Il teppismo calcistico

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Testo

Il Teppismo calcistico

Negli ultimi giorni stiamo sentendo sempre più il fenomeno del teppismo calcistico. In attesa dell’ inizio di una partita di calcio o
all’ uscita dallo stadio quando essa è finita, si verificano aggressioni e scontri tra tifosi delle due squadre. In situazioni del genere, la partita di calcio è solo la scintilla che accende la miccia di questi scontri che provoca feriti e avvolte anche morti. Sembra che per la gente comune, una volta entrata in uno stadio, non esistano più le leggi e quindi si danno a queste manifestazioni di follia. La partita di calcio segna il momento di libertà dal lavoro, dalla scuola, dagli obblighi, ma questa gioia tende a diventare un momento di ribellione ai valori civili. Questi atti brutali avvengono quando la squadra avversaria vince e quindi i suoi tifosi divengono automaticamente nemici da punire e, se perde, da umiliare fisicamente e moralmente, ma non solo. Se l’ arbitro rileva, anche con ragione, un’ azione scorretta di un giocatore beniamino del pubblico, sembra sicuramente in mala fede. Per separare i gruppi intervengono spesso poliziotti con elmetti e scudi per proteggersi da lanci di oggetti che possono essere molto pericolosi però questo provoca una distruzione di impianti sportivi ma anche macchine in sosta e i treni che riportano a casa i tifosi avversari. Sono queste alcune espressioni di “tifo” che travolgono molte persone, coetanei e cittadini, in occasioni di manifestazioni sportive di massa, espressioni che non hanno niente a che fare col vero tifo sportivo.

Un caso che ha riscosso molto scalpore è accaduto il 4 febbraio 2000 nello stadio della Lazio, infatti la partita è stata interrotta a causa di alcuni striscioni razzisti che i tifosi avevano appeso ai muri. In questi presentazioni di razzismo c’erano scritte per istigare l’ odio razziale per esempio si ricordava Arkan, capo di un gruppo serbo, il quale ammazzò molti albanesi; inoltre c’erano scritte contro i giocatori stranieri o di colore
Di questa notizia se ne è saputo subito su tutti i giornali, ed sono stati persino approvati dal Consiglio Federale 7 punti, nei quali è scritto come, sia gli arbitri che gli organi della Giustizia Sportiva, devono comportarsi con gli striscioni da stadio.
Secondo me, queste manifestazioni di odio razziale, devono essere condannate e bisogna far capire, a coloro che le espongono, che questi comportamenti possono ferire gravemente nei sentimenti di persone che si impegnano nell’ avere un proprio futuro.

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