Materie: | Appunti |
Categoria: | Ricerche |
Download: | 160 |
Data: | 10.07.2001 |
Numero di pagine: | 7 |
Formato di file: | .doc (Microsoft Word) |
Download
Anteprima
alimentazione_7.zip (Dimensione: 12.65 Kb)
readme.txt 59 Bytes
trucheck.it_l-alimentazione.doc 59 Kb
Testo
((((((((((((((((((((
Francesca
Classe III A
Ricerca di educazione fisica sull'alimentazione
((((((((((((((((((((
L'alimentazione è l'azione di nutrire e di nutrirsi, l'assunzione degli alimenti, la nutrizione.
Gli organismi animali si mantengono in vita, crescono e si riproducono, assumendo alimenti elaborati da organismi vegetali o provenienti da altri animali a loro volta nutritisi di vegetali. Si dice perciò che gli animali sono eterotrofi, vale a dire incapaci di elaborare, da sostanze inorganiche, la materia organica necessaria al mantenimento delle loro funzioni vitali…
Le periodiche introduzioni di cibo hanno lo scopo di provvedere all'accrescimento corporeo, se ci si trova in fase di crescita, a riparare le usure dei tessuti, che si verificano durante tutto l'arco della vita, a regolare i processi fisiologici ed infine a fornire a fornire energia per produrre lavoro meccanico.
Princìpi alimentari
L'alimentazione deve provvedere a rifornire il corpo di: proteine, grassi, zuccheri, vitamine, sali ed acqua, con regolarità ed equilibrio, sia nella qualità sia nella quantità.
Le proteine hanno una funzione prevalentemente costruttiva, detta anche plastica, tanto da essere definite i "mattoni" dell'alimentazione. Sono, quindi, indispensabili nell'età della crescita; il rapporto ideale tra proteine animali e vegetali assunte è di 2 a 1. Oltre a formare i tessuti, li riparano per la naturale usura che si verifica nel corso della vita.
Gli alimenti proteici possono essere suddivisi in tre gruppi:
1. Carne, prodotti di macelleria, insaccati, uova;
2. Latte e derivati;
3. Legumi.
Gli zuccheri e i grassi rappresentano il principale carburante che consente all'apparato locomotore di funzionare: bruciando liberano l'energia necessaria a ricostruire le molecole di ATP utilizzate per la contrazione muscolare.
I glucidi o zuccheri sono sostanze organiche largamente diffuse in natura, specialmente nel regno vegetale. Il loro apporto energetico è di 4 calorie per grammo, ne fanno parte gli zuccheri ed i cereali con i loro derivati; i glucidi svolgono anche altre importanti funzioni come nella mitosi cellulare e nella trasmissione del patrimonio ereditario.
I lipidi o grassi costituiscono un gruppo di sostanze di origine animale e vegetale, non solubili in acqua. I lipidi hanno un apporto energetico di 9 calorie per grammo e sono presenti nell'organismo in notevole quantità; costituiscono, infatti, con le proteine la sostanza che forma la membrana cellulare dei tessuti animali.
I grassi permettono l'utilizzo delle vitamine A e D (proteggono l'organismo da infezioni e facilitano lo sviluppo delle ossa), a quelli animali che vanno consumati con moderazione, sono da preferire quelli vegetali crudi.
Le vitamine svolgono una funzione prevalentemente protettiva, stimolano l'aumento e l'accrescimento del peso corporeo concorrendo ad assicurare la normale produzione dei globuli rossi e ad attivare il ricambio cellulare. La loro insufficienza nell'alimentazione mette a rischio il funzionamento di organi o di strutture.
Sono contenute prevalentemente in frutta e verdura che vengono definiti alimenti protettivi e regolatori.
I sali minerali (più esattamente oligoelementi) sono composti essenziali dello scheletro e del sangue; contribuiscono a regolare le funzioni circolatorie, nervose e digestive, intervenendo anche nella formazione degli ormoni. Le fonti attraverso le quali l'uomo si rifornisce di sali minerali sono l'acqua, che ne contiene disciolti in gran quantità e i cibi solidi, sia di provenienza animale che vegetale.
I più importanti sono: il calcio, il sodio, il potassio, lo iodio, il fosforo e il ferro.
L'acqua costituisce il 70% circa della massa corporea; in questo elemento sono disciolte la maggior parte delle sostanze circolanti nell'organismo, destinate tutte a qualche particolare funzione.
Rappresenta la migliore garanzia per il delicato fenomeno della termoregolazione per via della sua facile evaporazione che favorisce la dispersione del calore, mantenendo così costante la temperatura corporea. Il bilancio idrico del nostro corpo, costituito dalle entrate e dalle uscite dei liquidi, deve risultare in completo pareggio; anche una piccola perdita d'acqua può creare gravi problemi: superiore al 10% provoca gravi disturbi, intorno al 20% ha conseguenze più pericolose con addirittura il rischio di morte. La più cospicua fonte di assunzione è rappresentata dalle bevande, ma anche i cibi solidi costituiscono un'importante riserva, soprattutto quelli che ne contengono in gran quantità, come la frutta e la verdura. Un individuo assume in media al giorno due o tre litri di acqua, metà dei quali come bevanda e metà attraverso la normale razione alimentare. Attraverso di essa l'organismo riesce ad eliminare tutte le sostanze che non gli sono più utili. L'eliminazione dell'acqua segue diverse vie: la prima è quella del rene, attraverso le urine; la cute costituisce un'altra "strada" di uscita, sia in forma non avvertibile (cosiddetta perspiratio insensibilis), che sotto forma del più familiare sudore; ci sono poi le vie aeree, per mezzo dell'aria, infatti, l'acqua viene eliminata sotto forma di vapore.
Esempio di tabella alimentare giornaliera
COLAZIONE
METÀ MATTINA/ POMERIGGIO
PRANZO
CENA
PRIMO
Latte, biscotti, miele e marmellata; ogni tanto dei protidi come uova e prosciutto
Una merendina leggera e zuccherata serve da ponte tra i pasti principali
Pasta o riso, due volte la settimana minestra di verdure o legumi
Minestra o pasta, a seconda di quello che si è mangiato a pranzo
SECONDO
Piatto di verdura (cotta o cruda) e frutta di stagione o una spremuta
Proteine vegetali o animali in funzione di quelle del pranzo
L'alimentazione in fisiologia.
L'alimentazione della specie umana è basata sull'assunzione di organismi, o porzioni di organismi, animali o vegetali, crudi o più spesso cotti. Gli alimenti possono essere solidi o liquidi, naturali (es. uova, latte) o preparati dall'industria (es. pane, marmellate). L'alimentazione deve essere equilibrata, il che implica la nozione del concetto di razione alimentare.
La razione alimentare indica la natura e la quantità degli alimenti necessari per coprire il fabbisogno energetico e plastico dell'organismo nelle ventiquattro ore. Oltre all'acqua, ingerita sotto forma di bevande, e ai sali minerali (cloruro di sodio o sale da cucina) aggiunti agli alimenti, la razione alimentare deve contenere tanti grammi di ogni corpo semplice o composto (che non può essere sintetizzato dall'organismo) quanti sono quelli che l'organismo rifiuta o decompone ogni giorno, in modo da mantenere sempre l'equilibrio metabolico, particolarmente importante per i protidi. Si distinguono diversi tipi di razioni alimentari:
1. la razione di mantenimento assicura il mantenimento dell'equilibrio metabolico di un individuo che non effettua alcuno sforzo fisico: è fornita da 2.400 Cal;
2. la razione di lavoro deve fornire un tasso di energia supplementare, per far fronte al consumo derivante dallo svolgimento di un'attività fisica o psichica. Il numero di calorie che questa dieta deve apportare all'organismo deve essere proporzionale all'intensità del lavoro muscolare (il lavoro intellettuale non richiede un eccessivo apporto calorico): può variare da 3.000 Cal, per un lavoro medio, a oltre 6.000, per un lavoro pesante;
3. la razione di crescita, dovendo sopperire alle esigenze dell'organismo in fase di sviluppo, deve essere particolarmente ricca di protidi da cui l'organismo trae gli amminoacidi essenziali allo sviluppo stesso (es. lisina, triptofano, ecc.).
Dal punto di vista puramente energetico, si può calcolare la razione alimentare tenendo presente che, bruciando nell'organismo:
1 g di glucidi fornisce 4 grandi calorie,
1 g di lipidi fornisce 7 grandi calorie,
1 g di protidi fornisce 3 grandi calorie.
EQUILIBRIO DELLA RAZIONE ALIMENTARE.
Nessuna delle categorie degli alimenti sopra citate può da sola esser sufficiente all'organismo, anche se viene ingerita in quantità tale da coprire il fabbisogno quotidiano di calorie. (Questo fatto viene invece sfruttato nelle cosiddette «diete dissociate» miranti alla riduzione del peso corporeo.) L'organismo richiede, infatti, giornalmente un minimo di protidi (70 g per un uomo di 70 kg), di lipidi (in quanto certe vitamine sono solubili solo nei grassi), di glucidi (alimenti energetici per eccellenza, la cui presenza è necessaria, ad es., per una buona utilizzazione dei lipidi). Inoltre l'alimentazione deve contenere vitamine, elementi indispensabili reperibili nella maggior parte degli alimenti naturali, nonché certi elementi privi di valore nutritizio ma indispensabili per la digestione, come la cellulosa che facilita la peristalsi, agevolando il funzionamento dell'intestino. Per lo studio dei problemi inerenti l'alimentazione è stata istituita nel 1964 una laurea specifica presso la facoltà di scienze.
L'alimentazione in medicina.
Molte malattie dell'epoca moderna sono correlate con eccessi e squilibri alimentari. L'obesità è, insieme alla gotta e al diabete mellito, una delle classiche malattie del ricambio e del metabolismo. È caratterizzata da una notevole eccedenza ponderale. Tra i fattori che la determinano ve n'è uno di natura sociale ed è costituito dall'effettiva offerta qualitativa e quantitativa di alimenti. In altre parole lo stato di nutrizione di un popolo è un fattore determinante dell'obesità. In Italia, come in tutti gli altri paesi industrializzati, si assiste a un aumento piuttosto che a una diminuzione del consumo calorico e a una crescente sproporzione tra bisogno energetico e apporto calorico.
L'ipertensione è una malattia cardiovascolare che si giova di una terapia dietetica. Numerosi studiosi hanno posto sotto accusa una delle abitudini più radicate nel nostro costume alimentare: l'eccessiva quantità di sale presente nella dieta, soprattutto in molti prodotti dell'industria alimentare (carni in scatola, dadi per brodo, cibi pronti). Secondo una recente ipotesi, alla base dell'ipertensione esisterebbe proprio un difetto primitivo della capacità di trasferimento da parte delle cellule del sodio all'esterno del loro ambiente. Ciò comporterebbe un maggior tono delle cellule delle pareti dei vasi con conseguente aumento dei livelli di pressione. Il sale quindi viene considerato un fattore fondamentale nella genesi dell'ipertensione, la sua riduzione viene raccomandata sia nella prevenzione sia nella terapia.
L'aterosclerosi viene considerata come l'anello di congiunzione tra malattie circolatorie ed errori alimentari. L'aterosclerosi, da non confondere con l'arteriosclerosi (processo di irrigidimento delle arterie), è caratterizzata dalla presenza nelle pareti arteriose di un eccesso di sostanze grasse: burro, lardo, strutto sono tra le principali fonti di grassi, insieme alle carni animali (soprattutto quelle rosse) e al latte con tutti i suoi derivati. Oggi i grassi forniscono il 40% delle calorie totali introdotte: non dovrebbero invece superare il 30%. Proprio l'eccessiva introduzione di grassi alimentari è responsabile di molte malattie cardiocircolatorie che portano conseguenze nefaste.
Bibliografia:
• Enciclopedia Multimediale "RIZZOLI LAROUSSE";
• "MANUALE DI EDUCAZIONE FISICA", Andolfi Giovannini Laterza, ed. Zanichelli.
Pagina 1 di 4