meno tempo rispetto a prima.
L’ultimo capitolo invece riguarda il futuro del computer con le reti di computer dove sono rappresentate le due reti più importanti che sono le reti locali e le reti geografiche; invece la rete Internet all’inizio la utilizzavano solo in campo militare infatti è per questo che ha una struttura solida perché serviva ad riparare la rete dai duri attacchi militari. Mentre oggi Internet lo si usa per molte cose; dalla navigazione per trovare informazioni utili alla spedizione di messaggi con la posta elettronica e ancora tanti altri servizi.
Per finire un argomento nuovo il Commercio Elettronico via Internet per il momento funziona solo in America perché in Italia sono presenti ancora dei problemi, questo commercio consiste nel collegarsi ad Internet, compilare gli ordini che ci interessano aspettare la ricevuta per poi ricevere a casa la merce ordinata.

Esempio



  


  1. michele

    una tesina per il pas sull'evoluzione dei microprocessori da4 bit al dual core piu o meno da pagine possibilmente molto tecnica