Le piante da appartamento

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Piante da appartamento
LA PRIMA VOLTA.
Se state per comprare una pianta per la vostra casa, sarà bene che leggiate attentamente i suggerimenti qui di seguito proposti in modo da saper riconoscere che tipo di trattamento abbia ricevuto, stabilire il suo stato di salute e, soprattutto, decidere se vale la pena acquistarla:
1. controllate che la pianta scelta abbia le foglie di grandezza, forma e colore corrispondenti alla descrizione riportata nelle schede botaniche;
2. scartate le piante le cui foglie presentano margini brunastri, questo è un segno che la pianta è stata esposta per lungo tempo a temperature elevate oppure che è stata troppo concimata;
3. guardate attentamente le foglie inferiori, se sono gialle o di colore verde pallido vuol dire che la pianta non è stata annaffiata correttamente;
4. preferite piante con fogliame folto, una pianta con foglie rade, infatti, è stata irrigata oppure concimata eccessivamente;
5. leggete attentamente le pagine inerenti ai parassiti e alle malattie delle piante e quindi assicuratevi che la pianta non ne sia affetta. Devono essere controllati i nodi delle foglie (i punti di inserzione delle foglie allo stelo), la loro pagina inferiore e le cime dei rametti;
6. scartate le piante con un vaso troppo stretto, non costituiscono un buon acquisto. Quando un vaso è piccolo, le radici sono visibili sulla superficie della terra oppure possono anche fuoriuscire dal foro di drenaggio. Foglie avvizzite o foglie giovani più piccole delle vecchie sono anch'esse sintomo che la pianta è stata costretta in un vaso troppo esiguo per le sue dimensioni;
7. comprate piante giovani, a condizione che dispongano di un apparato radicale sufficientemente esteso. Le piante giovani infatti superano meglio lo spostamento dalla serra a un altro ambiente.
Una volta a casa; incominciate a fare alla pianta un vero e proprio bagno. Questo accorgimento, oltre ad avere effetti benefici generali, servirà come precauzione supplementare contro eventuali insetti. Riempite il lavandino con acqua tiepida e unite una piccola quantità di detergente neutro. Coprite la superficie del vaso con un foglio di carta di alluminio e, appoggiando sopra la mano, rovesciate il vaso. Immergete le foglie nell’acqua muovendo dolcemente la pianta avanti e indietro, quindi sciacquate il fogliame con acqua pulita.
Una somministrazione eccessiva di fertilizzante può provocare un accumulo di sali nel terriccio e danneggiare le radici della pianta. Dopo aver lavato le foglie sarà bene quindi che vi occupiate del terriccio. Annaffiate abbondantemente la pianta dall’alto e lasciate scolare l’acqua per almeno un'ora, poi annaffiatela di nuovo con una grande quantità d'acqua: servirà a dissolvere completamente le eventuali formazioni saline ancora presenti.
Una pianta che è stata spostata in un ambiente nuovo dovrà passare, per forza di cose, una fase di assestamento più o meno lunga. Non scoraggiatevi dunque se comincerà a perdere un po' di foglie, non strappatele ma lasciate che cadano da sole. Questo processo si deve svolgere naturalmente; quando una foglia si stacca da sola, il punto di inserzione allo stelo è già rimarginato e la pianta non presenta ferite aperte agli attacchi di insetti o di qualsiasi tipo di malattia.
COSA BISOGNA SAPERE
Per tutte le piante da appartamento valgono alcuni principi fondamentali per una sana conservazione e vegetazione:
1. Innanzi tutto date alle vostre piante più luce possibile, evitando però il sole diretto, ma va bene anche una luce artificiale per almeno 6 ore al giorno;
2. Da evitare assolutamente il troppo calore, specialmente se accompagnato da una scarsa umidità, cosa che accade spesso se possediamo un normale impianto di riscaldamento. Se proprio siete dei freddolosi, tenete comunque le piante lontano dalle fonti di calore e umidificate l'aria con un umidificatore, che farà molto bene anche alle vostre vie respiratorie;
3. Non annegate le piante: a parte rari casi specifici, il ristagno dell'acqua è deleterio e produce danni alle radici delle piante, che tendono a marcire;
4. Guardate dove mettete le piante: evitate i freddi pavimenti di marmo (mettete fra il vaso e il pavimento una tavoletta isolante ad esempio di legno), rifuggite le correnti d'aria, le porte che danno sull'esterno e le stanze troppo trafficate;
5. Altri argomenti da tenere sempre presenti sono: la fertilizzazione, la manutenzione, la scelta del vaso, il rinvaso e la moltiplicazione.
6. Vogliate bene alle vostre piante perlomeno come ad un pesce rosso...

PIANTE DA APPARTAMENTO
Da un punto di vista scientifico non esistono piante da appartamento, la maggior parte delle specie coltivate in casa sono piante tropicali che si sono adattate a un ambiente chiuso: sono piante acclimatate. Naturalmente più l’ambiente in cui vengono fatte vivere è simile al loro habitat naturale, più sarà facile che crescano rigogliose. Gli ibridi, vale a dire gli incroci fra due diverse specie di piante, di solito appartenenti allo stesso genere, si adattano molto facilmente agli ambienti chiusi. Le varietà così ottenute sono più forti e hanno una resistenza maggiore rispetto alle piante d'origine e anche la loro coltivazione risulterà più semplice
Le Piante Tropicali
Le piante tropicali, nate nelle savane e nelle foreste vergini, ma adattate da anni di coltivazioni in serra alle temperature e alla scarsa umidità degli alloggi moderni, sono piante che non soffrono nello stare al chiuso, ma che patiscono le correnti e i colpi d'aria. Certo non tutte le piante che troverete nella vostra serra di fiducia sono facili da tenere; alcune, anzi, sono piuttosto delicate ed esigenti.

Le Piante Grasse
Le piante comunemente chiamate grasse in realtà non lo sono affatto (esse contengono infatti la minor percentuale di grassi di tutte le specie vegetali); più esattamente dovrebbero essere chiamate "succulente" (in inglese infatti si definiscono succulent) a indicare la natura carnosa dei loro tessuti.
Sono tutte piante xerofite ossia adatte a vivere in ambienti aridi e caldi, ricchi di luce. Le foglie dette fillocladi, hanno una superficie molto ridotta o, addirittura, sono trasformate in spine.
Un buon terriccio per le piante grasse può essere una miscela di 2/5 di terra d'erica stagionata e ben setacciata, 2/5 di sabbia di fiume accuratamente lavata e 1/5 di polvere di calcinaccio o polvere di carbone vegetale (che serve anche a evitare il formarsi di muffe). Sul fondo dei vasi mettete ghiaia o palline di argilla espansa per favorire il deflusso dell'acqua eccedente.
Le annaffiature sono importantissime per la sopravvivenza delle piante grasse. Devono essere fatte con acqua a temperatura ambiente, durante l'inverno ogni 15-20 giorni, da maggio a ottobre ogni settimana. In estate se potete tenetele al sole, ma ricordate che vanno annaffiate con regolarità.
Come concime va bene un po' di tutto, anche se consiglio un concime minerale, secondo le dosi prescitte nei vari prodotti, una volta al mese da aprile a ottobre.
Una volta al mese sarebbe meglio spruzzare un po' di solfato di rame e comunque occorre controllare regolarmente le piante per scongiurare sul nascere eventuali attacchi di muffe o insetti.

Le Palme
Sono molte le palme adatte ad essere coltivate in interni ed anche se in tali circostanze raramente riescono a fiorire o fruttificare, vale la pena di utilizzarle per la loro bellezza ed eleganza.
Le palme che si possono utilizzare per abbellire case negozi e uffici, sono generalmente piante molto resistenti, in grado di adattarsi alle più diverse situazioni ambientali e a vegetare rigogliose, se ben curate, anche in posti particolarmente inospitali.
Si accontentano di luce moderata e sopportano molto bene la scarsità d’acqua.
Resistono all’aria asciutta dei locali riscaldati, purché poste su un sottovaso riempito di argilla espansa mantenuta sempre bagnata.
Vegetano bene con temperature comprese fra i 18 e 22 gradi e rallentano il loro sviluppo con temperature inferiori a 11°.
Si fertilizzano 3 o 4 volte durante la stagione di crescita e si rinvasano ogni 2 o 3 anni in primavera, utilizzando vasi relativamente piccoli e usando un substrato costituito da terriccio sabbia e torba, disposto su un fondo drenante di ghiaia o argilla espansa.
Le palme da interni possono essere preda delle cocciniglie che si annidano soprattutto sulla pagina inferiore delle foglie. Per combatterla si possono usare i normali prodotti anticocciniglia, dopo aver asportato i parassiti con un batuffolo di ovatta intriso di alcool denaturato.
Anche i ragnetti rossi possono essere nemici temibili delle nostre palme e in caso si noti la presenza di questi acari si deve intervenire subito aumentando il grado di umidità intorno alla pianta e facendo ricorso ad un prodotto acaricida.
Segue l’elenco di alcune fra le più utilizzate palme da interni e breve nota delle loro esigenze colturali:
Kentia (o Howea) nelle due specie da interno Howea Belmoreana e H. Fosteriana. Portamento slanciato, può raggiungere cm. 300 di altezza e cm.200 di larghezza. Dal breve fusto partono lunghi e robusti piccioli che sostengono grandi fronde ricadenti. Di grande effetto ed eleganza si adatta anche a situazioni estreme.
Caryota. Fronde bipennate e foglioline cuneiformi a margine frastagliato. Raggiunge cm. 250 di altezza ed ha un aspetto particolarmente aggraziato.
Raphis. Oginaria dell’ oriente è caratterizzata dalle foglie palmate profondamente incise di un bel verde brillante. Raggiunge cm. 150 di altezza. Con il passare del tempo perde le foglie basali assumendo cosi il portamento tipico della palma.
Chamaedora. Piccola palma molto aggraziata dalle fronde pennate e foglioline sottili. Portamento leggermente ricadente. Emette piccoli fiori poco appariscenti su steli rigidi posti all’ascella fogliare. Di lenta crescita raggiunge il metro di altezza.
Chamaerops Humilis. Può raggiungere cm. 200 di altezza. Foglie a ventaglio verde-grigiastro, suddivise in segmenti acuminati e rigidi, portate da piccioli legnosi e forniti di spine.
Cocos Nucifera. I grossi piccioli, che nascono dal frutto interrato solo per metà, terminano in grandi fronde pennate dalle nervature molto evidenti. In interno può raggiungere cm. 300 di altezza.
Phoenix Dactilifera. Pianta di grande resistenza, presenta belle fronde formate da pinnule rigide e pungenti. Raggiunge cm. 200 di altezza ed ha portamento elegante e ordinato.
Washingtoniana Filifera e W. Robusta con foglie divise, fino alla metà del lembo, in segmenti rigidi e appuntiti. La fronde sono ornate da numerose fibre sottili e arricciate.

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