Assassinio di Novi Ligure

Materie:Appunti
Categoria:Ricerche

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Data:22.05.2001
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Testo

Il buco nero del terzo millennio

Argomento: “Disagio giovanile, malattia di oggi o malattia di sempre”

L’articolo dai cui ha preso spunto per scrivere questo saggio breve, ci documenta una serie di parricidi come quello di Novi Ligure. Uno dei primi casi che l’articolo ci presenta è la storia di Pierre Rivière che uccise il fratello, la sorella e la madre; questo avvenne circa 166 anni fa. Da questo periodo in poi l’articolo di Francesca Folda ci documenta su i peggiori casi di parricidio avvenuti in Italia.
Il caso che ha suscitato più scalpore e ci ha fatto riflettere un po’ tutti è stato quello di Erika e del fidanzato Omar che ha premeditato l’uccisione della madre e del fratellino della stessa Erika. “Avvenne la sera del 15 Febbraio 2001 in una villetta di Novi Ligure, cittadina tranquilla e senza brutte storie alle spalle; …………. Madre di Erika rincasa verso le 20.00 e si trova di fronte la figlia che la vuole uccidere; inizia la colluttazione e fra le due ha la peggio ……………. Qualche ora prima Omar ed Erika avevano scaricato tutta la loro rabbia assassina sul fratellino ………… di appena undici anni, infliggendoli quaranta coltellate. Erika rivela subito agli inquirenti che lei è salva per miracolo; dopo alcuni giorni viene fuori la verità e per i due fidanzatini si aprono le porte del carcere minorile”.
Abbiamo appena descritto che circa due mesi fa sconvolse l’intera Italia; nell’articolo di Panorama si cerca di interpretare il motivo perciò i giovani sono spinti a commettere efferati omicidi che vedono come vittime i genitori degli assassini.
Il movente che porta un figlio ad uccidere i propri genitori è per ora un gran buco nero, per psichiatri e psicologi sicuramente il rapporto con la famiglia è uno dei punti base per riuscire a comprendere questo fenomeno perora poco studiato. Il prof. Gaetano De Leo, professore di psicologia giuridica dell’università La Sapienza di Roma sta collaborando ad un’indagine ministeriale su questo tema: “L’impressione forte è che la violenza in famiglia da parte di giovani e adolescenti sia in aumento. C’è una minore attrezzatura psicologica nei rapporti affettivi stretti, troppo carichi d’attese”.
Certamente gli idoli d’adolescenti e giovani non aiutano a prevenire questi fenomeni sopra indicati.

Prendiamo com’esempio il cantante tanto criticato dalla stampa mondiale Marilyn Manson il quale canta nei propri show americani fatti di morti e di sangue. Questo è un modello pericoloso per tutti i giovani e in particolare per tutti quelli che hanno già problemi in famiglia. L’esempio che riporta il cantante americano è un incoraggiamento per tutti quei giovani che sono intenti a commettere atti estremi come quello d’Erika.

DA PUBBLICARE SU QUOTIDIANO

Lavoro svolto da: Giovanni Del Debbio e Andrea Nannini

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