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Testo
Per una panoramica del quadro politico dal 1000 al 1200
vedi Anno 1000 - QUADRO POLITICO
Qui parliamo della quotidianità dell'ANNO MILLE
Nonostante quanto diremo sotto, dove vedremo questo fatidico anno 1000 in ogni zona dell'Italia solo apparentemente tranquillo (politicamente ed economicamente), alcune credenze nella coscienza collettiva architettate ad arte, trasformano questi 365 giorni in un periodo drammatico, costellato spesso da tragedie, visto che registreremo anche suicidi di massa o donazioni di beni a spregiudicati profeti, maghi, e apocalittici e fanatici "sacerdoti" (i simoniaci abbondavano - il diavolo in questo senso non si era sbagliato! Stavano imperversando. Dovrà arrivare Papa Gregorio VII per fare una radicale pulizia)
NELL' APOCALISSE, GIOVANNI aveva scritto " l'angelo incateno' il dragone, il serpente, il diavolo, Satana, per mille anni; ma un giorno verra' liberato con conseguenze funeste per tutta l'umanita' e il mondo intero" (capitolo XX dell'Apocalisse)
"Trascorsi i mille anni, Satana, verrà sciolto dalle sue catene e uscirà dalla prigionia per sedurre le nazioni che sono ai quattro angoli della terra, e adunarle in una grande reciproca battaglia di morte e di distruzione ". Si prese tutto alla lettera con varie interpretazioni soggettive di chi indubbiamente era in stato neurologico confusionale, o più furbesco di questi ultimi, mirava alle donazioni e alla rapine (per lui non c'era certo la fine del mondo, quindi accumulava e accumulava)
Il fanatismo di alcuni "monaci" ci hanno lasciato in alcune cronache di questo periodo, scene di un popolo atterrito dall'imminenza della fine del mondo, quotidianamente nell'angoscia.
Invece fu l'inizio! Risparmiamo le conseguenze che causarono tali profezie nei deboli di cervello. Questo accade spesso, quando la credulita' popolare viene portata a limiti estremi da soggetti fanatici o diabolici. Individui i primi che odiano il mondo nel suo insieme e gioiscono nell'atterrire gli altri, mentre gli altri è dal terrore che seminano in giro che traggono proventi e ricchezze.
Non accadde nulla ! Si disse poi che la fine del mondo sarebbe arrivata nel 1033 (il millenario della Passione). Ma ci si basava sempre sui calcoli errati che abbiamo visto fare da Dionigi e Beda (540 e 725 vedi), cioe' calendari che erano stati inventati e concepiti per uso teologico, poi fatti anche rispettare (con molta fatica) alle popolazioni per la divulgazione dei riti della fede, sempre di piu' legati alla liturgia della religione cristiana.
Passato l'Anno Mille senza danno, e senza sventure, i monaci non si persero d'animo; dissero che i mille anni non iniziavano dalla nascita, ma dalla Morte di Gesù. Quindi il Giorno del Giudizio divino non era l'anno 1000, ma bisognava intendere e attendere il fatidico anno 1033. Fu così che per altri 33 anni l'imminente Fine del Mondo fu rimandata e nuovamente riproposta e gestita dai monaci con il terrore, le penitenze (tante donazioni), oltre l'invito ai pagani a convertirsi subito prima della fine del mondo, altrimenti li aspettava le pene dell'inferno eterno.
Nel progetto "diffusione del terrore" c'era uno scopo ben preciso: la volontà di ristabilire a Roma il potere religioso e quello temporale; rinnovare l'Impero stesso (cioè portarlo via ai tedeschi) (e se il fine giustifica il mezzo, anche questa era una buona idea!)
Insomma il destino del mondo lo si legò intimamente a quello dell'Impero.
I presagi di sventura erano iniziati fin dall'anno 997. I predicatori delle terribili distruzioni, punizioni e penitenza operarono sul popolo, scatenando nella coscienza collettiva il segno Anno Mille premonitore di una grande castigo divino, ma in effetti il messaggio si voleva farlo pervenire a Ottone III - per intimorirlo, sgomentarlo. Ma lui per nulla spaventato scese a Roma nel Natale dell'anno 1000 con la croce d'oro tolta dalla spoglia riesumata di Carlomagno ad Aquisgrana, volendo così riconfermare il divino e incontrastato potere carolingio. Voleva sfidare la minaccia divina (doveva aver capito che era solo papale. Di Papa Silvestro II, suo ex maestro e suo ex cancelliere, che aveva fatto eleggere proprio lui avvalendosi del paterno Privilegium ottoniano).
Non accadde infatti nulla, la volontà divina lasciò scorrere un Anno 1000 molto tranquillo. Ma visto che il cielo taceva, fu allora mobilitata la piazza. Papa Silvestro II promosse una rivolta contro Ottone; l'imperatore fu costretto a rinchiudersi nel castello sull'Aventino. Era quello che aspettava il Papa; così la Fine del Mondo (o meglio la modificazione del mondo) tentò di farla lui: depose Ottone e nominò imperatore l'ungherese STEFANO (il santo), estendendo così la propria influenza in Germania nel Sacro Romano Impero (che di romano non aveva più nulla e di sacro nemmeno).
Purtroppo, l'anno dopo, morirono entrambi. Soprattutto mancò Papa Silvestro, uomo di grande intelligenza, cultura, saggezza, moderno, uno dei grandi papi in assoluto. L'unico che poteva riuscire nell'impresa venne così a mancare. I giochi tutti da ricominciare. Fu così che i monaci si misero a fare nuovamente i conti e additarono il 1033 come l'anno dell'Apocalisse onde proseguire l'opera non portata a termine da papa Silvestro.
Ma poi venne Papa GREGORIO VII, l'uomo giusto al momento giusto. Una luce nella notte, ma anche un rivoluzionario (vi rimandiamo a un capitolo a lui dedicato in SCHEGGE DI STORIA -
"RIFORMA GREGORIANA"
Veramente questo fanatismo millenarstico si diffuse solo in pochi territori, visto che in quasi tutta Europa, in Oriente e nella stessa vicina Grecia, si usavano altri calendari e ignoravano del tutto le conoscenze dei testi religiosi che invece avevano invaso i paesi latini, soprattutto nelle citta', mentre nelle campagne moltissimi usavano ancora il calendario bizantino di Costantino e alcuni perfino quello romano (A Pieve Tesino in una valle del Trentino lo si usera' fino al 1576) e perfino quello lunare di origine ebraica o babilonese-frigio che gli etruschi si portarono dietro quando approdarono in Toscana, ma che si rivelo' dopo un paio di secoli subito errato per due ragioni: c'era in corso una glaciazione e per di più dalla Grecia e dal Tigri alla Toscana c'erano due gradi geografici cosmogonici di differenza. Le temperature cioè non coincidevano, quindi i lavori dei campi erano o in anticipo o in ritardo.
Fu a quei tempi un caos di date che fino ad oggi, anno 2000, solo da appena poco piu' di un secolo si e' riusciti a mettere ordine adottando quello attuale solare per tutti. (Infatti fino all'arrivo delle leggi napoleoniche in alcune zone d'Italia si "marciava" ancora con calendari che avevano oltre 3000 anni).
Per comparare invece fatti ed eventi, e farli collimare tutti a una data certa, si introdusse il 17 novembre del 1858, il Giorno Giuliano (MJD) la cui data di partenza e' il 1 gennaio del 4713 a.C., oggi riconosciuto dall'Unione Astronomica Internazionale di ogni Paese.
Insomma questo anno 1000, non era proprio per nulla la fine del mondo, ma era forse l'inizio. Infatti in mezzo a questi terrori, troviamo alcuni grandi personaggi storici, le prime intuizioni della dignita' dell'uomo. In queste notti che sembrano buie, stanno iniziando le prime grandi vittorie del pensiero europeo.
Il 1000, insomma trova l'Italia molto tranquilla, senza invasioni che l'avevano lacerata politicamente ed economicamente in precedenza, e la troviamo anche immunizzata dopo quasi 800 anni di tremende epidemie che avevano provocato uno spaventoso calo demografico. E' insomma un periodo di quiete, ma anche denso di attivita' intellettuale in ogni zona d'Italia e fuori, dove stanno riprendendo gli scambi sia mercantili che culturali. Non siamo ancora al "dopo crociate", ma qualcosa stava già accadendo; soprattutto in Italia.
Si ritorna ai commerci con Pisa, Amalfi, Venezia, Genova e sull'intero Mediterraneo. Si registra subito dopo il primo secolo anche un forte aumento demografico, dovuto a migliore tecniche produttive mutuate dai bravi agronomi arabi che avevano diffuso (provenienti dalla Spagna o dalla Sicilia) nuovi attrezzi agricoli, nuove tecniche di coltivazioni, di irrigazione e soprattutto nuove specie di grano ad alta produttività, oltre a mille altri prodotti, lunghi da elencare. Basti ricordare la pasta secca, gli agrumi in Sicilia, l'uso del latte vaccino, e, prima comparsa in Europa, il riso come alternativa al grano e molti altri prodotti che trasformarono la dieta latina in quella veramente "mediterranea", molto piu' ricca del periodo romano.
Anche il lungo periodo longobardo aveva modificato le usanze alimentari degli italiani, che normalmente prima della loro dominazione consumavano un solo pasto al giorno, con la carne quasi del tutto assente (o almeno non nella misura introdotta dai longobardi)
(da parte di un lettore: - Comparsa degli spaghetti in Sicilia. - Il geografo arabo Edrisi (1.154) scrisse che a Trabia, allora ricadente nel territorio di Termini Imerese ed oggi comune a se stante, si producevano gli spaghetti chiamati "itriya" o vermicelli e che questi venivano già esportati sia nei territori Musulmani sia in tutto l'impero Normanno Sicilia e Calabria comprese.
Erroneamente quindi si ritiene che fu Marco Polo ad importare dalla Cina gli spaghetti, ma l'autore del " Milione " nacque un secolo dopo lo scritto di Edrisi e quindi si può affermare che Trabia (in Sicilia) fu uno dei primi centri in cui si produceva, in rudimentali macchine, questa particolare pasta che veniva poi asciugata al sole. (Il lettore: Alfazio).
Crescono le citta' nei commerci, ma crescono e si ripopolano anche i paesi dell'entroterra divenuti nel frattempo migliaia; alle volte con poche decine di abitanti, da tempo fuggiti impauriti dalle scorrerie nei grandi centri, dalle guerre, dalle varie pestilenze, tutti rifugiati nelle valli piu' inaccessibili, o in cima a sperdute colline, alla ricerca di qualche metro di terra da coltivare eroicamente.
11.000 piccoli centri che vediamo ancora oggi abbarbicati su strade impossibili, sono tutti di questo periodo antecedenti di 300-400 anni l'anno 1000; di un popolo di fuggiaschi che si era rifugiato nei luoghi piu' impossibili, fuori dalle grande vie di comunicazione, zone isolate, ma anche indisturbate, per secoli e secoli.
Alcuni di questi piccoli paesi sono rimasti per centinaia d'anni nascosti in posti inaccessibili, con 50-100 abitanti (quasi sempre il nucleo composto da 2-3 grandi famiglie) come la già citata Val Gardena che ancora nel 1850 l'intera Valle contava solo 51 casali (di cui solo 6 in muratura) e 500 abitanti. Un'unica strada mulattiera che iniziava nella valle dell'Isarco e si inerpicava col 28% di pendenza attraversando piu' volte il minaccioso torrente. 1300 anni di isolamento
Poi Pinzolo (Madonna di Campiglio) 7 casali 51 abitanti. S. Martino di Castrozza 3 casali 32 ab., Non meno interessante la Val di Fiemme e Fassa, che terminava a Canazei con 128 abitanti difesi alle spalle dai bastioni del Pordoi e del Sella, allora invalicabili non essendoci strade.
Si citano posti famosi perche' oggi popolosi centri turistici, ma esistono ancora oggi all'interno degli Appennini, o all'interno dietro le affollate spiagge liguri, toscane, romagnole o nelle valli della corona alpina, circa 10.000 frazioni di paesi con non oltre 500 abitanti.
Paesi che ancora oggi anni 2000, sono rimasti nell'arcaico anche se hanno (tutti) la tv accesa 14 ore al giorno, ma che incide molto poco nello stile di vita, nelle abitudini rurali cadenzate da una giornata vissuta alle volte arcaicamente e in stretto legame con le forze della natura.
1000 anni fa, le storie incredibili dei santi narrate dal prete erano le uniche fughe della realta', del tutto assente una promozione per l'evoluzione culturale e civile. Oggi la sostituta Tv fa la stessa cosa con i programmi, che sono anch'essi fughe dalla realta' ma che diventa anacronistica se visionata in questi luoghi, nelle sterminate lande e colline all'interno del centro e sud Italia, o nelle povere valli dell'arco alpino e prealpino. Spesso anche poco distanti dai grandi opulenti centri.
A Palú dentro una piccola valle che incontrate in Valsugana, nella Valle dei Mocheni, e' vissuto nella Grande Guerra per oltre un anno Robert Musil, (scriverà poi L'Uomo senza qualita'). Descrisse questa valle in un modo stupendo ne "La valle incantata". Un'arcaica vita, fuori dal tempo, che chiamo' "morte bianca", perche' priva di contatti col mondo, dove la vita per chi vi arrivava (lui che veniva dalla grande Vienna con due lauree in tasca) sembrava indugiare, non procedere, ma fermarsi. Era il 1917, oggi chi visita questa valle non trova molti cambiamenti, anche se siamo a soli 10 chilometri da Trento, e ha da pochissimo tempo una strada asfaltata. Ma quasi confermando la tesi di Musil, nessuno a Palu' sa chi e' Robert Musil ; sconosciuto! Lui che ha dedicato a questa Valle una raccolta delle più belle e straordinarie novelle.
Conoscono tutti i beniamini dello schermo, ma pochi apprendono qualcosa di storico, un vanto di vita, una decorositá' moderna, il desiderio di rimuovere abitudini arcaiche, in mezzo a case ancora in legno, sparse lungo in corso di un torrente impetuoso, con il centro che ha poco più di 100 abitanti; tutti originari di un antico gruppo tedesco di 1900 anni fa.
Che mondo sarebbe se non ci fosse..?..dice uno spot. Viaggiate, visitate 11.000 paesini-villaggi, frazioni sperdute di poche case, percorrete chilometri e chilometri in tutte le province d'Italia, scartate i centri ...e scoprirete che non e' cambiato nulla, che si e' solo appannato il presente, hanno assopito le coscienze, resa nuovamente stoica la vita come abbiamo letto fino ad ora; una vita fatta di rinunce continue e di rese.
Anche adesso, all'affacciarsi del terzo millennio, forse fa comodo come allora; si cambia il mezzo ma il fine e' sempre quello, non si permette di far funzionare alla gente il cervello.
"Si servono pezzetti di cultura, fatti, eventi confezionati, masticati, digeriti, predicati, pontificati, indottrinati, dogmatizzati che la saccenteria e il carisma dei "nuovi sacerdoti" impediscono non solo l'analisi ma perfino la stessa comprensione, tanta e' la velocita' nel trasmetterli, fra uno spot e l'altro, anche se si tratta della piu' immane tragedia.
Chi ha letto interamente questi mille anni avrà compreso la comparazione, e negli altri mille che ora seguono vedra' pure un certo riscatto, la "vita", il risveglio delle "coscienze sopite" nei secoli bui.
Alcuni uomini, che fra poco leggeremo, in questo secondo millennio, hanno iniziato a capire che destino, fortuna sono cose inesistenti, stanno scoprendo la "loro" "forza"
"il soccombente è l'ignorante" e i nostri personaggi del secondo millennio hanno capito che "l'uomo cresce" a somiglianza di cio' su cui fissa i propri pensieri, "e iniziarono a guardarsi attorno" con la curiosita'.
Fino a questo anno 1000 (e presto ne vedremo ancora) ci sono stati papi che hanno inginocchiato imperatori e questi che hanno inginocchiato e creato loro stessi i papi per farsi poi incoronare a loro volta imperatori. Delle vere sceneggiate.
Dopo il possente Papa Gregorio Magno (nel 590) un vero genio del 1° millennio, il 2° millennio inizia con Papa Silvestro, di grande cultura, saggezza, religiositá infinita, il primo "faro" di quella "forza". Personaggi immensi proprio dentro la Chiesa. Poi comparirà Gregorio VII.
S. Agostino, i due papi Gregorio, papa Silvestro e papa Bonifacio non affascinano solo chi é cristiano, ma pure chi é ateo; sono dei veri "giganti".
Papa Silvestro da' solo il "via"!, poi ci saranno i movimenti "cluniacensi", S.Anselmo (1033 sul problema della libertà), Gregorio (con la lotta per le investiture); Scoto inizia la scolastica, Abelardo 1079 la logistica, D'Aquino 1225 il raziocinio.
Poi verra' Sacroboso (matematica), Bacone (scienza), p. D'abano (medicina), Occam (1°empirico), Copernico, Keplero, Campanella, G. Bruno (tutti monaci illuminati; alcuni pagarono con la vita sfidando i conservatori, gli intransigenti, gli oppressori; che ci sono sempre stati in ogni epoca).
Ci furono papi saggi, sapienti, forti (come lo sarà fra poco Gregorio VII) e papi servili; il "buio" semmai venne da una societá che voleva essere quella che era; passiva, abulica, soccombente, acritica.
(Come nell'attualita' ci sono individui che lavorano con sacrifici e senza soste nei laboratori, negli ospedali, nelle Universitá, dove stanno scoprendo perfino i nostri comportamenti neuro-biochimici; ci sono individui che seguitano ad avanzare con tanti sacrifici nelle frontiere della scienza, e invece altri pur nel benessere non sanno occupare le ore di una giornata, inseguono la quantita' della vita e dimenticano la qualita', e poi li troviamo angosciati, depressi, scontenti, con la perenne paura del "vuoto" esistenziale).
Questo periodo che va ad iniziare non fu solo riduzionismo (così tacciato) ma si inizio' a guardare nel piccolo, a scoprire l'uomo, i microrganismi, i batteri; e l'infinito grande: l'universo.
(e guardare al microscopio o in una Tac o in una Pet, non è riduzionismo, ma significa scoprire i mali, e non solo quelli fisici ma oggi anche quelli psichici, neurologici, con i relativi neuromediatori, endorfine, ricettori; cioè i nostri comportamenti)
Eppure, da alcuni altari (ora televisivi) si assiste a corse per il potere, soggetti che alle persone citate fra parentesi sopra (e anche a noi che ora scrutiamo con avidità di sapere questa rete) devono sembrare null'altro e solo patetici, anche se purtroppo ci arrecano tanti danni.
Ma forse ci sará una nuova rinascenza dopo il 2000; la reazione sara' semplicemente biologica, leggi naturali severe che passano sopra come un rullo compressore su chi oscura o differisce il sapere.
Si aspetta un "Bacone" (ora, nel 2001) che sappia stimolare, sforzare la ns. immaginazione, chiarificare, definire, classificare, spiegare, discutere i problemi principali, creare esposizioni, metodologie, paradigmi, migliorare la......comunicazione e la collaborazione intellettuale; che abbia le capacità di individuare nuovi andamenti, le crisi, comprenderne la natura e l'importanza, fornire una conoscenza specifica, illuminare. Arriverà! La storia li fabbrica a ns insaputa e li catapulta in mezzo a noi.
Delle reazioni meccaniche sappiamo quasi tutto; delle reazioni biochimiche che guidano i comportamenti degli uomini e dei popoli invece non sappiamo ancora quasi nulla. Adattiamo sempre a posteriori delle teorie, ideologie, meccanismi psicologici che durano una stagione, poi diventano paccottiglia.
Se fosse semplice individuare cause e effetti la Chiesa di questi altri anni 1000 che fra poco percorreremo si sarebbe opposta al Rinascimento, e perfino i re avrebbero combattuto con piu' vigore la nuova borghesia emergente che li avrebbe poi spodestati. Significa che gli uomini fanno solo ritardare di qualche minuto il cammino della storia, ma le ore invece la storia le batte tutte, in perfetta sincronia con una legge che e' al di sopra degli uomini a cui certe volte credono; o hanno perfino l'arrogante egocentrica l'illusione di essere stati loro a cambiare il mondo. Troveremo nel corso di questi altri mille anni, circostanze banalissime che daranno un diverso corso alla storia, indipendentemente da chi credeva essere lui il destino di un popolo e di un impero.
Non c'e' nulla da fare, l'anno 1000 si e' risvegliato e chi credeva di conoscere l'animo umano e pensava di poterlo dominare (ostacolandolo in tutti modi), sará lui lo sconfitto!
Prima inizio', come vedremo molto piu' avanti un isolato pazzo, poi lo seguirono in mille, poi un milione, fin quando divento' fenomenico, privo di ogni controllo, di ogni imposizione. Un movimento di massa, e, come sappiamo e diceva Einstein pur in un altro contesto "la massa di un corpo e' la misura della sua energia", che si muove con l'indeterminatezza heisemberghiana.
Saccenti, suggestionatori giu' la presunzione! Se il cervello fosse cosi' semplice da permetterci di capirlo, noi (ieri, oggi) saremmo così semplici, che non potremmo capirlo.
Tutti i sociologi del 1939 (leggeteli) dissero in coro che la radio prima, la tv poi, non aveva avvenire perche' era l'epoca della motorizzazione, del tempo libero, degli sports, del dinamismo, dei clubs; dissero che la radio era per gli imbecilli e la televisione era fatta per gli ebeti e che poteva essere utile solo ai malati mentali per tenerli avvolti nella non realta'. Sbagliarono clamorosamente tutti, perche' ci sedemmo tutti, e sbagliano ancora oggi quelli che non hanno previsto, che presto, demotivati, annoiati forse ci alzeremo tutti, salvo chi e' inchiodato in un letto (ma non e' costui lo spettatore che fa muovere i miliardi, e' solo un passivo fruitore della pubblicita').
Volevano condizionare tutti, invece siamo nella paradossale condizione di scoprire, che proprio loro, gli addetti, sono stati condizionati dallo stesso mercato, o dal collega concorrente; infatti si copiano l'un l'altro e fanno tutti la stessa tv generalista; per la massa, e purtroppo altro non sanno fare. Non hanno idee. Sono anche loro nella spirale ma non lo sanno.
Biologicamente non siamo impreparati, la natura corre sempre in soccorso attivando il suo sistema immunitario, anche neurologicamente e ignora del tutto gli stupidi sondaggi d'opinione.
In Italia (oggi anno 2000) ci sono 14,8% oltre i 65 anni, 1,8% di analfabeti, 2,5% di degenti, 2,2% di invalidi in casa, che fanno 11.200.000 di spettatori fissi (distratti-acritici), e sono quelli dell'audience quotidiana!
Chi crede che 8-10 milioni di tv accese significa consenso, le cifre sopra mortificano il piu' incallito, orgoglioso, narcisistico, autocompiaciuto e saccente personaggio.
(sappiate che perfino il logo notturno immobile di fine trasmissioni ha quasi 5 milioni di "spettatori" a una certa ora della notte. - Un personaggio famoso ha fatto la metà di audience di un altro canale che aveva in quel momento sullo schermo, immobile, il multicolore cinescopio della notte. Da andare orgogliosi!
Molti, non hanno capito, che il consenso di questa massa (fruitori loro malgrado) e' fittizio e non fa certo a loro onore!
A queste stessa tipologia di individui, nel medioevo appena letto, erano riservate ben altre "tv"; lo stoicismo, le illusioni, la raccolta dei santini (al posto oggi dei bollini premio); si dava loro le promesse ipocrite (visto che valevano solo per i poveri) che nell'aldila' ci sarebbe stata una vita migliore. In sostanza si distribuiva la rassegnazione con nessuna spinta a migliorare il mondo e se stessi. E dove c'e' rassegnazione non esiste la vita e non si va da nessuna parte. "Dovete sperare" era il ritornello classico dai vari pulpiti storici. Ma era difficile rassegnarsi con la speranza, perche' nella natura umana VIVERE non e' rassegnarsi. "La rassegnazione e' il coraggio ridicolo di uno sciocco" scriveva Stendhal. Chi e' disposto ad agire e' disposto e sa anche soffrire senza provare umiliazione. Chi invece non agisce, non sa soffrire e non ha neppure stima di se stesso. La rassegnazione non muove nulla, non fa migliorare il mondo, ne' la vita propria, ne' quella degli altri.
Invece qualcosa si mosse in questo periodo, e fece molto rumore. Nell'ambiente politico e in quello cattolico.
Se ci calassimo in questo anno 1000, ci parrebbe tutto anacronistico, ebbene provate a seguire una soap-opera o uno spot (colorato, florido, esuberante, giocoso, canterino, ) insieme agli 11,2 milioni di individui citati sopra, rinchiusi in casa o negli ospizi. La scena non é diversa. (E' una mestizia! Si rivive il medioevo, questa volta moderno, ma non molto diverso dall'anno 1000)
Per fortuna che questo consenso (che è meglio chiamare resa) di massa, non impedi' ad altri (lo vedremo nei prossimi 1000 anni) di fare quasi silenziosamente mutare (e che svolta!) un mondo che sembrava tutto giá tutto in mano ai potenti
E quando piu' avanti (verso la fine di questo modesto percorso, raccontato forse anche molto male, ma non per colpa genetica, ma educativa, che chi scrive non poteva certo modificare, sono i grandi ad avere i soldi!) noterete chi sono gli utenti televisivi, troveremo che chi sta studiando, lavorando, operando, "costruendo" e' assente da questo mondo cosi' inverecondamente banalizzato, e che lui non e' certo un fruitore della televisione commerciale o di quella pubblica (per fortuna nostra e dei prossimi abitanti del pianeta!)
Fu cosi' anche con i primi libri (primi scritti, poi stampati), si cerco' per la massa di propinare "novelle", "vite dei santi", oggi "novele".
Nella scuola poi, leggere quello che si divulgava ancora nel 1894 (ma ancora oggi) mentre - con i mezzi a disposizione - stavano maturando grandi svolte culturali come in nessun altro secolo. Eppure troveremo in certi periodi - nonostante tutto fecondi - degli assordanti silenzi.
ma riprendiamo gli eventi di questi anni
Tribu' nordiche di OLAF fondano la SVEZIA.
Il figlio di ERIK "Il Rosso" fuori rotta (dalla Groenlandia) sbarca sulle coste americane del Labrador.-
*** VIENE COSTRUITA LA BASILICA DI SAN MARCO A VENEZIA
(sull'impero di Costantinopoli compresa la cronologia dal 610 al 1195, vedi link
ANNO 1001
999 ANNI FA
*** Ottone III che si trova a Roma per tentare la "Renovatio Imperii" accetta il titolo di "Servus Apostolorum" (Servo degli Apostoli) per poter estendere la sua influenza sulla Polonia e sull'Ungheria cedute alla Santa Sede.
OTTONE III, poi contestato da una rivolta, si rinchiude nel suo castello sull'Aventino.
*** In Ungheria viene fondato l'arcivescovato di Gran e viene incoronato Stefano I il Santo. Il re nella gestione del regno è affiancato da un Consiglio di ecclesiastici e di Conti.
COSTRUZIONE DEL BATTISTERO DI BIELLA IL 2° IN ITALIA E ANCHE UNO DEI PIU' BELLI IN ASSOLUTO.
NON DIMENTICARE DI DARE
UNO SGUARDO IN GENERALE SULL'INIZIO DEL NUOVO MILLENNIO
POLITICO, ECONOMICO, RELIGIOSO