La famiglia

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Testo

Francesco Salerno IV F

Problemi e positività della famiglia attuale
destinazione: settimanale di carattere divulgativo

La struttura della famiglia moderna, intendendo quella creatasi nell’ultimo decennio, si può ormai definire praticamente opposta a quella d’inizio secolo.
Moltissimi sono gli aspetti che si sono modificati: dal mio punto di vista gran parte sono quelli che sono andati migliorando, ma altrettanti sono peggiorati. Innanzi tutto diminuisce il numero dei suoi componenti e questo cambiamento è stato determinato dal miglioramento delle condizioni economiche dal dopoguerra ad oggi. Nonostante possa sembrare un controsenso una diminuzione dovuta ad un incremento, bisogna considerare che con questo sviluppo si annulla il bisogno che i figli affrontino il mondo del lavoro prima del necessario; mentre 50 anni fa era essenziale per il sostegno economico del nucleo familiare il lavoro offerto dai figli. Di conseguenza i genitori possono finalmente offrire una cultura che arriva anche fino all’università, ovviamente non a 7 o 8 figli, ma di certo a 1 o 2.
E’ chiarissimo anche il cambiamento della posizione della donna nella nostra società: da circa 20 anni a questa parte le donne hanno acquistato diritti a loro completamente negati precedentemente. E’ usuale che anche la donna lavori e abbia gli stessi orari dell’uomo: in questo modo l’educazione dei figli viene spartita fra i due coniugi e non è più un compito solo della madre. Si delinea così una simmetria tra i due genitori e scompare il ruolo del “pater familias” così usuale fin dall’epoca romana. Questo aspetto è sicuramente positivo dal momento che oltre ad attribuire alla donna tutti quei diritti che fino a poco tempo fa non le venivano riconosciuti, mette sicuramente in risalto il ruolo del padre verso i figli che vengono educati anche da questa figura che pochi anni fa i figli vedevano come qualcosa di troppo lontano. Per questo motivo il termine “coppia pendolare” assume un significato non più riferito solamente a un nucleo familiare dove il padre per motivi di lavoro si trova per lunghi periodi ad essere lontano da casa, ma anche alla madre.
Ogni famiglia assume poi il tipo di educazione che ritiene più opportuna ed edificante per i propri figli. Purtroppo non sempre si opera la scelta migliore e ciò comporta un’educazione sbagliata per coloro che saranno la generazione successiva. I genitori possono mostrarsi ad esempio troppo protettivi creando così delle barriere sociali che non sono in realtà così alte, con il rischio che vengano superate solo con un trauma, oppure non vengano superate affatto. Al contrario una famiglia troppo disinteressata lascia il bambino completamente vulnerabile ad una società dalla quale si traggono per lo più solo cattivi esempi. Ciò lo può portare a seguire strade sbagliate dalle quali con gli anni è sempre più difficile uscire. Dal mio punto di vista una giusta educazione consiste nel non forzare troppo su alcuni aspetti gettando addosso al bambino degli aspetti della vita comune che gli sembreranno, così, insormontabili, ma nemmeno lasciare al caso tutta una serie di riflessioni, di momenti e di dialoghi che è giusto mantenere tra genitori e figli. Ritengo, in base a quanto ho esposto che la famiglia sia un punto di riferimento essenziale per la formazione di ognuno e sono anche convinto che sia insostituibile da “surrogati della famiglia” come per esempio coppie gay o famiglie derivate da coniugi divorziati che non possono in alcun modo fornire un approccio soddisfacente in una società con regole e costumi così rigidi come quella attuale.

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