Scritture di assestamento

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Categoria:Ragioneria

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Testo

RIPASSO DI RAGIONERIA PER COMPITO IN CLASSE DEL
18 OTTOBRE 1999.
SCRITTURE DI ASSESTAMENTO!

- L’inventario d’esercizio
L’inventario d’esercizio è il documento compilato alla fine di ogni periodo amministrativo per determinare il patrimonio dell’azienda.
Dal cod. civile: “L’inventario deve redigersi all’inizio dell’esercizio dell’impresa e successivamente ogni anno.”
- L’assestamento dei conti
Le scritture di assestamento consentono di determinare contemporaneamente la competenza dei componenti positivi o negativi del risultato economico d’esercizio e gli elementi del patrimonio di funzionamento.
Le scritture di assestamento si dividono in:
scritture di completamento;
scritture di integrazione;
scritture di rettifica;
scritture di ammortamento.
Le scritture di completamento rilevano operazioni temporalmente ed economicamente di competenza dell’esercizio, in precedenza non registrate.
Riguardano.
- interessi maturati su c/c:
se passivi:
int pass bancari dare
banca x c/c avere

se attivi:
banca x c/c dare
tit c/rit subite dare
int attivi avere
- fatture da emettere e da ricevere:
(non posso usare i conti deb v/forn e cred v/clienti perché non ho ancora ricevuto o emesso la fattura).
Se equivalgono a deb v/forn il conto è fatt da ricevere se invece equivalgono a cred v/clienti il conto è fatt da emettere.
Se le fatture sono da ricevere non c’è IVA, se invece sono da emettere l’IVA è presente.
Es:
merci c/acq dare
fatt da ricevere avere
fatt da emettere dare
IVA ns deb avere
Merci c/vend avere
- stralcio do crediti inesigibili:
i crediti ritenuti inesigibili possono essere:
a) crediti già scaduti, iscritti nei conti crediti insoluti o cambiali insolute
b) crediti non ancora scaduti, iscritti nei conti cred v/clienti o cambilai attive.
Es:
perdite su crediti dare
crediti insoluti avere
cambilai insolute avere
- trattamento di fine rapporto TFR:
in caso di cessazione del contratto di lavoro subordinato ciascun dipendente ha diritto di ricevere una somma a titolo di Trattamento di Fine Rapporto.
Il calcolo per verificarne la quota è il seguente:
a) quota maturata nell’anno:
salari e stipendi : 13,5 = quota relativa alle retribuzioni.
b) rivalutazione dei debiti per TFR presistenti:
[1,5 + 75%(indice ISTAT – 100)]% = coef di rivalutaz.
Deb per TFR x coef rivalutaz = rivalutaz dei deb
c) TFR complessivamente maturato (lordo).
Quota relativa alle retribuz + riv dei debiti
(netto)
TFR lordo – (salari e stipendi x 0,5)
Rivalsa contributi
Quest’ultimo calcolo è quello che va nell’articolo che sarà
TFR dare
Deb x TFR avere
SCRITTURE DI INTEGRAZIONE
Le scritture di integrazione aggiungono componenti d’esercizio in precedenza non rilevati.
Riguardano:

- svalutazione dei crediti che può essere Specifica o Generica
dal valor nominale si tolgono subito i crediti sicuramente inesigibili. Al risultato si toglie la sv specifica e si ah un valore di realizzo. A questo si toglie la sv generica e si avrà così un totale crediti a presunto valore di realizzo.
La svalutazione è specifica se si teme di dover subire una perdita.
Invece è generica quando si fa una svalutazione forfettaria, cioè non vi è nessun dubbio di perdita ma per il principio della prudenza si calcola comunque una percentuale.
Per la sv specifica l’art è:
sv crediti dare
f.do sv crediti avere
per quella generica è:
sv crediti dare
f.do rischi su crediti avere
- ratei attivi e passivi (in contabilità al 31/12 non accade nulla)
Per rateo si intende una quota di entrata o uscita futura che misura un costo o un ricavo già maturato e non ancora rilevato, la cui manifestazione finanziaria avrà luogo in esrcizi futuri.
Ratei attivi:
ratei attivi dare (se è in dare è sempre attivo)
int attivi su mutui avere
ratei passivi:
int passivi su mutui dare
ratei passivi avere (se è in avere è sempre passivo)
- fondi oneri futuri = valori finanziari presunti
Le incertezze riguardano quanto e quando si dovrà pagare.
I fondi possono essere iscritti analiticamente o genericamente
Art:
accantonamento per spese future dare
f.do spese future avere
SCRITTURE DI RETTIFICA
Le scritture di rettifica tolgono componenti di reddito non di competenza dell’esercizio, in precedenza già rilevati.
Riguardano:
- rimanenze
Le merci, le materie prime, i prodotti finiti di proprietà dell’azienda nel momento in cui si compila l’inventario vengono indicati con il nome di Rimanenze.
L’esistenza delle rimanenze si accerta:
con un inventario fisico del magazzino (inventari di fatto);
in base ad un sistema affidabile di scritture contabili (inventario contabile).
Le rimanenze devono essere iscritte nell’inventario al costo di acquisto o al valore corrente al 31/12 se minore. In pratica sempre per il principio della prudenza si scrive nell’articolo il costo più basso.
Es:
merci dare
merci c/rim finali avere
- risconti attivi e passivi (si rilevano in contabilità al 31/12)
rimanenze contabili
Per risconto si intendono quote di costi o ricavi non ancora maturati ma che hanno gi8à avuto la loro manifestazione finanziaria.
Se sono attivi (costi sospesi) sono costi da rinviare ad esercizi futuri, se passivi (ricavi sospesi) sono ricavi da rinviare ad esercizi futuri.
SCRITTURE DI AMMORTAMENTO
Le scritture di ammortamento attribuiscono all’esercizio le quote di costi pluriennali considerate di competenza dello stesso.
L’ammortamento è un procedimento tecnico-contabile di ripartizione dei costi pluriennali in più esercizi.
Elementi soggetti ad ammortamento:
i fattori produttivi ad utilizzo pluriennale sono costituiti:
a) dalle immobilizzazioni immateriali
-costi d’impianto
-costi di pubblicità
-diritti di brevetto
-avviamento
-ecc.
b) dalle immobilizzazioni materiali
-fabbricati
-arredamento
-automezzi
-ecc.

c) dalle immobilizzazioni finanziarie
-titoli
-ecc.
COSTO STORICO = costo sostenuto all’atto dell’acquisto.
QUOTA DI AMMORATMENTO = parte di un costo pluriennale che è imputata ad un esercizio
DURATA DEL PROCESSO DI AMMORTAMENTO= periodo in cui si ritiene che il bene sarà di utilità economica per l’azienda. Bisogna però considerare i fenomeni:
- della senescenza:deperimento fisico del bene dovuto all’uso e al tempo;
- dell’obsolescenza:conseguente ai cambiamenti di mercato e alle nuove tecnologie;
- dell’inadeguatezza:conseguente alle modifiche fatte all’azienda.
VALORE DA AMMORTIZZARE= differenza tra costo storico e presunto valore di realizzo.
CRITERIO DI RIPARTIZIONE= modalità con cui il valore da ammortizzare deve essere frazionato in quote riferibili ai vari esercizi.
Può essere:
- matematico
- elastico
- economico
art:
ammortamento……… dare
f.do ammortamento……… avere

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