Inquinamento delle acque da parte dei nutrienti

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Inquinamento delle acque da parte dei nutrienti
I residui colturali che rimangono in campo e quelli misti alle deiezioni animali potrebbero reintegrare in buona parte la quota di sostanze nutrienti sottratta,ma in questi ultimi anni alla concimazione organica tradizionale si è venuta a sostituire la pratica della concimazione mediante concimi di sintesi.Questa tenenza ha comportato un graduale impoverimento della fertilità biologica dei suoli,con conseguente maggiore richiesta di concimi di sintesi,prodotti molto solubili e i pronto effetto,nonché di estrema facilità di impiego.Anche la separazione tra produzione vegetale e produzione animale,che caratterizza la moderna agricoltura,ha contribuito alla diffusione dei concimi di sintesi.La superfertilizzazione di azoto e fosforo ed il non corretto smaltimento degli effluenti zootecnici sono tra le cause che hanno determinato,negli ultimi decenni,seri problemi ambientali legati all’inquinamento delle acque sotterranee e superficiali.Particolarmente vulnerabili,in questo senso,si sono dimostrate soprattutto le regioni del bacino padano (Piemonte,Lombardia,Veneto ed Emilia Romagna),aree in cui è concentrata la gran parte delle attività agricole e zootecniche a livello intensivo:in queste zone,all’impiego massiccio di concimi,si somma anche l’elevata produzione di effluenti zootecnici;in particolare si è registrato un aumento del livello ei nitrati (NO3-) nelle acque di falda.Il problema della protezione delle acque dai nitrati ha assunto un’importanza rilevante a livello internazionale,tanto che la Comunità Europea ha emanato la direttiva CEE 676/91,invitando i vari Paesi membri ad elaborare ad elaborare i cosiddetti “Codici di buna pratica agricola”.Per quanto concerne il fosforo,l’inquinamento derivato dagli apporti di origine agricola interessa le acque superficiali:i fosfati infatti sono immobilizzati dal terreno e possono finire ai corpi idrici quasi esclusivamente in seguito al trasporto,da parte dell’acqua,delle particelle del suolo in cui sono adsorbiti (erosione).Eccessivi apporti di fosforo,oltre che di azoto,alle acque superficiali determinano l’insorgere del noto fenomeno dell’eutrofizzazione.
Eutrofizzazione
Per eutrofizzazione,il cui significato proprio è arricchimento delle acque in sostanze nutrienti (in particolare P,N),generalmente si intende il fenomeno che si verifica quando,per un eccesso di nutrienti,si instaura un massiccio incremento delle alghe (fioritura algale).La presenza di vegetazione dovrebbe favorire un aumento di ossigeno nell’acqua,ma a causa della morte delle alghe stesse,presenti in masse così consistenti,aumenta il consumo di ossigeno da parte degli organismi aerobi che operano la demolizione ossidativi per decomporle.L’impoverimento di ossigeno determina di conseguenza l’incremento dei microrganismi anaerobi che decompongono la sostanza organica fermentandola producendo composti maleodoranti.L’anossia delle acque determina quindi la morte di pesci e di altri organismi acquatici;le acque diventano torbide e assumono particolari colorazioni (dal giallo,al rosso,al verde).Il fenomeno si può manifestare sia nelle acque interne,come i laghi,sia in quelle di mare lungo le coste;entrambi i casi si registrano in Italia.
Attualmente esistono dei provvedimenti legislativi che contemplano la ricerca di possibili nuove tecniche di concimazione,allo scopo di limitare i livelli di P nei terreni agrari e la revisione dei piani regionali di risanamento elle acque,per adeguare la disciplina degli scarichi zootecnici.
Normative sulla gestione delle acque
• La legge n.36 del 1994,Disposizione in materia di risorse idriche
Introduce il pagamento per l’utilizzo delle acque pubbliche sotterranee e prevede la realizzazione di banche dati per la messa a punto di strumenti informativi al fine di realizzare un risparmio delle risorse e pianificare in modo adeguato il rilascio delle concessioni e autorizzazione ai prelievi.
• La legge n.37,Norme perla tutela ambientale delle aree demaniali dei fiumi,dei torrenti,dei laghi e delle altre acque pubbliche.
Si tratta di una norma innovativa che prevede che i terreni abbandonati dalle acque correnti acquisiti al demanio pubblico.Il Ministero delle Finanze,tramite i suoi Uffici del Territorio,può dare in concessione tali terreni, con diritto di prelazione ai Comuni e ai Consorzi di Comuni, per finalità di tutela ambientale e riqualificazione del territorio,o anche ai privati per uso produttivo,con il pagamento di un canone.
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