Il Jazz

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IL JAZZ
L’etimologia della parola jazz è sconosciuta, è dovuta al grande Dizzy Gillespielle che chiamava questo tipo di musica Jasi, che in un dialetto africano vuol dire “vivere ad un ritmo accelerato”. Ma paradossalmente chi lo farà conoscere sarà l’Original Dixieland Band, un orchestra di musicisti bianchi a New Orleans, che incisero il primo disco nel 1917.
Gli schiavi neri, deportati dall’Africa dal 1500 al 1865, si incontrarono con gli europei giunti a colonizzare le Americhe, e dall’incrocio di forze istintive di un popolo come gli africani e dell’idealismo occidentale nato dall’antica Grecia classica e dal mondo germanico fiorì una nuova forma culturale basata sulla creatività istintiva e sull’improvvisazione; vocale e strumentale.
Nel sud degli Stati Uniti gli schiavi neri si mantennero legati alla loro musica e innanzitutto al canto; gli strumenti musicali portati dall’Africa, in particolare i tamburi, furono infatti confiscati in quanto i bianchi credevano che fossero usati per comunicare. Le canzoni ,work songs ,le plantantion songs, avevano preso vita per vincere le condizioni di inferiorità al quale erano costretti e per non dimenticare la proprio identità delle quale gli avevano privati. La tradizione musicale africana era collegata ad avvenimenti della vita quotidiana agricola e pastorale e manifestazioni guerresche.
La tradizione europea fornì l’impulso per attingere da altre forme musicali: la musicali classica, i canti religiosi, le canzoni folcloristiche, le musiche da ballo, le marce, le opere liriche , e infine gli strumenti musicali dal pianoforte agli strumenti a fiato.
Tra le musiche sacre troviamo Oh Tannembaum, successivamente adattato a marcia in stile jazz con il titolo di Maryland, My Maryland .
I negro spirituals nacquero dalle tradizioni religiose formatesi durante la schiavitù. La musica era corale, profondamente carica di emozione e spesso malinconica, di struttura poliritmica. I testi sono quasi sempre di argomento religioso:
“Oh,
when the saints, go marching in oh, when the saints, go marching in Oh Lord, I want to be in that number When the saints, go marching in”
(Oh, quando i Santi entreranno/ marciando “nel tuo regno”, / Oh, Signore, anch’io voglio essere tra loro/ quando i santi entreranno)
La religione fu fonte di forza comune , di speranza che in cielo tutti avrebbero avuto la libertà: che Dio avrebbe liberato dalla schiavitù il popolo nero.
“Joshua fit the battle of Jerico,Jerico, Jerico,
Joshua fit the battle of Jerico, and the wall came tumbling down”
( Giosuè combatté la battaglia di Gerico, Gerico, Gerico/ Giosuè combatté la battaglia di Gerico, e le mura crollano)
Questo brano rievoca la presa di Gerico da parte di Giosuè e dell’esercito di Israele che secondo la leggenda bilblica col sol suono delle trombe ne fecero crollare le mura
“I’m gonna lay down my shord and sheild, down by the riverside,
down by the riverside, down by the riverside,
I’m gonna lay down my shord and sheild, down by the riverside,
ain’t gonna study war no more”
(Abbonerò la mia spada e scudo, lungo il fiume,/ lungo il fiume , lungo il fiume,/Abbandonerò la mia spada e scudo, lungo il fiume,/ e non farò,/mai più la guerra.”
Questo spiritual fa parte del jazz tradizionale folclorico tramandato oralmente di cui non si conosce né l’autore né la data di composizione . L’argomento è la pace tra i popoli e il brano è stato usato durante gli anni della guerra in Vietnam dai cantanti folk americani.
Il ragtime è inizialmente un genere musicale d’ispirazione nera, pianistico. Il nome deriva da time- tempo e rag- stracciato. Il suo più grande rappresentante è Scott Joplin, musicista nero vissuto dal 1868 al 1917.
Infine il jazz definito New Orleans è basato sull’improvvisazione collettiva normalmente a tre voci; tromba, clarinetto e trombone. I temi trattati sono quelli del ragtime, del blues, delle marce, delle canzoni popolari dell’epoca.
Durante al prima guerra mondiale, a seguito della chiusura dei bordelli di New Orleans dalla parte del Ministro della Marina Militare, i musicisti, trovandosi senza lavoro ,cercarono fortuna a nord, risalendo il Mississippi. A Chicago, King Oliver , Luis Armostrong e altri fecero conoscere questa musica ad un vasto pubblico, ed alcuni giovani, come il cornettista Bix Beiderbecke ne furono attratti. Le prime importanti incisioni fatte da musicisti neri risalgono al 1923.
Durante gli anni ’20 il jazz conobbe negli USA una grande popolarità. I centri per le incisioni discografiche erano Chicago e a New York, ma in tutto il resto dell’America e in Europa furono di gran voga i balli associati a questa musica. Fu allora che nacque THE JAZZ AGE.

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