Materie: | Appunti |
Categoria: | Ricerche |
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Data: | 19.11.2001 |
Numero di pagine: | 4 |
Formato di file: | .doc (Microsoft Word) |
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Testo
Presentazione
Ciò che ora vediamo del Castello Sforzesco corrisponde soltanto al nucleo principale del complesso edificio costruito da Francesco Sforza e dai suoi successori sulle fondamenta del Castello Visconteo, atterrato dai cittadini della Repubblica Ambrosiana nel 1447. Il quadrilatero attuale è costituito dalla PIAZZA DELLE ARMI, che presenta nella facciata verso la città una torre, progettata dal Filarete (ora visibile nella ricostruzione di Luca Beltrami), posta in corrispondenza dell'ingresso principale, e due torrioni rotondi alle estremità est e ovest (TORRIONE DEI CARMINI E TORRIONE DI SANTO SPIRITO), elegantemente rivestiti in sarizzo tagliato a punta di diamante. Al principio del Novecento, alle cortine rivolte verso sud ed ovest sono stati addossati alcuni corpi di fabbrica, adibiti ad uffici. Le cortine interne, che chiudono a nord la piazza delle Armi, sono dominate al centro dalla TORRE DI BONA DI SAVOIA, posta ad uno degli angoli della Rocchetta, e da un corpo di fabbrica che si ritiene edificato sulle fondamenta della medioevale PORTA GIOVIA, una delle porte principali di accesso alla città: infatti il FOSSATO MORTO situato in corrispondenza delle cortine murarie interne dovrebbe corrispondere al fossato che circondava le mura di Milano.
La seconda parte del quadrilatero è a sua volta individuata dalla ROCCHETTA e dalla CORTE DUCALE. La Rocchetta, situata a nord-ovest, è la parte più munita, con alte mura senza finestre nelle parti esposte ad eventuali attacchi; impreziosita da tre lati porticati nel Cortile interno, ingloba sull'angolo verso la campagna la TORRE CASTELLANA, di forma quadrata; a piano terra essa custodisce la SALA DEL TESORO, con importanti affreschi di Bramantino. L'edificio della Corte Ducale ingloba invece la TORRE FALCONIERA, anch'essa di forma quadrata. Al piano terra della Torre Falconiera si trova la Sala delle Asse, decorata da Leonardo da Vinci; al primo piano, la Sala XX, fu camera da letto di Isabella d'Aragona, moglie di Gian Galeazzo Sforza.
La Corte Ducale si snoda ad U attorno ad un leggiadro cortile, il cui fondale architettonico è creato dal PORTICO DELL'ELEFANTE, così denominato per l'affresco che vi si conserva; al primo piano si accede tramite l'elegante scalone che conduce alla LOGGETTA DI GALEAZZO MARIA. Il quadrilatero interno finora descritto era a sua volta circondato da un fossato, difeso da una seconda cerchia rinascimentale che racchiudeva sia le cortine murarie poste a est e ovest, sia tutta la facciata posteriore verso il giardino degli Sforza, denominato BARCO. Questo secondo giro di mura, costruito per rafforzare il Castello soprattutto in caso di attacchi dalla campagna, era denominato GHIRLANDA, era munito di tre torri rotonde e si allacciava al quadrilatero interno tramite tre RIVELLINI, posti rispettivamente a nord, a est (RIVELLINO DI SANTO SPIRITO), e ad ovest (RIVELLINO DEI CARMINI).
Curiosità
Il castello ha rischiato innumerevoli volte nel corso della sua vita secolare di essere distrutto. Messo all'asta per la demolizione dal governo della Repubblica Aurea, furono diverse le amministrazioni che deliberarono di raderlo al suolo: prima gli spagnoli, poi lo stesso Napoleone fecero brillare le prime mine, per poi in seguito cambiare idea. Da ultima, negli anni conclusivi del 1800, la stessa giunta municipale decise di edificare al posto del castello un'ampia area residenziale. A convincere l'allora sindaco Giulio Belinzaghi a fermarsi fu proprio il Beltrami, contro l'opinione di molti che, come il politico Cesare Correnti, guardavano alla fortezza come un monumento di cui liberarsi.
La storia
La costruzione del Castello Sforzesco risale al 1450, quando Francesco Sforza, appena nominato Duca di Milano, avvia la ricostruzione della vecchia rocca viscontea. I lavori iniziano con la realizzazione di un quadrilatero di alte mura con torri angolari. Nel 1452, ad ornamento della facciata verso la città, viene progettata dal Filarete un'alta torre centrale (crollata nel 1521 e ricostruita da Luca Beltrami), cui tre anni dopo si aggiungono due torri cilindriche laterali rivestite in sarizzo tagliato a punta di diamante, opera di Bartolomeo Gadio. Spetta al figlio di Francesco Sforza, Galeazzo Maria, la decisione di trasferire in Castello la dimora della corte; vengono così realizzati da Benedetto Ferrini i due signorili cortili porticati (Cortile della Rocchetta e Corte Ducale) e le sontuose decorazioni - affidate a maestranze lombarde -ancora visibili in Cappella Ducale e nel Portico dell'Elefante. Ulteriori interventi sulla struttura difensiva vengono compiuti da Bona di Savoia dopo la morte del marito Galeazzo Maria (1476), con la costruzione della torre che porta il suo nome. Nell'ultimo decennio del Quattrocento Ludovico il Moro chiama a Milano Leonardo e Bramante: degli interventi del primo sopravvive la decorazione della Sala delle Asse, mentre al secondo si debbono il completamento del Cortile della Rocchetta e la costruzione della cosiddetta Ponticella.
Con l'occupazione dei Francesi inizia per il Castello un progressivo declino e la trasformazione da sontuosa dimora dei Duchi in strumento difensivo; si deve agli Spagnoli la creazione di un moderno sistema di baluardi di forma stellare e la nuova destinazione degli ambienti interni, affrescati perlopiù con stemmi e motivi decorativi.
Molti episodi costellano la storia del Castello anche nel Sei e nel Settecento, ma una svolta importante si verifica nel periodo napoleonico, quando vengono abbattute le fortificazioni spagnole ed inizia il dibattito sul destino dell'edificio - in stato ormai di completa decadenza - fulcro dei numerosi progetti che troveranno realizzazione nella sistemazione urbanistica del Foro Bonaparte, dell'Arena e dell'Arco della Pace. Alla fine dell'Ottocento il Castello viene salvato dalla distruzione e restaurato grazie all'intervento del Comune di Milano e all'opera dell'architetto Luca Beltrami, divenendo importante polo culturale e museale dal 1900.