Materie: | Appunti |
Categoria: | Ricerche |
Voto: | 1 (2) |
Download: | 128 |
Data: | 05.10.2001 |
Numero di pagine: | 7 |
Formato di file: | .doc (Microsoft Word) |
Download
Anteprima
new-york_2.zip (Dimensione: 6.45 Kb)
trucheck.it_new-york.doc 19 Kb
readme.txt 59 Bytes
Testo
New York
New York, città degli Stati Uniti (New York), sulla costa atlantica (baia di New York), alla foce dell'Hudson. Il centro urbano (787 km² circa di superficie) ha una popolazione di 7.346.350 ab.; la conurbazione della Grande New York, che si estende a ovest nel New Jersey, fino a comprendere numerosi centri, fra cui Newark, Elizabeth e Jersey City, e, a est di Brooklyn e di Queens, una parte di Long Island, ne conta 17.931.000.
New York è la città più popolosa e il più importante centro commerciale e finanziario degli Stati Uniti. Sede arcivescovile cattolica. Università (Columbia, New York University e Fordham [cattolica]).
? Struttura urbana e popolazione
New York è suddivisa in cinque boroughs (Manhattan, Bronx, Queens, Brooklyn e Staten Island [già Richmond]), i cui limiti territoriali corrispondono rispettivamente a quelli delle contee di New York, Bronx, Queens, Kings e Richmond. Manhattan, il cuore della città, occupa interamente l'isola omonima; Bronx, l'unico borough sulla terraferma, situato a NE di Manhattan, è da questa separato mediante l'Harlem River, un piccolo corso d'acqua canalizzato che mette in comunicazione l'Hudson con l'East River; Queens, nell'estremità occidentale di Long Island (a est di Manhattan), si affaccia sull'East River; Brooklyn, nella parte sudoccidentale di Long Island, confina con Queens ed è bagnato dalla baia di New York; Staten Island, il borough più occidentale, occupa l'isola omonima ed è separato da Manhattan dall'Upper Bay.
Il primo insediamento stabile nel territorio dell'attuale New York risale al 1626, anno in cui gli Olandesi fondarono nell'estremità meridionale dell'isola di Manhattan il piccolo centro commerciale di Nuova Amsterdam. Seguirono gli insediamenti a Long Island (a Brooklyn e quasi contemporaneamente a Queens, 1635-1636), sulla terraferma (Bronx, 1639-1641) e infine a Staten Island (1661). Ma fu solo alla fine del XVIII sec., con la fondazione della camera di commercio (1768) e della Borsa (1792), che ebbe inizio lo sviluppo commerciale e finanziario di New York, ulteriormente facilitato dall'apertura nel 1827 dell'Erie Canal (il primo del grandioso sistema di canalizzazione noto con il nome di BargeCanal), che metteva in comunicazione la città e il suo porto, attraverso l'Hudson e il Mohawk, con i Grandi laghi, e dall'avvento della ferrovia (New York-Harlem, 1832). Collegata in questo modo con gli immensi territori dell'interno, le cui risorse la colonizzazione andava via via scoprendo e valorizzando, New York divenne il punto d'arrivo di un sempre maggior numero di emigranti dall'Europa, travagliata da crisi politiche ed economiche. All'originario substrato etnico si sovrapposero Irlandesi (grande carestia del 1846-1848), Tedeschi, e, più tardi, Austriaci, Ungheresi, Slavi, Nordici, Italiani: la città, che al tempo del primo insediamento a Manhattan contava meno di 200 abitanti e all'epoca della guerra d'Indipendenza 25.000 circa, nel 1850 superava i 500.000 e nel 1871 raggiungeva il milione di abitanti. Privi di mezzi di sussistenza, in un paese straniero, gli immigrati tentavano di stare uniti, di raggrupparsi in comunità omogenee. Si formarono così quelle isole etniche (Little Italy; Chinatown; Chelsea, abitata in prevalenza da Irlandesi; collettività ebraica, una delle più numerose di tutto il mondo) in cui tenacemente si tenevano vivi lingua, costumi e tradizioni del paese d'origine, che tanto hanno contribuito a dare a New York il suo aspetto peculiare di grande mosaico di genti e popoli, nel quale si può dire che tutti i gruppi razziali siano rappresentati. La popolazione di colore, un tempo tradizionalmente concentrata a Harlem (parte nordorientale di Manhattan), si è diffusa negli ultimi anni in altri quartieri di New York (Bronx, Brooklyn, Queens), sia per il forte sviluppo demografico sia per la massiccia immigrazione di Portoricani, che si stabilirono in parte proprio a Harlem. Nel XIX sec. ebbe inizio anche l'enorme sviluppo urbanistico, che continuò a ritmo sempre più intenso soprattutto a partire dal 1860, quando agli immigrati europei si aggiunsero anche abitanti dell'interno degli Stati Uniti, attirati a New York dalle prospettive di lavoro offerte dall'industrializzazione. La città, ancora limitata al territorio dell'attuale Manhattan, vide sorgere intorno al quartiere degli affari (Wall Street), nella parte meridionale dell'isola, prima un agglomerato di slums, poi quartieri destinati alle varie comunità di immigrati e il Greenwich Village, che diventerà il quartiere degli artisti. Verso la fine del secolo, quando il territorio di New York si era già esteso a Bronx, Brooklyn, Queens e a Staten Island, si manifestò a Manhattan la tendenza all'aumento dell'altezza degli edifici, dovuta alla necessità di sfruttare quanto più possibile gli scarsi terreni edificabili, i cui prezzi erano enormemente saliti. Ai primi edifici di dieci, quindici e venti piani seguirono strutture architettoniche sempre più verticali, che nel periodo 1920-1935 raggiunsero il massimo dell'elevazione: Empire State Building (uno dei più alti del mondo, 102 piani, 448 m), Chrysler Building (77 piani, 319 m), Sixty Wall Tower (67 piani, 294 m). Il grattacielo della RCA (70 piani, 259 m) è l'edificio più alto di un complesso architettonico organico, il Rockefeller Center (iniziato nel 1931 e portato a termine nel 1947), formato da quindici costruzioni di stile omogeneo, prevalentemente adibite a uffici, collegate da passaggi sotterranei e, in superficie, da vie e piazzali sui quali si aprono eleganti negozi, ristoranti e teatri (fra cui il Radio City Music Hall, che con i suoi 6.200 posti è la più grande sala da spettacolo del mondo). Gran parte di Manhattan, nonostante l'incessante trasformazione, conserva la caratteristica disposizione a scacchiera che assunse nel periodo della prima grande espansione urbanistica: larghe avenues che tagliano l'isola in senso longitudinale (la principale è la Fifth Avenue, asse del quartiere degli affari), intersecate ad angolo retto da streets che, come le avenues, sono contraddistinte da numeri. La monotonia dello schema è mitigata dall'orientamento trasversale di Broadway, lunghissima arteria che dalla punta meridionale dell'isola corre in direzione NO (sfiora Central Park) fino all'estremità opposta, tagliando obliquamente streets e avenues. Il tratto mediano di Broadway è il centro della vita teatrale e mondana di New York.
Problemi urbanistici
La città, unica al mondo per la sua forma, concentra, in particolare sulla penisola di Manhattan, la più alta densità edilizia mai realizzata dall'uomo. Immensi sono i problemi urbanistici che ne conseguono, connessi all'eccezionale ricchezza che vi si raccoglie, ma anche allo squallore delle aree segregate. Un primo problema è proprio quello del gigantismo: le periferie residenziali si estendono a dismisura, sempre più lontano, in seguito all'utilizzo di abitazioni individuali e allo sviluppo tentacolare delle autostrade. Connesso a questo è il problema della congestione del traffico lungo certe arterie e nelle ore di punta. Per porvi rimedio sono stati scavati due tunnel sotto l'Hudson e tre sotto l'East River, oltre a tre ponti costruiti sul primo fiume e sei sul secondo. I "Narrows" tra Brooklyn e Staten Island sono superati da un alto ponte sospeso. Autostrade, tangenziali, eliporti, treni pendolari forniscono tuttavia soluzioni solo parziali. La circolazione automobilistica e le installazioni industriali concorrono poi, in particolari situazioni meteorologiche, a dare origine allo smog.
Molto gravi sono inoltre i problemi razziali e sociali: le minoranze nere americane e portoricane sono confinate nei ghetti, antichi quartieri fatiscenti, focolai di miseria e delinquenza. I maggiori ghetti si trovano a Harlem, nel Bronx, a Brooklyn, a Newark.
Aspetti urbani
New York presenta una grande varietà di quartieri centrali e zone periferiche. Il quartiere di Manhattan è caratterizzato dalla sua pianta a scacchiera tagliata da Broadway, dal suo parco, dai grattacieli di Midtown e Downtown, dai suoi quartieri etnici, dalle sue funzioni culturali e residenziali, commerciali e industriali. A Brooklyn, nel Queens, nel Bronx quartieri lussuosi si alternano ai ghetti. La periferia del New Jersey presenta zone residenziali borghesi accanto a fabbriche, magazzini e zone portuali. Le periferie residenziali e ricche si estendono lungo l'Hudson e nel Long Island. L'addensamento umano dei quartieri centrali contrasta con le periferie-dormitorio delle zone strappate allo spazio agricolo.
Le comunicazioni e il porto
Imponente, anche se tuttora inadeguata, è la rete di comunicazioni urbane: il collegamento tra le varie isole e tra queste e la terraferma è assicurato, oltre che da servizi di traghetto di persone e veicoli, da ponti (Brooklyn [costruito nel 1883], Williamsburg [1903], Manhattan [1909], Queensboro [1909], George Washington [1931], Giovanni da Verrazzano [1964]), nonché da tunnel (Queens-Midtown, Holland, Lincoln, Pennsylvania) per il traffico ferroviario e automobilistico. New York vanta la più lunga rete metropolitana del mondo (l'apertura del primo tratto risale al 1904).
Il porto di New York (dominato dalla statua della Libertà di F. A. Bartholdi, dono della Francia agli Stati Uniti) è uno dei maggiori del mondo per volume di merci e numero di passeggeri imbarcati e il primo degli Stati Uniti. Le banchine si estendono soprattutto sulle rive dell'Hudson, della baia di Newark e dell'Upper Bay e lungo l'East River. Le installazioni portuali sono disposte in modo da permettere l'accostamento a riva delle navi in direzione perpendicolare per aumentare lo spazio utile. L'enorme volume del traffico (oltre 146 milioni di t all'anno, ossia circa tre volte e mezzo il movimento portuale di Genova) e le grandi distanze che separano i diversi punti di carico e scarico hanno reso necessaria l'istituzione di un servizio di chiatte per il trasbordo delle merci di passaggio. Alle varie zone portuali fanno capo, oltre a numerose autostrade, ben dodici linee ferroviarie. Anche nel settore del traffico aereo New York è il più importante scalo del mondo. I suoi tre aeroporti internazionali, J. F. Kennedy (Idlewild), La Guardia e Newark, registrano annualmente oltre 40 milioni di passeggeri in arrivo e in partenza.
Vita economica e culturale
Metropoli finanziaria, la più importante del mondo (Borsa e banche di Wall Street), e commerciale, la prima degli Stati Uniti, New York è anche un nucleo di una zona industriale fra le più importanti degli Stati Uniti soprattutto nel settore manifatturiero. Il numero degli addetti all'industria nelle quattro aree metropolitane di New York, Jersey City, Newark e Paterson-Clifton supera il milione e mezzo. Relativamente poco sviluppate sono le industrie di trasformazione primaria (raffinerie di petrolio, stabilimenti metallurgici). New York è invece al primo posto in parecchi settori della produzione di beni di consumo: confezioni di abiti, pellicce, prodotti alimentari, prodotti farmaceutici, materiale elettrico ed elettronico, costruzioni automobilistiche e aerospaziali, strumenti scientifici. Nei pressi della zona portuale sorgono numerosi cantieri navali, soprattutto di riparazione. A New York, o meglio a Manhattan, sono concentrate alcune delle più importanti case editrici americane. Centro di un'intensissima vita culturale, New York è sede di università fra le più prestigiose degli Stati Uniti, di biblioteche pubbliche (oltre 12 milioni di volumi), di musei, di istituti scientifici, di fondazioni che finanziano ricerche in ogni campo di studio. È sede dell'ONU.