I fiumi

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Testo

I FIUMI

INFILTRAZIONE = PROCESSO DI PENETRAZIONE DELL’ACQUA NEL SOTTOSUOLO
L’origine delle sorgenti può essere collegata a cause geologiche e topografiche diverse. Sorgenti di deflusso, quando uno strato impermeabile inclinato affiora lungo un versante della valle e fa scolare l’acqua accumulata entro le rocce sovrastanti. Le sorgenti di sbarramento sono dovute ad un ostacolo laterale. Le sorgenti di trabocco sgorgano ai lati di un letto concavo che raccoglie più acqua di quella che può contenere. Le sorgenti carsiche lasciano traboccare le acque che sono penetrate in un rilievo.
La quantità d’acqua che sgorga dalle sorgenti, in altre parole la loro portata si misura in litri al minuto secondo.

FIUMI
Un fiume è un corso d’acqua perenne alimentato dalle sorgenti, dalle piogge e dallo scioglimento delle nevi e dei ghiacci; il termine perenne significa che possiamo definire come fiumi solo quei corsi d’acqua in cui scorre acqua per tutto l’anno; quelli che durante le stagioni non piovose sono asciutti vengono definiti torrenti. Le caratteristiche di questi sistemi fluviali sono la lunghezza e la pendenza, mentre il loro comportamento ideologico viene espresso dalla velocità, dalla portata e dall’energia delle acque. La lunghezza di un fiume dipende dai caratteri morfologici e geologici della zona in cui esso scorre, i fiumi più lunghi si trovano sui grandi continenti, dove fra il rilievo e il mare vi possono essere migliaia di km di distanza. La pendenza di un corso d’acqua è il rapporto tra il dislivello esistente fra la sorgente e la foce, e la lunghezza del suo percorso. La velocità varia, nel tratto montano la sua velocità è maggiore mentre diminuisce progressivamente nel tratto in pianura ed in prossimità della foce. La velocità di una corrente fluviale dipende fondamentalmente dalla pendenza dell’alveo, dalla profondità e dalla rugosità del letto. La portata esprime il volume d’acqua che passa attraverso una sezione trasversale del fiume q= A v.
Dalla velocità e dalla portata dipende l’energia della corrente fluviale. L’energia che compete alle acque correnti è energia cinetica; essa è direttamente proporzionale alla portata e al quadrato della velocità E = q v

EROSIONE
Quando la pioggia è prolungata e cade su superfici inclinate, all’azione dell’acqua cadente si associa quella delle acque dilavanti, o acque selvagge, le quali non hanno un corso ben definito, ma tendono a scorrere secondo le linee di massima pendenza, formando un velo quasi continuo che asporta materiali detritici minuti. I corsi d’acqua asportano materiali per via meccanica e per via chimica, trasportandoli nel primo caso in sospensione o per trascinamento, nel secondo in soluzione. A differenza di quanto avviene per le acque dilavanti, che operano un’erosione areale, cioè con un raggio d’azione molto vasto, le acque incanalate esercitano prevalentemente un’erosione lineare, scavando nel terreno solchi più o meno lunghi e profondi che prendono il nome di solchi vallivi.Il profilo longitudinale di un corso d’acqua presenta numerose irregolarità nel dettaglio ma, nel suo insieme, appare come una curva concava verso l’alto. Livello base = il livello più basso a cui può spingersi l’erosione normale: per i corsi d’acqua che sboccano in mare esso è rappresentato dal piano orizzontale corrispondente al livello marino.
Le rocce dure che danno origine alle rotture di pendio o alla formazione di cascate, vengono scalzate alla base, tendono ad essere demolite ed il salto corrispondente arretra verso monte attenuandosi progressivamente: per questo motivo si parla d’erosione regressiva. Grazie al meccanismo d’erosione regressiva, il gradino della cascata si trasforma gradualmente in un ripido pendio, o ripida fino a che scompare del tutto. Quindi il profilo longitudinale di un corso d’acqua lentamente si regolarizza e tende ad assumere la forma di una curva parabolica tangente al livello base. È questo il profilo d’equilibrio. Catture fluviali = quando l’attività di un fiume è superiore a quella di un corso vicino, il primo può riuscire ad aprire una breccia nello spartiacque che li separa ed a raggiungere l’alveo del secondo.
L’erosione fluviale non agisce solo in profondità, ma anche lateralmente: l’erosione laterale è particolarmente attiva quando il filone della corrente subisce una deviazione o serpeggia. Un corso d’acqua scalza le sue sponde provocando l’allargamento del fondo vallivo ed il frequente cedimento o franamento delle parti sovrastanti. Dall’erosione laterale e in profondità deriva la caratteristica sezione trasversale a V delle valli fluviali.

DEPOSITI
In qualsiasi punto in cui la velocità della corrente decresce e non è più tale da permettere il trasporto, i materiali vengono abbandonati sotto forma di depositi alluvionali o alluvioni. Quando un torrente sbocca improvvisamente in una pianura, la brusca diminuzione di velocità delle acque provoca l’immediato deposito di una gran quantità di detriti, che si accumulano in un breve tratto: si crea così un conoide di deiezione.
I fiumi possono depositare manti alluvionali in ogni tratto del corso; questi sono in rapporto con la larghezza ed il pendio della valle, e quindi con la diminuzione di velocità delle acque.

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