Incendi in America

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Incendi in America

L’America, un continente così organizzato (forse il più organizzato) che va in fiamme. Gli Stati Uniti soprattutto.
Molte delle risorse naturali che attirano orde di turisti da ogni parte del globo stanno andando in fumo.
Mesa Verde per esempio. Io sono appena tornata dagli USA e l’ho visitato. Un parco molto verde senza dubbio, ma ora diventato in gran parte una distesa d’alberelli ed arbusti rachitici e neri. L’impressione che dà è brutta; viene a mancare il fascino che questo parco offre al turista.
Non c’era molta gente … Certo, le antiche costruzioni, rovine o pueblos per meglio dire, degli abitanti delle scogliere (tra le colline della grossa area di Mesa Verde milioni di anni fa c’era il mare) non sono state raggiunte dal grosso incendio devastatore, un po’ impossibile data la loro posizione all’interno della roccia, ma il rischio c’è stato.
Come Mesa Verde sono state gravemente danneggiate anche altre zone del Colorado, dello Utah, del New Mexico, tra gli stati che ho visitato io, ma anche nel Montana, nell’Idaho … come emerge dall’articolo incendi minori ma ugualmente pericolosi e dannosi sono stati protagonisti.
Ettari ed ettari di bellezze naturali riconosciute in tutto il mondo a rischio di estinzione.
Le cause non sono, come invece spesso (sempre?!) accade in Italia, dolose. Non ci sono piromani che si divertono ad appiccare fuochi o focherelli oppure sbadati che dimenticano di spegnere le sigarette. E’ il tempo, che da lassù manda fulmini e saette senza preavviso e senza pioggia che incendiano prati e boschi. Ed Eolo li aiuta. Così, in mazzo alla siccità e alle nuvole che formano cappe di calore sulle zone a rischio, l’America brucia. E bruciano alcune delle sue più grandi risorse turistiche. E bruciano anche le riserve indiane, che già poverini hanno poco spazio e hanno perso le loro tradizioni facendosi sottomettere alla modernità (non esistono più le tende con le squaw abbronzate e con le treccine, ora ci sono solo grandi donne di casa, case rigorosamente in mattoni e cemento, con il boccone di hamburger in bocca e la Coca cola in mano; mai più azzeccata fu la pubblicità del Pinguino De Longhi).
E dove non brucia fa troppo caldo. Fa caldo e il consumo di elettricità di condizionatori e ventilatori per far fronte alla temperatura elevata aumenta, con il rischio continuo di black out per l’intero stato interessato (California, Arizona).
E non mi sembra eccessivo il risparmio delle risorse idriche in Texas perché se l’acqua manca, manca la vita.
Insomma, questa estate particolarmente calda e cattiva (non solo per gli stati americani, anche per noi e quelli europei) è da ricordare.
Bisogna essere previdenti. I soldi se ne vanno anche per questo… e vabbè che l’America è un Paese ricco…

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